La Rete museale degli Iblei, per raccontare la storia, dei luoghi - Musei in Sicilia

Musei in Sicilia

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Rete museale degli Iblei

La rete museale degli Iblei, è un progetto di sviluppo che vede al centro il territorio Ibleo e le sue risorse, da quelle storiche, culturali, archeologiche, ai paesaggi, ai luoghi, alle tradizioni, alla gastronomia.
Il tutto, avendo come centralità, i siti patrimonio dell’umanità del quale il territorio si pregia: Pantalica e il tardo Barocco del Val di Noto.

L’altopiano degli Iblei, la cui cima più alta, monte Lauro, raggiunge 986 m. s.l.m., è costituito da numerose cave, rappresenta un importante complesso geologico della Sicilia sudorientale, a cavallo fra le province di Siracusa, Ragusa e Catania.

Durante la loro lunga storia gli Iblei hanno subito devastanti terremoti, il più terribile è stato il terremoto del Val di Noto del 1693, ha raso al suolo la maggior parte dei centri abitati degli Iblei, provocando un disastroso numero di vittime: 93.000 morti e 43 città distrutte.
Il terremoto comportò grandi cambiamenti nell'assetto architettonico delle città iblee: alcune cambiarono zona, come Noto e Avola, altre, la maggior parte, furono ricostruite da capo adottando lo stile barocco che diede nuova vita soprattutto al patrimonio religioso degli Iblei. Con l'avvento dei Borboni, nel XIX secolo, e la costituzione del regno delle Due Sicilie, i valli vennero sostituiti dalle province; nacque quindi la provincia borbonica di Siracusa, la quale al suo interno comprendeva tre distretti: il distretto di Modica, per i comuni della parte occidentale degli Iblei; il distretto di Noto, per i comuni della parte centrale, e il distretto di Siracusa per quelli della parte orientale e settentrionale. Con l'istituzione della provincia di Catania i comuni situati sulle pendici settentrionali degli Iblei, come Palagonia che segna il confine naturale dei monti in quella direzione, confluirono nel territorio amministrativo catanese.

Negli ultimi anni sono stati realizzati una serie di interventi nell’Area di Riserva Naturale Orientata della – Valle dell’Anapo che permetteranno di poterla visitare con i servizi appropriati per il bene Unesco.

Email: museiblei@gmail.com
Ecomuseo degli Iblei
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In quest’ambito, prendono vita le strutture museali, con gestione pubblico-privata che svolgono attività diversificate volte alla fruizione dei beni culturali ed ambientali:




Museo dell’Apicoltura “A Casa do Fascitraru”, Sortino

Via Gioberti, 5
96010 Sortino
Cell 328 701 5289
Tel 0931 952992
francesco-giuliano@virgilio.it


Museo dell’Opera dei Pupi, Sortino

Piazza San Francesco
Via Catullo, 2
96010 Sortino
Tel 0931 917433
Email info@operadeipupipuglisi.it

Sortino comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 438 m s.m.,
patrono Santa Sofia 9-11 settembre,
la chiesa madre di San Giovanni Evangelista e la chiesa dell'Annunziata, dall'interno affrescato da G. Crestadoro,
la chiesa del monastero di Montevergine (1774-79) ha una scenografica facciata convesso-concava; il pavimento è in piastrelle di ceramica, con la raffigurazione della Pesca miracolosa,
a S dell'abitato si trova l'area archeologica di Pantalica

Laboratorio Etnologico S. Paolo, Solarino

Solarino comune del Libero Consorzio Comuunale di Siracusa, 165 m s.m.,
patrono Conversione di San Paolo 25 gennaio,
settecentesca chiesa madre, dedicata a San Paolo,
il palazzo Requenses, fatto costruire dai feudatari del tempo come dimora di campagna e casino di caccia,

Museo dei Viaggiatori in Sicilia, Palazzolo Acreide

Via Maestranza 5
96010 Palazzolo Acreide
Tel 0931 472181
Palazzòlo Acrèide comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 670 m s.m.,
patrono San Paolo Apostolo 27-29 giugno,
la chiesa di San Sebastiano (sec. XVII, ricostruita nel sec. XVIII) con la sua fastosa facciata preceduta da una scenografica scalinata,
la chiesa madre, dedicata a San Nicolò (1215, rifatta dopo il 1693), è a croce latina a tre navate,
la chiesa dell'Annunziata, ricostruita nel sec. XVIII, presenta nella facciata un prezioso portale incorniciato da colonne tortili e conserva un bell'altare maggiore in marmi policromi (sec. XVII),
la chiesa dell'Immacolata custodisce una pregevole scultura di Francesco Laurana (Madonna col Bambino, 1470),
la chiesa di San Paolo, con gradinata disposta su due rampe di diversa larghezza, ampio portico con ricche decorazioni scultoree e imponente facciata a tre ordini, con archi a tutto sesto e colonne,
palazzo Iudica, con lunghissima balconata sostenuta da figure apotropaiche,
in occasione della festa del patrono, durante le celebrazioni religiose avviene la solenne “Svelata” del simulacro del santo, rimasto nascosto ai fedeli,
mulino Santa Lucia

Museo Etnografico “Nunzio Bruno”, Floridia

Piazza Umberto I, 27
96014 Floridia
Cell 335 102 7794
Florìdia comune del libero consorzio di comuni di Siracusa, 111 m s.m.,
patrono Immacolata Concezione 8 dicembre,
la chiesa madre (sec. XVIII) fu completata nel 1810 con facciata baroccheggiante, cui fu aggiunto nel 1844 l'orologio a tre facce,
chiesa della Madonna delle Grazie, eretta dagli spagnoli a ricordo della vittoria riportata nel 1720 sugli austriaci, è in stato di abbandono,
la chiesa di Sant'Anna e la chiesa del Carmine

Museo visivo e documentaristico dell’Altopiano Ibleo Siracusano, Cassaro

Via Umberto I, 30 - 96010 Cassaro
Tel 0931 877602
Càssaro comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 550 m s.m.,
patrono San Giuseppe 19 marzo,
la chiesa madre, dedicata a San Pietro, fu ricostruita sulla precedente del sec. XVII,
la chiesa di Sant'Antonio Abate

Museo del Tessuto, dell'Emigrazione e della Medicina Popolare

Via De Pretis 18
96010 Canicattini Bagni
Canicattini Bagni comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, 362 m s.m.,
patrono San Michele Arcangelo 29 settembre,
baroccoa è la chiesa madre di Santa Maria degli Angeli (sec. XVII, rimaneggiata nel XIX), a navata unica,
eleganti decorazioni liberty, realizzate da scalpellini locali con materiali provenienti dalle cave vicine, abbelliscono alcune abitazioni nobiliari,
fuori dal paese è anche il ponte di Sant'Alfano (1796), in pietra locale, con due grandi figure in bassorilievo poste ai due lati della costruzione
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