Cianciana turismo, guida turistica del Comune
Cianciana turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Cianciana è circondato dai monti Sicani ed è situato nella valle del fiume Platani.
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Chiesa Madre Santissima Trinità (XVII secolo). La chiesa venne costruita dal barone Girolamo Ficarra nel 1640 e portata a compimento dalla famiglia Joppolo. In origine aveva una sola navata e nel 1823 furono aggiunte due navate laterali. La volta della navata centrale è stata affrescata dal pittore Carmelo De Simone nel 1839. All'interno sono presenti, tra le altre, due opere d'arte: la statua di Sant'Antonio di Padova del celebre scultore Girolamo Bagnasco[19] e la statua di marmo della Madonna Libera Infermi della scuola del Gagini[20]. Attaccato alla chiesa si trova l'Oratorio della Santissima Addolorata e del Santissimo Crocifisso, costruito nel 1741, che custodisce una grande tela del Padre Fedele Tirrito, La Deposizione.
Chiesa del Carmine (XVIII secolo). La chiesa ha un'unica navata ed è di piccole dimensioni, con una facciata caratterizzata da un finestra trifora posta al di sopra del portale. L'abside è decorato con piccoli stucchi floreali e degli affreschi dei pittori Galeoto e Farruggia.
Chiesa del Purgatorio (XVIII secolo). La chiesa, dedicata alle Anime Sante del Purgatorio, sorge al centro del paese accanto alla Torre dell'Orologio, fu costruita nel 1716. L'edificio, di gusto neoclassico, è caratterizzato da un portale in pietra calcarea sopra il quale è posizionato un finto rosone dipinto. Custodisce una pregevole statua del Cristo Risorto della scuola del Bagnasco.
Chiesa di Sant'Antonio (XVII secolo). La chiesa, fatta costruire dal principe Joppolo con gli annessi locali, destinati a convento, e donata ai Frati Minori, rimase aperta al culto fino al 1866, anno in cui furono soppressi i beni ecclesiastici. L'edificio è a pianta rettangolare, presenta un'unica navata e termina in un'abside. La costruzione si può definire un esempio di barocco siciliano. Custodisce, oltre a pregiate statue lignee, un quadro di Sant'Antonio di Padova dipinto su legno e una grande tela che rappresenta la Madonna dell'Abito dipinta da Accursio Torretta. Nel 1962, dopo circa un secolo di squallido abbandono, la chiesa fu riaperta ed eretta a parrocchia.
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