Mastacuttè - Bere e mangiare in Sicilia

Bere e mangiare in Sicilia

Scopri i migliori posti dove bere e mangiare in Sicilia. Trova ristoranti, pub e luoghi di incontro per goderti la buona cucina e il divertimento. Se sei un appassionato di cibo e vuoi assaporare i sapori   
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Nel periodo dei fichi d'india vengono consumati i “mastacuttè”, dolci di farina, zucchero e succo di fichi d'india.

Non c’è angolo della Sicilia in cui non ci sia una pianta di fico d’India, crescono ovunque necessitano di pochissime cure. Per raccogliere i numerosi frutti ci si affrettava il mattino presto quando il sole non era ancora alto perché diceva era più facile raccoglierli, perché le spine non saltavano, dopo li si metteva in un secchio d’acqua per un po, per fargli perdere le spine, fastidiosissime e soprattutto piccole.

Le origini del fico d’India o dell’Opuntia Ficus devono essere ricercate nel XVI secolo quando il frutto venne importato dagli stati americani centrali e meridionali. Il fico venne piantato alle pendici dell’Etna e riuscì così a trovare l’habitat ideale e lo sviluppo concreto fino ad oggi.

I migliori usi in cucina del fico d’india sono la mostarda ai fichi d’india, la confettura di fico d’India, i liquore al fico d’India.

A Gangi i mastacuttè, biscotti di farina, zucchero e succo di fichidindia.

Il Masticuttè di fico d’India è una mostarda tipica della tradizione siciliana. Il masticuttè, secondo la ricetta tradizionale, è ricavato dal succo del fico d’india bollito a cui vengono aggiunti un po’ di farina, noci o mandorle o cannela, ed una volta pronto assume la consistenza di una caramella gommosa.
Il masticuttè è un dolce che si può gustare in Sicilia per la Sagra del fico d’India che si tiene ogni anno ad ottobre ad Alimena, Comune madonita in provincia di Palermo. La Sagra del fico d’India è un’occasione per conoscere le antiche ricette siciliana con il fico d’india tra cui il Masticuttè o la ricetta delle bucce fritte.

In Sicilia viene utilizzato come alimento prezioso per l'inizio della giornata lavorativa del contadino, soprattutto nella stagione della vendemmia; in tutta l'Isola è tradizione infatti consumare fichidindia durante la colazione: costume che deriva dall'antica usanza del proprietario della vigna che donava senza parsimonia questi dolci frutti ai suoi vendemmiatori per impedire che mangiassero troppa uva durante il raccolto, anche a scapito talvolta di problemi intestinali.

Ai suoi molteplici usi nella gastronomia e nell’artigianato, il Masticuttè, una caramella gommosa, ottenuta essiccando al sole una mostarda ricavata dal mosto cotto del ficodindia, a cui vengono aggiunti un po’ di farina, cannella e pepe.

Ci saranno inoltre da provare, granita al ficodindia, cocktail a base di ficodindia, biscotti al ficodindia, fiori essiccati per decotto, frittelle al ficodindia, marmellata al ficodindia, l’Opunzia, un formaggio stagionato con bucce di ficodindia.
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