Alcamo, turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi
archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria.
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Alcamo turismo, guida turistica del Comune

Alcamo turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.

Alcamo si trova al centro del Golfo di Castellammare, a 258 metri s.l.m. ed è situata alle pendici del Monte Bonifato
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Santuario di Santa Maria dei Miracoli
Il 21 giugno 1547, alcune donne, mentre erano intente a lavare i panni ad un ruscello, videro scagliare delle pietre dal bosco sovrastante; ma le pietre, anziché procurare loro dolore, guarivano le loro parti malate del corpo. Le autorità decisero di disboscare il terreno e fu trovata, nascosta in una buca a forma di cappelletta scavata nella roccia, un’icona della Vergine dipinta su pietra.
La popolazione iniziò a pregare di fronte all’icona trovata e abbondanti giunsero le grazie. Proprio sul luogo del ritrovamento, il nobile condottiero spagnolo don Fernando de Celada y de Vega, a quel tempo governatore di Alcamo, decise di far erigere il santuario in onore della patrona della città.
Il tempio è un misto di forme barocche e rinascimentali. La facciata, oltre a due portali con colonne scanalate e capitelli corinzi, presenta una finestra a tribuna, fiancheggiata da due finestre più piccole intagliate da Innocenzo Arcodaci.
L’interno è decorato di stucchi e sulla volta si trova un affresco della glorificazione della Madonna dei Miracoli. Di rilevanza artistica sono da segnalare le tele del pittore Giuseppe Pataria e la cappella dedicata a Maria Santissima dei Miracoli, con arco a tutto sesto in marmo rosso. Nel 1557 venne costruito, in onore del nobile Fernando Vega, un sarcofago di marmo bianco, con la figura giacente, opera di Rocco Rapi.
I Tesori del Barocco Alcamese
Per raggiungere in pochi minuti la Chiesa di San Francesco di Paola o Badia Nuova (prima tappa di questo itinerario), in via
Commendatore Navarra, potrete lasciare l'automobile in uno dei parcheggi di piazza Bagolino o in piazza della Repubblica.
Fanno parte di questo itinerario
Chiesa di San Francesco di Paola (Badia Nuova) visita su richiesta
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (visita su richiesta)
Basilica di Santa Maria Assunta
Palazzo Fraccia (visibile dall' esterno)
Chiesa del Gesù
Chiesa di Sant'Oliva
Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo
Chiesa del Santissimo Crocifisso
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1. Chiesa di San Francesco di Paola (Badia Nuova)
Costruita assieme all'annesso monastero benedettino Badia Nuova nel 1531, venne demolita nel 1699 e ricostruita nella prima metà del secolo XVIII. All'interno  la navata unica ha copertura a botte e altari laterali poco incassati tra semplici paraste scanalate, ed è animata da una sobria decorazione a stucco. Custodisce una splendida tela di Pietro Novelli raffigurante San Benedetto da Norcia che distribuisce la regola .
All'interno vi sono otto statue in stucco eseguite nel 1724 da Giacomo Serpotta e sono tra i principali capolavori dell'artista che si avvicina per vigore espressivo alle opere del Bernini. Le statue che ornano le pareti sono: La Pace, La Mansuetudine, La Fortezza, La Purezza, L'Addolorata, La Maddalena, S. Pietro e S. Paolo.
2. Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Ritenuta una delle più belle chiese barocche siciliane, fu fondata intorno al 1500 ma ha assunto l'aspetto attuale grazie alla ricostruzione, avvenuta nel 1721-1725.
L'interessante soluzione del tamburo che internamente ripete il profilo dell'aula, a pianta centrica esagonale, si ispira con ogni probabilità alla chiesa romana di Sant'Ivo alla Sapienza, del celeberrimo architetto Francesco Borromini.
Due grandi tele, pregevoli opere del pittore fiammingo Guglielmo Borremans, raffigurano l'Immacolata e la Madonna che presenta il Bambino a Santa Chiara. Vi si conservano anche dipinti del trapanese Andrea Carreca (sec. XVII), ed un seicentesco Crocefisso ligneo.
L'articolato e vibrante interno è abbellito da splendidi stucchi di Francesco Guastalla e Vincenzo Perez del 1722, ai quali si aggiunsero nel 1757 quelli realizzati da Gabriele Messina. Di Giacomo Serpotta sono inoltre le due magnifiche statue (1722) raffiguranti la Giustizia e la Carità.
3. Basilica di Santa Maria Assunta
Accessibile dall'ampia Piazza IV Novembre la Basilica di Santa Maria Assunta, il principale luogo di culto di Alcamo è davvero un edificio spettacolare.
La facciata principale (lato meridionale) in stile neoclassico-barocco è realizzata con la pietra rossiccia che la differenzia dalle altre chiese di Alcamo. La facciata fu aggiunta nel 1786, ma la chiesa ha origini trecentesche e l'assetto attuale è frutto di una ricostruzione avvenuta nella prima metà del XVIII secolo.
L'altro lato visibile dall'esterno (quello orientale), seppur più sobrio, conserva un superbo portale, probabile opera del Berrettaro del 1499 con ricche decorazioni.
Dall'esterno è visibile anche la splendida cupola (alta circa 50 metri con un diametro di 10 metri), considerata fra le più belle d'Italia che fa da sfondo alla statua di Maria Assunta e il Monumento ai Caduti nella Grande Guerra (1915-1918), con la dedica degli alcamesi emigrati a Brooklyn.
L'interno è formato da un vasto spazio suddiviso in una navata centrale e due laterali da file di colonne monolitiche in marmo rosso del Bonifato.
La chiesa si impone per la sua solennità e si distingue per lo stile fastoso del barocco siciliano.
Nella navata destra, accanto alla prima cappella, ne è stata costruita un'altra per accogliere le spoglie mortali di don Giuseppe Rizzo, l'illustre sacerdote che ha segnato la storia e l'economia della città.
La cappella contiene un bassorilievo, raffigurante il presbitero e alcune allegorie che riproducono alcuni capolavori alcamesi di Giacomo Serpotta sulle sue virtù umane e cristiane.
Soffermatevi a esaminare da vicino l'abile lavoro artigianale dello scultore Gagini; le figure della Vergine Maria e del Bambino sono particolarmente pregevoli.
In fondo alla navata destra, a fianco del coro si trova la Cappella della Sacra Spina, con gli splendidi portali in stile gotico-catalano, con un reliquiario contenente una spina che proverrebbe dalla corona di Gesù Cristo.
4. Palazzo Fraccia
Ubicato in via XI Febbraio fu realizzato intorno al 1700. Il prospetto principale è in stile barocco. Al Piano terra si aprono otto ingressi, di cui uno, al centro, molto ricco di decorazioni. Il portale è in travertino e il balcone centrale è ricco di decorazioni barocche. Al di sopra si trova lo stemma della famiglia Fraccia, un cuore trafitto sul quale domina una corona.
5. Chiesa del Gesù
La scenografica facciata della chiesa del Collegio dei Gesuiti (1684-1767), costruita su progetto dell'architetto dell'ordine, domina la piazza imponendosi con il suo ordinato spartito architettonico di lesene e cornici. Nelle cinque nicchie sono collocate le statue di Sant'Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio, della Madonna dei Miracoli e, in alto, gli arcangeli Raffaele e Michele. Due campaniletti cuspidati ed un sinuoso coronamento completano la pittorica composizione. L'arioso interno a navata unica con ampio transetto è vivacizzato da stucchi policromi settecenteschi ed accoglie dipinti di scuola novellesca ed una teatrale Circoncisionedell'alcamese Giuseppe Renda (1797).
Annessi alla chiesa sono i locali dell'ex convento.
6. Chiesa di Sant'Oliva
La chiesa di Sant'Oliva prospiciente alla piazza Ciullo, è stata edificata nel 1533 e, successivamente riedificata nell'attuale aspetto nel 1724 su progetto dell'architetto trapanese Giovan Biagio Amico, architetto del Real Patrimonio e del Senato palermitano.
Fà sfoggio di sé, sull'altare maggiore una tela ascrivibile all'anno 1639 al Pietro Novelli, intitolata "Le Anime del Purgatorio". Gli altari sono adornati da bellissimi marmi policromi intagliati da Mariano e Simone Pennino.
Gli stucchi sono di Gabriele Messina e di Francesco e Giuseppe Russo. Tra le altre opere, si ammirano due sculture in marmo di scuola gaginesca raffiguranti "San Luca e Sant'Angelo" e l'Annunciazione, gruppo marmoreo eseguito nel 1545 da Antonino e Giacomo Gagini. Vi si ammira, inoltre, la statua in marmo eseguita da Antonello Gagini raffigurante S. Oliva, considerata tra le opere più belle dell'artista. Il tetto della chiesa, subì gravi danni in seguito al sisma del 1968 e ad un incendio nel 1987, che lo distrusse, ma fu ricostruito pochi anni dopo.
7. Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo
Edificata nella struttura attuale nel 1689, rappresenta la più alta espressione del barocco alcamese grazie ai suoi sfarzosi stucchi e agli splendidi affreschi.
Edificata nel 1615 sul luogo del soppresso Ospedale degli Incurabili, assunse l'assetto attuale nel 1689 ad opera dei trapanesi Giovanni, Francesco e Cristoforo Fica. La facciata dalla robusta intelaiatura architettonica è del 1782. L'interno, sfarzosamente decorato, rappresenta la più alta espressione del barocco alcamese. Colonne di marmo rosso, proveniente dalle cave del monte Bonifato, suddividono in tre navate l'interno a croce latina con ampio transetto e abside rettangolare nella quale spicca la grande tela raffigurante i Santi titolari, del trapanese Giuseppe Felice (1701). L'affollata decorazione plastico-pittorica è vivacizzata dai raffinatissimi stucchi di Vincenzo e Gabriele Messina e dai pregevoli affreschi di Antonio Grano.
8. Chiesa del Santissimo Crocifisso
Fondata nel 1550, la Chiesa presenta un fine prospetto barocco.

La scultura dei Gagini
In questo breve itinerario, si possono ammirare una serie di capolavori del grande scultore siciliano Antonello Gagini, la cui opera fu continuata dai suoi figli, Antonino e Giacomo, e da molti  altri seguaci.
Chiesa di Sant'Oliva
Basilica di Santa Maria Assunta
Chiesa di San Francesco d'Assisi

1. Chiesa di Sant'Oliva
La chiesa di Sant'Oliva prospiciente alla piazza Ciullo conserva, tra le altre opere, due sculture in marmo di scuola gaginesca raffiguranti San Luca e Sant'Angelo e l'Annunciazione, gruppo marmoreo eseguito nel 1545 da Antonino e Giacomo Gagini.
Vi si ammira, inoltre, la statua in marmo eseguita da Antonello Gagini raffigurante S. Oliva, considerata tra le opere più belle dell'artista. Posta in una delle cappelle è considerata il capolavoro dello scultore che la realizzò nel 1511. La santa appare con la testa leggermente inclinata, gli occhi socchiusi. Nella mano destra tiene un ramoscello d'ulivo e una palmetta segno della vittoria riportata nella confessione della fede che è sostenuta dalla parola di Dio, simboleggiata dal libro che tiene nella mano sinistra.
2. Basilica di Santa Maria Assunta
Accessibile dall'ampia Piazza IV Novembre la Basilica di Santa Maria Assunta, il principale luogo di culto di Alcamo è davvero un edificio spettacolare.
Trittico della Madonna tra gli Apostoli Filippo e Giacomo
L'opera venne realizzata nel 1519 da Antonello Gagini. Di marmo bianco presenta quattro pilastri adorni delle più fini e squisite fregiature, con al centro la Madonna con il Bambino, corteggiata da sei serafini e la mistica colomba sul capo. Nelle due nicchie laterali vi sono le due figure in piedi di San Filippo e San Giacomo Apostoli. Al di sopra la custodia termina con un elegante frontespizio, che rappresenta la Nascita di Gesù. In basso troviamo tre piccole storie: la morte della Madonna e ai lati due miracoli di detti due apostoli.
Transito della Vergine
Opera di Antonello Gagini, del 1529, è custodita nella cappella della Madonna di Trapani o delle Grazie. L'altorilievo raffigura la Madonna che giace sul letto di morte circondata dai dodici apostoli. San Pietro è intento a benedire, altri sono assorti nelle preghiere rituali, altri piangono, altri ancora cantano. In questo rito funebre l'originalità è data da un angelo che con la spada sguainata è in atto di colpire la mano sacrilega dell'apostolo che vuole sottrarre una reliquia del vestito della Madonna.
Crocifisso
Il Crocifisso detto "dell'abbondanza" fu realizzato nel 1523 da Antonello Gagini, utilizzando la tecnica della "teloplastica" che è una mistura di tela, gesso e colla e pare che sia l'unico esemplare in tale tecnica rimasto in Sicilia.
Statua di San Pietro
Questa statua del 1586 è un'opera di Giacomo Gagini, figlio di Antonello.
3. Chiesa di San Francesco d'Assisi
La Chiesa conserva due statue del 1520 di Antonello Gagini:
San Marco
Maria Maddalena

La scultura di Serpotta
Questo itinerario di appena 250 metri vi farà scoprire una serie di capolavori dello scultore palermitano Giacomo Serpotta (1656-1732) considerato il più grande scultore in stucco del Settecento, unico grande vanto della Sicilia durante questo periodo.
Fanno parte di questo itinerario
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Chiesa di San Francesco di Paola o Badia Nuova
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Ci troviamo nella parte più antica del corso VI Aprile poco distante dalla Chiesa Madre. Questa chiesa cinquecentesca è divenuta nel 1725, grazie ad un restyling d'ispirazione borrominiana, un esempio del più bel barocco siciliano e merita una visita a prescindere dai tesori che contiene.
Negli anni 1722-1724 Serpotta plasmò le due statue di questa chiesa e quelle della Badia Nuova (tappa successiva di questo breve itinerario).
Le due magnifiche statue di questa chiesa si trovano ai lati del presbiterio e sono sorrette da mensole a forma di nuvola: una raffigura la Giustizia, l'altra la Pietà o Carità e sono impregnate di delicatezza, grazia e fascino sensuale ben lontani dalla forza dinamica del barocco romano.
Chiesa di San Francesco di Paola o Badia Nuova
Con una breve passeggiata, salendo lungo la Via Alfieri (che fiancheggia il lato orientale della chiesa dei Santi Cosma e Damiano), svoltate a sinistra nella Via Commendatore Navarra, e raggiungerete la chiesa dopo pochi metri.
Qui è custodito un sorprendente complesso di otto statue di Giacomo Serpotta. Sei delle sculture sono disposte lungo le pareti, posate su basamenti aggettanti a mezza altezza e rappresentano: la Mansuetudine, la Pace, la Fortezza, la Purezza, San Pietro e San Paolo.
Le altre due, l'Addolorata e la Maddalena adornano la cappella del Crocifisso (sul lato occidentale della chiesa) e sono disposte ai lati della croce per comporre una sorta di scena teatrale di straordinaria intensità e drammaticità, cui partecipano gli stessi putti in cima alla cappella. Questa attitudine alla composizione scenica, è una delle peculiarità dell'artista palermitano, riscontrabile in molti altri suoi capolavori.
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