Marsala musei, arte sacra opere d'arte, pinacoteca - Musei in Sicilia

Musei in Sicilia

Visitare un museo è il modo migliore per conoscere, le storie, l'arte, la cultura, la tradizione, locale e non solo
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Marsala musei, arte sacra, opere d'arte

Marsala musei, arte sacra, opere d'arte, nel Comune sono presenti i musei, spazi attraverso i quali rivivere i fasti del passato, scoprire le tradizioni, le usanze della comunità, un percorso a ritroso nel tempo, tra storia, cultura ed arte, il segno della loro presenza, che è rimasto alla collettività.
I musei in genere, ci permettono di notare che l'industrializzazione ha cancellato le diversità regionali e l'unico modo è quello di realizzare dei centri , che raccolgono frammenti di storia, per evitare che possano cadere nell'oblio.
Per chi vuole conoscere qualcosa del tempo che è stato, per chi desidera un locale pieno, persone che parlano a te, è il museo, quel luogo che quando chiedi un Bellini, non ti daranno un cocktail estivo da servire senza guarnizione, ma un indirizzo sul cosa vedere.
Marsala comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 12 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La costruzione di numerosi edifici civili e religiosi fra il Seicento e il Settecento ha conferito all'architettura cittadina un aspetto prevalentemente barocco, il centro storico è spezzato in due dal “Cassaro”, la via principale di Marsala oggi denominata via XI Maggio. Da un lato troviamo il quartiere spagnolo con la storica Porta di Mare, il Santuario dell’Addolorata e la Chiesa del Purgatorio. Dall’altro, il quartiere ebraico dove sorge il cinquecentesco Complesso San Pietro, e non molto lontano, il Santuario della Madonna della Cava. Marsala fa parte del Circuito dei Borghi Marinari, diverse aziende aderiscono all'Associazione "Strada del Vino di Marsala". Terre d'Occidente,

Il duomo, dedicato a San Tommaso di Canterbury, fu eretto nei sec. XVII-XVIII sui resti di una costruzione normanna (la facciata fu terminata solo nel 1956); all'interno sono diverse sculture dei Gagini e un dipinto di Mariano Riccio (Presentazione di Gesù, 1593), mentre nel Museo degli Arazzi, allestito nei locali attigui alla chiesa, si trovano otto arazzi fiamminghi del Cinquecento.
La chiesa del Purgatorio fu eretta in stile barocco nel sec. XVII. Tra gli edifici civili spiccano il Palazzo VII Aprile, detto anche Palazzo Senatorio o Loggia (sede municipale), edificato nel 1576 sull'antica loggia dei Pisani e ultimato nel Settecento, e la porta Nuova, ricostruita nel 1780.

In prossimità di capo Boeo sono la piccola chiesa di San Giovanni, dal bel portale barocco (sotto il pavimento si trovano un pozzo e un mosaico d'età romana), e resti di un quartiere romano, fra cui emergono i ruderi di una villa del periodo imperiale (sec. III), dotata di un piccolo complesso termale, con pavimento musivo.
Nell'ex monastero di San Pietro (sec. XVI) sono la Biblioteca Comunale e il Museo Civico.
L'ex convento del Carmine (risalente al sec. XII e ricostruito nel sec. XIV) ospita l'Ente Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala”, dove vengono esposte a rotazione opere di artisti italiani e stranieri. Sul lungomare, nei pressi di capo Boeo, sorge il baglio Anselmi, un tempo stabilimento vinicolo per la produzione del marsala, che ospita il Museo Archeologico, con reperti databili dal periodo preistorico al Medioevo e i resti di un'imbarcazione punica di 35 m, di elevato interesse per i particolari costruttivi leggibili nello scafo.

Ma ciò per cui tutti conoscono Marsala, è sicuramente lo storico sbarco dei mille. Giuseppe Garibaldi l’11 maggio 1860.

Altri associano Marsala al liquore Marsala, creato nel 1833 da Vincenzo Florio. E sono proprio queste antiche Cantine Florio che oggi attirano numerosi turisti da tutto il mondo.

Nei suoi pressi, è presente la Via del Sale. Trattasi della strada che collega Marsala a Trapani, passando lungo la laguna dello Stagnone, dove troviamo le famose saline di Marsala e Trapani.

Siciliamo” a Marsala con il nuovo format ad 30 agosto. Una manifestazione all’insegna della valorizzazione delle aziende siciliane e dei loro prodotti enogastronomici che popoleranno il Siciliamo Village nella splendida cornice del complesso monumentale San Pietro. https://www.facebook.com/siciliamoexpo/

Fishtuna, festival del tonno rosso, la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, la manifestazione si svolge a Palazzo Fici, sede dell'Associazione Strada del Vino di Marsala - Terre d'Occidente, e nei Musei di Baglio Anselmi-Parco di Lilibeo https://www.facebook.com/fishtuna.it/

Mozia, Sicilia Occidentale il tour
In queste saline troviamo i famosi mulini a vento siciliani. Da non perdere un tramonto allo Stagnone e l’isola di Mozia, una piccola isoletta ex città Fenicia, le cui testimonianze ben conservate l’hanno resa un importante sito archeologico facilmente raggiungibile da Marsala.

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Museo Archeologico Baglio Anselmi a Marsala

Museo Archeologico Baglio Anselmi a Marsala

Museo Archeologico Baglio Anselmi
Via Lungomare Boeo, 30
91025 Marsala
Telefono: +39 0923 952535

Il museo si trova sul lungomare Capo Boéo, all'interno dell'area archeologica di Lilibeo (l'antica Marsala), limitrofa all'attuale centro abitato. La sede museale, è il Baglio Anselmi

Area Archeologica Mozia a Marsala

Area Archeologica Mozia
www.rottadeifenici.movimentolento.it/it/resource/poi/area-archeologica-di-mothia-e-museo-g-whitaker/

Isola di S. Pantaleo

Museo Witaker Mozia

Il Museo G. Whitaker, situato nella Palazzina costruita da Giuseppe Whitaker sull’isola di Mozia come abitazione di campagna, accoglie reperti provenienti in massima parte dall’antica città fenicia di Mozia.
Oltre alla ormai storica Collezione Whitaker, esposta nell’Ala Whitaker, nelle medesime vetrine di legno dipinte di bianco dei primi del 1900, il Museo ospita una vasta selezione dei materiali provenienti degli scavi moderni effettuati in diversi punti dell’abitato di Mozia (1960-1993), collocati nei locali ricavati dalla ristrutturazione di ambienti di servizio della Palazzina stessa. I visitatori troveranno una sala dedicata interamente alla didattica: un plastico dell’isola di Mozia con l’indicazione delle zone archeologiche e numerosi pannelli illustrati riguardanti la storia dei Fenici e la loro civiltà.
Nella sala con il lucernario, il vecchio cortile di servizio della Palazzina Whitaker, è esposta la statua del “Giovane di Mozia”; alle spalle della statua due porte introducono alla nuova esposizione.

Museo degli arazzi Fiamminghi a Marsala

Museo degli arazzi Fiamminghi
Via Giuseppe Garraffa
Marsala
Tel. 0923.711327
Aperto dalle 9.00 alle 13 e dalle 16.00 alle 18.00 -  Chiuso il lunedì
museodegliarazzimarsala@yahoo.it

Nel Museo sono custoditi otto magnifici arazzi fiamminghi, donati alla chiesa Madre nel 1589 da Mons. Antonio Lombardo che, probabilmente, li aveva ricevuti in dono dalla regina di Spagna.

Gli arazzi furono eseguiti con elegante intreccio di fili di lana e seta, finemente colorate, ad ordito verticale di lana, dall’arazziere di Bruxelles Cornelis Tons, attivo tra il 1550 e il 1575, su cartoni del pittore fiammingo Peter De Kempeneer che lavorò in Italia al seguito di Polidoro da Caravaggio.

All’interno di cornici ornate da fiori, frutta e figure allegoriche, raffigurano otto scene della guerra giudaico-romana per la conquista di Gerusalemme, combattuta da Vespasiano e dal figlio Tito, secondo quanto descritto  da Giuseppe Flavio nel De bello Judaico.

I quadri rappresentati, come detto, si rifanno alla Guerra Giudaica che scoppiò nel 66 d.C. con l’insurrezione della Giudea contro l’occupazione romana dell’Imperatore Nerone nella speranza che si accendesse nell’area un fuoco tale che i romani non potessero più estinguere. L’esercito romano fu affidato al grande Vespasiano che, insieme al figlio Tito, procedette contro i ribelli giudaici.

Le scene si prestano ad un'interpretazione di tipo allegorico secondo la quale gli episodi narrati si riferirebbero piuttosto alla lotta di religione condotta dai reali di Spagna Carlo V e Filippo II contro i protestanti dei Paesi Bassi, Fiamminghi e Germanici, lotta che affermò il trionfo della religione cattolica. Infatti, in molti casi, l'iconografia non rispetta la cultura ebraica e romana di quell'epoca e i costumi, i riferimenti, gli oggetti sono riconducibili piuttosto al periodo di realizzazione. Tale interpretazione non è comunque generalmente condivisa.

Pinacoteca Marsala
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