Land art Sicilia, l'arte contemporanea - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

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Land Art in Sicilia

La land art è una forma d’arte contemporanea, l'arte della terra, nata negli Stati Uniti, si  caratterizzata per l’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, negli spazi incontaminati per creare un legame unico tra l’individuo ed il luogo nel quale l’artista vuole lasciare un segno indelebile,  il paesaggio è non solo soggetto ma materia stessa dell’opera

In tale scelta era insito un rifiuto dell'artista del museo, esce dallo spazio tradizionale della galleria o del museo e interviene direttamente sul territorio , come luogo dell’opera d’arte, le opere hanno per lo più carattere effimero e restano affidate specialmente alla documentazione fotografica e video, a progetti, schizzi.

Gli artisti che hanno individuato nella natura la loro area operativa, infatti, non puntano tanto al risultato quanto al processo e alla realizzazione di un’esperienza esemplare, la Land Art o Arte Ecologica prende le mosse sul finire degli anni ’60 e s’innesta in un sistema artistico più complesso, quello dell’Arte Concettuale e dell’Arte Povera in Italia, la povertà dei materiali non va intesa come recupero, piuttosto come ricerca di un rapporto diretto con l’universo circostante.

Le opere diventano azioni dell’uomo sulla natura, operazioni che mirano a sperimentare un rapporto per ridefinire e ricostruire, l'ambiente circostante.

Ora seguiteci e faremo un viaggio nella land art siciliana
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Taravella cinque pannelli dell'opera realizzata da Croce Taravella per Alia nelle grotte della Gurfa

L'artista palermitano ha voluto evocare il sito archeologico nella creazione di un'installazione scultura di circa duecento metri quadrati, perché la città venisse riqualificata attraverso l'arte contemporanea
Un progetto voluto dall'amministrazione comunale, è legato alla storia e al mito delle Grotte della Gurfa.
Un patrimonio inestimabile valorizza il Belvedere di Alia, sono cinque grandi pannelli autoportanti e adagiati sulla roccia in altorilievo.

Ha realizzato altri interventi ambientali ed installazioni permanenti in Italia e dall'estero, nell’entroterra siciliano, a Mazzarino in provincia di Caltanissetta (Lago di Pietra, Azienda Agricola Floresta, 2000), a Nicosia in Provincia di Enna (Furia Nebrodensis, Casa Mancuso, 2001) e a Bagheria in provincia di Palermo (II Grande Guerriero, al Museo Renato Guttuso di Villa Cattolica ed in Australia).

Il maestro Croce Taravella, nato nel 1964 a Polizzi Generosa, dedito alla pittura sperimentale e alle tecniche legate all'impatto cromatico.
Àlia comune della Città Metropolitana di Palermo, 726 m s.m.,
patrono Santa Maria delle Grazie 2 luglio,
La parrocchiale di Sant'Agata (1582), costruzione rinascimentale a pianta basilicale e a tre navate, custodisce un altare maggiore marmoreo e un pregevole coro ligneo settecenteschi.

Le sentinelle al Parco Buticari di Nizza di Sicilia

Al Parco La Rocca di Buticari a Nizza di Sicilia, l’inaugurazione delle opere Le Sentinelle del grande artista internazionale Alfio Bonanno. Le sentinelle sono tre imponenti strutture espressione della land art.

Il progetto Alle Radici, di Alfio Bonanno è proposto dall’associazione culturale , nel comune di Milo, con installazioni site specific in sei prestigiose cantine vinicole partners (Aeris-I Vigneri, Barone di Villagrande,  Benanti, Eredi Di Maio, Maugeri e Tenute di Nuna), oltre un percorso per vedere le sue installazioni presso le due cantine di Milo Aeris-I Vigneri e Barone di Villagrande.

Nizza di Sicìlia comune della Città metropolitana di Messina, 9 m s.m.,
patrono San Giuseppe 19 marzo

Gibellina ed il Cretto di Burri

Un esempio unico di land art risale al terremoto del 1968 che colpì la Valle del Belice in Sicilia, in seguito a quella calamità, vennero realizzare alcune opere, il cretto di Burri ne è un esempio il più importante della zona di Gibellina, molti altri ne sono seguiti sempre nella zona, una visita che non può non essere svolta nei luoghi del post ettemoto un'area ricca di arte moderna.
La valle del Belice è sicuramente uno dei territori più belli della Sicilia Occidentale, un territorio collinare , con mare, cultura, storia, gastronomia e ospitalità.
Si può usufruire delle incantevoli spiagge dalla vegetazione incontaminata, dai siti archeologici, alle bellissime Chiese, ed infine i luoghi colpiti da un disastroso terremoto dei quali rimangono imponenti rovine. Insomma vi attende un percorso storico-culturale che parte dalla preistoria passando per diverse popolazioni, senza farsi mancare mare e ottima cucina, numerose le cantine vinicole.

Il Grande Cretto è un’opera di Land Art realizzata da Alberto Burri, tra il 1984 e il 1989, sulle macerie del centro storico della vecchia città di Gibellina, distrutta dal terremoto del Belice del 1968, e si ricollega alla poetica dei Cretti realizzati da Burri negli anni Settanta. L’opera ricopre circa dodici ettari di terreno ed è composta da più di centoventi blocchi di cemento, realizzati inglobando le rovine delle abitazioni del centro storico distrutto dal terremoto. Il Grande Cretto ricopre con un manto di cemento bianco le vecchie vie cittadine e attraverso lo spazio creato con le crepe, permette il passaggio al pubblico che diventa così partecipe dell’opera. Nel 2015 l’opera è stata completata, divenendo una delle opere ambientali più estese d’Europa.
Gibellina comune in provincia di Trapani, 227 m s.m., patrono San Rocco 16 agosto.
Sul viadotto d'ingresso a Gibellina sorge la Stella del Belice, gigantesca porta-scultura di Pietro Consagra, divenuta il simbolo della città.
Tra le varie realizzazioni architettoniche spiccano il Meeting, un edificio per i congressi, realizzato dallo stesso Consagra, in acciaio e cristallo, il Centro civico e culturale di Vittorio Gregotti, Giuseppe Pirrone e Alberto e Giuseppe Samonà.
Agli stessi architetti si deve anche la costruzione che ospita il Municipio, fronteggiato dalla Torre Civica di Alessandro Mendini.
Di Ludovico Quaroni è la chiesa madre, mentre a Franco Purini e a Laura Thermes si devono il Sistema delle Piazze e la Casa del Farmacista.
Il Palazzo Di Lorenzo, opera di Francesco Venezia, è una particolare casa-museo in cui si sovrappongono stili antichi e moderni e nel cui cortile è inglobata la facciata recuperata da un antico palazzo della vecchia Gibellina.
Nel 1996 è stato istituito nel “baglio” Di Stefano, imponente edificio rurale trasformato in sede di istituzioni culturali e residenza di artisti e studiosi ospiti della città,
il Museo delle Trame Mediterranee, che raccoglie ed espone tessuti, gioielli, ceramiche, costumi, reperti archeologici, sculture e quadri provenienti da molti paesi del Mediterraneo.
Nel granaio è allestita la sezione d'arte contemporanea, con alcune tra le opere donate dagli artisti che, nel corso degli anni, hanno lasciato segni tangibili a Gibellina (Mario Schifano, Pietro Consagra, Toti Scialoja, Carla Accardi ecc.).
Il Museo Civico, che comprende una ricca collezione di arte contemporanea, una sezione etno-antropologica e una storica.
In un'antica casa contadina rimasta indenne dal terremoto del 1968 è stato allestito il Museo Etno-Antropologico della Valle del Belice con la ricostruzione dei cicli lavorativi del grano, della vite, dell'olivo, del lino e del formaggio, e numerosi attrezzi relativi ad arti e mestieri tipici della zona.
Tra giugno e settembre si svolgono a Gibellina le “Orestiadi”, che prevedono un ciclo di rappresentazioni classiche e rassegne di prosa, musica etnica e arti visive.
Sulle rovine del paese antico Alberto Burri ha realizzato il Grande Cretto di Gibellina, uno degli esempi di Land Art in Sicilia, il Cretto è una tra le opere d'Arte Contemporanea più estese al mondo.

Land art visibile per i passeggeri di Fontanarossa

Un’altra opera di land art è visibile per i passeggeri di Fontanarossa, si tratta di un occhio gigante creato con centinaia di piante diverse ispirato al mito dei Ciclopi.
Un opera intitolata "Un colpo d'occhio", realizzata con cipressi, lantane ed agavi dalla paesaggista britannica Clare Littlewood

Le opere di Fiumara d'arte ed il suo Hotel atelier sul mare

Presso Fiumara d'Arte, nel torrente Tusa numerose opere possono essere visitate dal turista attento alle opere d'arte moderne. La Fiumara d'arte è un museo, all'aperto costituito da una serie di sculture di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa, oggi a carattere torrentizio, che sfocia nella costa tirrenica della Sicilia nei pressi di Castel di Tusa, frazione del comune di Tusa, e che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi con un percorso di venti chilometri, fino all'antica città di Halaesa. Da non perdere l'albergo

Tusa comune della Città Metropolitana di Messina, 614 m s.m., patrono Maria Santissima Assunta 15 agosto,

La Chiesa Madre di Tusa, dedicata a Maria SS. Assunta, si distingue per il suo bel portale d’ingresso in stile gotico. Fu realizzata nel XVI secolo nella parte più alta dell’abitato, nel luogo dove sorgeva il Palazzo, di cui rimane l’antica torre, che funge da campanile. E’ a pianta basilicale con tre navate separate da colonne con archi a tutto sesto, ospita numerose cappelle ed una cripta, e custodisce opere di pregio, tra cui un trittico in marmo attribuito al Gagini.

La Chiesa di San Giovanni Battista è in stile arabo-normanno e presenta un bel campanile con la guglia rivestita da maioliche a tinte policrome. Conserva una statua di San Giovanni, ascrivibile a Giovanbattista Li Volsi.

Un quadro raffigurante la Trasfigurazione del 1614 di Nicolò Mirabella si può invece ammirare nella Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, assieme al dipinto raffigurante la Consegna delle Chiavi a San Pietro.
A nord-ovest del centro abitato sorge il Calvario che si sviluppa con un’originale struttura a forma di cuore, con una scalinata in pietra che conduce a tre croci in ferro battuto.

La chiesa più antica è invece quella consacrata a San Nicola, con la cinquecentesca torre campanaria, che risale all’epoca della fondazione del paese e fu prima Matrice.

Una visita l’Antiquarium di Tusa, ospitato in quello che un tempo era il Monastero delle Benedettine, che espone mosaici d’epoca romana appartenenti ad una villa.

Nella frazione Castel di Tusa sono alcune opere appartenenti al percorso d'arte contemporanea all'aperto “Fiumara d'arte”.

Teatro Andromeda, il capolavoro visionario dell'artista pastore

Il teatro Andromeda, a Santo Stefano Quisquina, un’esperienza mistica, quasi surreale, tra i monti Sicani, nel cuore della Sicilia, in corrispondenza del solstizio d’estate l’ombra del sole proiettata da un disco posto alle spalle del palco proietta un cerchio che coincide con uno spazio nero circolare sul palco. Allo stesso modo dalla bocca di una scultura posizionata fuori dal teatro Andromeda passa un raggio di sole.
L'artista di nome Lorenzo Reina ha realizzato in una zona panoramica della città un palco circolare e dei posti a sedere costituiti da dei blocchi di pietra riproducono la forma delle stelle della costellazione di Andromeda da cui il nome e il numero di posti a sedere uguale alle stelle della costellazione.
Attorno alla struttura il proprietario ha creato un percorso artistico con una serie di sculture concesse da altri artisti come Icaro morente di Giuseppe Agnello del 2007, oppure la scultura Imago della parola


Santo Stéfano Quisquina comune del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, 730 m s.m., patrono Santa Rosalia prima domenica di giugno e martedì successivo,
La chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari (sec. XVI) conserva un crocifisso in legno intagliato.
Chiesa di Sant'Antonio Abate o del Purgatorio, fondata nel 1708 la chiesa di San Antonio Abate ad unica navata con volta a botte è ricca di opere provenienti dal vicino ex convento di S. Domenico (oggi palazzo municipale), le opere sono tutte datati intorno al Cinquecento e il Seicento. Le opere più importanti sono un crocifisso ligneo del Settecento, una statua della Madonna Immacolata sorretta dagli angeli del Settecento e una statua di Sant'Antonio Abate rivestita d'oro zecchino del Seicento.
Degni di nota sono il palazzo dei Ventimiglia (1745) e la fontana in pietra del Settecento in piazza Castello.

Chiesa di San Calogero (XIX secolo).
A quota 967 m s.l.m. sorge la cinquecentesca chiesa di San Calogero, sul pizzo dell'omonimo monte, più volte restaurata, raggiungibile attraverso una stradella nel bosco, si può scorgere una splendida chiesetta che il punto silenzioso, elevato e panoramico la rende particolarmente suggestiva.

Nei dintorni è il santuario di Santa Rosalia alla Quisquina (1760), decorato da alcuni affreschi ottocenteschi dei fratelli Manno.

Farm Cultural Park a Favara

Sorge all'interno del Cortile Bentivegna, un aggregato a sua volta costituito da sette piccoli cortili che ospitano piccoli palazzi ed è situato nei pressi del centro storico di Favara. Oltre che come museo si propone anche come centro culturale e turistico dove vengono allestite mostre pittoriche temporanee e installazioni permanenti di arte contemporanea.

The Embassy of Farm a Mazzarino

Una seconda sede, il progetto di Farm Cultural Park fa il bis aprendo una nuova sede in provincia di Caltanissetta e precisamente a Mazzarino, si chiama “The Embassy of Farm”, l’Ambasciata di Farm a Mazzarino è insediata nello storico palazzo della famiglia Bartoli.

Piano Battaglia Land Art

La natura si fa arte, si prevede la realizzazione di installazioni site specific, sculture, opere d'arte nate rigorosamente da materiali naturali del territorio, create da artisti, progetto, che nasce in sinergia con l', frutto di un protocollo d’intesa tra l’ente e l’associazione .

Il primo artista ad arrivare sulle Madonie è stato , uno dei più accreditati scultori di opere legate al territorio.
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