Grammichele turismo, guida turistica del Comune
Grammichele turismo, guida turistica del Comune
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli. si trova alle pendici dei monti Iblei
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CHIESA Madre: possiede dipinti del ‘600 e del ‘700 fra i quali quelli di Santa Caterina d'Alessandria e della Madonna del Rosario. La dedica della CHIESA a San Michele Arcangelo è legata all’introduzione all'epoca della fondazione del culto di Michele quale protettore dai terremoti. Al suo interno si possono ammirare, inoltre, la maestosa cupola istoriata, gli altari marmorei finemente decorati e il prospetto originale disegnato dall'architetto Carlo Sada.
CHIESA Spirito Santo: fu distrutta dalle acque piovane e subì, a partire dal 1822, una serie di opere di ricostruzione terminate nel 1886. La facciata esterna è stata completata solo nel 1970, ha una pianta a croce latina, quadri di San Francesco da Paola del 1830 dipinto da Michelangelo Selva detto "lo zoppo di Ganci". Di rilievo sono anche i dipinti del Barberis raffiguranti l'apparizione di Gesù a Santa Maria la Coque e le anime purganti. Di autore ignoto è la meravigliosa statua secentesca in cartapesta del Cristo alla colonna, che viene portata in processione per le vie della città il mercoledì della Settimana Santa.
CHIESA di San Leonardo: iniziata alla fine del 1700 e completata intorno al 1850. Conserva al suo interno un prezioso Crocifisso , attribuito a frà Umile da Petralia .
CHIESA del Calvario: preceduta da una suggestiva scalinata, mostra una facciata chiusa da un elegante ordine per l'alloggiamento delle campane e conserva al suo interno una “Deposizione” databile alla fine del ‘700.
Santuario della Madonna del Piano: meta di pellegrinaggi e sede di un’antica festa popolare è l’unico edificio di Occhiolà ad essere stato risparmiato dal terremoto del 1693.
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