Noto agriturismo, contesti rurali e paesaggistici unici - Agriturismo e turismo rurale in Sicilia

Agriturismi, fattorie didattiche e turismo rurale

Esplora la bellezza rurale della Sicilia con Agriturismo e turismo rurale in Sicilia: scopri autentici agriturismi, esperienze culinarie tradizionali e paesaggi mozzafiato. Se sei alla ricerca di una
vacanza autentica e immersa nella natura, sei nel posto giusto. La nostra piattaforma ti offre una selezione accurata di agriturismi situati in luoghi incantevoli, dove potrai goderti la tranquillità della campagna siciliana e assaporare i piatti tipici della tradizione locale.
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Noto agriturismo, contesti rurali e paesaggistici unici

Noto, agriturismo in contesti rurali e paesaggistici unici

Noto agriturismo in contesti rurali e paesaggistici unici, cercate un posto tranquillo dove trascorrere qualche giorno lontani dalla vita caotica della città, questi luoghi offrono una gastronomia tipica locale, per un tour del gusto fra i prodotti locali, con la cucina legata alle stagioni che utilizza i prodotti a km 0 per creare menu basato sugli alimenti disponibili.

Gli agriturismo sono immersi nel verde della natura, con la possibilità d'acquistarne qualcuno per poter prolungare il piacere una volta rientrati in città.
Offrono la possibilità di visitare le località vicine, gite tra parchi ed attrazioni di interesse culturale, didattiche, sportive, escursionistiche, per conoscere il territorio ed il patrimonio rurale.

L’agriturismo con camere è ospitalità per alcuni giorni in una azienda agricola, per condividere la vita dei campi e della comunità, di un territorio.
Le camere in agriturismo, di solito, sono associate al servizio di prima colazione e spesso di mezza pensione.
Nòto comune del libero consorzio comunale di Siracusa, 152 m s.m., patrono San Corrado Confalonieri 19 febbraio e ultima domenica di agosto,

Noto, il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanitàda parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto,

Noto antica el'area archeologica di Castelluccio, è un piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell'Asinaro, il terremoto del 1693, che in questa parte di Sicilia portò
distruzione morte, ma diede impulso alla ricostruzione. L'antica Noto è a una decina di chilometri a nord-ovest, le rovine sommerse nella vegetazione.

Noto antica
Percorrenza Km 25.
Dal centro storico di Noto si procede verso la zona collinare di San Corrado fuori le mura, superato lo stupendo santuario della Madonna della Scala, a circa 3 Km. si ammirano il monte Alveria e le possenti mura cinquecentesche di Noto Antica. Il primo insediamento umano si fa risalire alla cultura castellucciana, ossia all’Età del Bronzo Antico (XVIII - XV sec. a.C.). Dalla stradina, prima di arrivare al piccolo ponte sul torrente Salitello, si può ammirare la necropoli sicula appartenente, secondo il Bernabò Brea, al quarto periodo (730 - 650 a.C.), chiamato del Finocchito, caratterizzato da tombe scavate nella roccia. Sempre lungo il banco roccioso di destra, prima di arrivare alla porta della Montagna, si possono visitare la Grotta del Carciofo, catacomba ebraica che riporta il candelabro a sette bracci, e l’ampia Grotta dalle Cento Bocche, catacomba bizantina.
Varcata la Porta d’entrata dell’antica Noto, a sinistra si apre un grande ambiente incorporato dalle mura, che era la Sala d’Armi con le scuderie, a destra si eleva il Castello con la Torre Maestra voluta nel 1431 dal Duca di Noto Don Pietro d’Aragona, feudatario della Città e fratello del Re Alfonso V il Magnanimo.
Sotto il castello si può visitare una catacomba cristiano-bizantina con arcosoli, scavata nella roccia (VI - VII secolo); subito dopo, sempre a destra, si trova una tomba greco-classica, scavata sotto il Castello.
Al culmine della salita si può ammirare la Valle del Carosello, dove nasce l’Asinaro, e sotto la montagna vi sono le Concerie delle pelli scavate dagli Arabi.
Lungo la strada, a sinistra si apre il sito dell’Ospedale di S. Martino, più conosciuto come Ospedale di S. Maria di Loreto, collegato ad una struttura scavata nella roccia, forse un Oratorio.
Procedendo ancora nel nostro viaggio dentro la Noto Antica, si arriva al palazzo dei baroni di Belludia, di fronte si scorgono i pilastri della Chiesa gesuitica con i ruderi del Collegio, voluto dal barone di Buxello Don Carlo Giavanti.
E’ una bella passeggiata quella che ci conduce alla Piazza Maggiore, il cuore della città nel Cinquecento, sito abbellito da artistiche fontane, e in particolare da quella con la statua del Laocoonte, opera pregevole dell’architetto netino Don Giovanni Manuella, disegnatore dell’Arca argentea di S. Corrado. A destra si trova un altarino con edicola realizzato a ricordo dell’Antica Città.
Dalla Piazza Maggiore si gira a sinistra ed in seguito sempre a sinistra, si arriva al Ginnasio ellenistico-jeroniano (III sec. a.C.), dove i giovani netini si esercitavano nelle attività ginniche: la struttura era stata, in parte, scavata nella roccia e in parte completata in muratura.
L’architrave del Ginnasio riportava la dedica al re siracusano Ierone II e fu rinvenuta e censita dallo studioso tedesco Georg Kaibel, epigrafista, fu asportata nel 1894 a cura del Comune di Noto, ed è esposta nel Museo Civico.
Nell’area sud-orientale del monte, negli Orti del Carmine, si possono visitare due grandi ambienti scavati nella roccia nel III sec. a.C. ed utilizzati come Heroa, un culto orientale degli eroi domestici, e rilevabile nelle nicchie scavate nella roccia ad edicole e coperte con le "pirakes", tavolette votive, in marmo scolpito o in legno dipinto.
Ritornando nella Piazza Maggiore, si prosegue diritto fino all’Eremo di S. Maria della Provvidenza (1723), dal quale si può ammirare la Valle del Durbo o dei Platani. La chiesa è piccola, graziosa e a navata unica.
I palazzi sono maestosi, tutti costrui nella pietra calcarea locale, tenera e compatta, candida e rosata alla luce del tramonto. La città viene costruita come se fosse una scenografia, giocando con le linee e le curvature delle facciate, con le decorazioni delle mensole, i riccioli e le volute, i mascheroni, i putti, i balconi dai parapetti in ferro battuto.
L'asse principale è corso Vittorio Emanuele, scandito da tre piazze in ognuna delle quali si trova una chiesa: S. Francesco all'Immacolata, preceduta da un'imponente scalinata, il Monastero dei SS. Salvatoreo, il Convento di S. Chiara. Piazza Municipio è la più maestosa e movimentata delle tre piazze: si di essa si erge la Cattedrale dall'ampia facciata, scandita da due campanili, che lascia intravedere i resti della cupola. Ai lati della cattedrale il Palazzo Vescovile (XIX sec.) e Palazzo Landolina di Sant'Alfano, sul lato opposto le armoniose linee curve di Palazzo Ducezio.

L'area archeologica del Castelluccio
Lasciando Noto Antica, s’imbocca, a sinistra, la strada provinciale per Testa dell’Acqua, agglomerato rurale a 4 Km. di distanza, quindi si imbocca la strada per Rigolizia, e dopo 3 Km. si vede la segnaletica turistica per l’ex-feudo del Castelluccio, già dei marchesi Di Lorenzo. La zona, denominata Cava della Signora, fu esplorata da Paolo Orsi sul finire dell’Ottocento.
Ai lati del monte si apre una vasta necropoli, interessante per le tombe a grotticella artificiale o a forno, dove, secondo il rito del tempo, venivano seppelliti i defunti con i corredi funerari.
I materiali rinvenuti sono esposti nel Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa.
Di fronte al cancello degli scavi, tramite una scaletta si giunge ad una struttura, una sorta di vestibolo dell’Oratorio bizantino, chiamato Grotta dei Santi. La grotta, scavata in periodo bizantino, presenta una pianta circolare con al centro un pilastro che regge il soffitto, alto 2 metri. All’interno si trova un ciclo pittorico che va dall’VIII secolo fino al Cinquecento. Tra gli affreschi eseguiti sul pilastro è pregevole quello della Madonna, significativo il Gesù Crocifisso, tra immagini sbiadite a causa dell’umidità della parete.
Ancora più giù si può visitare la catacomba detta del Ciclope, al cui esterno si rilevano resti di tombe paleocristiane.
Ripercorrendo la medesima strada per Testa dell’Acqua, giù verso la Serra del Vento, sulla strada per Noto, ci si imbatte nella stradina del Finocchito, villaggio siculo risalente al IV periodo siculo (730- 650 a.C.).

Noto La villa romana del Tellaro
Distanza da Noto Km.10
Dal centro città immettendosi sulla strada Noto - Pachino, si arriva al ponte sul Tellaro, per poi deviare a destra. A circa 100 metri, in contrada Caddeddi, si trova la Villa Romana del Tellaro (IV secolo), pregevole per i mosaici pavimentali.
Per gli esperti sono i pavimenti musivi più belli e artistici d’Italia e sono divisi in vari registri musivi, che rappresentano scene di caccia, il riscatto del corpo di Ettore ed altri temi. La datazione della Villa è legata al rinvenimento di monete di Imperatori Romani del IV sec. d.C. La Villa probabilmente aveva una superficie di circa 5 mila mq. Fu distrutta da un incendio.

Noto I Santuari di San Corrado e della Madonna della Scala
Lasciato l’abito periferico a nord della città, per la strada statale 287, si incontrano numerosi santuari. Il primo ambiente religioso è l’ex Eremo di S. Giovanni in Lardìa, che ospita i Monasteri delle Suore Carmelitane Scalze e delle Suore Benedettine. La strada si snoda ad anse fino a S. Corrado fuori le mura (Km 4 circa), luogo di villeggiatura per molte famiglie netine. Nella parte alta si può visitare la chiesetta dedicata a Maria S. Assunta, e poi, scendendo nella Valle dei Miracoli.
Vi si ritirò il frate francescano Corrado Confalonieri, nobile piacentino, poi canonizzato e riconosciuto come Patrono di Noto. Attraverso un vialetto si procede verso l’Eremo e poi il Santuario settecentesco, che include la grotta che ospitò il Santo, la chiesa, dalla facciata in stile barocco.
Nella chiesetta il visitatore può ammirare la Grotta della preghiera, che ospita la statua marmorea del Patrono, opera pregevole dello scultore Giuseppe Fortunato Pirrone, e la pala dell’altare maggiore raffigurante "La Vergine con il Bambino e S. Corrado", opera del Conca. Alla sinistra della chiesa, sotto l’altare, si trovano i resti mortali di S. Leonzio Martire. Altre curiosità sono costituite dal piccolo Museo degli ex-voto, ricco di prodotti di vario tipo.

La terza domenica di maggio si svolge l'attesa manifestazione della Primavera Barocca, con eventi, concerti, mostre artigianali, cortei in costume d'epoca e la suggestiva “Infiorata

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Mediterraneo C/da San Pietro Noto

Sant'Alfano C/da S. Alfano Noto

Terra di Solimano C/da Busulmone e Romanello Noto

La Mangiatoia C/da Pianette Noto

Casalicchio C/da Casalicchio Noto

Bioverde S.S. Agricasale C/da Zisola Noto

La Fiumara c/da Fiumara Noto

Floridia Daniele C/da Maccari Noto

Terra di Pace C/da Zisola Noto

Valle del Tortorone C/da Fiumara -Tortorone Noto
Perricone  Eva Societa' agricola Bioriserva s.n.c. C/da Marianelli Noto
Loreto Davide e Francesco Il Roveto C/da Roveto Noto
Barbera Daniela Soc. Agr. Cozzo Del Parroco C.Da  Buonivini Noto
Reppucci Alessandra Reppucci Alessandra C/da Bimmisca Noto
Salonia Fabio Salonia Fabio C/da Roveto Noto
Schifitto Maria Concetta Az.  Agritur. Marinella C/da Granati Vecchi Noto
Taggio Elena Dimora della Balze C/da Passo Ladro Noto
Rosa Francesco Le Tre Rose C/da Triona Noto
Lafiandra Teresa Villa Casale Soc. Semplice Agricola” C.da Casale Noto
Privitera Simona Francesca I  Carusi Soc. Sempl. Agr. C/da Piana Bucachemi Noto
Pacchione Pierino Agua  Green  Soc.. Agr.  Srl C/da S. Lorenzo Noto
Misuriello Tiziana Miami C./da Baroni Noto
160 La Pira Alfonso Terramater C/da Gioi Noto
Rampulla Antonino Agriturismo Sophia C/da Triona Noto
Az. Agr. F.lli Caruso Az. Agritur. Sicilia di Vendicari C/da Roveto Noto
Calleri Giorgio Calleri Giorgio C/da Granieri Noto
Sipala Salvatore L'Antico Trappeto C/da Faldino Noto
Soc. Agric. Agrimilo F.lli Pisano Agrimilo Soc. Agric. C/da Piano Milo Noto
Soc. Semplice F.lli Caruso Torre Vendicari C/da Roveto-Vaddeddi Noto
Boscarino Franzo Boscarino Franzo C/da Roveto Noto
Soc. Agric. Zisola s.r.l. di Mazzei Filippo Soc. Agric. Zisola s.r.l. C/da Zisola Noto
Milintenda Marzia Milintenda Marzia C/da Zupparda Noto
Adernò Sebastiano Adernò Sebastiano C/da Vaddeddi Noto
Vacirca Pietro Roveto C/da Roveto Vendicari Noto
Nigro Domenico Nigro Domenico C/da Serravetrano Noto
Di Pasquale Emanuele Le Zagare Di Vendicari C/da Sichillibimmisca Noto
Messsina Salvatore Oasi di Vendicari C/da Roveto Noto
Mauceri Giuseppe La Valle del Sole C/da Granieri Noto
Spada Salvatore Terra dei Limoni C/da Falconara Noto
Liistro Paola Agr. Santa Lucia C/da Buffa Vinciguerra Noto
Latina Concetta Latina Concetta C/da Saccollino Noto
Ferrara Fernando Timpa del sole C/da Fiumara Noto
Bonfiglio Sebastiano Calamosche C/da Roveto Gelso Noto
Grigoli  Michele Fattoria Monte Alveria C/da Noto Antica Noto
Bono Salvatore Bono Salvatore C/da Madonna Marina Noto
Rapisarda Tiziana Vita e Natura C/da Gioi Zupparda Noto
Elmi Maria Cristina Terre Di Vendicari S.S. C/da Vaddeddi Noto
Avola Nicoletta Agrifanusa C/da Baracchino Noto
Guerin Nancy Natahalie Cozzo Guardiole C/da Guardiola Noto
Greco Santi Greco Santi C/da Fiumara Noto
Messina Davide Feudo di Baulì C/da Baulì Noto
Schembari Richard e Concetta Gaia Soc.Semplice C/da Gisira Noto
Oddo Vincenzo Oddo Vincenzo C/da Cozzo Scuzzaria-Portelli-Bufalefi Noto
Leone Corrado Leone Corrado C/da Sarculla Noto
Puzzo Arturo Terra e Libertà C/da Grottaperciata-Tremilia/Cugni Siracusa - Noto
Spicuglia Luigina La Vignazza C/da San Lorenzo Noto
Gamba Renato Aguglia C/da Aguglia Noto
Di Pietro Vincenzo Le mangiatoie del Re Giordano C/da Calderano-Cammarelle-Giordano Avola - Noto
Judica Gaetano Judica Gaetano C/da Gaetani-Ciurca Noto
Leone Vittorio Casa del timo C/da Grattaluri Noto
Stella Anna  Busulmona C/da Busulmone Noto
Sarcià Rosario Stallaini C/da Stallaini Noto
Cavarra Elia Az.Agr.San Lorenzo di Cavarra Elia e Maria S.S. Soc.Agricola C/da San Lorenzo Noto
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