Piana degli Albanesi turismo, guida turistica del Comune
Piana degli Albanesi turismo, guida turistica del Comune
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Si affaccia a 725 m slm,sull’omonimo lago.
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Chiesa rurale SS. Madonna Odigitria
Sorge ai piedi del Monte Pizzuta, poco distante dal centro abitato. Costruita in onore della Vergine, pianta quadrata, con abside rivolto a oriente e un altare centrale del XVIII secolo, in marmi mischi, custodisce una immagine su tela della Madonna Odigitria, opera del 1612 di Pietro Antonio Novelli.
Parrocchia San Giorgio Megalomartire
E' la più antica del centro urbano. Si accede alla chiesa mediante una scalinata che, prima della costruzione del convento adiacente.
Assai pregevole è il gruppo scultoreo di San Giorgio, titolare della chiesa, che trafigge con la sua lancia il drago, simbolo del male. Opera di Jeromus Bagnasco, il quale si ispira alla raffigurazione in argento della fibula del costume femminile albanese, brezi. La chiesa è arricchita da numerose icone di iconografi contemporanei dei Balcani e locali.
Cattedrale di Piana degli Albanesi
Situata nel Corso Giorgio Kastrota, vi si accede mediante una scalinata di stile tardo-barocca. La facciata è abbellita da mosaici.
L'interno, a tre navate separate da due file di sette colonne di marmo ed archi a tutto sesto, contiene un'imponente iconostasi lignea, la più grande di Sicilia, con icone del monaco cretese Manusaki, che ricopre le tre absidi. Arricchiscono le pareti laterali della cattedrale affreschi dell'iconografo greco Eleuterio Hatsaras e trittici di icone che raffigurano la vita della Vergine, le feste principali e i padri della Chiesa ortodossa, quella centrale da affreschi del Katzaras raffiguranti feste Despotiche.
Santuario SS. Madonna Odigitria
Fu ricostruita ed ampliata nel XVII secolo su progetto di Pietro Novelli. L'interno conserva ancora oggi tale struttura, l'unica a pianta centrale con un'ampia cupola.
In esso si conserva la grandiosa artistica statua della vergine Odigitria sorretta da due monaci, realizzata verso la fine del Seicento, in legno stuccato e dorato. Incassato nella statua si trova la venerata icona dell'Odigitria, portata dall'Albania nel XV secolo dagli esuli albanesi fondatori di Piana degli Albanesi.
Di pregio è anche l'antica icona bizantina del XVI secolo, raffigurante la dormizione di Maria Vergine. Nelle navate laterali si trovano due piccole iconostasi e quattro altari in marmo rosso Kumeta con antichi stemmi delle famiglie albanesi Schirò, Matranga, Schiadà.
Chiesa di S. Vito
Comunemente detta Sëndu Viti, tardo-barocca, ricca di fregi, di altari intarsiati in marmi policromi. Possiede una grande scalinata barocca che risalta il portale settecentesco, composto dalle statue marmoree di S. Pietro e S. Paolo, da due putti e un medaglione.
La chiesa ha tre navate, cupola, e un abside; nell'unica cappella laterale, poiché l'altra è stata adibita a sacrestia, si conservano importanti opere d'arte.
Chiesa San Nicola di Mira
Fu eretta sul luogo dove già esisteva una chiesetta dedicata allo stesso santo.
Ha una facciata semplice ad archetti pensili, tetto a spioventi con rosone e robusta torre campanaria. Ad una sola navata.
Chiesa Madonna del Rosario
Rimaneggiata nel tempo, è abbellita da mosaici e icone in stile bizantino.
Parrocchia Sant'Antonio il Grande
Edificata nel 1562, è l'unica che ha mantenuto l'altare ad oriente così come è in uso nell'architettura bizantina.
La chiesa, a forma di croce greca mancante di un braccio, nasconde l'altare con una semplice iconostasi da cui emerge dal Vima un affresco del XVI secolo raffigurante la Madonna con S. Giovanni Battista e l'Arcangelo Gabriele, a cui sono molto devoti gli albanesi. Le pareti laterali sono abbellite da due mosaici di Michele Dixitdomino, che raffigurano S. Caterina d'Alessandria e S. Antonio il Grande e icone bizantine con scene bibliche.
Parrocchia Santissima Annunziata
Nota come Patret per l'attiguo Convento, l'interno presenta una forma anomala, una navata centrale e una navata destra. L'altare in marmo quadrato bizantino, sorretto da quattro colonne che rappresentano i quattro Evangelisti, è preceduta come dai canoni bizantini da un'iconostasi, con icone.
Chiesa Santissimo Salvatore, monastero basiliano Sclizza
Edificata nella prima metà degli anni '50 e situata alla sommità dell'omonima collinetta, domina tutta al valle di Piana degli Albanesi, è inserita in un complesso edilizio-monumentale gestito dai monaci basiliani italo-albanesi, che fanno capo alla Badia di Grottaferrata.
L'esterno presenta marmi locali, maioliche con i quattro evangelisti e un mosaico raffigurante la Vergine col bambino. L'interno, a una navata, è arricchito dal mosaico del Cristo Pantocratore benedicente, da un iconostasi in marmi mischi.
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