Melilli turismo, guida turistica del Comune
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
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Chiesa Madre di San Nicola
il duomo di Melilli è posto in Piazza Duomo, un tempo il centro urbanistico e religioso della città, oggi riveste una posizione di secondo livello dopo la costruzione della chiesa di San Sebastiano Martire. La chiesa madre di San Nicola si presenta con una pianta a croce latina a tre navate ed un campanile sulla parte posteriore; al suo interno conserva opere d'arte d'ogni epoca quali pitture ad olio raffiguranti vite di Santi e Apostoli, oggi opportunamente restaurate tra le quali sono da considerare quelle di Olivio Sozzi; particolare importanza artistica riveste l'altare posto nella cappella della navata sinistra del quale è possibile ammirare la presenza delle stalagmiti, patrimonio delle grotte del territorio di Melilli. È stato rimosso il grande organo in legno che un tempo sovrastava l'ingresso principale, andato distrutto a causa del devastante terremoto del 13 dicembre 1990. La chiesa custodisce la statua della Madonna Immacolata di Pasqua che viene portata in processione nella domenica di Resurrezione.
Chiesa di San Sebastiano Martire
La facciata della Chiesa di San SebastianoParticolare per la sua facciata in stile barocco, quella di San Sebastiano è oggi la principale chiesa della città. È infatti qui che ogni anno, per i festeggiamenti in onore del santo patrono San Sebastiano, centinaia di fedeli accorrono da ogni parte della provincia (i "nuri") per venerare la statua. La chiesa di San Sebastiano è posta sull'omonima piazza, la maggiore della città, dove si trova anche il monumentale loggiato ottocentesco a fianco della chiesa. La maestosa facciata, realizzata in pietra giuggiolona, fu disegnata nel secondo ordine dall’architetto siracusano Nicolò Sapia nel 1762. I tre portali della facciata e quello laterale sono stati realizzati in bronzo dallo scultore catanese Domenico Girbino. L’interno della chiesa a croce latina e a tre navate, sembra essere una pinacoteca per le numerose opere d’arte che custodisce. Una pittura su tela applicata a legno, rappresenta nel quadrone centrale “la gloria di San Sebastiano” il Bimartire portato in gloria dagli angeli verso la Madonna.
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