Burgio turismo, guida turistica del Comune
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Il Comune è circondata dai monti Sicani, l'altitudine è compresa tra i 64 m s.l.m. dell'area meridionale e i 1.436 m della cima del Monte delle Rose.
Durante i secoli XV e XVI fu uno dei maggiori centri feudali della Sicilia e il primo a essere elevato a ducato (a opera di Carlo V, nel 1554, anno in cui lo stesso imperatore conferì al paese il titolo di città). Vi è attestato uno dei culti più antichi di santa Rosalia di cui si abbia notizia certa.
Bivona circondata dai monti Sicani è sede, del Parco dei Monti Sicani
Parte del territorio di Bivona ricadeva all'interno della riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio è sito a 317 m s.l.m., il paese trae la sua caratteristica fisionomia dall'essere posto su un pendio triangolare alla confluenza del vallone Garella e del Torrente Tina, affluenti di sinistra del Sosio.
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Chiesa Madre
si protende da uno sperone sul vallone del Tina. La sua mole si impone su tutte le altre chiese del paese: le tre poderose absidi, molto simili a quelle della Matrice di Sciacca, e i due archi ciechi sul fianco sinistro tradiscono l’origine normanna. Si accede all’interno attraverso un portale rinascimentale in pietra scolpita. La lunetta è ornata da un rilievo con le figure della Madonna e dei santi Antonio abate e Nicola. L’interno si articola in tre navate divise da gruppi di 4 colonne ed è arricchito da cappelle laterali. Notevole è quella della Madonna delle Grazie o Madonna di Trapani, interamente decorata con stucchi e affreschi risalenti al 1596, opera di Antonino Ferraro.
La cappella fa da degna cornice al simulacro della Madonna delle Grazie, scultura marmorea del 1566 firmata da Vincenzo Gagini, collocata sopra un altare ornato da formelle con scene della Passione, probabili opere dello stesso autore. Un’altra cappella è dedicata al Crocifisso di Rifesi, proveniente dalla chiesa normanna, a cui ritorna periodicamente. Si tratta di uno dei crocifissi più antichi di tutta la Sicilia. Come altre chiese di Burgio, la Chiesa Madre è arricchita da molte sculture lignee di buona fattura. Tra i dipinti: San Biagio (1815), di Francesco Trisca, e una Dormitio Virginis del 1616, di Giacomo Cosentino.
Nel cuore medievale di Burgio, in piazza IV novembre, troviamo la Chiesa di San Vito, con l’attiguo complesso conventuale dei Frati minori del terzo Ordine di San Francesco, oggi sede del Comune. La facciata della chiesa è manierista, mentre l’interno è ad unica navata. Vanto della Chiesa – e di Burgio – è il San Vito, una delle migliori opere di Antonello Gagini, del 1522.
A otto chilometri da Burgio, a 807 metri s.l.m., incastonata tra i monti in posizione molto suggestiva, troviamo la Chiesa di Santa Maria di Rifesi, con l’attiguo monastero, raggiungibili per una strada tra i boschi. Di sicure origini normanne, fu fondata nel 1170. Molto raffinato il motivo di leggeri rincassi su tutta la superficie, semplice ed essenziale l’interno, con tre absidi, e tracce di decorazioni del XVII secolo. Accanto rimane parte del campanile a torre e, sul fianco sinistro, i resti del monastero.
S. Maria della Misericordia, edificata probabilmente nel 1175, ha subito interventi di ampliamento tra il 1798 e il 1828. Nel 1836, i fratelli Pietro e Felice Zito, burgitani, realizzarono gli stucchi interni. Nella Chiesa è custodita la statua della Madonna addolorata che viene portata in processione il giorno del Venerdì Santo.
Convento dei Cappuccini e Museo delle Mummie
La prima fondazione del Convento di Burgio, in contrada Arabici, risale al 1580, e fu resa possibile grazie al finanziamento economico di Alfonso Gioeni Cardona Salluzzo, allora Signore del paese. Ma il convento era lontano dal centro abitato e i frati non potevano svolgere pienamente le loro funzioni. Per questo, nel 1634 ottennero il permesso di abbatterlo e di ricostruirlo altrove, stavolta a poca distanza dalle ultime case del paese, all’estremità meridionale, in contrada Mazzadimuro, o Crocetta. Nonostante le distruzioni e le modifiche apportate nel secolo scorso, è ancora possibile scorgere la pianta quadrangolare della fabbrica conventuale, costituita dalla chiesa, dalla sepoltura, dal convento, dal chiostro e dai locali di servizio. Le ventiquattro celle erano situate al piano superiore.
Santuario Madonna di Rifesi
Il Santuario della Madonna di Rifesi fu edificato nel 1170 dal normanno Ansaldo. Fu un monastero dedicato alla Madonna e detto 'Priorato di S.Maria Rifesi e della SS. Il Santuarioè costituito da una Chiesa e da un annesso monastero benedettino, edificato secondo lo stile architettonico dell'arte normanna. Dista da Burgio circa otto chilometri e sorge ad un'altezza di 807 metri dal livello del mare. Resta, infatti, soltanto la Chiesa, recentemente ristrutturata. I restauri hanno permesso di ridefinire i capitelli delle colonne che ripropongono motivi geometrici di stampo bizantino. La Chiesa si presenta internamente con tre absidi e pareti affrescate probabilmente nel XVII secolo. Si accede all'interno attraverso un portale in legno sulla cui archivolta si raffigurano i ritratti del castellano Ansaldo e del Vescovo Gentile. All'esterno è visibile il campanile a torre ed al suo interno una cappella con un altare. Intorno, invece, rimangono soltanto i ruderi dell'antico monastero. All'interno della Chiesa era ospitato un Crocifisso in legno, di povera fattura ma importante per la devozione che ad esso prestano gli abitanti del paese. Proprio per questo, l'antico Crocifisso del XII secolo, è oggi custodito nella Chiesa Madre di Burgio e qui viene portato in solenne processione ogni seconda domenica di Agosto. Durante il resto dell'anno, sull'abside a destra è custodita soltanto la copia in legno del reale Crocifisso. La leggenda del Crocifisso narra che il Crocifisso ligneo sia stata scolpito nel 1200 da un pastore che utilizzò; il legno di un albero. Riuscì; a scolpire tutto il Cristo tranne la testa. La leggenda racconta che proprio la testa già scolpita fu trovata dal pastore ai piedi di una quercia detta la la celsa di lu Signuri ma l'incredibile è che quella stessa quercia, in seguito, fu colpita da un fulmine e di essa rimase un fusto monco, dalle sembianze di una croce. Un'altra leggenda che si racconta ancora oggi è che il Crocifisso custodito nella Chiesa doveva essere trasferito definitivamente a Bivona ma, durante il percorso, un violentissimo temporale abbattutosi su Burgio ingrossò il fiume di un torrente impedendo ai suoi trasportatori il prosieguo del cammino. L'evento fu interpretato come un segno che il Crocifisso stesso non volesse allontanarsi dal paese. Il Crocifisso di Rifesi oggi si trova in una Cappella a lui dedicata nella Chiesa Madre di Burgio. All'interno della stessa c'è un altare in marmo decorato in oro dal pittore Francesco Vetrano di Villafranca Sicula nel 1931. Sulla volta della cappella c'è scritto in latino 'Christus Heri Hodie et in Saecula'. L'altare è chiuso da un'inferriata del '700.
La processione ad Agosto Ogni seconda domenica di Agosto, da tempo immemorabile, avviene la processione del Crocifisso di Rifesi che dalla Chiesa Madre viene trasportato verso il Santuario. La processione ha inizio nelle primissime ore del mattino e vede la partecipazione accorata di tutta la popolazione di Burgio.
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