Tripi turismo, guida turistica del Comune
Alcuni Comuni godono di uno scenario naturalistico, altri sono sulla costa, troviamo borghi, poco sconosciuti, altri sono paesi da visitare e scoprire lontano dal traffico delle grandi città, chi fa parte del patrimonio Unesco, chi si distingue per l'arte, l'architettura, la cultura, chi per lo slow food, scopriamoli.
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Tripi turismo, cosa fare, cosa vedere
Tripi turismo, cosa fare, cosa vedere
Tripi è posto sul crinale di un rilievo, che da est domina con altre pareti rocciose un tratto della valle del torrente Mazzarà e ad ovest discende, con declivio più dolce, verso il torrente Tallarita, a 450 metri s.l.m. è sormontato dai ruderi di un antico castello medievale sito a circa 600 metri s.l.m., raggiungibile tramite un viottolo. Da qui la vista spazia su uno scenario d’ incomparabile bellezza , ad est il promontorio di Tindari col suo Santuario, Capo Milazzo e l’incanto delle isole Eolie , a Sud-Ovest lo scenario della cima dell’Etna.
L'antica comunità che risale alla preistoria siciliana, le cui origini riaffiorano grazie agli scavi archeologici.
L’attuale toponimo ha origine, probabilmente, nel XIII secolo, per l’articolarsi di tre nuclei abitativi, Piano, Casale e Tripi, quindi “TRIPOLIS”.
Nell’età del bronzo dal XVIII al XII sec. a .c. i Peloritani erano sede di numerose comunità che sfruttando le vie d'acqua potevano spostarsi dal versante tirrenico a quello ionico.
La viabilità si articolava attraverso sentieri che permettevano di comunicare tra un versante e l'altro dei due mari.
Tripi si trova al centro di questo vasto territorio chiamato “ Abakainon ” o " Abaceno " che fu protagonista di eventi storici quali le battaglie fra le città Greche di Sicilia.
Secondo Luigi Bernabò Brera il territorio di Abakainon doveva essere tanto esteso da confinare col territorio di Messina fino al torrente Mazzarrà ed alla costa tirrenica.
In eta’ greca ebbe una zecca con emissioni monetali proprie. In seguito alla fondazione di Tindarys , verso il 396 a.C. ad opera di Dionigi I fondata su parte del territorio sottratto alla città di Abakainon, la città ebbe un progressivo decadimento. Nel 36 a.C. la città venne distrutta a seguito della lotta tra Sesto Pompeo e Cesare Ottaviano “Augusto”.
Chiesa Madre è intitolata a San Vincenzo Martire, dalla sua sommità si vede il paese, la ricorrenza è il 22 Gennaio, ma per tradizione si festeggia la prima domenica di settembre. La processione si svolge con la statua del Santo condotta per le strade ed i vicoli del paese.
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