San Vito lo Capo turismo, guida turistica del Comune
San Vito lo Capo turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Rinomata località balneare della Sicilia, sulla costa occidentale della Sicilia, nota per la sua spiaggia, considerata tra le migliori d'Italia. Sul suo territorio è compresa la parte più occidentale della Riserva dello Zingaro.
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Santuario Fortezza San Vito Martire
all’anno 300 d.C., periodo in cui è stata edificata la piccola cappella dedicata a San Vito martire, patrono del paese: narra la leggenda che il giovane Vito, patrizio di Mazara del Vallo figlio di un alto funzionario di Roma, fosse dovuto fuggire dalla sua città natale assieme alla nutrice Crescenzia e all’istitutore Modesto (che lo avevano convvertito cristianesimo), per sottrarsi alle persecuzioni ordinate da Diocleziano.
Dopo due giorni di navigazione verso nord, una tempesta costrinse la nave di Vito ad approdare in un golfo riparato dal vento da un capo roccioso ben conosciuto dai naviganti del tempo; qui i tre avrebbero cercato di convertire gli abitanti del villaggio, ma subirono invece le più crudeli persecuzioni sino al martirio.
Questa vicenda provocò una tale emozione tra le genti della zona che intorno al "300 fu costruita la prima cappella dedicata a San Vito, martire a meno di vent’anni.
Successivamente, a metà del XV secolo circa, sorse in quel luogo la chiesa-fortezza che oggi domina la piazza principale del paese.
La torre quadrata della chiesa-fortezza venne invece realizzata molti anni dopo, intorno al Seicento, per proteggere la popolazione locale dalle frequenti incursioni dei corsari.
Fu progettata dall’architetto fiorentino Camillo Camilliani incaricato dal viceré Colonna di pianificare le difese Costiere.
Attorno alla chiesa-fortezza sorsero così alcune abitazioni; fu il primo nucleo del paese di San Vito lo Capo che, un secolo dopo, alla fine del Settecento aveva ormai preso forma di vero e proprio borgo.
Della cappella originale dedicata a San Vito resta purtroppo oggi soltanto l’antica abside, attuale cappella di San Vito, inglobata nell’odierna chiesa-fortezza; qui fa bella mostra di sé una statua in marmo raffigurante il Santo giovinetto, risalente alla fine del Cinquecento.
all’anno 300 d.C., periodo in cui è stata edificata la piccola cappella dedicata a San Vito martire, patrono del paese: narra la leggenda che il giovane Vito, patrizio di Mazara del Vallo figlio di un alto funzionario di Roma, fosse dovuto fuggire dalla sua città natale assieme alla nutrice Crescenzia e all’istitutore Modesto (che lo avevano convvertito cristianesimo), per sottrarsi alle persecuzioni ordinate da Diocleziano.
Dopo due giorni di navigazione verso nord, una tempesta costrinse la nave di Vito ad approdare in un golfo riparato dal vento da un capo roccioso ben conosciuto dai naviganti del tempo; qui i tre avrebbero cercato di convertire gli abitanti del villaggio, ma subirono invece le più crudeli persecuzioni sino al martirio.
Questa vicenda provocò una tale emozione tra le genti della zona che intorno al "300 fu costruita la prima cappella dedicata a San Vito, martire a meno di vent’anni.
Successivamente, a metà del XV secolo circa, sorse in quel luogo la chiesa-fortezza che oggi domina la piazza principale del paese.
La torre quadrata della chiesa-fortezza venne invece realizzata molti anni dopo, intorno al Seicento, per proteggere la popolazione locale dalle frequenti incursioni dei corsari.
Fu progettata dall’architetto fiorentino Camillo Camilliani incaricato dal viceré Colonna di pianificare le difese Costiere.
Attorno alla chiesa-fortezza sorsero così alcune abitazioni; fu il primo nucleo del paese di San Vito lo Capo che, un secolo dopo, alla fine del Settecento aveva ormai preso forma di vero e proprio borgo.
Della cappella originale dedicata a San Vito resta purtroppo oggi soltanto l’antica abside, attuale cappella di San Vito, inglobata nell’odierna chiesa-fortezza; qui fa bella mostra di sé una statua in marmo raffigurante il Santo giovinetto, risalente alla fine del Cinquecento.
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