L'Opuntia ficus meglio conosciuto come fico d’india
Il fico d'india, conosciuto anche come Opuntia ficus, è un vero e proprio tesoro della Sicilia.
Con il suo sapore dolce e un po' acidulo, è perfetto per rinfrescare le calde giornate estive. Puoi gustarlo fresco, magari in una bella insalata, oppure trasformarlo in un delizioso sorbetto. Non dimenticare di provare anche le marmellate fatte in casa, che sono un vero e proprio must.
E se sei avventuroso, prova a cercare le ricette tradizionali siciliane che lo includono: il fico d'india è un ingrediente versatile che può sorprendere anche i palati più esigenti.
Una risorsa alimentare, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine in Sicilia la mostarda, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio. Una farina ottenuta dalle bucce dei frutti può essere come ingrediente per la produzione di biscotti.
Se consumato in quantità eccessive può causare occlusione intestinale meccanica dovuta alla formazione di boli di semi nell'intestino. Pertanto questo frutto va mangiato in quantità moderata e accompagnato da pane per impedire ai semi, durante l'assorbimento della parte polpacea, di conglobarsi e formare i "tappi" occlusivi.
In Sicilia si produce tradizionalmente uno sciroppo, ottenuto concentrando la polpa privata dei semi, del tutto simile come consistenza e gusto allo sciroppo d'acero, ed utilizzato nella preparazione di dolci rustici.
È utilizzato anche come infuso per un liquore digestivo.
La varietà sanguigna, dalla buccia rosso violacea e la polpa dal colore rosso rubino è la più dolce.
La varietà sulfarina, la più diffusa, con frutti color giallo aranciato e polpa arancione.
La varietà muscaredda ha frutti verdi con polpa dal colore bianco e dal sapore delicato.
La diffusione capillare in Sicilia, lo storico e ampio uso che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato il ficodindia generico (Opuntia ficus-indica) ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano. Su proposta della Regione Siciliana sono stati riconosciuti anche i seguenti prodotti tradizionali come eccellenze specifiche del territorio:
Ficodindia della valle del Belice
Ficodindia della valle del Torto
Ficodindia di San Cono prodotto DOP
Bastarduna di Calatafimi
Ficodindia dell'Etna prodotto DOP
In Sicilia veniva utilizzato come alimento per l'inizio della giornata lavorativa del contadino, soprattutto nella stagione della vendemmia; era tradizione consumare fichidindia durante la colazione: costume che deriva dall'antica usanza del proprietario della vigna che donava senza parsimonia questi frutti ai suoi vendemmiatori per impedire che mangiassero troppa uva durante il raccolto, anche a scapito talvolta di problemi intestinali.
Fichi d'india in cucina, ricette SALATE e ricette dolci
Frittelle a base di fichi d'india, Il risotto al fico d’india, Insalata di fichi d’india
In alternativa : marmellata, gelatina, mostarda, gelato o sorbetto, liquore, caramelle.
Ficodindia Fest a Santa Margherita di Belice
Abbiamo anche una festa dedicata al Ficodindia Fest a Santa Margherita di Belice. Appuntamento a Santa Margherita di Belice per la XXII Edizione del “Ficodindia Fest”, la manifestazione annuale che celebra il famoso frutto spinoso e i sapori di Sicilia. la Città del Gattopardo ospiterà due giornate di eventi dedicati al ficodindia, con degustazioni, mostre, intrattenimento, esposizione di artigianato locale e confronti tecnici.
Lo spazio dedicato alle immancabili degustazioni con un menù formato da antipasto, primo, dolce, ficodindia e vino a base di fichidindia e vastedda del Belìce, preparato e servito dai docenti e allievi dell’Istituto Superiore per i Servizi Alberghieri e Ristorazione https://www.facebook.com/ficodindiafest
Santa Margherita di Belice, è la città del Gattopardo, ogni angolo della città racconta un qualcosa di riconducibile a Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Proprio in questa località visse diversi anni della sua infanzia e adolescenza e vi inizio a scrivere Il Gattopardo, rendendole omaggio facendola spesso diventare protagonista dei suoi racconti. Quali : Palazzo Filangeri di Cutò, Museo del Gattopardo a Santa Margherita di Belice, la Villa Comunale, Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Museo della memoria
L’ Olio d’oliva valle del Belìce dop, la Vastedda Valle del Belìce DOP è uno dei pochissimi formaggi ovini a pasta filata.
Santa Margherita del Belice, la valle del Belice
Santa Margherita di Bèlice comune del Libero consorzio Comunale di Agrigento, 400 m s.m., patrono Santa Rosalia 4 settembre e 4 ottobre,
Del vecchio abitato rimangono la chiesa madre, dedicata a Santa Rosalia, originaria del Seicento ma ricostruita nel secolo seguente, e il palazzo Filangieri, con annesso parco e teatro, di cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa diede una descrizione nel romanzo Il gattopardo.
Il Museo del Gattopardo nasce in onore del celebre scrittore Tomasi di Lampedusa, che trascorse a Santa Maria del Belice trascorse, tra i sei e i vent’anni, le proprie estati. Il museo è ospitato presso il Palazzo Filangeri Cutò, divenuto, nel capolavoro di Tomasi di Lampedusa "il Gattopardo", il palazzo di Donnafugata.
Si tratta di un museo costruito quindi interamente attorno al celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Il Museo della Memoria di Santa Margherita del Belice ha lo scopo di ricostruire, custodire e comunicare la memoria civile della Valle del Belice nel periodo del terremoto del 15 gennaio 1968. Il museo ha sede presso l'ex Chiesa Madre di Santa Margherita, distrutta dal terremoto del 1968 e ricostruita per ospitarne il museo
Ficodindia Fest a Santa Margherita di Belìce, ad ottobre. Sapori, gastronomia, tradizione, arte, cultura, folklore: una due giorni ricca di eventi, spettacoli, degustazioni, laboratori del gusto, mostre e visite guidate nei suggestivi luoghi che furono di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A Santa Margherita di Belìce, che nel famoso romanzo viene decritta sotto il nome di Donna Fugata, si possono visitare le ville e i giardini del Palazzo Filangeri di Cutò, dove all'interno è stato allestito il Museo del Gattopardo. Nell'antica piazza Matteotti ancora i segni e i ruderi del terremoto del 1968 che viene ricordato dalla vecchia facciata della chiesa madre trasformata in Museo della Memoria.
Negli stand allestiti in centro, si potranno gustare i ficodindia del Belìce preparati in svariati modi: marmellate, torte, gelati, liquori.
Spettacoli, concerti e folklore allieteranno le serate dove si potranno gustare ficodindia e bere del buon vino accompagnato dalle prelibatezze del luogo come il famoso formaggio vastedda della valle del Belìce. https://www.facebook.com/ficodindiafest
La Rete Naturale Museale Belicina, nasce con lo specifico obiettivo di raccontare la storia, dei luoghi dei paesi che costituiscono la Valle del Belìce intesa come comunità.
La storia le arti antiche, il paesaggio l’identità culturale delle comunità, il dramma del sisma, la ricostruzione che hanno determinato l'incontro con i grandi maestri dell’arte contemporanea che con le loro opere hanno riconfigurato il territorio siciliano vedi il Cretto” di Alberto Burri, a Gibellina, come le realtà urbane scomparse nella valle del Belìce quali le rovine di Poggioreale e quelle di Salaparuta. https://retemusealebelicina.it/
Il Distretto Turistico Selinuntino mira a valorizzare e far conoscere l'area Sud-Ovest della Sicilia ai fini turistici
Terre del vino sicane
La Strada del vino Terre Sicane è un itinerario-sistema per conoscere il territorio dei comuni di Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Sciacca.
Sagra del Fico d´India e del Masticuttè, Alimena
Sagra del Fico d´India e del Masticuttè la marmellata di fico d'india ad Alimena. Con degustazione di piatti a base di fico d'india della nostra tradizione gastronomica! https://www.facebook.com/prolocoalimena/
Aliména comune in provincia di Palermo, 740 m s.m., patrono Santa Maria Maddalena 30 agosto.
nelle Madonie sud orientali. La chiesa dell'ex convento dei Riformati conserva un Cristo spirante dei sec. XVII-XVIII.
Sagra del Ficodindia, San Cono
Sagra del Ficodindia che dal 1984 celebra, ogni anno nel mese di ottobre, la magnificenza del frutto tipico sanconese, il "bastardone". La produzione intensiva del ficodindia di San Cono, https://www.facebook.com/FicodindiadiSanCono/
San Còno comune della Città Metropolitana di Catania, 525 m s.m., patrono San Cono seconda e terza domenica di maggio
Sagra della Mostarda di Fichidindia a Pedagaggi
Sagra della Mostarda di Fichidindia a Pedagaggi, Promossa e organizzata dalla Pro Loco, con il patrocinio della Provincia Regionale di Siracusa, del Comune di Carlentini e della Regione Siciliana, la manifestazione ha nella pregiata Mostarda di fichidindia, frutto della straordinaria abilità culinaria delle massaie del luogo, il suo vero elemento di forza. https://www.facebook.com/proloco.pedagaggi
Carlentini comune del libero consorzio comunale di Siracusa, 200 m s.m., patrono santa Lucia quarta domenica di agosto,
Carlentini, dunque, nasce come città-fortezza su progetto dell’ingegnere militare Pietro di Prato.
La chiesa madre, dedicata all'Immacolata Concezione (sec. XVII-XVIII), presenta all'interno pregevoli decorazioni in stile rococò.
la Casa Museo, contenente una ricca e interessante esposizione di reperti fossili, prevalentemente di origine siciliana.
La Casa dello Scirocco è una costruzione di epoca romana realizzata dentro una vasta grotta preistorica. Adibita nel '700 a garconiére dal Barone Fuccio Corbino fu poi sepolta nei primi dell'800 dalla famiglia perchè considerata "la casa del peccato"Riportata alla luce nel 1987,
A Pedagaggi il piccolo paese dell'entroterra ibleo diventano lo scenario dove si rinnova l'appuntamento con un'iniziativa che tocca l’essere umano nell’intimo del suo cuore: la Via Crucis Vivente. L’intera comunità viene coinvolta nell’organizzazione
Sagra del Ficodindia a Roccapalumba
Sagra del Ficodindia a Roccapalumba. Laboratori del gusto, degustazioni guidate e dolcezze al ficodindia, fichidindia, scuzzulata, liquore al ficodindia, un intero menù a base del gustoso frutto. https://www.facebook.com/people/XXII-Opuntia-Ficus-Indica-FEST/100054426402429/
Roccapalumba comune della Città Metropolitana di Palermo, 530 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 12 agosto
Il santuario della Madonna della Luce conserva, della struttura originaria (sec. XVII), alcuni ruderi.
La chiesa madre è del sec. XVII, restaurata nel XIX.
nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo "LA TILA", una grande tela, raffigurante la deposizione del Cristo morto, suggestiva la settimana santa https://www.facebook.com/prolocoroccapalumba/
il Museo del Territorio “F.R. Fazio”
Sede di un moderno osservatorio astronomico
Il Presepe Vivente di Roccapalumba si svolge nelle suggestive antiche abitazioni scavate nella roccia della Rocca che sovrasta l'abitato.
Il presepe ricrea la vita rurale e pastorale della Sicilia di fine Ottocento: botteghe degli antichi mestieri, locande, abitazioni
domestiche, taverne e tanti altri ambienti conducono sino alla grotta della Natività.
Sagra della Mostarda di Ficodindia, Gagliano Castelferrato
Sagra della Mostarda di Ficodindia, evento culturale-culinario a Gagliano, tra prelibatezze e bellezze paesaggistiche ed artistiche del luogo.
Gagliano Castelferrato comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 651 m s.m., patrono San Cataldo 31 agosto.
La chiesa madre di San Cataldo (sec. XIV, ma rifatta alla fine del sec. XVI) conserva un pregevole tabernacolo marmoreo della scuola di Antonello Gagini.
Secentesche sono la fontana della piazza centrale e la chiesa di Santa Maria di Gesù, che custodisce un Crocifisso di fra' Umile da Petralia.
In occasione della Festa di San Cataldo i fedeli raccolgono nei boschi grandi fronde di agrifoglio e alloro, che verranno esibite dai cavalieri in processione, decorate con carta e stoffa e recanti al culmine una croce. ad agosto
Sagra del Ficodindia dell'Etna D.O.P. a Belpasso
Sagra del Ficodindia dell'Etna D.O.P. a Belpasso. Degustazioni, convegni, workshop, spettacoli. All'interno della manifestazione sarà presentata e promozionata l'intera filiera ficodindicola. Degustazioni ed intrattenimento. https://www.facebook.com/proloco.belpasso/
Belpasso comune della Città Metropolitana di Catania, 551 m s.m., patrono Santa Lucia 13 dicembre
situata sul versante meridionale dell'Etna, nel cui parco regionale è compresa,
Belpasso, è anche la Città delle 100 Sculture, un Museo a cielo aperto con opere d’arte in pietra lavica nelle strade e nelle piazze, passeggiare per le vie di Belpasso vuol dire trovarsi in un gigantesco museo a cielo aperto, con decine di sculture in pietra lavica realizzate da artisti di fama internazionale, da giovani artisti emergenti e da maestri che hanno fatto la storia dell'artigianato locale. Le opere d’arte sono collocate lungo la maestosa strada principale, la Via Roma. https://www.belpasso100sculture.it/
Presenta una struttura urbana a scacchiera e numerosi edifici barocchi, alcuni con la facciata interamente in pietra lavica, lungo la via principale, i palazzi Bufali, Lombardi-Spina e Scrofani.
La fondazione, nel XII secolo, di un Monastero benedettino, intitolato a S. Nicolo' la Rena, fu il germe per la nascita di Nicolosi, che rimase, fino alla fine dell'Ottocento, un piccolo villaggio di montanari. Patria dei fratelli Gemmellaro, conserva lungo la omonima via, la suggestiva chiesetta delle Anime del Purgatorio.
Il più grande della Sicilia, parco acquatico Etnaland. Il parco acquatico è attivo e molto frequentato. https://www.etnaland.eu/
Festa del "Patrocinio di S.Lucia" a Belpasso , vengono riproposti i Carri di S.Lucia dei Quartieri Matrice e S.Antonio a cura della Fondazione Carri di S.Lucia. Macchine sceniche barocche che narreranno la vita della Santa e del suo culto a Belpasso. I carri vengono realizzati in occasione della festa di S. Lucia, https://www.facebook.com/FondazioneCarriSantaLucia/ https://www.facebook.com/CircoloSantaLuciaBelpasso/
Sagra della Mostarda e del Ficodindia a Militello in Val di Catania
Sagra della Mostarda e del Ficodindia a Militello in Val di Catania. Sapori, gastronomia, tradizione, spettacolo, arte, cultura, folklore nella suggestiva cornice barocca del centro storico di Militello.
Militèllo in Val di Catània comune della Città Metropolitana di Catania, 413 m s.m., patrono San Giuseppe 19 marzo.
Resti del castello medievale dei Barresi,
Militello è uno degli otto comuni, insieme a Caltagirone, Catania, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Modica e Scicli, che sono stati dichiarati nel giugno del 2002 “Patrimonio dell’Umanità”
La chiesa di San Benedetto (con annesso monastero benedettino, oggi sede municipale) custodisce, oltre a opere di artisti locali del sec. XVIII, una notevole tela di Sebastiano Conca,
chiesa madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore, ricostruita dopo il terremoto del 1693 e completata con la cupola solo nel 1904, è annesso un museo che conserva numerose opere d'arte e arredi sacri dei sec. XVI-XVIII,
chiesa di Santa Maria della Stella (sec. XVIII) sono una Natività in terracotta smaltata (sec. XV) attribuita ad Andrea Della Robbia, una Natività di Maria (sec. XVIII), pregevole tela di Olivio Sozzi, e il sarcofago gotico di Blasco Barresi (sec. XV). L'oratorio dell'Angelo ha un bellissimo pavimento in ceramica di Caltagirone (1785), decorato con un grande disegno raffigurante un unico soggetto.
Palazzo Niceforo a Militello Val Di Catania rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura civile barocca della città.
Fu costruito nel XVIII secolo e si sviluppa su due livelli. Presenta un portale ricco di figure antropomorfe sovrastato da un balcone con ringhiera in ferro battuto e mensoloni antropomorfi.
Fuori dall'abitato sorge la chiesa di Santa Maria la Vetere, di origine normanna (sec. XII), ma rimaneggiata successivamente e ridotta a una sola navata dal terremoto del 1693; ha un bel portale cinquecentesco ornato da numerosi bassorilievi, in parte opera di Antonello Gagini.
Le cascate dell’Oxena sono delle magnifiche cadute d’acqua naturali, situate nel territorio di Militello in Val di Catania ed incastonate in un canyon di origine lavica. Queste cascate sono stranamente attive tutto l’anno, anche nei periodi di forte siccità, il fiume Oxena infatti viene alimentato da innumerevoli sorgenti che si aprono proprio sulle sue sponde.
Le festività esterne legate al culto del Santissimo Salvatore, nelle forme derivate dai riti greco-bizantini prima e cattolico-occidentali dopo, hanno luogo da tempo immemorabile. Dal secolo XVI, la manifestazione religiosa è frutto di una secolare tradizione (dal 1788). Essa consta di un prologo denominato “Cantata” che si svolge l'8 agosto, durante la quale viene portata in processione una artistica immagine del Redentore, durante la festività vera e propria il 17 e 18 agosto e all' “Ottava” che ha luogo il 25 agosto. La statua del SS. Salvatore viene portata in processione per le vie del paese, durante il periodo della festa si svolgono diverse manifestazioni sportivo-ricreative che fanno da contorno alle celebrazioni liturgiche. Rinomato lo spettacolo dei fuochi d’artificio. https://www.santissimosalvatore.com/
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