Alessandria della Rocca turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi
archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria.
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Alessandria della Rocca turismo, guida turistica del Comune

Alessandria della Rocca turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.

Il Comune è situato a 533 m. slm, sui pendii delle colline Pizzo La Menta e Culma.
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Il santuario della Madonna della Rocca, Alessandria della Rocca

Il santuario della Madonna della Rocca, si trova ad Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento.
L'attuale santuario sorge sul luogo di quello originario, secentesco costruito per volere di donna Elisabetta Barresi, ed è preceduto da un'ampia scalinata. All'interno vi sono alcune tele, opera del pittore Panepinto da Santo Stefano Quisquina, nel quale sono raffigurate le scene del ritrovamento della statua della Madonna della rocca, il suo trasporto a Palermo, il ritorno ad Alessandria nel 1873, i lavori per la costruzione del santuario e la prima messa celebrata nel nuovo santuario.

Il simulacro della Madonna della rocca è una piccola statua, alta cm. 60, in marmo che sembra risalga all'epoca bizantina e raffigura la vergine Maria avvolta da un manto fregiato e panneggiato con in braccio Gesù bambino che ha lo sguardo rivolto verso la madre. secondo la tradizione tale simulacro fu ritrovato da una cieca intorno agli anni 1620/25. probabilmente la piccola statua, fu nascosta sulla "rocca ncravaccata" per preservarla dalla furia distruttiva dei saraceni e poi lì ritrovata. L'episodio del ritrovamento non è attestato da fonti storiche ma è testimoniato dalla tradizione orale: «Una povera vedova, per il popolo Rosa Innominati, in età avanzata portò un giorno la figlia cieca Angelina a raccogliere della verdura nella zona detta "rocca ncravaccata". Arrivati sul posto, Rosa fece sedere la figlia raccomandandole di non muoversi finché non fosse tornata. Ad Angelina apparve un angelo che le disse che sarebbe venuta la vergine col suo bambino. Non appena apparve, la vergine le disse di andare in paese e di riferire ai sacerdoti e al popolo di andare e di scavare in quel luogo dove avrebbero trovato un simulacro e avrebbero eretto un santuario dove custodirlo e venerarlo. Angelina turbata pensava che i sacerdoti ed il popolo non l'avrebbero mai creduta perché era cieca ma ecco che subito riacquistò immediatamente la vista. Andò incontro alla madre e ambedue tornarono in paese e raccontarono l'accaduto. Subito fu organizzata una processione fino alla caverna indicata dalla vergine. scavarono ma per la fretta urtarono, con uno strumento di lavoro contro il simulacro, spezzando il braccio della vergine all'altezza del polso ed il braccio sinistro del bambino all'altezza del gomito». Non erano ancora iniziati i lavori per la costruzione del santuario che il barone di Resuttana, avendo saputo del ritrovamento, rivendicò il simulacro perché il ritrovamento era avvenuto nella sua proprietà. Lo portò a Palermo dove rimase fino al 1873 ed al suo posto mandò una copia. Lua venne poi restituita al Santuario in data 30 marzo 1873. Dalla terza domenica di quaresima fino al pomeriggio di pasqua e dal venerdì dell'ultima settimana di agosto fino alla prima domenica di ottobre la statua originale si trova nella chiesa madre, dove abitualmente si può vedere la copia mandata dal barone. Poco tempo dopo il suo ritrovamento la vergine fu eletta principale protettrice del paese.
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