Piedimonte Etneo turismo, guida turistica del Comune
Organizzare un tour, passeggiare tra le vie del Comune, offre l’opportunità di ammirare edifici storici e caratteristici monumenti.
Prima di organizzare un viaggio nel territorio, è meglio sapere cosa vedere, cosa fare nella località, perche alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
si estende sul versante Nord-Est dell'Etna, alt. 348 mslm
Il nome originale del paese, voluto dalla nobile famiglia dei Gravina Cruyllas, era Belvedere. Oggi è un pittoresco comune che si estende su un pianoro collinare nel versante est del vulcano Etna.
Fa parte de venti comuni del Parco dell' Etna
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Chiesa Madre, dedicata alla Madonna del Rosario ed eretta nel XVIII secolo, in cui si conserva una preziosa statua in legno policromo del XVII secolo. La chiesa fu costrutita tra il 1711 e il 1713, ma ha subito vari interventi. Ha una forma basicale a tre navate in stile neoclassico. Gli altari sono in marmo colorato di Taormina; sull'altare maggiore si ammira un coro ligneo con scanni laterali a semicerchio.
CHIESA SAN MICHELE - Il principe Ferdinando Francesco la fece costruire nel 1718, per assolvere ad un voto fatto durante una violenta sommossa popolare nella città di Palermo. Ritornata la tranquillità, il Principe, riconoscente verso l’arcangelo San Michele, che aveva esaudito le sue preghiere, volle dedicargli un tempio proprio nel paese che egli particolarmente amava
Convento dei CAPPUCCINI - Fu costruito per volere del Principe Ferdinando Francesco, con annesso convento dei padri Cappuccini. Nel suo interno si ammirano opere di un certo valore: gli altari laterali in intarsio di legno e l'altare maggiore scolpito in legno.
SANTUARIO VENA E LA FONTE
L'origine del Santuario di Santa Maria della Vena, sito all'esterno del perimetro urbano, e tradizionalmente legata a San Gregorio Magno che, nel sesto secolo, volle edificare un monastero ai piedi dell`Etna in un bosco oggi ricadcnte nel territorio del comune di Piedimonte Etneo. Al santuario è legata la leggenda di una preziosa vena d”acqua fatta zampillare per volonta della Madonna: “qui mentre si ferma l`imrnagine della Vergine, scaturì una polla d”acqua e subito fu fabbricato il monastero”.
Il santuario di Santa Maria di Vena è un santuario che si trova a Vena, località in comune di Piedimonte Etneo in provincia di Catania. La fondazione è tradizionalmente attribuita al papa Gregorio I ed alla leggenda di alcuni frati che per volere divino si fermarono in quel luogo nel VI secolo. Le origini, infatti, risalgono al 597 dell'era cristiana. Monaci Basiliani, per sfuggire alle persecuzioni, si inerpicarono sulle alture dell'Etna, portando in salvo un quadro della Madonna, dipinta in stile bizantino su una tavola di cedro. Una leggenda racconta che la mula che trasportava il quadro, ad un certo punto inciampò sul terreno, ed apparve una "vena" d'acqua. Fu considerato dai frati un segno divino, e decisero di fermarsi nel posto indicato dalla mula. Lì vi fondarono con il consenso del Papa Gregorio Magno, uno dei monasteri gregoriani in Sicilia. Il culto della Madonna di Vena ebbe in queste contrade una grande diffusione. Il santuario attuale sorge sui ruderi del vecchio eremo basiliano, distrutto dai numerosi terremoti e colate laviche verificatisi nel corso dei secoli. All'interno si possono osservare pregiati mosaici che descrivono le varie vicende del monastero e del culto mariano.
Questo Santuario si trova nella frazione di Vena, a poca distanza da Piedimonte Etneo. Le origini dovrebbero risalire al 597 dell'era cristiana. Alcuni monaci Basiliani, per sfuggire alle persecuzioni, si inerpicarono sulle alture dell'Etna, portando con loro un quadro della Madonna, dipinta su una tavola di cedro.
Una leggenda racconta che la mula che trasportava il quadro, ad un certo punto si fermo' e cominciò a scavare con gli zoccoli il terreno, ed in quel punto apparve una "vena" d'acqua. I monaci lo considerarono un segno divino, e decisero di fermarsi nel posto indicato dalla mula. E proprio lì con il consenso di Papa Gregorio Magno, fondarono il monastero gregoriano di Vena. Il culto della Madonna di Vena ebbe in quelle zone una grande diffusione.
La storia di Vena ha origini antiche, la sua chiesa sorge sui ruderi del vecchio monastero basiliano, distrutto nel corso dei secoli. All'interno della moderna struttura si possono osservare pregiati mosaici che descrivono la storia del monastero. Il Santuario mariano di Vena custodisce una immagine antica della Vergine col Bambino. Una tavola spessa di cm. 3, di dimensioni cm. 170 x 67. Si ritiene che sia una icona bizantina del VI secolo.
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