Scordia turismo, guida turistica del Comune
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
è situata a 150 m s.l.m. sul versante settentrionale degli Iblei. Fondata nel 1628, ha pianta a scacchiera.
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La chiesa madre di San Rocco
Nell'anno 1628, contemporaneamente al suo palazzo, il principe A. Branciforte provvide a fare costruire la chiesa madre di San Rocco, patrono di Scordia, riservandosi su di essa, allora unica parrocchia del paese, il diritto di patronato, cioè la facoltà di designare il parroco, che poi sarebbe stato nominato dal vescovo.
Nel 1629 si cominciò a seppellirvi i morti, ma la chiesa andò completamente distrutta a causa del terremoto del 1693. Riedificata su progetto da molti attribuito a fra Michele della Ferla, fu riaperta al culto nel 1712.
Tuttavia assunse la forma e l’ampiezza attuale durante la parrocatura di Mario De Cristofaro (1830-1867), a cura del quale furono completate le ali della croce latina che forma la pianta della chiesa, divisa in tre spaziose navate adorne di stucchi e affreschi, con otto altari laterali sormontati da tele di non disprezzabile fattura, opere del senese Marcello Vieri (XVIII sec.) del romano Pietro Gabrini (1856-1926) e di artisti ignoti.
Particolare attenzione merita la pala della Madonna del Rosario, da alcuni attribuita al Caravaggio (1571?-1610), da altri ad un artista ignoto. A destra c’è la cappella di San Rocco, dove si custodisce il Percolo ligneo del 1884 con la plurisecolare statua del santo patrono, anch’essa in legno, che viene portata in processione ogni anno il 16 agosto. Il prospetto della chiesa, è un esempio del più puro barocco
chiesa di San Giuseppe
La chiesa fu realizzata a più riprese nel secolo scorso in pieno centro cittadino. Il suo prospetto, realizzato secondo i canoni del neoclassicismo
La chiesa di Santa Maria Maggiore
La chiesa di Santa Maria Maggiore sorge nell’attuale piazza Regina Margherita, in prossimità della villa comunale, nello stesso posto dove sorgeva la chiesetta di Santa Maria, la più antica del paese, già esistente quando Scordia era ancora un Casale.
L’attuale chiesa, in elegante e raffinato stile barocco,
La chiesa di Sant'Antonio
La chiesa di S. Antonio, annessa all’ex Convento dei Frati Riformati, delimita quest’ultimo dalla parte di ponente.
L’uno e l’altra furono voluti dal principe Antonio Branciforte su sollecitazione della moglie Giuseppina Campulo e del fratello Ottavio, vescovo di Cefalù e poi di Catania, il cui mezzo busto è collocato nel prospetto in posizione centrale in una nicchia all’interno del portale della chiesa.
Essa fu realizzata nel 1644, è ad una sola navata, ed è ricca di stucchi, affreschi, tele e sculture di notevole valore artistico.
Qui ci limitiamo a citare le opere più importanti, cominciando dalla statua lignea a grandezza naturale del Cristo alla Colonna, che reca la data del 1739.
La statua del Cristo alla Colonna viene portata in solenne processione la sera del Mercoledì Santo (fino a qualche anno fa la processione si svolgeva il Giovedì Santo).
La chiesa di San Gregorio Magno (del Purgatorio)
Attualmente è puntellata e chiusa al culto anche la chiesa di San Gregorio Magno, meglio nota come nota come chiesa del Purgatorio.
La chiesa di Santa Liberata
La chiesa di Santa Liberata è stata realizzata nei primi anni del nostro secolo. Essa sorge in via Cavour, e col suo prospetto semplice è orientata verso sud.
L’interno, di piccole dimensioni, ma ben decorato, è a croce greca. Tutta la parte destra è occupata da una grotta in pietra lavica simboleggiante quella di Lourdes, con le statue lignee della Vergine e di Bernadette
Museo botanico parco delle kentie via M. Carbone tel. 095 9702092
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