Itinerarium Pulchritudinis, nella Madonie - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.
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Nell' itinerario "Itinerarium Pulchritudinis, nella Madonie" ti si propone un percorso ad anello da Cefalù a Cefalù, ideale per i turisti slow che amano il trekking.
Immerso nella bellezza delle Madonie, questo itinerario ti permetterà di scoprire panorami mozzafiato e luoghi incantevoli. Non ti resta che scegliere il giorno e partire alla scoperta di questa terra magica!

Itinerario Via Pulchritudinis

Abbiamo pensato, nel cuore delle nostre Madonie, ad una sorta di anello che ricomprende un insieme di luoghi, di opere, di celebrazioni, da vivere in prima persona, leggendovi dentro tutto l’amore e la fede da cui hanno avuto origine e che ne permettono la custodia e la valorizzazione. I visitatori, nella Via Pulchritudinis diverranno al contempo pellegrini ed escursionisti, immersi in un contesto culturale che fa della natura una cornice emozionale autentica.

Madonìe gruppo montuoso della Sicilia settentrionale, tra le valli dei fiumi Pollina a E e Torto a W. Prosecuzione verso W della catena dei Nebrodi, è costituito da rocce calcaree e dolomitiche e culmina a 1979 m nel pizzo Carbonara. È compreso nel Parco Regionale delle Madonie. https://www.parcodellemadonie.it/

Tenendo conto delle caratteristiche morfologiche del territorio è stato possibile sviluppare dei percorsi di visita attraverso un sistema di congiungimento a tappe di tutti i comuni del territorio della Diocesi di Cefalù creando dei piccoli pellegrinaggi che permettono al visitatore di scoprire tutte le bellezze che il territorio preserva secondo un sistema “ad anello”.
Diocesi di Cefalù
Servizio Pastorale turismo e tempo libero
Tel 0921 926389
Cell 335 456704
turismo@diocesidicefalù.org

Cefalù e l'itinerarium Pulchritudinis

Cefalù comune della Città Metropolitana di Palermo, 16 m s.m., patrono Trasfigurazione del Signore 6 agosto, inclusa nel Parco Regionale delle Madonie.

Cefalù è considerata una delle più belle località balneari dell'Italia, non offre solo mare e una spiaggia per la tintarella. La città costiera, sulla costa nord-orientale della Sicilia, è famosa anche per la sua cattedrale normanna, il centro storico medievale, il museo archeologico e la cucina a base di pesce, una salita alla rocca per non perdersi il suggestivo panorama dall'alto dei suoi 280 metri

La Rocca, dalla sommità della rupe che domina l’abitato, da dove si apriva l’antica porta di Terra, accesso alla città per chi proveniva dall’entroterra. Sull’orlo dello strapiombo rimangono i resti, più volte rimaneggiati, della fortificazione di probabile epoca bizantina; più arretrato, il santuario preistorico detto tempio di Diana, costruzione megalitica del IX secolo a.C. sulla quale in epoca greca venne edificato un altro edificio, poi trasformato in chiesa bizantina.

Corso Ruggero dove prospetta la settecentesca chiesa di S. Maria della Catena, Piazza Duomo dominata dalla Cattedrale che si staglia contro la parete della Rocca, il Seminario e il Palazzo Vescovile, il palazzo Maria, probabile residenza regia, e il palazzo Piraino all’angolo sud con corso Ruggero, il palazzo del Municipio, ex monastero di S. Caterina del tutto trasformato.

La Cattedrale voluta da Ruggero II come voto per la grazia ricevuta di essere scampato a una tempesta approdando a Cefalù, la basilica venne costruita a partire dal 1131. L’edificio risulta ‘fuori scala’ rispetto al tessuto urbano circostante e le due torri gli conferiscono un aspetto affascinante e austero. L’abside, le pareti contigue e la volta sono un trionfo di mosaici antecedenti quelli del Duomo di Monreale. Nel catino absidale campeggia l’enorme mosaico del Cristo Pantocrator.  Annesso alla Cattedrale, il chiostro (XII secolo) è stato in parte ricostruito in seguito all’incendio che lo distrusse nel XVI secolo.

Museo Mandralisca, creato nel 1934, il museo comunale situato alle spalle del Municipio prende il nome dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca, scienziato ed erudito ottocentesco. Uomo dai molteplici interessi, il più famoso è il Ritratto d’ignoto, straordinaria opera di Antonello da Messina databile tra il 1465 e il 1476.

Lavatoio Medievale sul Fiume Cefalino, un corso d’acqua creato secondo la leggenda dalle lacrime di una ninfa, pentita di aver ucciso l’amante che l’aveva tradita.

Il Santuario Di Gibilmanna nell’omonima frazione e dedicato alla Santissima Vergine, si trova a circa 800 m s.l.m. sulle pendici occidentali del Pizzo Sant'Angelo, cima delle Madonie, sulla cui cima esisteva una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. Museo Fra Giammaria da Tusa

Gangi e l'itinerarium Pulchritudinis

Gangi comune della Città Metropolitana di Palermo, 1011 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio, fa parte del circuito i borghi più belli d'Italia
La chiesa madre di San Nicola, affiancata da un grandioso campanile trecentesco formato dalla torre dei Ventimiglia inglobata nella struttura della chiesa, custodisce opere dei pittori locali Gaspare Vazano e Giuseppe Salerno (sec. XVI-XVII).
le chiese dell'Abbadia (sec. XVIII), di San Paolo (sec. XVI), di San Cataldo (sec. XVI, restaurata nel sec. XIX) ,
gli edifici civili, i palazzi Mocciaro (sec. XIX) e Bongiorno-Li Destri (sec. XVIII).
Fuori dall'abitato è l'ex monastero benedettino di Gangivecchio (sec XIV), trasformato in masseria.

ll castello Ventimiglia di Gangi è un castello trecentesco che si erge sul Monte Marone sovrastando l'abitato e dominando le due valli del torrente Rainò.
Fu edificato fra la fine del XIII e i primi decenni del XIV secolo ad opera di Enrico Ventimiglia, conte di Geraci e signore di Gangi. Il castello non fu la dimora abituale per la famiglia Ventimiglia che utilizzarono come principali abitazioni i castelli di Geraci e di Castelbuono. Oggi è una residenza privata.

La Cripta delle Mummie di Gangi, conosciuta anche come il Museo della Morte o la Cripta dei Preti A Fossa di Parrini, è un luogo in cui sono conservati, in perfetto stato, un centinaio di corpi mummificati di ecclesiastici. La cripta è situata nei sotterranei della chiesa di San Nicolò a Gangi.

Il comune è interessato dalla strada statale 120 dell'Etna e delle Madonie

La Via degli Odori a Gangi, Piante Officinali e Aromatiche
La Via degli Odori è un percorso sensoriale che si sviluppa lungo le strette vie del centro storico di Gangi, un itinerario botanico tra Chiese e vicoli caratteristici dove è possibile inebriarsi dei profumi di circa 30 specie di piante aromatiche ed officinali. L’iniziativa è del Comune di Gangi e della Proloco in collaborazione con l’associazione Ecoborgo.

Cravaccata, il Carnevale di Gangi. Il martedì grasso a Gangi, si festeggia il Carnevale, con la tradizionale manifestazione A Cravaccata.
L’origine della manifestazione coincide con quelle che si svilupparono in Europa nel XVIII sec., consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo, dove ha luogo la premiazione dei vincitori. https://www.facebook.com/prolocogangi/

Sagra della Spiga e Festa di Burgisi"  ad agosto, appuntamento con la storia del Borgo di Gangi (PA), dalla più recente a quella che affonda le sue radici nel mito. La manifestazione si tiene la 1° e  la 2° domenica di agosto, essa rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura della vita contadina di un tempo, intrecciandoli alla mitologia pagana e in particolare alla celebrazione del mito di Demetra, dea delle messi.
La manifestazione consta di vari momenti:
"A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore), a cavallo di un asino, nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;
"U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano;
"A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza;
"Il corteo di Demetra": costituisce il momento culminante e più spettacolare delle manifestazioni legate alla Sagra della Spiga, e si svolge nel pomeriggio della 2ª domenica di agosto, la Sfilata è aperta dal Corteo di Ziti, a seguire è "u Bagliu du Baruni" nel quale sfileranno tutti i personaggi tipicamente legati alla vita e all'attività della nobiltà contadina, nonché quanti usavano abitualmente, per ragioni economiche, frequentare il cortile del barone. Chiude il corteo la Sezione Mitologica dove sfilano tutte le figure legate al culto di Demetra, dea delle messi,  https://gangiborgodeiborghi.it/

Petralia Sottana e l'itinerarium Pulchritudinis

Petralìa Sottana comune della Città Metropolitana di Palermo, 1000 m s.m., patrono San Calogero 18 giugno.
Centro situato  nel Parco Regionale delle Madonie,
La chiesa madre dell'Assunta fu ricostruita nel sec. XVII su una del sec. XVI, di cui restano un bel portale tardogotico e il campanile sostenuto da un arco ogivale. All'interno conserva numerose opere d'arte, tra cui il trittico di anonimo quattrocentesco Madonna col Bambino e santi, pregevoli sculture rinascimentali e diverse tele di G. Salerno.
Nella chiesa della Trinità o della Badia, con portale tardogotico del sec. XV, è una pala marmorea di G. D. Gagini (1542),
ex chiesa di San Francesco è un edifico barocco a navata unica, affiancata dall’ex convento e da un campanile ricostruito nel 1744.
la Chiesa del Monte di Pietà ospita tradizionalmente un grande presepio che riproduce fedelmente gli scorci della cittadina,
la Chiesa della Misericordia, affiancata dalla torre campanaria con al centro una meridiana.
Nei dintorni di Petralia Sottana si trova Piano Battaglia, il Santuario della Madonna dell’Alto, meta di pellegrinaggi soprattutto in occasione della festa di agosto,
il Santuario di Bilici dove si venera un crocifisso realizzato da fra Innocenzo da Petralia.
L'ultima settimana di agosto si esegue l'antico ballo contadino “della Cordella”.

Scillato e l'itinerarium Pulchritudinis

Scillato comune della Città Metropolitana di Palermo, 218 m s.m., patrono: Madonna della Catena 21 agosto, situato nelle Madonie, nel cui parco regionale regionale è compreso.
Frazione di Collesano, divenne comune autonomo nel 1961.
Nell'abitato sorgono la chiesa di Maria Santissima della Catena, che conserva una statua della Madonna di scuola gaginesca, e il settecentesco palazzo Cirino.

Blufi e l'itinerarium Pulchritudinis

Blufi comune della Città Metropolitana di Palermo, 725 m s.m., patrono Madonna dell'Olio 8 settembre,
situato sul versante meridionale delle Madonie. Seguì sempre le vicende di Petralia Soprana, di cui fu frazione fino al 1972, quando si costituì in comune autonomo.

Il Santuario della Madonna dell'Olio di Blufi sorge nell'aperta verde campagna, in una ridente solitaria posizione, sul declivio di una collina.
Nel luogo in cui sorge il santuario è documentata l'esistenza di una chiesetta sin dall'epoca medievale. La denominazione Madonna dell'Olio deriva dalla vicina sorgente di olio minerale, utilizzato come rimedio per alcune malattie cutanee, ma non si esclude che possa alludere alla presenza di oliveti nella zona in tempi antichi, la facciata, in stile settecentesco,

Migliaia di tulipani rossi crescono spontaneamente nei campi di fronte il santuario, tra alberi, mandorli ed ulivi. un tappeto rosso di tulipani, che richiama molti curiosi, a far da cornice a tale spettacolo sono le vette innevate delle montagne madonite.

Sagra del Finocchietto Selvatico a maggio a Blufi, l'evento si svolge generalmente la seconda domenica di maggio, per celebrare un prodotto tipico dalla bontà e dalle caratteristiche gastronomiche uniche. https://www.facebook.com/sagrafinocchietto/

Il 14 agosto nel pomeriggio Pellegrinaggio dalla Parrocchia Cristo Re di Blufi al Santuario dMadonna dell'Olio dove si svolge la santa messaa. Nel tardo pomeriggio si svolge la tradizionale rappresentazione "A Spartenza dell'urtima aria". Desustazione di prodotti tipici: "quagliata", tuma, ricotta e pane cunsato. Veglia notturna.

Alia e l'itinerarium Pulchritudinis

Àlia comune della Città Metropolitana di Palermo, 726 m s.m., patrono: Santa Maria delle Grazie 2 luglio.
la settecentesca parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, il Santuario accoglie anche un organo elettro-meccanico del 1974, composto da 18 registri oltre le pedaliere, per un totale di 1200 canne.
la chiesa di Santa Rosalia (edificata nel sec. XIX in luogo di una più antica) a pianta ottagonale,

l'ex palazzo baronale Santacroce-Sant'Elia.
il palazzo Guccione. L'edificio risale al XIX secolo e fu fatto costruire dall'omonima famiglia, una delle più facoltose di Alia, in stile eclettico con forti riferimenti al Liberty siciliano della scuola di Ernesto Basile

Teatro, musica e soprattutto lettura. La cultura ad Alia, la città giardino a ridosso delle Madonie, è in continuo fermento e una dimostrazione arriva da uno dei suoi appuntamenti più attesi, quello con il premio letterario Grotte della Gurfa,  https://www.facebook.com/LaFucinaAC/
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