Sciacca turismo, guida turistica del Comune
Sciacca turismo, guida turistica del Comune, con le proprie peculiarità, costituisce una delle tappe del viaggio.
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
Lucca Sicula è unicamente a Ribera, attraverso una strada provinciale,il tracciato curvilineo e stretto, Lucca Sicula è un paese con poco numero di persone si trova al centro di Burgio e Villafranca Sicula, si trova su una collina a 513 m sul livello del mare, nella bassa valle del Verdura.
Sciacca si trova sulla costa del Canale di Sicilia tra le foci del fiume Platani e Belice, a circa 65 metri sul livello del mare: ad est s’innalza il monte San Calogero alto 386 metri, alle cui falde scaturiscono, per un percorso di circa sei chilometri, le famose acque termali.
È situata a forma di anfiteatro sul mare a mezzogiorno della Sicilia, di fronte all'isola di Pantelleria e Tunisi, a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea Minoa, ed Agrigento.
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La chiesa del Collegio
sita in Via Roma adiacente al relativo ormai ex collegio dei Gesuiti che oggi ospita gli uffici comunali è una delle chiese di sciacca più belle e grandi che presenta una struttura architettonica molto elegante. E' dedicata a San Giovanni Battista in onore di Giovan Battista Perollo che diede un forte aiuto economico per la costruzione della chiesa e dell'adiacente collegio. La campata centrale inferiore troviamo uno splendido portale barocco, costituito da due colonne corinzie e scanalate, erette su due zoccoli e congiunti da un timpano ad arco spezzato. Di stile barocco sono anche le due nicchie a finestra tipo edicola.
Chiesa del Carmine
La prima costruzione secondo gli eruditi, risale al periodo successivo alla liberazione della città dalla dominazione musulmana, dedicata a San Salvatore, fu fatta costruire dal Conte Ruggero. Prese il nome di Chiesa del Carmine, intorno al 1200, quando a Sciacca arrivarono i Padri Carmelitani, che costruirono il loro convento, affianco alla struttura della Chiesa di San Salvatore. Intanto con il passare del tempo, la struttura della chiesa di San Salvatore, aveva subito gravi processi di deterioramento dovuti all'incuria e all'abbandono, quindi demolita la struttura, fu ricostruita una nuova chiesa, che fu aperta al culto nel 1579. Ma il tempo fu poco clemente e dopo circa duecento anni, anche questa struttura fu dichiarata pericolante e quindi demolita, per lasciare spazio all'attuale struttura che fu aperta al culto nella prima metà del 1800.
Chiesa di San Michele
La facciata presenta una struttura architettonica molto semplice e lineare, la superficie e intonacata a calce, ma la rendono particolare le paraste di pietra dorata. Il primo ordine è contrassegnato da tre portali. Sul portale principale, troviamo una quattrocentesca statua di marmo bianco di S. Michele. Sotto l'arco del portale, ornato di fini motivi barocchi e riportata la data d'inaugurazione della chiesa, 1638. L'interno e divisa da tre navate, sull'altare maggiore è la seicentesca statua lignea di S. Michele, attribuita al Li Volsi.
Chiesa del purgatorio
Dedicata a San Giovanni Battista Decollato Fondata nel 1330, ricostruita nel 1480 dal nobile Pietro Burgio, capitano della città, e dedicata a S. Giovanni Battista Decollato, fu ridotta allo stato attuale all'inizio del XIX secolo dalla Congregazione del Purgatorio.
Nella facciata con due cantoni laterali in conci di pietra locale è notevole il prezioso portale barocco, che reca scolpito al centro del timpano tra due volute, un medaglione raffigurante un'anima del purgatorio tra le fiamme e, sotto, un angelo. Su questo vi è lo stemma della famiglia Burgio.
L'interno è ad una sola navata con tre altari
Palazzo Steripinto
o palazzo fortificato
Palazzo Tagliavia di San Giacomo
Chiesa Santa Maria dell'Itria
Fu fondata nel 1380 da Guglielmo Peralta e ricostruita tra il 1776 e il 1784 su progetto del trapanese Luciano Gambino.
La chiesa contiene le tombe di molti membri delle famiglie Peralta e Luna.
Basilica di San Calogero
Il santuario sorge sul Monte San Calogero. San Calogero nacque a Calcedonia, in Asia Minore, e al tempo delle persecuzioni, si stabilì in Sicilia, dedicandosi ai malati, alla predicazione e all’eremitaggio, passando da una grotta all’altra fino quando si fermò a Sciacca, nella grotta del Kronio. Le origini del santuario risalgono alla fine del 1400. L’attuale tempio fu inaugurato nel 1644 per volere del vescovo Mariano Manno e sostituì la vecchia chiesina. La grotta, dove visse San Calogero, è visitabile.
sul monte Kronio
Il Santuario sorge sul Monte S. Calogero, un cocuzzolo calcareo-gessoso, il Kronion degli antichi.San Calogero nacque a Calcedonia, in Asia Minore, e si stabilì in Sicilia al tempo delle persecuzioni, dove si dedicò alla predicazione e alla cura dei malati. Passò da una grotta all'altra, fino a stabilirsi a Sciacca, sulla grotta del Kronio, fino alla sua morte. Le origini del Santuario risalgono alla fine del 1400, quando i monaci di S. Calogero allestirono alcune stanze sul Kronio e tornarono definitivamente vicino alla grotta del Santo. L'attuale Santuario ebbe inizio nel 1530 ad opera del Vescovo Mariano Manno e sostituì la vecchia chiesina. Fu quindi inaugurato nel 1644.
Sull'altare centrale si venera una statua di San Calogero, opera del 1538 di Antonello e Giacomo Gagini: il Santo è raffigurato accanto ad una cerva, con abito da eremita e da abate brasiliano, ed arricchito da decorazioni in oro. E' ancora possibile visitare la grotta del Santo. Su un picoclo altare si trova una maiolica del 1545 che raffigura S. Calogero vecchio, la cerva ferita al collo ed un arciere in atto di preghiera.
Chiesa di San Nicolò la Latina
E' la chiesa più antica di Sciacca e uno dei più interessanti esempi di quell'arte siculo-bizantina che, ricca di elementi d'arte islamica, fiorì sotto la dominazione normanna.
Fondata tra il 1100 e il 1136 dalla contessa Giulietta, L'interno è a croce latina, con una sola navata, coperta da un soffitto ligneo; le pareti nude,
Chiesa di San Domenico
Porta del SS. Salvatore
Porta Palermo
Chiesa Madre o Basilica di Maria SS. del Soccorso
fondata agli inizi del XII secolo dalla contessa normanna Giulietta, rimangono le tre absidi riutilizzate nella costruzione dell'attuale chiesa, le volte a costoloni e due portali ad arco gotico del XIV secolo, scoperti in seguito.
L'attuale chiesa, realizzata in epoca barocca. La facciata, rimasta incompleta, è ornata di tre statue di marmo bianco, una al centro sopra il frontone principale che rappresenta S. Maddalena, e le altre due in nicchie ad edicola, sopra i frontoni delle porte laterali.
Queste, insieme con altre due statue di marmo collocate in altre nicchie ad edicola sopra la porta della fiancata meridionale e settentrionale, provengono dalla antica chiesa normanna e sono opera di Gian Domenico Gagini. Nella chiesa, tra cui un'icona marmorea di Antonio Gagini e una statua di marmo raffigurante la Madonna della Catena attribuita ad allievi.
CHIESA DI SANT'AGOSTINO
L'interno, a pianta basilicale, è diviso in tre navate da una serie di pilastri che sorreggono archi a tutto sesto. Le volte e le pareti sono decorate con stucchi di gusto rococò, mentre sull'altare maggiore si trova una bella statua di marmo della Madonna del Soccorso (1538) del Gagini.
Castello dei Luna
Eretto per volere di Guglielmo Peralta, Conte di Caltabellotta, intorno al 1380, il Castello Luna porta il nome della famiglia che lo possedette dal 1400 in poi, in seguito al matrimonio di Margherita Peralta con il conte Artale Luna. In seguito, la proprietà passò a Sigismondo Luna che lo possedette fino al 1519, anno in cui si concluse quello che è passato alla storia come il "caso di Sciacca". www.castelloluna.it
CHIESA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI
La chiesa conserva il sarcofago del celebre giurista saccense Francesco Bicchetta (1509-1577), discendente dalla famiglia del famoso arcivescovo di Canterbury, Tommaso Becchet.
Chiesa di Santa Maria del Giglio
Fondata nel 1300, fu ricostruita una prima volta nel 1565 e una seconda nel 1641.
La parte superiore, col campanile cuspidato al centro, è un'aggiunta moderna, che contrasta con la linea severa dell'antico prospetto rinascimentale con pilastri, archi a tutto sesto e cantonali costruiti con conci di pietra locale.
Sulla facciata sotto il portico, sono murate cinque palle di cannone che furono sparate nel 1600 da alcune navi britanniche in navigazione nelle acque saccensi, che avevano scambiato per colpi di cannone rivolti contro di loro i botti dei mortaretti per i festeggiamenti per la festa della Madonna.
L'interno è a forma di croce latina ed è diviso in tre navate da colonne.
CHIESA SANTA MARIA DELLE GIUMMARE (Valverde)
Fu fondata con l'annesso duplice monastero all'inizio del XII secolo dalla contessa normanna Giulietta, figlia del Gran Conte Ruggero, che fu signora di Sciacca dal 1100 al 1136.
Ricostruita nel XVI secolo, ha subito anche in seguito numerosi rimaneggiamenti .
Di interesse è la facciata principale, che, a parte il finestrone e il portale centrali, che sono d'età barocca, ha tutte le caratteristiche di un palazzo medievale, piuttosto che di un edificio religioso.
Realizzata nel 1530 in stile gotico-catalano, la chiesa si articola in tre corpi: quello centrale, circoscritto da due robusti pilastri, corrisponde alla chiesa vera e propria, mentre quelli laterali, a forma di torri merlate con bifore e finestrine ad arco inflesso, corrispondono al monastero.
Il prospetto della chiesa è circondato da un ballatoio merlato con piombatoi di difesa sostenuti da archetti inflessi poggianti su dodici beccatelli.
Due palme nane ai lati della porta di ingresso sono poste in ricordo delle giummare che una volta rivestivano i terreni circostanti e dalle quali deriva il nome della chiesa.
L'interno ad una sola navata, conserva quasi intatta l'atmosfera barocca originaria, con le ringhiere panciute in ferro battuto delle tribune, le caratteristiche grate, le finestre e i comunichini di bronzo dorato.
Degno di nota è il dipinto su tavola 'S. Maria di Valverde' del XIV secolo, portato a Sciacca dalle monache di Valverde di Caltabellotta, quando nel 1401 si trasferirono nel monastero delle giummare, che da allora prese anche il nome di Valverde.
La cappella della Madonna delle Grazie dalla caratteristica volta a crociera con costoloni e chiave di volta in conci in vista a forte rilievo ospita una bella statua marmorea della Madonna che regge il Bambino, che il Bellafiore ritiene essere lauranesca.
Tra i tesori delle giummare si trova un ostensorio d'argento con custodia in oro massiccio del 1697, donato da D. Accursia Perollo, vero capolavoro di oreficeria siciliana.
CHIESA SANTA MARIA DI LORETO
La facciata, in stile liberty è opera di Antonino Sorrentino; l'interno è ad una sola navata ed ha cinque altari
Palazzo Tagliavia
Il castello incantato
alle falde del Monte Kronio e a pochi chilometri da Sciacca, sorge il "Castello Incantato" di Filippo Bentivegna,uno spettacolo inventato dall'inventiva dell'uomo e della natura, dove, oltre a gli ulivi e ai mandorli, sorgono le teste scavate e scalpellate nella roccia dall'artista detto "Filippo di li testi".
www.castelloincantato.eu
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