Acquedolci turismo, guida turistica del Comune
Acquedolciturismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Acquedolci si affaccia sulla costa tirrenica settentrionale siciliana, di fronte alle Isole Eolie, e si sviluppa alle falde del maestoso monte San Fratello.
Il Monte è un massiccio calcareo (710 mt) ospita la suggestiva Grotta di San Teodoro, ruderi del vecchio castello, all'interno del quale sono ancora riconoscibili le cantine, gli appartamenti privati del Barone e i saloni. Al suo interno si trova la sconsacrata chiesetta di San Giuseppe, recentemente recuperata, che custodisce un pregevole altare settecentesco, la Chiesa di Acquedolci era stata concepita come la nuova Chiesa Madre di San Fratello, all'indomani della disastrosa frana del 1922 che distrusse il paese , la chiesa di Acquedolci custodisce al proprio interno un organo realizzato dalla Fabbrica Organi Ruffatti
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Chiesa Beata Vergine Assunta
La Chiesa della Parrocchia San Benedetto il Moro, al suo interno a tre navate, con pilastri che sorreggono una cornice sulla quale si imposta una volta a botte centrale, le navate laterali sono coperte da un susseguirsi di volte a crociera.
I capitelli dei pilastri centrali, a mò di colonne, e la cornice sono ampiamente decorati con putti e ornamenti in gesso, e impreziosite con foglia d’oro.
Chiesa di S. Giacomo
“de hospitalj justa mare” lungo un probabile itinerario di pellegrinaggio per Santiago de Compostela per l’accoglienza dei pellegrini che si recavano da Palermo a Messina per proseguire alla volta di Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostella, oggi ristrutturata ma con pochi elementi originali
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