San Mauro Castelverde turismo, guida turistica del Comune
San Mauro Castelverde turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
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Chiesa di San Mauro Abate è dedicata al patrono
Sorge attualmente sui resti di ben tre edifici preesistenti, ovvero la Chiesa di San Giovanni Evangelista, la Chiesa di San Vito e l’antica chiesa di San Mauro. I resti di queste strutture sono attualmente visibili attraverso alcune vetrate poste sul pavimento dell’edificio, databile intorno al Seicento, e corredato di un particolare campanile a sfere semi-sovrapposte in laterizi smaltati e variopinti e dalla guglia maiolicata. Quest’ultimo fu costruito per la prima volta nel 1050 poi ricostruito nel 1620 e restaurato più e più volte, anche a causa delle calamità naturali che si sono susseguite nel corso degli anni, come un fulmine che si è abbattuto nel XII secolo.
L’edificio, di importante gusto barocco, a tre navate, adornate di quadri raffiguranti il Santo Patrono e altari provenienti dalle Chiese preesistenti. Fra queste opere, in fondo alla navata di sinistra, nella cappella di San Mauro, potrete ammirare la Vara del Santo, contornata da otto colonne elicoidali, sulla cui sommità si erge la statua della Madonnina accompagnata da puttini. In cima alla navata centrale troverete invece la statua in marmo della Madonna delle Udienze del 1477, di scuola pseudo-gaginiana. La Chiesa custodisce inoltre il simulacro del patrono contenente una reliquia del cranio del Santo, conservata dentro un teschio d’argento.
Chiesa di Santa Maria della Catena e il monastero della Badia
Limitrofi alla chiesa di San Mauro sono la chiesa di Santa Maria della Catena e il monastero della Badia, dedicati entrambi alla Madonna della Catena, un tempo in custodia delle suore domenicane.
Chiesa di Santa Maria de' Francis
La chiesa di Santa Maria de' Francis si colloca nella parte centrale del comune, fu costruita o dai francesi durante il dominio angioino, dopo il 1266, o dalla famiglia nobiliare dei Franchi che soggiornava allora in paese. Con pianta a croce latina, da menzionare certamente l'abside, dietro l'altare maggiore, contenente un'icona marmorea con al centro la Madonna, databile al 1522, di scuola gaginiana. La navata di sinistra (detta del "Sacramento") offre un antico quadro di Santa Lucia a sinistra, sull'altare, si trova un piccolo ciborio angelico in marmo di scuola gaginiana e, di rimpetto, il mezzo busto marmoreo del SS. Salvatore con una mano sul mondo e l'altra benedicente. Nella navata di destra, si trova la statua marmorea della "Madonna della Provvidenza" (nota anche come Madonna del Soccorso), opera di Domenico Gagini e realizzata nel 1480; inoltre, sempre all'interno della navata in questione, si trovano i resti di un polittico ligneo del XIV secolo di scuola gotico-senese, raffigurante la Vergine col Bambino, proveniente dalla chiesa di San Nicola, oltre all'antico fonte battesimale di Antonello Gagini.
Chiesa di San Giorgio
L'edificio svolge ancora oggi il ruolo di chiesa madre, fu eretta in stile arabo-normanno e poi ampliata e modificata. Di tale ordine rimane il portale in pietra arenaria, che immette nella navata centrale, e la cupola del campanile. La chiesa è a tre navate e vi si trovano una statua della Madonna del Carmelo con annesso altare, un'altra di San Giuseppe col bambino e, simbolicamente, un quadro di San Giorgio che uccide il mostro. E ancora: un'icona marmorea dell'altare Maggiore di Andrea De Marta (1514), nonché una statua di San Giorgio stesso assieme a un quadro di San Lorenzo, l'altare del crocifisso, un quadro dell'angelo custode, l'altare contenente il sarcofago con le spoglie di Santa Vittoria, vi sono la lapide sepolcrale del sacerdote don Francesco La Rocca e quella di Giovanni Ventimiglia. Nella sagrestia sono presenti i ritratti degli arcipreti maurini dal 1601 al 1892. Il campanile si ritiene che sia stata costruito nel 400.
Chiesa dell'Annunziata
Ubicata a circa un paio di chilometri a sud dell'abitato, ha origini molto antiche. Veniva chiamata anche chiesa di Santa Maria dei Tracchi
Gole di Tiberio
Al confine del territorio, proseguendo dal bivio di Borrello verso Gangi, scendendo un paio di chilometri dall'asse della SP 60 si possono visitare le Gole di Tiberio.
Di orologi solari se ne contano attualmente circa una decina, tutti di tipo verticale, impropriamente chiamati "meridiane". Sono posizionati su pareti di chiese e di edifici privati, sia nel centro storico sia in alcune contrade
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