Santo Stefano Quisquina turismo, guida turistica del Comune
Santo Stefano di Quisquinà turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli. ubicato ad un'altezza di 732 m s.l.m. È circondato dai monti Sicani, che fanno da corona al paese.
Il territorio comunale di Santo Stefano Quisquina è situato nella valle del Magazzolo ed è ricco di sorgenti. È attraversato dai fiumi Magazzolo e Platani.
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Chiesa Madre del XVI secolo dedicata a S. Nicola di Bari che conserva un Crocifisso ligneo intagliato
la Chiesa del Santuario di Santa Rosalia, posto in luogo ameno, ricco di vegetazione e situato tra i monti Cammarata e delle Rose.
Insigni sono le architetture urbane come il Palazzo Baronale dei Ventimiglia del 1745 e la splendida Fontana del XVIII secolo sita in piazza Castello.
Centro di fondazione araba appartenuto poi ai Ventimiglia.
In piazza Castello prospetta il palazzo baronale dei Ventimiglia del 1745 e la fontana in pietra. Proseguendo per via Roma, superata piazza della Vittoria, si giunge alla chiesa Madre del XVI secolo. Sulla stessa piazza prospettano le chiese del SS. Sacramento e di San Francesco di Sales, entrambe del XVIII secolo e l'ingresso alla Villa Comunale realizzata all'inizio del XX secolo. Appena lasciato il paese, in cima al monte San Calogero, si trova una piccola chiesetta dedicata a San Calogero.
La chiesa, ad aula unica con campanile, rappresenta uno dei luoghi dedicati al Santo eremita vissuto nel V secolo che nella provincia di Agrigento è profondamente venerato.
Procedendo in direzione di Cammarata, si incontra a sinistra una strada che si inerpica nella Serra Quisquina per raggiungere il santuario di Santa Rosalia alla Quisquina.
Il Santuario fu costruito nel 1760 sul luogo dove si trova la grotta nella quale visse in eremitaggio la Santa. La costruzione emerge dalla foresta su un'altura che ha come scenario la vallata del Fanaco ed i pizzi del monte della Quisquina. All'interno del complesso architettonico è conservato un pregevole affresco dei fratelli Manno ed un paliotto a intarsi, entrambi raffiguranti la Santa la cui statua si trova all'interno della grotta - in prossimità del santuario - che la ospitò e che oggi è meta di pellegrinaggio dei devoti.
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