Paesi i più alti in Sicilia - Itinerari in Sicilia, vuoi visitarla ma non sai da dove iniziare?

Itinerari in Sicilia

Se vuoi visitare la Sicilia e non sai da dove iniziare. Siamo qui per aiutarti. Scopri le migliori destinazioni in Sicilia e pianifica il tuo viaggio.
Che tu sia un appassionato di arte, di gastronomia o di natura, la Sicilia ha qualcosa da offrire a tutti. Esplora le strade, immergiti nelle acque cristalline o assapora i sapori autentici.
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I Comuni più alti in Sicilia, da visitare

Sul nostro sito troverai itinerari dettagliati che ti guideranno attraverso i paesi più alti dell'isola. Tra le tante curiosità che offriamo, ti sveliamo i comuni che si trovano sopra il livello del mare. Questi dati sono misurati con precisione nel palazzo del municipio di ogni paese. Scopri con noi le bellezze nascoste di questi affascinanti luoghi siciliani.

Tra le tante curiosità sulla Sicilia, ce n’è una che riguarda l’altitudine sopra il livello del mare.
Abbiamo, realizzato un elenco che mette in ordine i paesi sulla base dell’altezza, tutti quelli sopra gli ottocento metri.
Il valore viene misurato convenzionalmente al piano terra della sede del Palazzo Municipale.
Il nostro viaggio in Sicilia ci porta oggi a scoprire in questa terra, universalmente nota per il suo mare e le sue spiagge, i Comuni che godono di panorami mozzafiato.

Per misurare quelli che si trovano più in alto, viene preso convenzionalmente il paese corrispondente al piano terra della sede del Palazzo del Municipio, mentre il livello zero del mare viene determinato dall’utilizzo del mareografo, uno strumento che registra le variazioni e calcola il valore medio del livello del mare. Vi anticipiamo subito che il paese più alto della Sicilia è Floresta che, con la sua altitudine di ben 1275 m.s.l.m. guarda tutti dall’alto in basso.

Molti dei Comuni dell’elenco si trovano sulle Madonie, sui Nebrodi o sui Peloritani. Tra questi non mancano alcuni dei borghi più belli d’Italia, tra cui Petralia Soprana, Geraci e Montalbano Elicona, Comuni da scoprire, tra i Comuni più alti troviamo Enna capoluogo di provincia il più alto d'Italia.
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Capizzi, i Comuni più alti in Sicilia

Capizzi comune della Città metropolitana di Messina, 1100 m s.m., patrono: san Giacomo 26 luglio, è compreso nel Parco Regionale dei Nebrodi
La chiesa madre, con facciata del locale Pietro del Campo (1800), conserva un portale gotico del 1234 e un fonte battesimale medievale appartenenti alla costruzione primitiva,
la chiesa di San Giacomo è una statua attribuita ad Antonello Gagini (sec. XV-XVI),
la chiesa di Sant'Antonio Abate si trova una tela del Patania (1842). Annesso alla chiesa è l'oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento.
palazzi nobiliari dei sec. XVII, XVIII e XIX abbelliscono l'abitato.

La Festa di San Giacomo Apostolo Maggiore, a luglio, patrono di Capizzi in provincia di Messina, è una delle feste più particolari e antiche della Sicilia. Il suo culto risale al tempo dei Normanni, quando fu edificato l'attuale Santuario di San Giacomo.   http://www.confraternitasangiacomocapizzi.it/

Nella notte fra il 31 agosto e il 1° settembre si celebra la Festa di Sant'Antonio: la tradizione vuole che i devoti viaggino a cavallo o sui muli fino ai boschi in contrada Cannella, dove consumano un pasto abbondante, per poi fare rientro al paese in processione.

Il Tartufo tra i sapori d’autunno - Sagra del Tartufo dei Nebrodi ad ottobre   https://www.facebook.com/sagratartufocapizzi/

Il cammino di San gioacomo  https://www.camminosangiacomosicilia.it/

Floresta, i Comuni più alti in Sicilia

Floresta, tra arte cultura ed ambiente, si trova sui Monti Nebrodi, sullo spartiacque tra il mar Tirreno e il mar Ionio, sorge a 1275 m s.l.m. è il comune più alto della Sicilia, la festa Patronale dedicata a Sant’Anna si celebra il 26 luglio
È un comune del Parco dei Nebrodi, https://www.parcodeinebrodi.it/

Ottobrando a Floresta, una manifestazione dedicata ai prodotti tipici e al folclore nel comune messinese immerso nei Nebrodi. Tutte le domeniche di ottobre, la classica carrellata di sagre e prodotti tipici conditi con arte, cultura, spettacoli e stand gastronomici, regina dei prodotti tipici locali è la provola

Festa di Primavera a Floresta, passeggiata naturalistica guidata. Per chi ha voglia di trascorrere giornate a contatto con la natura, sarà possibile partecipare alle escursioni nel territorio florestano attraverso percorsi naturalistici,  lambisce anche il territorio del Parco Fluviale del fiume Alcantara di cui nel territorio del Comune, sgorga la sorgente. http://www.parcoalcantara.it/

Ottobrando, una manifestazione dedicata ai prodotti tipici e al folclore nel comune messinese immerso nei Nebrodi. Tutte le domeniche di ottobre nei giorni, classica carrellata di sagre e prodotti tipici conditi con arte, cultura, spettacoli e stand gastronomici.  https://www.facebook.com/prolocofloresta/

I Tholos di Floresta, noti anche come Cùbburi, sono delle costruzioni a cupola realizzate in pietra utilizzate un tempo come rifugio dai pastori.

Cesarò, i Comuni più alti in Sicilia

Cesarò comune della Città Metropolitana di Messina, 1150 m s.m., patrono san Calogero 18 giugno e 21 agosto, è incluso nel Parco Regionale dei Nebrodi.
Del castello si conservano scarsi resti.
La chiesa madre, Duomo di Maria Santissima Annunziata, barocca, custodisce un crocifisso quattrocentesco dipinto su tavola.
Palazzo Zito

Sagra del suino nero e del fungo porcino dei Nebrodi a Cesarò a novembre. Una della manifestazioni più attese volte a valorizzare i prodotti del panorama nebroideo.   https://www.facebook.com/groups/230749616441901/

San Teodoro, i Comuni più alti in Sicilia

San Teodòro comune della Città Metropolitana di Messina, 1150 m s.m., patrono San Gaetano 7 agosto, fa parte dei 23 Comuni del Parco dei Nebrodi
la chiesa madre di Maria Santissima Annunziata (1692), la chiesa di San Teodoro e i resti di una torre.

Santa Domenica Vittoria, i Comuni più alti in Sicilia

Santa Doménica Vittòria comune della Città Metropolitana di Messina, 1027 m s.m., patrono Sant’ Antonio Abate prima domenica di settembre
chiesa dedicata a Santa Domenica, dal nome della principessa Vittoria Alliata di Villafranca

Sagra del Tartufo dei Nebrodi a dicembre

Montalbano Elicona, i Comuni più alti in Sicilia

Montalbano Elicóna comune della Città Metropolitana di Messina, 920 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre,
chiesa di Santa Caterina (che conserva una statua cinquecentesca della santa)
la chiesa dello Spirito, entrambe trecentesche.
La chiesa madre, dedicata a San Nicola di Bari, custodisce un altare decorato da bassorilievi gagineschi (1587) e varie opere barocche, fra cui un baldacchino ligneo. Il castello aragonese, restaurato, è del sec. XIV.

CIBUS BORGHI , Montalbano Elicona, tutte le domeniche di maggio. Stand gastronomici, Mercatino artigianale, Piatto del giorno, Rievocazioni storiche, Antichi giochi medievali, Visite al castello e ai musei in uno dei Borghi più belli d'Italia https://www.facebook.com/people/CIBUS-Borghi-Montalbano-Elicona/100091389266764/

FESTE ARAGONESI e Corteo Storico ad agosto, fiore all'occhiello dell'estate montalbanese. Rievocazione storica dell'arrivo del Re di Sicilia Federico III a Montalbano Elicona, sua residenza estiva prediletta. La manifestazione animerà con giochi e rievocazioni storiche l'intero paese, il corteo storico rievoca l'ingresso del re Federico II d'Aragona a Montalbano.  https://www.facebook.com/people/Feste-Aragonesi-di-Montalbano-Elicona/100084348930502/

Sagra della Ricotta a Braidi, frazione di Montalbano Elicona a settembre. Manifestazione ricca di musica, salotti culturali, degustazioni dolci e salate, arte, artigianato, folklore.  https://www.facebook.com/ottobraidi

OttoBraidi Festa d'Autunno a ottobre a Braidi frazione di Montalbano Elicona (Me). Stand degustazione, mercatino dell'artigianato, prodotti tipici frutti di stagione. Una sagra che punta ai prodotti più tipici dell'autunno: porchetta e funghi

Mistretta, i comuni più alti in Sicilia

Mistrétta comune della Città Metropolitana di Messina, 900 m s.m., patrono San Sebastiano 20 gennaio e 18 agosto.
Centro situato sul versante settentrionale dei monti Nebrodi, nel cui parco regionale è compreso. L'abitato, attraversato dalla strada statale Centrale Sicula
Nei secoli la sua posizione strategica è stata fondamentale, è da sempre la porta d’ingresso occidentale del Parco dei Nebrodi, punto di passaggio tra il massiccio centrale della Sicilia e il Tirreno, nota anche come sella dei nebrodi, si trova nel territorio del Parco dei Nebrodi..

Mistretta si trova a metà strada tra Palermo e Messina, dall’alto dei suoi 1000 metri sul livello del mare, il panorama che si può ammirare dalle parti più alte del paese è spettacolare: lo sguardo spazia dai boschi dei Nebrodi fino all’orizzonte, dove si possono ammirare sullo sfondo le isole Eolie.
Mistretta è stata fin dalle sue origini un cittadina di passaggio per la sua posizione strategica, furono gli Arabi a costruire il nucleo originario della Fortezza oggi solo ruderi dominano la cittadina.

La città di Mistretta insorse e, nel 1282, i cittadini di Mistretta si unirono alla rivolta dei Vespri siciliani. Sotto i Borbone, assunse un ruolo ancora più centrale in quanto elevata nel 1812 a capoluogo dell'omonimo distretto.
Dopo i “Vespri Siciliani”, con gli Aragonesi Mistretta diventò città demaniale, il Settecento rappresentò per la città un periodo di benessere: divenne una base commerciale grazie all’esportazione dei suoi prodotti.

Alla fine dell’Ottocento la presenza dell’architetto Basile – chiamato per la progettazione del cimitero – fu fondamentale per l’assetto della Mistretta che conosciamo oggi, con la costruzione di fontane, larghi, piazze, pubblici passeggi e l’abbellimento della Villa Garibaldi, un giardino meraviglioso proprio nel centro del paese (che non potete perdervi!).

Le chiese di Mistretta sono una più bella dell’altra: c’è la Chiesa di Santa Caterina di Amestrata, che risale al XIII secolo, e rappresenta sicuramente il nucleo più antico del borgo; c’è la Chiesa di San Giovanni, trasformata dall’ex sinagoga; e poi quella piccola perla della Chiesa Madre Santa Lucia, stretta da due torri con un portale seicentesco in pietra, con stili architettonici diversi e preziose opere dei Gagini.

Tra i monumenti più importanti c’è Porta Palermo, l’imponente arco d’ingresso della città, circondata da cinta murarie, elemento di protezione da eventuali attacchi esterni. Poi ci sono i Palazzi: Palazzo Tita (1885) con il portale impreziosito con meduse e mostri marini; Palazzo Salamone-Giaconia (1600) ristrutturato nel 1865, Palazzo Russo (1775), con portale ad arco a tutto sesto in pietra arenaria con alla sommità l’aquila rampante dello stemma nobiliare.

Il castello nel 1500 fu ridotto a carcere, poi i mistrettesi stessi nel 1600 distrussero ciò che ne rimaneva, e nel tempo i ruderi del castello e le rocce vicine vennero usati come cava di pietra per la costruzione delle case del paese.

Numerosi i Musei, n  cui vi sono documentati cicli produttivi, le attività lavorative e artigianali,

La festa di San Sebastiano
Di particolare importanza, in paese, è la festa di San Sebastiano che si svolge due volte l’anno con una particolarissima processione: il 20 Gennaio secondo il giorno di festa della chiesa e il 18 Agosto in cui il santo si commemora in Oriente.

L'8 settembre si svolge la Festa della Madonna della Luce, con la Sfilata dei Giganti, che rimandano alla tradizione di Mata e Grifone, i due mitici fondatori di Messina.
Le celebrazioni, tra le più caratteristiche della Sicilia, vedono protagonista la statua della Madonna della Luce, portata in processione per le vie di Mistretta insieme a una coppia di guerrieri Giganti, ovvero le statue in vetroresina di Kronos (il Tempo), che impugna una spada sguainata, e Mithia (il Mito), che reca sulla mano destra spighe e fiori di campo.
Questa particolare usanza trae origine dalla leggenda secondo cui un'immagine sacra della Madonna fu ritrovata insieme ad alcune ossa umane di notevoli dimensioni, attribuite a due giganti posti a guardia della Vergine. per festeggiare l’arrivo della Madonna a Mistretta. I Giganti si esibiscono nella loro ballata rituale, il ballo è esteriorizzazione del sentimento religioso in cui paganesimo e cristianesimo, popolare si fondono.
La ballata è speranza, è preghiera, è pantomima del corteggiamento.

Oggi per rendere omaggio ai boss della mafia si fanno inchinare le statue dei santi durante alcune processioni, anche se il gesto all’origine aveva altre motivazioni e faceva parte di una più ampia religiosità. Liquidato come gesto premoderno, in realtà l’obietivo era più complesso, voleva restituire interiorità alla devozione, oggi è sdoganata dalla categoria della religiosità deviata e si assiste ad una ingerenza che mira più in generale a volere controllare i tempi e i ritmi delle processioni religiose per rappresentare pubblicamente il proprio status sociale.

A pochi passi dai boschi incontaminati del Parco dei Nebrodi, il paese può vantare un sito naturalistico tutto da scoprire.

A circa quattro chilometri dal suo centro abitato, nella valle sottostante Montepiano, si trovano infatti le cascate di Mistretta, un vero e proprio capolavoro della natura. Nel raggio di meno di 500 metri se ne trovano altre sei, ciascuna con una propria caratteristica conformazione, le cui altezze oscillano dai 5 ai 25 metri. La maggior parte delle cascate si trova lungo due torrenti, che scorrono poco distanti l’uno dall’altro quasi paralleli: uno spettacolo da non perdere.

Molto apprezzati sono i dolci prodotti a Mistretta, uno da non perdere è la “pasta reale”, un caratteristico ed elegante dolce tipico della produzione amastratina. Preparato con pasta di mandorle, il dolce poggia su una base di pasta frolla sulla quale sono sovrapposte le figure modellate a mano, si fa cuocere pochi minuti dentro il forno e si cosparge di zucchero a velo. C’ è stato un tempo in cui veniva consegnato un vassoio o ,guantiera, in casa di una famiglia, ed era l’invito di partecipazione al matrimonio. Oggi il vassoio di dolci è stato sostituito dalla partecipazione scritta.

Sagra ru Cuddurune di Mistretta, a settembre l'evento gastronomico dedicato a una delle prelibatezze locali più amate da gustare nella variante dolce o salata.

Roccella Valdemone, i comuni più alti in Sicilia

Roccèlla Valdèmone comune della Città Metropolitana di Messina, 812 m s.m., patrono Santa Maria dell'Udienza 14-16 agosto
è compreso nel Parco Fluviale dell'Alcantara.
Del castello medievale sussistono pochi resti.
La chiesa madre custodisce un'ancona marmorea di Giacomo Gagini (1540), la chiesa di Santa Maria dell'Udienza.

Fiera Franca di Roccella 1463, corteo storico rinascimentale a cura dell'Associazione Culturale e Ricreativa Auricella di Roccella Valdemone  https://www.facebook.com/people/Associazione-di-Promozione-Sociale-Auricella/100064367904610/

L'Argimusco è un altopiano che si trova in Sicilia, poco a nord dell'Etna, all'incirca al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani, https://argimusco.it/


Ragalna, i comuni più alti in Sicilia

Ragalna comune della Città metropolitana di Catania, 830 m s.m., patrono Madonna del Carmine ultima domenica di settembre, è compreso nel parco regionale dell'Etna.
raccolto intorno alla ottocentesca Chiesa del Carmelo, il cui campanile sfida le vette del vulcano Etna. Un’altra chiesa importante per il paese è la parrocchia Santa Barbara


Il giardino Nuova Gussonea dell'Etna ubicato sul più alto vulcano d'Europa, viene istituito nel 1979, tramite una convenzione tra la Direzione Generale delle Foreste della Regione siciliana e l'Università di Catania.  https://digilander.libero.it/trentesimo_NGussonea/

Etna Cori Estate a Ragalna ad agosto, Musica, tradizione, cultura e folclore.  https://www.facebook.com/EtnaCoriEstate/

Autunno Ragalnese, il mercatino dei prodotti tipici del territorio. a novembre ogni domenica,  https://www.facebook.com/groups/98958812222/

Maletto, i Comuni più alti in Sicilia

Malétto comune della Città Metropolitana di Catania, 960 m s.m., patrono Sant’ Antonio da Padova seconda domenica di settembre
La chiesa madre di Sant'Antonio da Padova, riedificata nel 1877, conserva il campanile rinascimentale a cupola;
la chiesa cinquecentesca di San Michele
palazzo baronale degli Spadafora
Notevoli la fontana dello "sghiccio"  fontana settecentesca in pietra lavica.

Sagra della Fragola a luglio Maletto. Degustazioni di dolci e prodotti tipici a base di fragole. Ogni anno, nel mese di giugno, Maletto diventa la città delle fragole, https://www.facebook.com/sagradellafragolacittadimaletto/

Prizzi, i Comuni più alti in Sicilia

Prizzi comune della Città Metropolitana di Palermo, 966 m s.m., situato nell'alta valle del fiume Sosio. Fondato in epoca normanna, i cistercensi vi fondarono i monasteri di San Michele e di San Cristoforo. La chiesa madre risale al 1561; nella chiesa di Sant'Antonio Abate sono un gruppo raffigurante la Madonna col Bambino e un'acquasantiera, ambedue cinquecenteschi.
Nel centro storico le pareti delle case sono abbellite da murales colorati, opera di artisti siciliani
Del castello medievale alcuni resti

La Domenica di Pasqua a Prizzi
La Domenica di Pasqua a Prizzi, si svolge il Ballo dei Diavoli (U Ballu di Diavuli), una festa a metà tra il profano e il sacro.
La festa inizia quando la Morte e i Diavoli prendono possesso della città.che saranno i protagonisti del famoso Ballo dei Diavoli che si svolge in diversi quartieri del paese.
La tradizione prevede due momenti: uno religioso, che è quello dell’incontro fra la Madonna e il Cristo Risorto, a simboleggiare la rinascita di Gesù, e un momento pagano, che è quello del ballo dei diavoli che cercano di impedire “u contru”
La Morte, vestita di giallo, con una maschera e con in mano una balestra, va in giro per la città alla ricerca di anime da portare all’inferno. Quando sono catturate, le vittime della Morte sono chiuse in una casa e possono liberarsi solamente pagando un obolo.
I Diavoli indossano una tuta rossa e una grande maschera. Insieme alla Morte, trascorrono il pomeriggio facendo scherzi ai passanti e rinchiudendo le persone.
Il culmine della manifestazione avviene quando la Morte e i Diavoli tentano di impedire l’incontro delle statue della Madonna e del Cristo Risorto nella piazza principale di Prizzi.
Al terzo tentativo arrivano gli Angeli che colpiscono e uccidono le forze del male, mentre le campane suonano in segno di festa.
A quel punto la Madonna perde il suo mantello nero e si mostra con il suo vestito celeste, simboleggiando così il trionfo del bene sul male.
I Diavoli si arrendono e compiono un rito di purificazione dal peccato con il pigliar’a paci, inchinandosi per tre volte dinanzi alle statue della Madonna e di Cristo Risorto.

A Prizzi, esiste un'antica tradizione, ricorrere alla Madonna del Carmelo per far cessare le pioggie...
Dopo un inverno con abbondanti piogge c'è chi ha pensato di rispolverare un’antica usanza, recarsi in pellegrinaggio alla chiesa del Carmine, poco distante dal paese, per prendere la Madonna del Carmelo e portarla in paese, affinchè per sua intercessione metta fine alla pioggia. Si ricorreva alla Madonna del Carmelo sia per porre fine alla pioggia, accompagnata da S. Eliseo che reca in mano una spada per poter tagliare le nubi, o per invocare la pioggia, accompagnata in questo caso da S. Elia che reca in mano una brocca, simbolo dell’acqua che si desidera.
La Chiesa Maria SS. Carmelo fu fondata dai Bonelli nell’1150 e riadattata nel 1582 dai Carmelitani sull’antica chiesetta di S. Angelo. Sorge fuori dell’abitato e accanto ad essa si trova il cimitero comunale. La Chiesa si presenta a croce latina. Sull’altare maggiore è posto il simulacro di Maria SS. Del Carmelo ed ai lati quelli di S. Elia e S. Eliseo.

La Fiera di Prizzi, il 14 settembre, fiera con il completo assortimento di oggetti di casa, strumenti da lavoro.
Nei giorni della manifestazione si svolge la  Mostra Capi Selezionati Razze Bovini, presso il Foro Boario di Prizzi sito in C.da Zachia. La manifestazione è organizzatta dall'Associazione Prizzese Agro-Zootecnica e patrocinata dal Comune di Prizzi. Le Aziende Zootecniche presenti all’esposizione presenteranno i loro allevamenti di bovini iscritti nei libri genealogici o nei registri di razza presso gli stand espositivi. https://www.facebook.com/prolocohippanaprizzi/

Gangi, i Comuni più alti in Sicilia

Gangi comune della Città Metropolitana di Palermo, 1011 m s.m., patrono San Cataldo 10 maggio, nel Parco delle Madonie,
chiesa madre di San Nicola, affiancata da un grandioso campanile trecentesco, con relativa cripta dei preti morti, oggi collegata con l'imponente Torre detta dei Ventimiglia
La Cripta delle Mummie di Gangi, conosciuta anche come il Museo della Morte o la Cripta dei Preti A Fossa di Parrini, è un luogo in cui sono conservati, in perfetto stato, un centinaio di corpi mummificati di ecclesiastici. La cripta è situata nei sotterranei della chiesa di San Nicolò a Gangi
le chiese dell'Abbadia (sec. XVIII), di San Paolo, di San Cataldo e tra gli edifici civili,

A Cravaccata, il Carnevale di Gangi. Il martedì grasso a Gangi, in provincia di Palermo, si festeggia il Carnevale, con la tradizionale manifestazione A Cravaccata, l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo.

Vivere in Assisi, Quartiere Monte a settembre, Gangi, nell'incantevole borgo incastonato sulle alte Madonie. La manifestazione, con cadenza biennale è pienamente inserita nel panorama delle rievocazioni medievali più belle di Sicilia.  https://www.facebook.com/rievocazionevivereinassisi/

Sagra della Spiga e Festa di Burgisi, agosto appuntamento con la storia del Borgo di Gangi, dalla più recente a quella che affonda le sue radici nel mito.
La manifestazione si tiene la 1° e  la 2° domenica di agosto, "A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore), a cavallo di un asino, nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;
"U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano;
"A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza;, https://www.facebook.com/prolocogangi/

Palazzo Mocciaro con i suoi saloni affrescati, in uno dei quali si trova un tondo con la rappresentazione pittorica della Gangi dell’epoca.
Palazzo Bongiorno nel 1756 è uno dei migliori esempi di architettura settecentesca nelle Madonie. Vanta la magnifica decorazione a trompe l’oeil delle sale del piano nobile.
Piazza del Popolo, dominata dalla trecentesca torre dei Ventimiglia con la sua elegante sequenza di bifore gotico-catalane. Era una torre di avvistamento, trasformata in torre campanaria durante la costruzione della chiesa Madre.

Fuori dall'abitato è l'ex monastero benedettino di Gangivecchio (sec XIV), trasformato in masseria.

Polizzi Generosa, i Comuni più alti in Sicilia

Polizzi Generósa comune della Città Metropolitana di Palermo, 920 m s.m., patrono San Gandolfo terza domenica di settembre
Definita da alcuni la città dell’arte, visto che il nucleo storico di Polizzi Generosa è uno scrigno di chiese, monasteri, anche per la sua posizione strategica, punto di confluenza delle regie trazzere.
Gironzolando per le sue strette ed impervie vie ad ogni angolo si incontrano chiese a volte semplici ed a volte fastose, palazzi riccamente adornati, vecchie e semplici casette, corti e bagli, piccoli negozi di artigianato, un paio di musei.

Il centro cittadino si sviluppa lungo il Corso Garibaldi, che unisce la piazza principale, alla piazza Santissima Trinità. La Piazza è sede della Chiesa Santa Maria Lo Piano candidata ad essere censita come luogo del cuore dal FAI, Polizzi ospitava tanti ordini religiosi e infatti ci sono ancora tante chiese di cui però la maggior parte sono ormai chiuse al pubblico. Da non perdere la visita alla Chiesa Madre che custodisce un meraviglioso trittico fiammingo .

La Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria Assunta, al suo interno opere d’arte pregevoli, tra le quali un grande trittico ritenuto il più bel quadro fiammingo di Sicilia, e il sarcofago marmoreo realizzato nel 1482 da Domenico Gagini per accogliere le spoglie di San Gandolfo, protettore di Polizzi, morto qui nel 1260.
Nei pressi della chiesa si trova il Palazzo Gagliardo, dimora storica siciliana del ‘500, un vero gioiello architettonico, dove sembra soggiornò anche l’Imperatore Carlo V. Il Palazzo Carpinello, anticamente sede della Regia Secretia che riscuoteva le imposte che il Parlamento votava a favore del Re, si distingue per la sua lunga facciata dove risaltano due meridiane.
L’antico Collegio dei Gesuiti ospita il Comune di Polizzi Generosa, la Biblioteca e il Museo Civico Archeologico e si erge con la sua imponente architettura accanto alla Chiesa di San Girolamo, dalla bella facciata barocca e dalla pianta ellittica, realizzata alla fine del ‘600 dall’architetto gesuita fra’ Angelo Italia.

Oltre le 21 chiese, tra cui Santa Margherita, Santa Maria delle Grazie, Carmine, chiesa Madre, la Commenda, San Gandolfo, San Nicolò de Franchis, Santa Maria degli Schiavi e gli antichi Palazzi nobiliari Caruso-Porcaro, Carpinello e Gagliardo, ci sono i musei ambientalistico ed archeologico, i resti del Castello fortificato da Ruggero il Normanno, la Torre di Leo nel quartiere bizantino e gli Archi, un acquedotto costruito alla fine del 1400.

Il territorio di Polizzi un tempo era molto ricco di acqua e a testimonianza di ciò rimangono gli archi di un acquedotto e soprattutto la presenza di antichi mulini ad acqua, risalenti ad epoca araba, che sorgono tra i noccioleti nella cosiddetta Valle dei Mulini, la flomaria molendinorum a nord di Polizzi.

Fuori dal paese si possono ammirare la chiesa della Commenda dell’Ordine Gerosolomitano, che fu la più ricca del priorato di Messina, l’Eremo di San Gandolfo, importante luogo di culto per tutto il paese, ed antichi torrioni, tra cui la Torre Tonda, un tempo posta a protezione di una vasta tenuta agricola.

Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, Madonna della Grazia, statua marmorea del 1514 ed il gruppo scultoreo della Natività realizzato da Antonello Gagini del 1526.
Chiesa di San Giuliano è la chiesa dedicata al santo patrono di Pollina.
Torre di Maurolico: parte integrante del sistema difensivo del castello di Pollina. Dal 1548 al 1550 fu utilizzata da Francesco Maurolico quale osservatorio astronomico, il Teatro Pietra Rosa è un teatro all'aperto interamente realizzato in pietra, che si estende ai piedi della Torre.

Festa della Neve" a Polizzi Generosa, luglio. Escursione al nevaio naturale di Fossa della Principessa e preparazione della granita secondo metodi naturali.
L’evento rientrante nell’ambito delle iniziative promosse dallo stesso C.A.I. di Polizzi, avrà come protagonista la neve caduta sulle Madonie durante l’inverno. Secondo un’antica tradizione locale, infatti, i cristalli di ghiaccio si conservano sino ad estate inoltrata, grazie a cavità presenti nel territorio dove la temperatura rimane costante tutto l’anno.  https://www.facebook.com/people/Club-Alpino-italiano-Sezione-di-Polizzi-Generosa/100064842784417/

Sagra delle Nocciole a Polizzi Generosa ad agosto. Caratteristica manifestazione popolare dedicata alle nocciole, tipico prodotto polizzano, con degustazioni di prodotti tipici locali e spettacoli. Settimana del Gusto" Quartieri in festa, concerti, manifestazioni. https://prolocopolizzi.it/

San Mauro Castelverde, i Comuni più alti in Sicilia

San Màuro Castelvérde comune della Città Metropolitana di Palermo, 1050 m s.m., patrono san Mauro Abate primo martedi di luglio, fa parte del Parco delle Madonie,
la chiesa di Santa Maria dei Franchi, con una Madonna del Soccorso di Domenico Gagini e un fonte battesimale di Antonello Gagini,
la chiesa matrice di San Giorgio, fiancheggiata da un campanile del sec. XV, e il palazzo del Municipio che ospita il Museo Antropologico,
Chiesa di San Mauro Abate, nei pressi del belvedere si trova la chiesa del patrono, San Mauro abate, col suo particolare campanile a sfere semi-sovrapposte in laterizi smaltati e variopinti,
Chiesa di Santa Maria della Catena e il monastero della Badia
limitrofi alla chiesa di San Mauro sono la chiesa di Santa Maria della Catena e il monastero della Badia, dedicati entrambi alla Madonna della Catena

Nel borgo vi sono circa una decina di orologi solari, chiamati impropriamente “meridiane”, posizionati su pareti di chiese ed edifici privati. In seno ai 66 archi e ai molti cortili disseminati in tutto il paese, da menzionare è il palazzo municipale, a tre piani e sormontato da un orologio del 1884, nonché ex magazzino dei Ventimiglia.

Interessante è anche l’ex convento dei Cappuccini.

Al confine del territorio, proseguendo dal bivio di Borrello verso Gangi, scendendo un paio di chilometri dall'asse della SP 60 si possono visitare le Gole di Tiberio.
E' possibile visitarle in gommone nel periodo primaverile ed estivo grazie alle escursioni organizzate da Madonie Outdoor https://www.madonieoutdoor.it/

Sagra del Caciocavallo a San Mauro Castelverde. Tradizioni e memorie alla sagra paesana all’insegna dell’artigianato, della cucina casereccia, della degustazione di pietanze

La Zipline Sicilia si trova nel comune di San Mauro Castelverde nel Parco delle Madonie, 1600 metri di fune d’acciaio collegano il punto di partenza a quota 925m al punto di arrivo posto 260m più in basso, con un’altezza massima dal suolo di 300m. La Zipline madonita è l’unica in Italia ad essere posta a quasi 1000 metri di altitudine e ad avere come cornice naturale il mare, con un panorama mozzafiato che va dai 2000 metri delle montagne delle Madonie fino alle cime dei Nebrodi, di fronte allo scenario incantevole di alcune delle isole delle Eolie nel messinese e di Ustica nel palermitano.  https://www.ziplinesicilia.it/

Altalena da record
L’Altalena Gigante delle Madonie, con i suoi 16 metri di altezza, diventa la più alta d’Italia, superando quella del  Trentino Alto Adige che raggiunge i 15 metri, si affacciata su una vallata


Palermo i Comuni più alti in provincia
Cerami comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 970 m s.m., patrono san Sebastiano 20 gennaio e ultima domenica di agosto.
è l'unico comune dell'ennese a essere compreso nel Parco Regionale dei Nebrodi.
In stile barocco sono le chiese del paese: la chiesa madre di Sant'Ambrogio (costruita nel sec. XVI ma rimaneggiata nel sec. XVIII), che custodisce una statua della Madonna del Rosario di Antonello Gagini, la chiesa del Carmine, che conserva un Crocifisso di fra' Umile da Petralia, e la chiesa di San Benedetto o dell'Abbazia, in cui si può vedere una tela (Assunta) di Giuseppe Rapisardi.
Sul monte che domina l'abitato s'innalzano le rovine del castello medievale.

Sagra del "Cavatieddu" di Cerami, tradizionale appuntamento per tutti i buongustai, a settembre, la tradizionale sagra du "Cavatìeddu Atturratu" (dolce tipico), è un'importante manifestazione gastronomica per chi vuole tornare al passato, è un biscotto imbevuto di acqua e zucchero, ricoperto con granella di mandorle tostate e tritate, cannella e zucchero.

Saperi e Sapori tra i colori d’autunno a Cerami. a novembre, previsti incontri, visite guidate, stand espositivi e i prodotti tipici con la "piazza dei sapori", eventi incentrati sulla valorizzazione dei prodotti locali tipici dell’autunno.
Troina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 1121 m s.m., patrono: san Silvestro da Troina 2 gennaio, fa parte del club dei borghi più belli d'Italia,
fa parte del Parco dei Nebrodi. https://www.parcodeinebrodi.it/

Nel Parco dei Nebrodi, in un territorio ricco di boschi e pascoli, sorge il borgo di Troina, tra chiese, palazzi e i resti della cinta muraria, ricordiamo che Troina fu protagonista di un importante combattimento della Seconda Guerra Mondiale: qui si svolse la storica battaglia che, dall’1 al 6 agosto 1943, vide combattere americani e tedeschi, giorni cruenti, di battaglia, terribili, furono immortalati dal fotografo Robert Capa, www.robertcapatroina.it

Troina, fra le varie strutture, spicca la Cattedrale della Beata Assunta, facilmente riconoscibile dalla grande torre campanaria in stile normanno, resti delle fortificazioni normanne, costruita nel 1078-80 per volere del conte Ruggero e rifatta nei sec. XV e XVIII, mantenendo parti della struttura originaria, al suo interno numerosi tesori artistici appartenenti a diverse correnti artistiche e a diverse culture, da quella bizantina a quella francese, l’Oratorio con i suoi pavimenti in ceramica salentina e i suoi numerosi stucchi dorati. A ridosso del convento dei Padri Carmelitani, con un campanile cuspidato del 1597 che finisce a cono, rivestito di piastrelle di maiolica.

Molteplici i conventi, fra i vari i più importanti oggi ruderi, sono il convento di San Michele Nuovo e di San Michele Vecchio, nei pressi di quest’ultimo convento è anche presente una particolare croce, la croce della Timpa si erge infatti sopra una colonna seicentesca,

La Chiesa di Sant'Agostino sorge nel pianoro a nord sotto la Chiesa Madre. Essa è annessa all'omonimo Convento dei Padri Agostiniani. Codesta Chiesa viene segnalata perché nello stesso punto dove essa sorge vi era la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel 170 d.C. e quindi una fra le più antiche costruzioni religiose della Sicilia. Successivamente, nel 1502, l’edificio diviene residenza dei frati Agostiniani. In passato nella chiesa era molto venerato San Nicola da Tolentino
La costruzione dell’edificio, in forma ottagonale e preceduta da un piccolo vestibolo, è caratteristica della fine del diciottesimo secolo. La struttura presenta una facciata a due ordini architettonici, in stile neoclassico. Il convento, costituito da due corpi volumetrici, è scandito in tre ordini architettonici. Nella sagrestia della chiesa una lastra tombale di stile barocco rivela la presenza di una cripta cimiteriale. La particolarità del Convento è data dal suo essere cinto da qualcosa come quaranta loggiati.

il Castello Normanno, struttura militare risalente al 1061 circa.

La chiesa di San Silvestro. Costruita laddove nella seconda metà del XIII secolo fu rinvenuto in circostanze miracolose il corpo di San Silvestro Monaco, patrono del borgo: la grotta del ritrovamento, insieme all’antica chiesetta di San Bartolomeo, è stata accorpata all’attuale basilica, col coro tardo-rinascimentale in noce intagliata, le colonne corinzie monolitiche in pietra locale e la cappelletta a forma di cripta col corpo del patrono. Il tempio ha una struttura basilicale a tre navate. Al centro del transetto si erge la cupola sorretta da un tamburo quadrangolare. La chiesa custodisce la statua in marmo bianco di San Silvestro, riferibile alla scuola del Gagini.

La chiesa bizantina di Santa Maria della Catena edificata su un complesso termale romano e del convento basiliano di San Michele “il Vecchio”

Chiesa di San Nicolò Scalforio
Risalente al periodo medievale, l’edificio possiede una torre campanaria con un sottopassaggio che corrispondeva ad una delle antiche porte di accesso alla citta-castello normanna. La chiesa, a mononavata, ha al proprio interno un pregevole altare principale e quattro laterali risalenti al Settecentesco. Custodisce, inoltre, quattro dipinti e un Crocifisso ligneo di buona fattura.

Il Festino di San Silvestro a Troina - Edizione 2022 ha inizio il 19 Maggio 2022 e termina il 12 Giugno 2022.
Dalla penultima Domenica di Maggio alla prima di Giugno, sfilano, come se suddivisi in ceti sociali, poveri, nobiltà e clero.
Il regno di Silvanum è in silva ed è nell'alloro che il rapporto tra fedele e santo si concretizza, unico testimone del debito rimesso, prova di un pellegrinaggio votivo già svolto.
Sono tre i momenti religiosi salienti del Festino:
Festa dei Rami

Pellegrinaggio a piedi dalla Basilica di San Silvestro a Troina fino ai lontani boschi dei Nebrodi dove i fedeli raccolgono ramoscelli di alloro con cui sfilano la domenica lungo le via del paese.

Pellegrinaggio a cavallo con tragitto simile al precedente. Anche i fedeli 'ddarara rientrano attraversando lo storico ponte di Faidda e sfilando, la Domenica, con gli animali bardati di alloro.
Discesa e Salita Fercolo

Processione del Simulacro del Santo, dalla Chiesa Madre a quella a lui dedicata, in una sfarzosa Vara settecentesca attraversando la tradizionale Fiera di Giugno.

Altri eventi del Festino di San Silvestro non prettamente religiosi sono:
La Kubbàita

Cavalcata medievale con lancio di torroni e dolciumi. La storica cavalcata ricorda l'ingresso di Carlo V in città nel 1535. In memoria di tale evento un gruppo di cavalieri, in costumi spagnoleggianti, apre il corteo precedendo tre protagonisti: tre cavalieri vestiti con ricchi costumi cinquecenteschi e su cavalli bardati finemente. Ogni cavaliere porta con sé una bisaccia piena di torroni e dolciumi, che verranno successivamente distribuiti alla folla di partecipanti.
Vastedda cu Sammucu, sagra dedicata a questo prodotto tipico per eccellenza nella tradizione gastronomica di Troina.

Ponte Medievale di contrada Failla

A pochi chilometri dal centro abitato vi è il lago Sartori o lago di Ancipa

Sagra della "Vastedda cu sammucu" a giugno, durante le tradizionali feste in onore di San Silvestro, Patrono di Troina (EN). Chi soggiorna a Troina può avere il piacere di gustare dei piatti unici nel loro genere, caratteristici di una cucina legata ancora ad ambienti agro-pastorali, propri delle zone montane; tra questi primeggiano alcuni piatti rustici, come la “vastedda cu sammucu”, denominata anche “vastedda ‘nfigghiulata”, e gli “'nfasciatieddi”. https://www.facebook.com/enjoytroina/

Troina buona in tutti i sensi" l'evento si svolgerà nella cittadina normanna a novembre, esposizione e vendita di prodotti agroalimentari tipici locali e attività di show cooking da parte dei ristoratori.
Ènna capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 931 m s.m., patrono Maria Santissima della Visitazione 2 luglio. Città della Sicilia posta nella sezione centrale dei monti Erei, quasi al centro della regione: è il più elevato capoluogo di provincia italiano.

Il castello di Lombardia deriva il proprio nome da una colonia lombarda stanziatasi nel quartiere vicino al tempo dei Normanni. Eretto in epoca sveva e rimaneggiato dagli Aragonesi, presenta una pianta irregolare, la cinta muraria in parte restaurata e difesa dalle sei delle venti torri originarie (spicca la torre Pisana, merlata, la più elevata e meglio conservata, da cui si gode un vastissimo panorama), i tre cortili (quello degli Armati o di San Nicola, trasformato in un teatro all'aperto, quello della Maddalena e quello di San Martino o dei Condottieri) e parte dell'abitazione di Federico III d'Aragona.
Presso il castello sono i resti appartenenti forse al tempio di Cerere, ricordato da Cicerone. Al lato opposto della città svetta la torre di Federico II, eretta nel sec. XIII forse su una più antica fortificazione e restaurata da Federico II d'Aragona nel sec. XIV; a pianta ottagonale, è impostata su tre piani con copertura a volta e raggiunge i 24 m d'altezza.
Il duomo, preceduto da una scalinata, conserva della primitiva costruzione del 1307 il transetto e le tre absidi poligonali; distrutto da un incendio, fu ricostruito nei sec. XV-XVI. L'interno, a croce latina a tre navate su colonne di basalto nero, custodisce interessanti opere d'arte: le statue dell'Arcangelo Gabriele e l'Annunziata (sec. XVI), la statua della Madonna della Visitazione (secondo la tradizione acquistata a Venezia nel 1412), nel presbiterio tele di Filippo Paladino, un ricco pulpito marmoreo del Seicento e organi dalle ricche cantorie lignee (sec. XVI).
Aragonese il palazzo Pollicarini, i campanili delle chiese di San Francesco d'Assisi (trecentesca ma ampiamente rimaneggiata), di San Tommaso e di San Giovanni Battista.
La chiesa di San Marco, con stucchi barocchi e pavimento in maiolica del Settecento. Il Museo Archeologico di Palazzo Varisano conserva importante materiale archeologico greco e romano, il Museo “G. Alessi”, situato presso il duomo, comprende una sezione numismatica, la pinacoteca e il ricco tesoro del Duomo.

Molto sentiti sono i riti della Settimana Santa, risalenti all'epoca della dominazione spagnola (sec. XV-XVII) e legati alla presenza di quindici confraternite, alcune di origine antichissima, come quella del Santissimo Salvatore e del Rosario. Il 2 luglio, per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Visitazione, la statua della patrona, interamente ricoperta d'oro, viene trasportata con una grande “bara” del sec. XVI, chiamata “nave d'oro”, portata a spalla da 216 confrati, chiamati in dialetto i “nudi”, poiché un tempo portavano soltanto una fascia bianca che cingeva i lombi.

Pergusa è una frazione della città e dista 10 km dal centro. La Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa ingloba il piccolo abitato del villaggio e vanta una ricca avifauna. La frazione dà il nome ad un circuito automobilistico, l'Autodromo di Pergusa, nel quale venne disputata l'unica edizione del Gran Premio del Mediterraneo di Formula 1 il 27 agosto 1961.

La villa romana di contrada Geraci è una villa romana situata nei pressi di Enna

Il Santuario di Papardura. Luogo di intense suggestioni, il Santuario di Papardura, costruito nel 1660, è incastonato a sud ovest nella rocca del Calvario. https://www.santuariopapardura.it/

Settimana Federiciana a luglio a Enna, umbilicus Siciliae e cuore palpitante del Mediterraneo, durante la Settimana europea federiciana, manifestazione che riporta il capoluogo più alto d’Italia indietro nel tempo, al 1.200, nei gloriosi anni del governo dell’imperatore Federico II che scelse Enna come sua dimora estiva.
La Settimana Federiciana celebra la figura di Federico II di Svevia, attraverso convegni, letture, giochi e mercati medievali, tornei di tiri con l'arco, esibizioni artistiche ed il grande corteo storico. La manifestazione, che si ripete ogni anno ad Enna nei luoghi storici dove dimorò il grande Imperatore Federico II di Svevia,




Assoro, i Comuni più alti in Sicilia

Àssoro comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 850 m s.m., patrono Santi Petronilla e Nicola da Tolentino terza domenica di luglio
La piazza centrale, con il complesso dell’antica Abazia di Santa Chiara, fondata nel XV secolo da Virginia Valguarnera ed oggi casa comunale e dal Palazzo Valguarnera. Costruito nel 1492 per volere dei conti di Assoro, è in elegante stile Catalano con il prospetto sulla piazza Marconi. Con il  Duomo, il complesso, la cui chiesa divenne Matrice del paese nel 1492 e fu elevata al rango di Basilica nel 1499, venne iniziata nel 1186 per volere della regina Costanza d’Altavilla come Cappella “regia”. La Costruzione, particolarmente complessa presenta un aspetto dominato prevalentemente dal gotico catalano. Ha pianta a croce latina con tre navate con transetto rialzato rispetto al pavimento della chiesa.

Basilica di San Leone è la chiesa madre di Assoro. Venne eretta nel 1186, monumento nazionale dal 1933. Il sisma dell'11 gennaio 1693, non causò vittime, ma ingenti danni al pronao e alla guglia campanaria, poi sostituita da una specola con orologio fino al 1973.
È composta da cinque navate e tre absidi, un tetto in legno dipinto con capriate. Al suo interno vi sono pregevoli opere in marmo ed un grande crocifisso ligneo di Antonello Gagini, i sepolcri marmorei di Ponzio, Vitale e Giacomo Valguarnera

Il Convento di Santa Maria degli Angeli, la Chiesa dello Spirito Santo, al cui interno sono custodite due tele raffiguranti la Pentecoste con il Cristo in Croce sorretto dal Padre Eterno e la devozione all’Angelo Custode.

La Chiesa dei Carmelitani del 1400 che conserva il sepolcro marmoreo del nobile Francesco Valguarnera scolpito nel 1491 e quasi certamente di scuola artistica dei Gagini. Ha un prospetto romanico e una torre campanaria con bifore.
Vanno ricordati i ruderi della Chiesa di Santa Caterina, sede dei Templari e quelli della Chiesa di San Biagio, la cosiddetta Porta Romana.

Fuga in Egitto
È una sacra rappresentazione avente cadenza settennale. Si svolge il 19 di marzo. La prossima rappresentazione avrà luogo nel 2021.


Aidone, i Comuni più alti in Sicilia

Aidóne comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 800 m s.m., patrono San Lorenzo Martire 10 agosto
Il duomo di San Lorenzo,  dirimpettaio del Castello, il complesso monastico di San Domenico, fondato dal Beato Vincenzo da Pistoia nel 1419,
la più recente Chiesa di San Vincenzo Ferreri caratterizzata da una magnifica facciata a bugne adamantine,
la piazza del palazzo di città, arricchita da un mirabile intervento architettonico pubblico qual’è il Palazzo Comunale costruito nel XVIII secolo e chiesa di San Leone Papa.

La Torre Adelasia di Aidone oggi costituisce la torre campanaria dell'annessa Chiesa di Santa Maria La Cava, ma in origine era una delle torri di difesa lungo le mura

la chiesa di Sant'Anna, con un bel Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia, e la chiesa romanica di Sant'Antonio Abate.

Il Castello di Pietratagliata di Aidone è conosciuto anche come Casteddu di Gresti, dal nome della contrada in cui è stato eretto.
La denominazione "Pietratagliata" invece si riferisce alla presenza degli ambienti tagliati nella roccia, la struttura esistente è di epoca arabo-normanna

Aidone ospita il Museo archeologico regionale, situato nei locali dell’ex convento dei Cappuccini.
Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale, in cui sono visibili le strutture e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.
A pochi chilometri a E di Aidone, inoltre, in un ambiente naturale perfettamente conservato, si trovano le rovine dell'antica città di Morgantina.   https://www.villaromanadelcasale.it/area-archeologica-di-morgantina/

Presso il teatro manifestazioni, https://www.facebook.com/barbablufest/

A pasta 'nta maidda" ad Aidone, all'interno della manifestazione esposizione di prodotti tipici locali, degustazioni, spettacoli.


Il Carnevale di Aidone è definito il carnevale più lungo perchè si festeggia fino al sabato successivo al martedì grasso, si balla lo Scotz è un antico ballo siciliano che viene ballato ad Aidone in occasione del Carnevale, La consuetudine prevede che ci sia un “capo maschera” che chiede al “padrone” due balli e alla fine prima di andare via si toglie la maschera per farsi riconoscere ed avere in premio un bicchiere di liquore.  I ballerini si esibiscono al ritmo scatenato dello scotz, un ballo simile alla polka. Questo antico ballo figurato, si può ballare a coppie singole o di gruppo un divertente gioco di scambio di coppie, salti e giravolte, al ritmo dello scotz.

Caltabellotta, i Comuni più alti in Sicilia

Caltabellotta è un comune della città metropolitana di Agrigento,
Chiesa matrice di Maria Santissima Assunta realizzata dai Normanni nell'XI secolo, è caratterizzata da un portale gotico e presenta all'interno opere dei Gagini e dei loro allievi;
chiesa di Sant'Agostino: all'interno conserva una Deposizione in cotto di A. Ferraro (1512);
chiesa di San Lorenzo: ricordata per il suo portale gotico e per la cappella.
Chiesa della Pietà sorge in una splendida posizione panoramica nella parte alta del centro storico, incastonata tra le rocce del Monte Kratas.
Il Convento di San Pellegrino, sorge su un’originaria fondazione normanna edificata sui resti di un fortilizio arabo nel sito in cui la leggenda colloca la vicenda del trionfo del santo vescovo sul drago divoratore. La chiesetta presenta uno splendido portale in stile barocco. Percorrendo un atrio che si trova a sinistra della chiesa si accede a due profonde grotte legate al culto del mitico San Pellegrino, vescovo di Triocala, probabilmente sua originaria dimora.

Sagra della Pasta con le sarde a Caltabellotta, tradizione caltabellese in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe. Il santo viene onorato con una tradizionale processione che si snoda lungo le principali vie del paese e attraverso la degustazione di tavolate e pietanze tipiche.
Durante la manifestazione si potranno degustare le tradizionali pietanze esposte sull'Altare.  https://www.facebook.com/people/Festa-di-San-Giuseppe/100070114429243/

Santuario di Montevergine
Situato ad oriente appena fuori l’abitato di S. Anna, che si adagia su di uno sperone di roccia ai piedi del Kratas a circa 340 mt. sul livello del mare, poco distante dal fiume Verdura.
Fu edificata da Francesco Alliata, principe di Villafranca, che nel 1624 fece costruire un villaggio, cui diede il nome di Sant’Anna. Il suo territorio é intriso di leggende e di storia che s’intrecciano inevitabilmente con quelle della vicina Caltabellotta.
La chiesa è ad una sola navata con tre altari per lato poco profondi; notevoli e tutti da scoprire gli affreschi che sono venuti alla luce durante l’ultimo restauro. Al suo interno sono conservati alcuni capitelli ritrovati nella zona, pare appartenenti alla non più esistente chiesa di S. Giorgio, da cui sembra sia stato tratto anche il portale ogivale decorato
Montevergine, composto dalla chiesa e dall’eremo annesso, è ubicato a ridosso della zona archeologica di Troccoli, deformazione del toponimo originario Trokalis
L’Eremo, affiancato per intero sul lato destro della chiesa, è distribuito su due elevazioni: a piano terra, sono locali non molto ampi, adibiti per i lavori dei frati, nel piano superiore sono dislocate le celle e il piccolo campanile. Il tutto è inserito in un contesto paesaggistico straordinario. Il complesso è arricchito, inoltre, da una fontana di forma circolare alimentata costantemente da una sorgente, che porta refrigerio a visitatori e passanti.
L’Eremo di Montevergine per la comunità santannese è un luogo molto importante e riveste un grande valore religioso è qui che si trova un crocifisso ligneo quattrocentesco .
Tale crocifisso, situato sull’altare maggiore, secondo la tradizione pare sia stato dipinto sulle tavole del letto di S. Brigida e sia stato portato dall’Africa dai seguaci di Sant’Agostino.
Vuole la tradizione che a Ruggero durante il combattimento sia apparso sopra un cavallo bianco S. Giorgio, ornato di una splendida veste, intervenne in aiuto al condottiero normanno. In memoria della vittoria ottenuta, il conte elesse suo protettore S. Giorgio e ornò il suo scudo con l’immagine del santo e in seguito fece costruire la chiesa di S. Giorgio di Trokalis (Troccoli).

Dedalo Festival a Caltabellotta. Rassegna e seminari per musica e arte invisibile per la valorizzazione e la promozione del territorio.   https://www.facebook.com/dedalofestival/

Buccheri, i Comuni più alti in Sicilia

Bùccheri comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 820 m s.m., patrono Sant’ Ambrogio 7 dicembre
Buccheri, furono i Normanni a colonizzare il territorio ed edificarono il castello sul colle, oggi pochi resti, .

Questo presentava due torrioni a difesa dell'ingresso principale rivolto a Sud-Est e una torre centrale, il mastio. Di questo castello restano oggi alcuni importanti resti.

Il mito ci ricorda che qui Dafni pascolava i suoi armenti e quelli degli dei.

Dopo il terremoto la Chiesa di S. Antonio fu direzionata verso sud e la chiesa della Maddalena spostata nell’attuale sito. La chiesa di S. Antonio domina il paese dall’alto di una scenografica scalinata. Nell’interno a tre navate si possono ammirare due interessanti quadri di Guglielmo Borremans dipinti nel 1728, un bel paliotto d’altare cinquecentesco nell’altare della navata sinistra.
La chiesa di S. Maria Maddalena era situata prima del terremoto ad est del castello. Fu ricostruita nel sito attuale lungo l’asse viario della via Vittorio Emanuele. La facciata si deve all’architetto buccherese Michelangelo Di Giacomo. Al suo interno e nella navata di destra è collocata la statua marmorea della Maddalena, scolpita nel 1508 da Antonello Gagini.

La chiesa Madre di Buccheri, Sant’Ambrogio, ha una facciata incompleta. È notevole nell’altare centrale un crocifisso ligneo del XVI secolo.
Il piccolo santuario della Madonna delle Grazie (sec. XVII-XVIII), a circa 8 chiloetri da Buccheri, si incontra la Chiesa di S. Andrea, edificata verso il 1225 per iniziativa di Federico II. È in stile gotico, ad una navata, con ingresso originario ad ovest, per i monaci del convento annesso, e a nord per i fedeli.

La bella fontana dei quattro canali (1585) è in pietra lavica

Buccheri entra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e viene altresì insignito del titolo di più bel Borgo di Sicilia.
Sempre nell’anno 2021 Buccheri viene dichiarato Best Culinary destination (migliore destinazione culinaria al mondo) dalla prestigiosa associazione WFTA ed entra altresì a far parte del circuito dei Borghi dei Tesori.   https://www.borghideitesori.it/

MedFest di Buccheri, dal 18 al 20 agosto 2023 la tradizionale manifestazione di rievocazione medievale. Il MedFest avvolge tutti in un rito catartico, produce un interscambio fedele solo al divertimento, alla cultura storica, sociale e gastronomica.   http://www.medfest.it/

Manifestazione Micologica a Buccheri. La Mostra si terrà sabato ad ottobre, in occasione della due giorni della manifestazione, organizzata dal Comune di Buccheri, denominata: "I Tesori di Buccheri : Best Culinary Destination. Due giorni pieni di manifestazioni culturali, escursioni naturalistiche, trekking urbano, conferenze, stand gastronomici ed espositivi programmati dal Comune di Buccheri.

Piano Battaglia Land Art

La natura si fa arte, si prevede la realizzazione di installazioni site specific, sculture, opere d'arte nate rigorosamente da materiali naturali del territorio, create da artisti, progetto, che nasce in sinergia con l', frutto di un protocollo d’intesa tra l’ente e l’associazione .

Il primo artista ad arrivare sulle Madonie è stato , uno dei più accreditati scultori di opere legate al territorio.
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