Palermo turismo, guida turistica del Comune - Città, Comuni e Paesi di Sicilia

Città e Comuni in Sicilia

Benvenuti su "Città, Comuni e Paesi di Sicilia", la guida turistica per scoprire le meraviglie dell'isola più affascinante del Mediterraneo. Da monumenti storici a panorami mozzafiato, da parchi
archeologici a teatri greco-romani, lo stile barocco e tanto altro ancora: qui troverai tutto ciò che rende la Sicilia unica. Preparati a immergerti nella sua storia millenaria.
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Palermo turismo, guida turistica del Comune

Palermo turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
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Palazzo Reale o dei Normanni

Piazza Indipendenza. tel. 0916262833. Da sempre sede del potere politico. Firnponente che ospita l’Assemblea Regionale Siciliana, sorge sul silo dell‘antica residenza degli emiri, collegata al mare dal Cassaro.
Nel XII sec. vi risiede la cone normanna: di questo periodo rimangono la parte centrale del palazzo e la Torre Pisana, sormontata dalla cupola dell’osservatorio astronomico installato nel 1791.
Dopo un periodo di abbandono e degrado, |’edificio viene restaurato nel XVII sec. dai viceré spagnoli di questepoca sono l'imponente facciata sud e la bella corte interna.
Un ingresso con lo scalone monumentale e del Settecento.

Chiesa del Gesù

La chiesa del Gesù nota anche come Casa Professa, è una delle più importanti chiese barocche di Palermo e dell'intera Sicilia. Dopo quasi due anni di restauro conservativo, il 24 febbraio 2009, la chiesa è stata inaugurata con una messa solenne presieduta dall'arcivescovo di Palermo mons. Paolo Romeo e partecipata da numerosi gesuiti e autorità civili e militari.
L’addobbo interno – “le cui pareti sono coperte da marmi, da tarsie, da statue e da arabeschi senza fine, che debbono aver costata immensa copia di danaro agli ambiziosi Lojolei (da Ignazio di Lojola) i quali ogn’altro tempio vollero mai sempre offuscare nella città colle loro magnifiche chiese”  – costituisce un importante esempio di fusione tra architettura, pittura e decorazione plastica. Particolarmente vivace è la decorazione a mischio, cioè a tarsie marmoree pregiate, composte a motivi floreali o figurati. Nel romanzo Il Gattopardo viene ricordata una visita a Casa Professa di don Pirrone, il prete di casa Lampedusa, durante una passeggiata palermitana in carrozza del Principe.
Riguardo alla decorazione a marmo mischio dell'abside di Casa Professa, “rappresenta indubbiamente l’apporto più significativo e originale della cultura artistica siciliana alla civiltà del barocco europeo; integrazione dinamica tra architettura, scultura e pittura, secondo la prassi e l'estetica secentesche, animazione ipertrofica di colori e immagini . Addobbo teatrale articolato attraverso ricchi e complessi sistemi concettuali, la decorazione a mischio e a tramischio (con parti a rilievo) è anche il genere dove con maggiore chiarezza si coglie il carattere distintivo del barocco siciliano: una collaborazione tra architettie scultori, marmorari e pittori che spesso stabilisce confini assai labili tra le diverse categorie d'artigiani, e che anzi su questa ininterrotta continuità di mestieri fonda la dimensione trionfante del grande cantiere della Palermo barocca, dalla seconda metà del Seicento ai primi decenni del Settecento.
Un'attività così intensa e prolungata esigeva la specializzazione d'intere botteghe spesso a conduzione familiare, e un'organizzazione del lavoro dove il programma concettuale fosse affidato, con una distinzione menzionata nei documenti, a marmorari, a scultori e architetti. Ma al di là dell’animazione brulicante e della ripetizione a moduli verticali derivata dalle grottesche rinascimentali e manieriste, la decorazione a mischio trovava, proprio nella composizione simbolica e dottrinale, la propria unità e il controllo di una vasta iconografia che recepiva ed elaborava un repertorio a cui l’ordine dei Gesuiti aveva dato, lungo tutto il Seicento, un contributo fondamentale recuperando il valore didascalico di molte figure ed episodi dell’arte medievale ed elaborando i modelli proposti da Ripa nella sua Iconologia. La chiesa dei Gesuiti di Casa Professa rappresenta in questo senso l'esempio più complesso e grandioso, il più unitario nella volontà di sottoporre l’intera decorazione a mischio, gli scultori e gli architetti che negli stessi anni prestavano la loro opera ad altre chiese e cappelle, sono chiamati ad approntare il ripetitivo ma variegato repertorio d’immagini ed ornamenti all’esaltazione dottrinale e a ribadire la potenza dell’ordine”.
La parte più spettacolare dell'edificio è forse la tribuna dell'abside, ornata dall'Adorazione dei Pastori (1710-1714) e dall'Adorazione dei Magi (1719-1721), bassorilievi marmorei posti sulla tribuna, di Gioacchino Vitagliano su modelli di Giacomo Serpotta.
Organo a canne
Sulle due cantorie ai lati dell'altare maggiore, entro le casse lignee antiche, si trova l'organo a canne, costruito nel 1954 dalla ditta organaria cremasca Tamburini, uno dei più importanti della città. A trasmissione elettrica, ha quattro tastiere di 61 note ed una pedaliera concavo-radiale di 32 per un totale di oltre 4000 canne.

Cappella Palatina

La celebre cappella, fatta costruire da Ruggero ll intorno al 1130, colpisce per la straordinaria armonia tra architettura e decorazione.
Capolavoro assoluto sono i mosaici, realizzati in foglie d'oro incollate a tessere di vetro, accorgimento che li rende particolarmenie brillanti.
Raccontano la storia dell’Antico Testamento (navata centrale) e alcuni mumenti della vita di Vita (presbiterio) e dei santi Paolo e Pietro (navate laterali). Una pane dei mosaici della navata centrale e della zona absidale sono rifacimenti setleottocenteschi.
Vicino al presbiterio si possono ammirare un be! pulpito e un candelabro pasquale esile e riccamente decorato.
Lo straordinario soffltto ligneo della navata cenlrale, opera di artisti nordafricani, presema varie raffigurazioni di vita quotidiana: scene di cane e di caccia, bevitori, danzatrici, giocatori di scacchi, animali.
Appartamenti reali
Oltre alla Sala d‘Erco|e (in cui si riunisce |'Assemblea) e altri ambienti pit: recenti, si visitano le uniche sale normanne superstiti:
la sala dei Venti, antico conile interno, e la sala di Ruggero ll, decorate a mosaico con scene di caccia che si alternano a figure di animali simbolici quali il pavone e il leone, immersi in un caratteristico paesaggio di palme e agrumi.
Oltre la vicina Porta Nuova, costruita nel XVI sec. per celebrare l'ingresso di Carlo V a Palermo, si snoda corso Vittorio Emanuele, l'antico Cassaro, lungo rettilineo che conduce al mare.

Villa Bonanno

ll bel giardino ospita i resti delle case patrizie romane da cui provengono i mosaici delle Stagioni e di Orieo, conservati al Museo Archeologico Regionale

Cattedrale della Santa Vergine Maria Assunta

L‘imponente edificio, ererlo verso la fine del Xll sec. su strutture precedenti, ha subito rimaneggiamenti sopranurio nel Seiecento, epoca a cui nsalgono la maestosa cupola e l'interno. Lo stile originario é visibile nelie absidi, che hanno conservano la caratteristica decorazione georneirica, mentre it portico del fianco destro, in stile gotico catalano, é del XV sec.
La facciata che dà su via Matteo Bonello, che consenva l'aspetto trequattroceniesco, é collegata da due archi alla torre campanaria suil‘altro laio della via.
A sinistra della cattedrale si trova la Loggia dell'Incoronazione, in cui secondo la iradizione i re si mostravano al popolo dopo essere stati incoronati.
L'interno della cattedrale cutodisce le tombe di Federico ll, di Svevia, della moglie Costanza d'Aragona, di Enrico VI, Ruggero ll e della figlia Costanza d’Altavilla.
Dal braccio destro del transetto si accede al tesoro e alla cripta.
Organo a canne
Sulle cantorie neoclassiche ai lati dell'abside, si trova l'organo a canne Tamburini opus 305, costruito nel 1951.
Lo strumento è a trasmissione elettrica ed ha consolle mobile indipendente situata nel presbiterio nel pressi dell'antico altare maggiore, avente quattro tastiere di 61 note ciascuna e pedaliera concavo-radiale di 32 note.
La meridiana
Sul pavimento, con inizio presso la Cappella di San Francesco di Paola ha inizio la meridiana realizzata nel 1801 dall'astronomo teatino Abate Giuseppe Piazzi una delle otto esistenti in Sicilia. Una lunga striscia in ottone incastonata nel marmo attraversa la navata centrale affiancata da tarsie policrome raffiguranti i segni zodiacali. Una lapide indica lo strumento e riproduce le unità di misura in vigore in quell'epoca nel Regno di Sicilia: il palmo
La cripta
Dal lato sinistro della cattedrale s'accede alla cripta con le volte a crociera sostenute da colonne di granito: questo luogo di grande suggestione contiene le tombe e i sarcofagi d'età romana. Tra i personaggi famosi racchiusi in questa cripta, va ricordato l'arcivescovo Giovanni Paternò, morto nel 1511, che fu il mecenate di Antonello Gagini il quale ne scolpì la commovente immagine giacente

Procedendo lungo il corso si inconirano a destra il rinascimentale Palazzo Castrone - Santa Ninfa, con un bel cortile interno con fontana, a sinistra i'ex Collegio dei Gesuiti (XVI sec.), oggi sede della Bibiioteca regionale, e nuovamente a destra la chiesa del SS. Salvatore, opera seicentesca di Paolo Amato, oggi adibita ad auditorium.

Si arriva in piazza Bolugni
delimitata da palazzl settecenteschi Ira cui Palazzo Alliata di Villafranca, ornate dallo stemma della famigiia Bologna, che fece sistemare la piazza nel 1566.
Al centro dello spiazzo si trova il monumento a Carlo V.

San Giuseppe ai Teatini
Piazza Pretoria - via Vittorio Emanuele
L‘imponenie chiesa barocca colpisce soprattutto per l'originale campanile, ornato da colonne iortm, e per la slanciata cupola rivestita di maioliche. L’interno ha un aspetto teairale, conferito dall'esuberante soffitto, in cui stucchi bianchi e dorati si atiernano ad affreschi, e dalla ricca decorazione deile cappelle.
A I Quattro Canti
piazza Vigliena
All'intersezione di corso Vittorio Emanuele e via Maqueda si apre questa elegante e armonioso slargo, formato dalle facciaie concave di quattro palazzi seicenteschi allocati in tre ordini.
A quello inferiore sono collocate fontane sormontate dalle statue delle quarlro stagioni, nell' ordine intermedio si irovano le statue di re spagnoli e, al liveilo superiore quelie delle quattro sante palermitane protettrici del mandamento (quartiere) retroswmez, Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant’Agata, poi sostituita da Santa Rosalia.

Piazza Pretoria
E delimtata dalla chiesa di Santa Caterina e dal Faiazzo Senatorio, chiamato anche Palazzo Pretorio o delle Aquile, sede municipale.
Al centro si trova una spettacolare fontana realzzata nel Cinquecento da artisti fiorentini. L‘opera e un tripudio di divinità, nmie, mostri, teste di animali, allegorie, rampe di scale,
balaustre e giochi d'acqua che la vivacizzano e la movimentano, senza romperne I'equilibrio compositivo.
Le quattro statue giacenti rappresentano i quattro fiumi palermilani Gabriele, Maredolce, Papireto e Oreto. Tra le statue ai lati delle rampe é riconoscibile Cerere, dea protettrice
della Sicilia, raffigurata con le spighe di grano e la cornucopia.

Piazza Bellini
E uno degli angoli più incantevoli della città, bomboniera dI stili, atmosfere e suggestioni che compendiano la storia di Palermo.
Vi si affacciano Fimponente chiesa di S. Caterina, Ia Manorana e S. Cataldo che, con Ie sue tre cupole rosate, dona al luogo un'aria orientale.

La Martorana
Il vero nome della chiesa e Santa Maria dell’Ammiraglio, in quanta fu edificata nel 1143 da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Rluggero II. La denominazione più comune rimanda invece a Eloisa Martorana, fondatrice nel 1 194 del convento benedenino a cui la chiesa Iu ceduta come cappella.
Le originarie forme normanne furono notevolmente stravolte nel XVI e XVII sec. con l'aggiunta della facciata barocca e con le modifiche della planimetria. Attraverso l'elegante
torre-portico deI XII sec. si accede aI|’interno, nettamente diviso in due parii.
Le prime due campale, aggiunte nel XVI sec., sono ornate di affreschi settecenteschi, mentre la parte primitiva é tutta un risplendere di bellissimi mosaici bizantini.
Vi vengono celebrate funzioni in rito greco—ortodosso

San Oataldo
La chiesa, sede dell‘Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, e del XII sec. La severa forma squadrata, iI coronamento a merloni dentellati, le finestre traforate della facciaia e le cupole rosate ricordano gli edifici arabi. L’interno spoglio e suggestive ha conservato |‘a|tare e il pavimento originali.
Completa la piazza la ohiesa di Santa Caterina,eretta a fine Cinquecento, con un interno settecentesco riccamente decorate a stucchi e marmi mischi: da notare il curioso rilievo marmoreo sul lato destro con il Naufragio di Giona.

La Vucciria
ll piu noto mercato alimentare della citta (il cui nome deriva dal francese boucherie, macelleria) si sviluppa sin dal X-XII sec. intorno a piazza Caracciolo e via Argenteria.
Tra botteghe artigiane, ristorantini, focaccerie e locali caratteristici, via Bara a|l’Olivella e la parallela via dell'Orologio conducono a piazza Verdi.

Tealro Massimo
Tel. 800907080 - 0916053515.
E un’imponenle costruzione neoclassica, iniziata da G. B_ Filippo Basile nel 1875 e terminata dal figlio Ernesto, che ideò anche i due caratteristici chioschetti liberty che danno su via
Maqueda. L’interno é elegantemente decorato.

Parco della Zisa
Piazza Guglielmo il Buono.
Di al-aziz, la splendida, rimane il fascino della spoglia architeriura creata da maestranze arabe per Guglielmo I e Guglielmo lltrai|1165 e il 1130. Dopo alterne vicende, nel XVII sec. la famiglia Sandoval trasforma la Zisa in un palazzo patrizio, modificandone la struttura.
Fulcro della costruzione é la splendida Saia della fontana al pianterreno, a cui corrisponde al piano superiore la Sala belvedere, originariamente scoperta.
Da notare l'ingegnoso impianto di condizionamento: condorli scavati nei muri delle torrette laterali facevano circolare l'aria, rinfrescando i vari ambienti. ll palazzo ospita il Museo di arte islamica, collezione di oggerli provenienti in massima pane da||’Egitto, esempi di un'arte che Irovava riscontro neIl‘arredo del palazzo.

Duomo di Monreale
S. Marla la Nuova
Perla descrizione della citté vedere I dintorni. La chiesa, fatta erigere da Guglielmo ll neI XII sec, é una mirabile opera di stile arabo (decorazione delle absidi) e
normanno (torri massicce e struttura). Sotto il portico troneggia iI bellissimo ponale bronzeo di Bonanno Pisano(1185),mentre iI ponale che si apre sul fiance sinistro,
di impronta bizantina, é di Barisano da Trani (XII sec.).
All'interno il ricco manto di mosaici in cui I'oro fa da sovrano annul Ia per un Istante Iutte le altre sensazioni. Dai colori più attenuati  rispetto a quelIi della Cappella  Palatina, ma dai tratli più personalizzati ed espressivi, sono  realizzati a cavallo Ira iI XII ed il XIII  sec. da maestranze veneziane e  siciliane e illustrano il Vecchio
e il Nuovo Testamento.  II duomo ospita le tombe di  Guglielmo I eGuglielmo ll e  racchnuso In un altare, II cuore di San Luigi, morto aTunisi nel127O quando in Sicilia regnava il fratello Carlo I . Da non perdere la salita alle terrazze da cui si godono magnifiche viste sul chiostro e la conca d'oro.
Chiostro
Tel. 09113404403. Gapolavoro di sintesi stilistica Ira tradizione occidentale e decorativismo islamico, offre caratterisfici scorci sul compIesso abbaziale. Straordinari i capiIeIli delle colonnine, che colpiscono per varietà e libertà di esecuzione.

La Kalsa
Piazza Sant’Anna
cuore dell|’antichissimo mercato dei Lattarini , é dominata dalla bella e animata facciata della chiesa omonima (XXVIII sec.), che affianca l'edificio de|l'ex convento Poco distante, il settecentesco Palazzo Valguarnera-Gangi (in piazza Croce dei Vespri) ha prestato i sontuosi interni a Visconti per la scena del ballo de II Gaitopardo.
Seguendo via Aragena si arriva nella raccolta piazza della Rivoluzione, da cui prese l'avio la rivolta antiborbunica dei 1848; al centre la fontana é abbeilita dal seicentesco Genie di Palermo, statua di un re che allatta un serpente, simbolo della citta.
Si imbocca via Garibaldi per arrivare a Palazzo Ajutamicrisle bel complesse di fine Quanrecenio, opera di Matteo Carnelivari, che nei cortile si articola in un elegante loggiaio a due livelli.
Nel 1537 il palazzo ospitò Carlo V.
Chiesa della lillagione o della Santissima Trinità
Pza Magione 44.
Preceduta da un piacevole vialetto fiancheggiato da palme, la chiesa e stata fendata nel XII sec. da Matteo d'Aiello, Gran Cancelliere di Guglielmo I.
Pesantemente danneggiata dai bombardamenti, é stata parzialrnente ricostruita.
L’interne é semplice e nudo.
A sinistra della chiesa si apre il bel chiostro dell' originario monastero cistercense, nel quale sono visibili resti di costruzioni preesistenti, tra cui una torre araba dei X sec.
Attraversiamo la vasta piazza Magione. sistemata a prato inglese.
Santa Maria dello Spasimo
Via delio Spasimo.
La chiesa, cestruita a partire dal 1506, fu poi adibita a fortezza,teatro, lazzareto, ospizio per poveri e infine ospedale, fino a|1986.Dopo un periedo di abbandono, i restauri hanno
permesso di recuperare la struttura e riutirizzarla come suggestive spazio per manifestazioni culturali di vario genere (ii complesso ospita la Scuola Europea di Musica Jazz). La chiesa é alta, slanciata, e ia navata centrale, senza copertura,tende le sue forme direttamente al cielo e termina in una bellissima abside poligenale. Da qui si accede al vecchio bastione spagnolo (costruito a ridosse de||'edificio per Ia minaccia turca nel XVI sec.) sistemato a giardino. L’insieme, che espita spettacoli serali nel periodo estivo, è particolarmente suggestivo.
Preseguendo su via dello Spasimo si incontra a sinistra ii complesso della ex chiesa di Santa Maria della Vittoria (sec. XV-)0/Ill), che conserva una porta lignea della cittadella
araba, e l’annesso Oratorio dei Bianchi, decorate da affreschi settecenteschi.
Si arriva in piazza della Kalsa, su cui si affaccia Ia monumentale Santa Teresa alla Kalsa, edificata tra il 1686 ed il 1706 da Giacomo Amato.
In fondo alla via si trova la Perla dei Greci,eretta tra iI1553 e il 1581. Imboccando via Torremuzza si notano interessanti edifici, tra cui il bel prosperto con membrature in pietra del Noviziato dei Crociferi e della ex chiesa di S. Mattia (XVII sec.) e, poco oltre sul laio opposto Santa Maria della Pieta, opera di Giacomo Amato (sec. XXVIII).
Dopo I'incr0ci0 con via Alloro A saliamo sulla Passaggiata delle Cattve, eretta neI1823 sulla cortina muraria che delimitava la Passeggiata aila Marina, Iuogo di ritrovo e di svago per l'elegante  aristocrazia cittadina e scenario privilegiato perfeste e palate (a rievocare il fascino dei tempi passati rimane il neoclassico palcherlo della musica).
Qui sorgono numerosi palazzi nobiliari, con terrazze che offrivano un'incantevole ed esclusiva vista mare. La passeggiata sopraelevata deve Ia sua curiosa denominazione alI’espressione popolare mura di li cattivi, cioé delle vedove (prigioniere del lutto), che qui godevano di una maggiore riservatezza.
Tra I palazzi che fiancheggiano la  passeggiata, il settecentesco Palazzo Branciforli di Butera era un vero e proprio status symbol della polentissima famiglia Brancifoni.
Discesi i gradini della passeggiata arriviamo alia monumentale Paria Felice (1582), che chiude corso Vittorio Emanuele a Est.
Non distante, i resti del seicentesco Loggiato di San Bartolomeo parte di un antics ospedale distrutto dai bombardamenti. ospita mostre ed eventi culturali. Sul lato opposto si apre piazza Santa Spirito con la Fontana del Cavalla Marina di Ignazio Marabitti (XVIII sec.).
A Santa Maria della catena
Piazzetta delle Dogane.
ll nome deriva dalla catena di chiusura del porto che veniva assicurata al muro esterno della chiesa. Bell'esempio di stile gotico catalano (XV-XVI sec.), é attribuita a Matteo Carnelivari ed é preceduta da un ampio ponico, dietro al quale si celano i portaii decorati da Vincenzo Gagini. Sull‘altro lato del corso, San Giovanni dei Napoletani é una raccolta costruzione
del XVI-Xsec. che conserva stucchi di Procopio Serpotta.

Piazza Marina
La grande piazza, uno dei centri della movida di Palermo, ospita il grazioso giardino Garibaldi ed é circondata da bei palazzi: Palazzo Galleni (n. 46, notare il prospetto su vicolo Palagonia), palazzo Notarbarioio (n. 51) e palazzo Chiaramonte. Sui lato opposto a quest' ultimo si trova la graziosa fontana dei Garraffo (fine XVII sec.).

Palazzo Chiaramonte
Tel. 0916075906. La facciata dei severo ed elegante palazzo, eretto nel 1307 dai Chiaramonte, una delle più facoltose e potenii farniglie dei regno é arricchiia da due ordini di bellissime trifore, il cui motivo conosceré un tale successo da far nascere uno stile chiaramomano, utilizzato in molti edifici civili dello stesso periodo.
Dal cortile interno, che si alleggerisce in una bella loggia al piano nobile, si sale al Salone dei Baroni, che conserva un notevoie soffitto ligneo dipinto del XIV sec. lmboccando via IV Aprile si costeggia Palazzo Palagonia, che ospita l’Enoteca Sicilia, una mostra  permanente dei vini regionali
(via IVApriIe 2).

La Gancia
(Santa Maria degli Angeli)
La chiesa, edificata a fine Quartrocento dai Francescani come gancia (ospizio), ha subito numerosi interventi, che ne hanno modificato sopraflutto l'interno, ii cui aspettlo é prevalentemente barocco, anche se i singoli elementi sono di epoche diverse. Tra gii stucchi superstiti dei Serpotta, si noti il grazioso fraticello bambino che fa capolino dall'alto di
una cornice neila cappella a sinistra dell‘altare. Risalendo per via Alloro si notano ie testimonianze dei bei palazzi che sorgevano lungo quella che, insieme a via Lungarini. era nel Settecento la strada delle residenze aristocratiche, di cui Palazzo " Mirto rappresenta un esempio trai più belli e meglio conservati.
Tra gli scorci più: suggestivi, lo splendido atria che emerge dai resti di Palazzo Bomagia

San Francesco d’Assisi Piazza S. Francesco,
Piili volte danneggiata e restaurata, deila chiesa originale, duecentesca, non rimane quasi nulla, se non il rosone e ii bellissimo portale gotico dell afacciata. All‘intemo, statue di Giovanni Serpotta e il pregevole portale della Cappella Mastrantonio (4° a sinistra).
Accanto alla chiesa si trova l’oralorio di San Lorenzo uno dei capolavori di Giacomo Serpotta.
3. Dalla Gala al Capo San Matteo Corso Vittorio Emanuele,
Eretta intorno alia meta dei XVII sec.. ha una facciata animata dai gioco di nicchie e superfici sporgenti. L'interno conserva opere di Pietro Novelli e Giacomo Serporta, sepolto
nella cripta della chiesa. Alfincrocio can via Roma svoltiamo a sinistra. Dopo la chiesa di Sant‘AnAbate, del XIII sec. ma piùl volte rimaneggiata, il campanile eretto dai Chiaramonte, fungeva da torre civica e convocava le assemblee cittadine, si“scende" alla Vucciria.
Lungo via Argentari, tra bancarelle e botieghe surge Ia chiesa di Sant‘Eulalia dei Catalani, fondata nel XV sec. Proseguiamo sulia via fino a piazza del Garraffello la fontana é di fine Cinquecentosu cui prospetta ii palazzo Lo Mazzarino-Merlo, in cui nel 1576 nacque Giovan Pietro Mazzarino, padre dei future ministro del re di Francia. Svoltiamo in via Materassai
per raggiungere la graziosa piazza San Giacomo La Marina, su cui si innalza la chiesa di Santa Maria La Nuova eretta in siile gotico catalano nel XVI sec.. ha una bella loggia che ricorda
quella di Santa Maria della Catena la parte superiore, in stile neogotico, é un'aggiunta ottocentesca.
Ritorniamo verso via Roma percorrendo via Meli.
San Domenico Piazza S. Domenico
La costruzione sei-settecentesca si erge maestosa sulla bella piazza omonima. La facciata barocca é scandita dalla suddivisione in tre ordini e animata da stucchi. L’inierno, di ampio respiro, é il Paniheon di artisti, letterati e politici siciliani. A sinistra si trova il chiostro trecentesco, appartenente all‘ex convento domenicano che ospita oggi un piccolo Museo del
Risorgimento (piazza San Domenico n. 1,).
Seguiamo il fianco destro della chiesa e prendiamo via Bambinai. Al n. 2 si trova Io splendido M Oratorio del Rosario di San Domenico. Arriviamo in largo Cavalieri di Malta, atiorno a cui si dispongono il vasto palazzo Pantelleria, palazzo Requenses-Niscemi e il fiance fidi Santa Maria di Valverde,  a cui si accede dall‘elegante portale marmoreo di Pietro Amato (1691) L‘interno é un tripudio di decorazione barocca a marmi mischi, che sugli aliari laterali si ammorbidisce in delicati drappeggi.
Santa Cita (San Mamiliano) Gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943, conserva una bella ancona marmorea di Anlonello Gagini e la ricca cappella del Rosario, in cui tarsie policrome si sposano a delicati stucchi.
Nella cripta, la Cappella Lanza presenta i resti di una raffinata decorazione a marmi míschi, Collegato alla chiesa è l'0ratorio del Rosario  di Santa Cita, imperdibile capolavoro del Serporla
Proseguendo lungo via Squarcialupo si arriva a San Giorgio dei Genovesi bell'esempio di architettura rinascimentale. Oggi sconsacraia e utilizzata come spazio espositlvo, venne fatta
edliicare dal mercanti genovesi che qui trovavano sepoltura belle le lastre tombali.  Vicino alla chiesa si estende una vasta area archeologica appartenente alla Palermo medievale. Oltre via Crispi si trovano i resti del Castello a mare, fortezza normanna quasi completamente demolita nel 1922 per l'Fampliamento del molo. l lavori di recupero stanno rendendo iruibile
quanto resta di questo antico presidio fortificato, eretto a prolezione della cittàl , rlitorniamo verso il centro imboccando via Cavour.
Al n. 6 la Prefetlura è ospitata da Villa Whitaker, costruita nel 1884 da Joshua Whitaker in stiie neogotico venezlano. Portiamoci in via Bara all'0livella, su cui prospetta l'imponente Palazzo Branciforte di Raccuja, eretto nel XVI sec.
Sulla vicina via Lampedusa si trovano invece i resii di Palazzo Tomasi di Lampedusa, distrutto da un bombardamenlo. Seguendo via Bara all'olivella raggiungiamo piazza dell'olivella, un piacevole slargo delimitato da begli edifici.
Sant'lgnazio all'0livella
É una bella chiesa Costruiia Ira il XVI ell XVII sec. Sul luogo in cui, secondo la tradizione, sorgeva la dimora di famiglia di Santa Rosalia. A sinistra della chiesa la ex Casa dei Padri Filippini ospita il A Museo Archeologico  Regionala. Sulla destra, l'Oratorio di San Filippo Neri, opera di Venanzio Marvuglia (1769),custodisce gli stucchi della Gloria: bello l'angelo
circondato da puttini, opera di lgnazio Marabitti.
Accanto (via Monteleone 50) si trova l'Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria, che conserva la decorazione a stucco di Procopio Serpotta, figlio di Giacomo.
Portiamoci su via Patania per osservare il seicentesco palazzo Sammartino con le curiose mensole inolinate che reggono il balcone.
Svoltiamo quindi a sinistra in via San Basilio fino allincrocio con via Bandiera. Qui notiamo due interessanti edificio: Palazzo Termine di Pietratagliata,
costruito nel 1573 in stile gotico catalano, con belle bifore divise da esili colonnine che “sostengono" un ricamo di pietra, e il Palazzo Oneto di Sperlinga, elegante dimora signorile
del XVIII sec.
Lungo via Bandiera e via Sant'Agostino (lincrocio con via Maqueda segna l'inizio del mandamento Monte di Pietà) si sviluppa il mercato del Capo, che prosegue in via Beati Paoli e via
Porta Carini .

Sant'Agostino
E una bella chiesa dueoentesca edificaia dalle famiglie Chiaramonte e Sclalani.
La facciata è arricchita da un portale decorato a motivi geometrlci e floreali e a un ricco rosone bello anche il portale marmoreo (XV sec.) che si affaccia su via S. Agoslino.
All'interno. oaratlerizzato da rimaneggiarnenti barocchi sono conservati stucchi di Giacomo Serpotta, del quale si puo vedere la ”firma” (una lucertola, sirpuzza in sicilianol sulla mensola della seconda statua di destra notevole è il chiostro.

Monte di Pietà
Costruiio nel 1550 come edificio per la lavorazione dei panni (da cui il nome dell'adiacente via Panneria), il palazzo venne destinato a Monte dei Pegni nel 1591.
Prendiamo via Sedie Volanti il cui ourioso toponimo ricorda le porlantine, in uso in passaio per brevi percorsi nelle intricate e anguste vie del centro storico.
Si arriva in piazza Beati Paoli, su cui prospetta Ia chiesa di Santa Maria di Gesù al Capo. Secondo la tradizione dalla chiesa e dal vicino palazzo Baldi Blandano si accadeva alla necropoli sotterranea usata dalla setta dei Beati Paoli per le loro riunioni.
Seguiamo via Beaii Paoli per raggiungere via Cappucoinelle 6 in cui spicca la raffinata insegna  libeny del Panificio Morello.
Lungo via Porta Carini la chiesa della Immacolata Concezione (XVII sec.) nasconde dietro un semplice prospetto uno straordinario apparato decorativo a marmi rnischi (notare i paliotii
degli altari) e un raffinato pavimento.

DalI'Albergheria al piano della Cattedrale
Percorrendo via Maqueda si arriva alla chiesa di San Nicolò da Tolentino (sec. XVII), che sorge nel cuore del quartiere ebraico della Palermo medievale.
Dal lato opposto della strada la seicentesca chiesa di Sanl'Orsola era sede della Compagnia dell'Orazione della Morte, preposta a seppellire i defunti del quartiere.
All'interno nell'ultima cappella a destra, decorata da Giacomo Serpotta, il consueto tripudio di putti lascia il posto a scheletri e ossa penzolanti.
Palazzo Comitini
Via Maqueda 100
Eretto a fine Settecento per il principe di Gravina, il palazzo, che ingloba edifici preesistenti, venne radicalmente modificato nel 1931, quando vi si trasferirono gli uffici della Provincia di Palermo.
All'interno la bella Sala Martorana, sede del Consiglio Provinciale, è interamente rivestita da boiseries settecentesche, con specchi che danno luminosità e risalto allo splendido affresco
della volta.
Sul lato opposto della via sorge llmponente Palazzo Santa Croce-Sant`Elia, una delle più raffinate creazioni del barocco palermitano. con interni magnificamente affrescati che ospiteranno la collezione Guggenheim.
Percorrendo via del Bosco, lungo la quale si allineano le testimonianze dei bei palazzi nobiliari che davano lustro alla via, si incrocia l'antico e animato mercato di Ballarò, specializzato nei prodotti alimentari

chiesa del carmine
Piazza del Carmine.
Eretta nel XVII sec., ha una bellissima cupola, riccamente decorata e coronata da una copertura in maiolica, simbolicamente retta da quattro telamoni. All'interno i due sontuosi altari che chiudono il transetto caratterizzati da colonne tortili dorate su cui si awolgono spirali di stucchi, sono opera di Giacomo e Giuseppe Serpona.
Svoltando in via Ballarò ci si addentra nel cuore del mercato. Giunti nella piazza girando a destra si attraversa il mercato di Casa Prolessa, specializzato in articoli usati.
Chiesa del Gesù
L'edificio. eretto dai Gesuiti a cavallo tra XVI e XVII sec., ha subito pesanti danni nel 1943 ed è stato in parte ricostruito.
La sobria facciata contrasta con l'esuberanza barocca deII'interno, un manto di stucchi e pietre dure. Particolarmente bella è la decorazione del presbiterio, opera dei Serpotta, un'euioria di putti colti nelle mansioni e negli atteggiamenti più vari.
Di fianco alla chiesa sorge la vasta Casa Proiessa dei Padri Gesuiti, trasformata in biblioteca dopo il 1767, quando i Gesuiti furono espulsi dal regno.
Al primo piano si trova l'0ratorio del Sabato, decorato da Procopio Serpotta nel 1 740. Si attraversa rua Formaggi il cui nome non ha nulla di caseario, ma ricorda i fratelli Formaggi, notai
che qui risiedevano. Risalendo per via Puglia si nota a sinistra il vasto Palazzo Speciale, edificato nel Quattrocento e più volte modificato Arriviamo alla piazzetta su cui sorge la chiesa di Santa Chiara, rifacimento seicentesco della chiesa e del convento fatti costruire dagli Sclafani nel Trecento.
L'interno ha oonsen/ato una bella e raffinata decorazione. Continuando pervia dei Biscottari (cosi chiamata perché vi si trovava un famoso forno) si costeggia Palazzo Federico
costruzione sei-settecentesca che ingloba una torre costruita sui resti di una porta araba,

Palazzo Sclafani
Il trecentesco edificio presenta belle bifore incorniciate dall'intreccio di archi tipico dell'arte arabofnormanna e un elegante portale ouspídato sormontato dall'aquila reale. Da qui proviene il celebre aflresco con il Trionfo della Morte della Galleria Regionale Siciliana.

Palazzo Asmundo
Pietro Novelli 3,
E un bell'edificio del XVII-XVIII sec.. con straordinario affaccio sulla cattedrale, che conserva pregevoli decorazioni originali, tra cui gli aflreschi realizzati da G. Martorana.
Attraversiamo corso Vittorio Emanuele e svoltiamo in via dell'lncoronazione. La Cappella di Santa Maria lncoronata, eretta nel Xll sec,, ingloba resti di una moschea del IX sec. Sulla stessa via, la chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto (detta della Badia Nuova) è un'elegante costruzione seicentesca, che consenva un interno pregevole.
Non distante sorge Sant'Agata alla Guilla, suggestiva e spoglia chiesa di fondazione normanna, ma rimaneggiata nei sec. XV-XVI.
Questa zona prende il nome di Guilia dall'arab0 Wadi (riva - del fiume Papireto), poi storpiato in guidda e guilla. Proseguendo sulla via si arriva alla chiesa di San Paolino dei Giardlnieri (XVI sec), distrutta dai bombardamenti e trasformata in moschea.
Gatacombe dei Cappuccini
Piazza Cappuccini.
In un lugubre labirinto di corridoi sono esposti circa 8000 resti mummificati di cappuccini e di illustri ofacoltosi palermitani, compresi bambini e donne.
Nei vicino cimitero riposa lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Chiesa di
San Giovanni dei Lebbrosi
Via Salvatore Cappello 38.
E forse la più antica chiesa normanna della città. fondata nell'XI-XII sec.

Chiesa di Santo Spirito o dei Vespri Via Santo Spirito, all' intemo del cimitero di Sant'Orsola. Costruita nel Xii sec. sotto Ruggero ll ha una facciata incompleta, che si arricchisce sui lati e nelle absidi di archi incrociati e bicromi, tipici dell'arte normanna. L'interno è semplice e suggestivo. Il 31 marzo 1282, durante la recita dei Vespri nella chiesa di Santo Spirito, un
soldato francese insulta una donna siciliana provocando la reazione degli astanti efornendo il pretesto per sfogare il dilagante malcontento verso gli invasori d'oltralpe. È l'rnizio della guerra dei Vespri con la quale i Francesi furono cacciati dall'lsola.
Complesso di Santa Maria di Gesù
Via Santa Maria di Gesù.
Eretto nel 1426 sulle pendici del monte Grifone. è un'oasi di pace a cui si accede all'attiguo cimitero. Il sagrato della chiesa è circondato da belle tombe patrizie del sec.
XIX-XX sec., come la cappella dei principi Lanza di Scalea, realizzata da E. Basile nel 1900. Da notare, sul franco sinistro della chiesa, il portale in stile gotico catalano.
A destra della chiesa si apre il chiostro del convento.
Cuba
C.so Calatafimi 100.
Costruito nel 1 180 per volere di Guglielmo ll, è un edificio, bellissirno nella sua semplicità decorativa, che faceva parte del complesso di palazzi racchiusi nel parco del Genoard.
Nella vicina caserma Tuköry si possono visitare i resti di una necropoli punica.
Villa Napoli
Corso Calatafimi 577.
La villa settecentesca (usata come spazio espositivo) ingloba i resti della Cuba soprana (XII sec.). I bei giardini, ripristinati ad agrumeto storico, ospitano la Cubula, uno dei chioschetti che punteggiavano il Genoard.
Gli stucchi del Serpotta
Oratorio del Rosario dl San Domenico Via Bambinai 2. Gli stucchi si dispongono a far da cornice a una serie di tele raffiguranti i Misteri Gaudiosí e Dolorosi, Le allegorie delle Virlù sono rappresentate da straordinarie figure femminili, nelle quali colpisce l'eieganza del portamento ela delicatezza dei drappeggi degli abiti. All'altare maggiore si trova la splendida tela
della Madonna del Rosario di Anton Van Dyck (1628).
Oratorio del Rosario di Santa Cita
via Valverde 3.
E un ambiente completamente bianco. in cui trionfano angeli, putti e ligure allegoriche dalle pose ed espressioni più varie. La parete della controfacciata è panneggiata da un “drappo“ sostenuto da un nugolo di putti, al centro un rilievo con la Battaglia di Lepanto.
Oratorio " di San Lorenzo
Via dell'immacolata.
Il capolavoro della maturità del Serpotta è stato definito “una grotta di corallo bianco". Alle pareti alcuni teatrini alternati a statue delle Vinù illustrano scene della vita di San Francesco e di San Lorenzo. Per parlare dell'oratorio nel 1609 Caravaggio dipinse la Natività trafugata nel 1969.
Guida turistica Sicilia, Guida turistica Palermo
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Amo far conoscere la mia terra attraverso i miei occhi .Con le mille sfaccettature e sfumature, con i suoi contrasti e i suoi eccessi, con le sue esagerazioni e i suoi silenzi.la mia è più una vocazione che una professione. Contattami e la Sicilia ti entrerà nell'anima
Bandiera siciliana
Cunicoli e misteri palermitani

I qanat

Sono canali artificiali sotterranei che intercettano l`acqua delle falde e la trasportano per molti chilometri seguendo un'impercettibile pendenza.
I qanat di Palermo risalgono all'epoca norrnanna. La visita è un'esperienza da non perdere: muniti di tuta e casco da speleologo ci si cala sottoterra accompagnati da una guida del CAI.
Visite su prenotazione:
Palermo Sottosopra
Coopertiva Solidarietà
tel. 091.580433 - 091.6520067

Sulle tracce dei Beati Paoli

La terribile setta che tra ll XV e il XVlll sec. operava segretamente per vendicare soprusi e malefatte si riuniva secondo la leggenda nei cunicoli (facenti parte di una vasta rete catacombale) situati soprattutto nella zona del Capo. Sulla tradizione orale (le fonti storiche sono pressoché inesistenti) Luigi Natoli ha costruito un ponderoso avvincente e popolarissimo romanzo, pubblicato tra il 1909 e il 1910 sul Giornale di Sicilia. L'ltinerarlo propone una visita ai luoghi evocati dal romanzo.
Visite su prenotazione:
Cooperativa Caglioslro
tel. 091.583218 › 091.334277

Il conte Cagliostro

Giuseppe Balsamo nasce a Palermo nel 1743.
Appassionato di scienze occulte e londatore di una loggia massonica, si soprannomina conte di Cagliostro e gira l'Europa praticando l'arte di guarltore e di mago con la sua
miracolosa “acqua dell'eterna giovinezza".
Dopo alterne vicende viene rinchiuso nella fortezza di San Leo, vicino ad Urbino, dove muore di stenti. ll suo corpo viene trasportato nel cimitero di Palermo.
La casa natale si trova vicino a piazza Ballarò, in via Cagliostro.
Visite su prenotazione:
Cooperativa Cagliostro
tel. 091.583213-091.334277.

Catacombe dei Cappuccini

piazza Cappuccini, 1 tel. 091.6524156
palermo.curia@fraticappuccini.it
Santuario di Santa Rosalia
via Pietro Bonanno
monte Pellegrino tel. 091.540326

Orto Botanico di Palermo

via Abramo Lincoln, 2 b
tel. 091.6238241
N° verde 800.903631

Catacombe di Porta D' Ossuna

corso Alberto Amedeo, 112
tel. 091.546366 ? Visite

Arsenale Borbonico e Museo del Mare

via Cristoforo Colombo, 140
tel. 091.361309
tel. 335.6102379
peterman@tin.it

Villa Igiea

Villa Igiea salita Belmonte, 43
tel. 091.6312111 fax 091.547654
res.villaigieapalermo@hilton.com

Statua di Santa Rosalia e Belvedere via Pietro Bonanno

monte Pellegrino
Castello Utveggio Cerisdi
monte Pellegrino via Pietro Bonanno
tel. 091.6391111


Grotte paleolitiche dell' Addaura
località Addaura - via Gualtiero da Caltagirone
Sopraintendenza BB.CC.AA. di Palermo», tel. 091.7071342 fax 091.7071213

Villa Castelnuovo e Istituto Agrario località Addaura
via Gualtiero da Caltagirone, Sopraintendenza BB.CC.AA. di Palermo», tel. 091.7071342 fax 091.7071213

Casina alla Cinese ( Palazzina Cinese )

via Duca degli Abruzzi, 1
tel. 7071248 «Sopraintendenza BB.CC.AA. di Palermo»
sopripa.serv.ssaa@regione.sicilia.it

Palazzo Tarallo
via delle Pergole, 74
Tel. 091.616621- 6177004.
Villa Niscemi
piazza Niscemi tel. 091.7404822 - 7404859
Area di Servizio d'Arte Giacomo Baragli
piazza dei Quartieri, 2 - villa Niscemi
tel. 091.7404815
fax 091.6890527
www.comune.palermo.it

Grotta Niscemi parco della Favorita
Informazioni: «Sopraintendenza BB.CC.AA. di Palermo»
tel. 091.7071342
fax 091.7071213
Visite: su richiesta rivogersi al «C.A.I., Club Alpino Italiano», sezione Palermo, via Nicolò Garzilli, 59 tel. 091.329407
Centro d'Arte Piana dei Colli Villa Alliata Cardillo via Faraone, 2
tel. 331.9327930
www.villaalliatacardillo.it
www.pianadeicolli.net

Museo sulla Storia della Scienza Liceo Classico Garibaldi via Maggiore Toselli, 36 tel. 091.589624 e-mail: giovannafederico@libero.it ? Visite: mercoledì (Wed) h 11.30-13.30; giovedì (Thu) h 15.00-18.00; altri giorni su richiesta (prof.ssa Federico); visite guidate per gruppi e scolaresche su prenotazione (by prior arangemen...
Museo della Radiologia
piazza delle Cliniche - Policlinico Universitario Istituto di Radiologia «Pietro Cignolini»
tel. 091.6552373 - 6552330
Visite: da lunedì a venerdì (Mon to Fri) h 9.00-12.00; sabato e domenica chiuso; visite per i gruppi, previo accordo

Museo Caffè Morettino

via Nuova 105 a quartiere San Lorenzo
tel. 091.6884764
fax 091.6883770
info@caffemorettino.it

Itinerario Gotico - Rinascimentale Visita ai monumenti più rappresentativi del XIV e XV secolo della città di Palermo

Palazzo Sclafani
Imponente e massicio edificio a pianta quadrangolare eretto da Matteo Sclafani nel 1330. Di grande interesse il dinamico intreccio di archi con intarsi in pietra pomice di lava e il portale di Bonaiuto da Pisa.  
Fontana Pretoria
Monumentale fontana in stile manieristico progettata nel 1554 dal fiorentico Camillo Camilliani per la villa fiorentica di Don Pietro di Toledo, acquistata poi dal comune di Palermo per 30.000 scudi. Di pianta circolare la fontana è decorata con statue di ispirazione mitologica, mentre la cancella...  
Palazzo Arcivescovile
Sede dell'Arcivescovado palermitano, L'elegante facciata rifatta nel XVIII sec. Presenta dell'originaria costruzione quattrocentesca, una elegante trifora gotico-catalano di notevole fattura.  
Palazzo Pretorio
Il Palazzo Pretorio si affaccia sulla piazza e sulla fontana omonime, fu fatto edificare dal pretore Pietro Speciale e i lavori sotto la guida di Giacomo Benfante durarono dal 1463 al 1478: era a pianta quadrangolare e ogni facciata aveva il suo ingresso; quello principale era di fronte alla chiesa ...

Chiesa di Santa Maria della Catena
Sulla piazzetta della Doganella la chiesa di S. Maria della Catena, cosidetta per una catena con la quale si chiudeva l'antico porto della città. Eretta nei primi anni del sec. XVI, è un superbo esempio di stile gotico-catalano misto a elementi rinascimentali; sorge su un'alta scalinata e sotto il p...  
Chiesa della Gancia
La chiesa di S.Maria degli Angeli detta la Gancia, viene edificata nel '500, conserva affreschi del Serpotta ed affreschi di Pietro Novelli, ma essa deve la sua notorietà agli episodi storici accaduti nel 1860 quando un gruppo di Mazziniani in rivolta si rifugiò nei suoi sotterranei barricandovisi.E...  
Chiesa di San Francesco D'Assisi
La chiesa edificate nel 'trecento si affaccia su una suggestiva piazzetta. Un recente restauro la restituisce nella sua eleganza discreta. Un bel portale gotico conduce all'interno dove vengono custodite opere pittoree e scultoree del Gagini, Pietro Novelli e del Serpotta.
Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
La chiesa dello Spasimo, a navata centrale di grandi dimensioni ed ampie cappelle laterali, tipica del gotico-settentrionale, ma sono ancora oggi visibili, i segni di altri stili, dal "carnalivariano" del grande arcone ribassato del pronao d'ingresso e dei basamenti di alcuni dei piedritti della str...  
Chiesa di San Giorgio dei Genovesi
Collocata in prossimità del porto della città, fatta edificare dai ricchi mercanti genovesi, la chiesa progettata da Giorgio Di Faccio riprende i modelli architettonici tardo rinascimentali. Al suo interno, oltre alle sepolture delle famiglie genovesi- tra cui quella di Nicola Colombo, parente dell...  
Palazzo Abatellis
Palazzo Abatellis fu edificato nel 1495 su progetto di Matteo Carnelivari nelle forme del tardo gotico catalano con soluzioni rinascimentali. Accoglie la Galleria regionale della Sicilia; a piano terra vi sono principalmentele sculture databili dal XII al XVI secolo. Tra le opere più antiche, gli el...  
Palazzo Ajutamicristo
Residenza di Guglielmo Ajutamcristo, ricco mercante pisano, divenuto nobile con la sua attività di banchiere, ha ospitato tante illustri personalità della storia siciliana. Il palazzo, eseguito su proggetto di Matteo Carnalivari, è considerato uno dei più bei palazzi della città, ha subito recenteme...  
Chiesa Madonna della Mercè
E' posta su un alto terrapieno, che rappresenta il fulcro del quartiere Seralcadio. Questo deriva la sua denominazione dalla voce araba "sari-al- qadi" (strada del Kadì, magistrato), poi corrottasi. In origine il toponimo indicava tutta la zona della città attraversata dall'asse delle odierne vie Ca...  
Chiesa di San Nicolò da Tolentino
Situata in via Maqueda, tra via Calderai e via Giardinaccio, la chiesa di San Nicolò da Tolentino, costruita nel XVII secolo e più volte danneggiata dai terremoti e restaurata, fu solennemente consacrata dal Cardinale Gravina. Sorge nell' area della distrutta sinagoga ( siamo in pieno ghetto ebreo...  
Chiesa di San Agostino e Chiostro
La chiesa di Sant'Agostino fu elevata al tempo degli Angioini, intorno al 1275, nel luogo dove sorgeva la cappella della famiglia Maida. Al Quattrocento risale lo splendido portale laterale attribuito a Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro, che denota un gusto fastoso caratterizzato da un?esube...  
Chiesa di Santa Maria dei Miracoli
La Chiesa, sita in Piazza Marina, fu eretta a partire dalla metà del Cinquecento su progetto attribuito a Fazio Cagini. La fondazione dell'edificio è concomitante a quella dell'omonima confraternita. Lo stile architettonico è pienamente rinascimentale. Il porticato, originariamente parte della Chies...

Chiesa di Santa Maria La Nova
La Chiesa, sita in piazza San Giacomo La Marina, fu edificata originariamente nel Trecento accanto a un ospedale. Nel Cinquecento venne ricostruita in forme nuove su progetto di prestigiosi architetti. All'interno lo spazio è scandito dalle tre navate e si sviluppa in altezza grazie alla cupola post...

Convento e Chiesa di Santa Maria di Gesù e Cimitero Monumentale
La chiesa e il Convento di Santa Maria di Gesù furono fondati dai Francescani nel 1426. Esempi di architettura ispanizzante il Portale della cappella La Grua - Talamanca e il Chiostro. Nel 1866 venne costituito un piccolo cimitero con pregevoli tombe gentilizie. La chiesa si trova in via Santa maria...

Chiesa di Sant' Eulalia dei Catalani
La via Argenteria Nuova, sulla quale si affaccia la chiesa, costituì nei secoli scorsi l'asse principale del quartiere della Loggia. Dipartendosi dalla piazza del Garraffello, essa giungeva all'attuale piazza Caracciolo, il centro dell'antico Mercato della Vuccirìa. La chiesa di S. Eulalia fu fond...  
Itinerario del '700 palermitano
Visita ai monumenti del XVIII della città, caratterizzati dallo stile proprio dei maestri palermitani.

Oratorio di San Filippo Neri
Attiguo alla chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella, fu edificato nel 1769 su progetto di Giuseppe Marvuglia, che vi profuse note di sobrietà e severità classiche, pur imperando ancora la tarda architettura barocca. L'essenziale decorazione di stucco dorato presente nella volta e nelle pareti, le linee...  

Santa Maria degli Agonizzanti
Costruita nel 1630 dalla Confraternita di Maria degli Agonizzanti e riedificata tra il 1778 ed 1784 su progetto di Antonio Interguglielmi, distruggendo il precedente apparato decorativo realizzato fra gli altri da Giacomo e Procopio Serpotta. Si trova tra via Roma e via Cagliari  

Palazzo Comitini
Edificato alla fine del '700 quale dimora di Michele Gravina Cruillas Principe di Comitini e pretore della città.  Il Palazzo è oggi sede dell'Amministrazione Provinciale.  

Chiesa di San Francesco Saverio
Fu commissionata dai Gesuiti nel 1684 ma ideata dall'arch. Angelo Italia. La costruzione durò parecchi anni e terminò nel 1711 quando fu consacrata al culto.Pregevole la cappella con un crocifisso ligneo di metà '800 incastonato in un reliquario con decori rococo'.Si trova in Piazza San Francesco Sa...  

Oratorio (ex) di Santo Stefano Protomartire
L'Oratorio venne costruito alla fine del Cinquecento per volere della Compagnia di Santo Stefano. Nel Settecento venne restaurato e decorato con gli stucchi realizzati da Giovan Maria Serpotta e con dipinti rappresentanti scene della vita del Santo. L'Oratorio è sconsacrato e le opere d'arte che con...  
Palazzo Principe di Ramacca
Palazzo privato, non visitabile.  
Villa Castelnuovo e Istituto Agrario
Fu edificata insieme al grande parco nella seconda metà del '700 per iniziativa di Gaetano Cottone, principe di Castelnuovo. Nel 1819, il figlio Carlo Filippo vi fondò l'Istituto Agrario . la Villa e l' Istituto si trovano in via del Fante, 66-70

Itinerario Barocco visita ai principali monumeti della Palermo barocca


Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
La chiesa di San Giuseppe, la cui costruzione venne iniziata nel 1612, rappresenta una delle espressioni più significative del Barocco palermitano. L'esterno, in stile tardo-rinascimentale,presenta una elegante cupola progettata da Giuseppe Mariani, mentre il campanile con colonne tortili, attribuit...  
Chiesa di SS. Salvatore
Il monastero basiliano del SS. Salvatore e l'annessa chiesa vennero fondati alla fine del XII secolo, subito dopo la conquisata normanna della città. Nel 1528 l'antica chiesetta normanna venne riedificata in proporzioni più vaste suddivisa in tre navate e con la facciata rivolta sull'attuale s...  
Chiesa di S. Maria della Pietà
La chiesa della Pietà, costruita nel 1678/84 su progetto di Giacomo Amato, mostra sulla via Torremuzza un'alta facciata a due ordini di colonne, di vivo risalto plastico, ispirato al primo barocco romano. Interno a una navata, ricco di affreschi e stucchi del Serpotta, con belle cantorie e grate in...  
Oratorio di Santa Cita
L'Oratorio è famoso per gli stucchi di Giacomo Serpotta. Dalla poricina in alto, su alcuni gradini, si attraversa un loggiato tardocinquecentesco a doppio ordine e si entra nell'interno rettangolare, interamente ricoperto di magnifici stucchi del serpotta eseguiti a varie riprese dal 1688 al 1718: s...  
Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella
Eretta tra il 1598 e il 1622 su progetto di Antonio Muttone e finita di cupola nel 1732 ha una grandiosa facciata barocca con tre portali e due campanili. Di certo pregio è il pavimento di marmi policromi.Sull'altare, realizzato su disegno del Marvuglia, è la tela di Sebastiano Conca: Trionfo della ...  
Chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico, uno dei più insigni monumenti barocchi di Palermo,ornata di statue in stucco e fiancheggiata da due alti campanili, fu innalzata nel 1640, su progetto di Andrea Cirincione,ebbe aggiunta la facciata nel 1726 dopo l'apertura della nuova piazza. Dal 1853, la chiesa è il Panth...  
Chiesa di Casa Professa - Chiesa del Gesù
La chiesa del Gesù prospetta su piazza Professa, fu eretta dai Gesuiti nel 1564 e successivamente ingrandita con l'aggiunta delle cappelle laterali e di una nuova cupola. Le bombe del 1943 causarono molti danni; negli ingente lavori di ripristino quasi tutti gli stucchi e gli affreschi sono stati ri...  
Oratorio del Rosario
Il prospetto lungo la via Bambinai fu rifatto nella seconda metà del XVIII secolo da Vincenzo Fiorelli. La semplice aula unica, a cui si accede da un antioratorio con l'altare del Crocifisso, si definisce nel secondo decennio del '700 col progetto di Giacomo Serpotta che "inventa" una fastosa decora...  
Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa
La via termina in piazza della Kalsa, sulla quale si leva grandiosa facciata della chiesa di Santa Teresa, una delle alte espressioni del barocco palermitano, edificata da Giacomo Amato tra il 1686 e il 1706. Il bell'interno a una navata con altari laterali è ornato da stucchi decorativi di Giuseppe...  
Oratorio di San Lorenzo  Un'antica chiesa esistente sul luogo dal 1569 diveniva sede della Compagnia di S. Francesco, costituitasi per seppellire i morti del quartiere della Kalsa e che, alla fine del secolo, realizzava l'oratorio per il cui altare maggiore Caravaggio dipinse la celebre Natività (1609) che sarebbe stata ru...  
Arsenale Borbonico  L' Arsenale della Real Marina Borbonica è stato eretto nel 1621-30 su progetto dell'architetto palermitano Mariano Smiriglio secondo il piano politico della Monarchia Spagnola di quei tempi, di rendere auto sufficienti per la difesa le più importanti piazze militari del Regno di Spagna. Si trova in ...  
chiesa di Santa Maria del Carmine  A Palermo, in Piazza del Carmine (quartiere Albergheria) svetta sulle colorate bancarelle del Mercato di Ballarò l'imponente mole della Chiesa del Carmine Maggiore. Il grande edificio, unitamente al Monastero dei Padri Carmelitani, di cui rimane il chiostro, si fa risalire al periodo compreso tra il...  
Chiesa dell' Itria o dei Cocchieri  Chiesetta secentesca, con cripta affrescata,dove si venera la Santa Vergine Addolorara ed il Cristo Morto particolarmente il Venerdì Santo. La processione offre la possibilità di visionare particolari livree di case patrizie del '700 e '800.Si trova in via Alloro  
chiesa dell' Immacolata Concezione  La chiesa dell'Immacolata Concezione un tempo era annessa al vastissimo monastero benedettino, fondato da Laura Ventimiglia nel 1576. Trasformato in ospedale dopo la confisca dei beni ecclesiastici (1866), è stato demolito, insieme ad una vasta zona limitrofa al bastione d'Aragona. Costruita nel 1...  
Chiesa dei SS. Quaranta Martiri Pisani  La Chiesa di S. Ranieri e dei SS. 40 Martiri Pisani fu edificata nel 1608 dalla Confraternita Pisana. Una chiesa sicuramente un po' anonima esternamente eppure con degli ambienti interni riccamente decorati. Gli affreschi sono infatti di Guglielmo Borremans.Si trova in piazza 40 martiri alla Guilla...  
Chiesa della Madonna dei Rimedi  Le origini della chiesa, oggi Santuario, sono antichissime. Nel 1064 i soldati normanni che assediavano Palermo, ebbero grosse difficoltà perché assaliti da ragni velenosi. Secondo alcuni studiosi la truppa normanna fu colpita, tragicamente, da una epidemia di tifo. Secondo la tradizione la Vergine...  
Chiesa di San Carlo  Sorse per volere degli esponenti della ?Nazione? lombarda residenti a Palermo. Venne aperta al culto nel 1616. Nel 1635 passò ai Padri Benedettini di San Martino delle Scale. La facciata, opera di Giacomo Amato, risale al 1689.Sulla grande cupola ellittica era in origine un affresco di Pietro Martor...  
Chiesa di San Matteo Apostolo  Sul Corso Vittorio Emanuele tra via Maqueda e via Roma si erge bellissima la Chiesa di San Matteo, nel III circondario di Castellammare o quartiere di S. Agata. Con lo scopo di portare misericordia ai derelitti chiusi nel carcere del Purgatorio, fu consacrata nel 1647 e finita nel 1664 per opera di ...  
Chiesa di Sant' Anna  L'edificio religioso, sito in piazza Sant'Anna, venne innalzato, in forme tardo rinascimentali, su progetto di Mariano Smiriglio e consacrato nel 1639. Danneggiata dal terremoto del 1726, tra il 1727 ed il 1736 la severa facciata della chiesa venne rinnovata ad opera dell'architetto Giovanni Biagi...  
Chiesa di Santa Caterina  Sul lato settentrionale di piazza Bellini, con una scalinata a doppia rampa, si affaccia la chiesa del monastero di S. Caterina Vergine e Martire.Venne edificata tra il 1566 e il 1596 ed inaugurata il 24 novembre, nel giorno della ricorrenza della Santa Titolare. Ignoto è il nome del suo architetto....  
Chiesa di Santa Chiara ed ex Convento delle Clarisse  La Chiesa di Santa Chiara, nell'omonima piazza, è un bell'esempio di barocco seicentesco con bei marmi e pregevoli affreschi. Il portone principale è quasi sempre chiuso tranne che per le celebrazioni più importanti, ma potete entrare dall'oratorio chiedendo di visitare la chiesa.  
Chiesa di Santa Cita o San Mamiliano e Cappella Lanza  La chiesa attuale, dedicata a Santa Cita, ma intitolata a S. Mamiliano, fu fondata fra il 1583 ed il 1603, da un gruppo di Pisani residenti a Palermo progettata da Giuseppe Giacalone, essa è stata costruita sui resti di una precedente chiesetta del XV secolo, a sua volta costruita su una preesistent...

Chiesa di Santa Maria in Valverde  La Chiesa di Santa Maria di Valverde, annessa nel XIV secolo ad un grande Monastero carmelitano, è stata sottoposta a partire dal 1633 ad un progetto di trasformazione ideato da MARIANO SMERIGLIO, primo architetto ufficiale del Senato palermitano. Evento collegato alla trasformazione della chiesa ne...  
Chiesa di Santa Ninfa dei Crciferi
La Chiesa di S. Ninfa dei Crociferi è una delle prime ad essere realizzata lungo il nuovo asse di via Maqueda, sul margine del mandamento dedicato alla stessa santa. La prima pietra fu posta il 10 agosto 1601, alla presenza di S. Camillo.de Lellis, fondatore dei Padri Ministri degli Infermi, detti C...  
Fontana del Garraffo
Pregevole composizione barocca, opera di Paolo Amato era stata creata per la piazza del Garraffo. La fontana, sita tra piazza Marina e Corso VIttorio Emanuele, è un documento emblematico del gusto barocco.  
fontana del Garraffello
Sito in piazza Garraffello, opera pregevole dei Gagini, presenta sul fianco dei versi di Antonio Veneziano, poeta monrealese.

Cappella di San Giuseppe dei Falegnami
La Cappella dei Falegnami è sita in via Maqueda , 172 nell'ex Convento dei Teatini, oggi sede della Facoltà di Giurisprudenza. Gioiello barocco nel cuore del centro storico, un oratorio interamente coperto di stucchi con putti, festoni, medaglioni, cornici e affreschi tardo-settecenteschi.
Oratorio di Santa Caterina D' Alessandria
L'Oratorio fu costruito nel quartiere dell'Olivella, dove si dice sorgeva la casa, e poi la chiesa, di S. Rosalia. L'Oratorio fu decorato da stucchi e statue eseguite da Procopio Serpotta e Domenico Castelli dal 1719 al 1725 ed inaugurato nel 1726. I pregevoli stucchi del Serpotta

Palazzo MIrto
L'edificio è ubicato nel centro storico di Palermo, alla Kalsa, antica cittadella araba fortificata. È stato per quattro secoli dimora palermitana dei Filangeri, e poi dei Lanza Filangieri Principi di Mirto, da cui prende nome. Le strutture più antiche dell'edificio risalgono al XIII secolo

Piazza Vigliena o Quattro Canti
I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro prospetti architettonici che delimtano lo spazio: si tratta di prospetti barocchi realizzati tra il 1609 e il 1620 e costituiti da quattro ordini, sormontati dagli stemmi reali, senatorio e viceregio scolpiti in marmo bianco e decorati
Il rinascimentale Palazzo Castrone - Santa Ninfa, con un bel cortile interno con fontana, a sinistra i'ex Collegio dei Gesuiti (XVI sec.), oggi sede della Bibiioteca regionale, e nuovamente a destra la chiesa del SS. Salvatore, opera seicentesca di Paolo Amato, oggi adibita ad auditorium.
Si arriva in piazza Bolugni.
delimitata da palazzl settecenteschi Ira cui Palazzo Alliata di Villafranca, ornate dallo stemma della famigiia Bologna, che fece sistemare la piazza nel 1566.
Al centro dello spiazzo si trova il monumento a Carlo V.
San Giuseppe ai Teatini
Piazza Pretoria - via Vittorio Emanuele
L‘imponenie chiesa barocca colpisce soprattutto per l'originale campanile, ornato da colonne iortm, e per la slanciata cupola rivestita di maioliche. L’interno ha un aspetto teairale, conferito dall'esuberante soffitto, in cui stucchi bianchi e dorati si atiernano ad affreschi, e dalla ricca decorazione deile cappelle.
A I Quattro Canti piazza Vigliena
All'intersezione di corso Vittorio Emanuele e via Maqueda si apre questa elegante e armonioso slargo, formato dalle facciaie concave di quattro palazzi seicenteschi allocati in tre ordini.
A quello inferiore sono collocate fontane sormontate dalle statue delle quarlro stagioni, nell' ordine intermedio si irovano le statue di re spagnoli e, al liveilo superiore quelie delle quattro sante palermitane protettrici del mandamento (quartiere) retroswmez, Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant’Agata, poi sostituita da Santa Rosalia.
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