Ispica agriturismo in contesti rurali e paesaggistici unici
Ispica agriturismo in contesti rurali e paesaggistici unici
Ispica agriturismo in contesti rurali e paesaggistici unici, cercate un posto tranquillo dove trascorrere qualche giorno lontani dalla vita caotica della città, questi luoghi offrono una gastronomia tipica locale, per un tour del gusto fra i prodotti locali, con la cucina legata alle stagioni che utilizza i prodotti a km 0 per creare menu basato sugli alimenti disponibili.
Gli agriturismo sono immersi nel verde della natura, con la possibilità d'acquistarne qualcuno per poter prolungare il piacere una volta rientrati in città.
Offrono la possibilità di visitare le località vicine, gite tra parchi ed attrazioni di interesse culturale, didattiche, sportive, escursionistiche, per conoscere il territorio ed il patrimonio rurale.
L’agriturismo con camere è ospitalità per alcuni giorni in una azienda agricola, per condividere la vita dei campi e della comunità, di un territorio.
Le camere in agriturismo, di solito, sono associate al servizio di prima colazione e spesso di mezza pensione.
Curiosità
Ìspica comune del Libero consorzio Comunale di Ragusa, 170 m s.m., patrono Madonna del Carmine 17 luglio.
La chiesa di Santa Maria Maggiore (sec. XVIII), dalla facciata arricchita da una bella cancellata in ferro battuto, conserva un notevole ciclo di affreschi, l’interno è a croce latina, a tre navate divise da pilastri, preponderante è il ruolo degli affreschi eseguiti tra il 1763 e il 1765 da Olivio Sozzi.
Il loggiato del Sinatra basilica di santa maria maggiore nel 1749, egli sviluppa temi architettonici concavo-convessi in una prospettiva urbanistica. Le 23 aperture del loggiato, inframezzate da lesene, formano un elegante e delicato diaframma tra il prospetto e l’antistante illimitato orizzonte.
L’architetto Vincenzo Sinatra, firma i disegni del loggiato antistante la basilica di Santa Maria Maggiore nel 1749.
La Basilica della Santissima Annunziata di Ispica è uno degli edifici di culto principali della città.
Fu edificata nel secolo XVIII a seguito del sisma del 1693 sull'ampio pianoro dei Cugni. L'attuale facciata è suddivisa in tre tre ordini separate da uno spesso marcapiano. Nel primo ordine otto colonne binate in stile ionico poste sopra alti plinti in calcare delimitano i tre portali della chiesa. Il portale principale e incorniciato da un timpano ad arco spezzato con stemma intermedio. Il secondo ordine, in stile corinzio, è caratterizzato da un finestrone in vetro delimitato da coppie di colonne binate. Due grandi vele con volute a ricciolo raccordano i due ordini. Il terzo ordine è la parte intermedia del timpano spezzato delle colonne binate del secondo.
L’interno della chiesa, a croce latina e con tre navate, è decorato con stucchi bianco-azzurri e dorati che adornano le pareti, i pilastri e le volte su cui sono presenti vari riquadri con scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, opera del Gianforma.
La chiesa madre, dedicata a San Bartolomeo, e quella dell'Annunziata risalgono al sec. XVIII.
la chiesa Madonna del Monte o del Carmine e il convento annesso, al centro della facciata vi è il portale, decorato con alcuni bassorilievi, probabilmente recuperati dall’edificio precedente, i bassorilievi che raffigurano Sant’Angelo e il Venerabile Statella bassorilievi che raffigurano Sant’Alberto di Gerusalemme e Sant’Alberto degli Abati, la Madonna del Carmelo, patrona della città di Ispica dal 1875.
Questi bassorilievi, integrati con altri due realizzati nel Novecento, raffigurano i padri carmelitani sant’Alberto di Gerusalemme, sant’Angelo, Sant’Alberto degli Abati e il Venerabile Statella.
nella chiave di volta del portale centrale è un puttino che regge la data 1632 e, poco più in alto, vi sono altri due puttini che reggono lo stemma della famiglia Statella, divenuto stemma della città di Ispica, anche questi antecedenti al terremoto. Il timpano spezzato del portale centrale incornicia la parte bassa del finestrone che è sovrastato da una nicchia con colonne tortili nella quale si conserva la statua della Madonna del Carmelo, patrona civitatis dal 1875. L’interno della chiesa è a navata unica e sulle pareti laterali vi sono otto cappelle, quattro per ogni lato. Le cappelle sono decorate con colonne tortili e stucco e conservano diversi dipinti. Sul lato destro della navata vi è il mausoleo del Venerabile Statella, datato 1758. Esponente della famiglia dei marchesi Statella.
Sempre sul lato destro, a ridosso dell’altare, vi è un pulpito ligneo poligonale, uno dei pochi elementi precedenti al terremoto, sul quale vi sono raffigurati i santi Angelo, Alberto, Elia e Telesforo.
L’altare principale della chiesa, con una struttura concava con colonne corinzie, ospita la statua lignea della Madonna del Carmelo, realizzata nel 1860 dallo scultore palermitano Bagnasco. La statua raffigura la Vergine che tiene in braccio il bambino e le chiavi della città. Entrambi portano una corona e le insegne mariane. Il simulacro viene portato in processione il 16 luglio o la domenica successiva in occasione dei festeggiamenti per la patrona organizzati dalla Confraternita della Madonna del Carmine. Il convento ha una facciata molto semplice su due livelli.
palazzo Bruno di Belmonte, sede municipale, è uno dei più notevoli edifici liberty della Sicilia, progettato dall'architetto Ernesto Basile.
All'interno del parco archeologico della Forza, in una grotta, è stato allestito un interessante antiquarium. Singolare è la galleria detta “Centoscale”, un tunnel di 280 gradini scavati nella roccia, costruito per scendere sotto il livello del fiume e attingervi acqua soprattutto in caso di assedio.
L'ultimo fine settimana di maggio, la piazza antistante la cinquecentesca Chiesa di Sant'Antonio Abate ad Ispica, si riveste di uno stupendo tappeto di sabbia variopinta: l'INSABBIATA. http://www.insabbiata.it/
Nei dintorni si trova la suggestiva Cava d'Ispica, vallata scavata nella roccia calcarea, la galleria detta “Centoscale”, un tunnel di 280 gradini scavati nella roccia, costruito per
scendere sotto il livello del fiume e attingervi acqua soprattutto in caso di assedio.
Il Presepe Vivente di Ispica è uno dei più affascinanti presepi viventi, a fare da scenario a questo presepe sono le antiche grotte e il suggestivo panorama di Cava Ispica e di Parco Forza. In questo presepe rivivono le tradizioni artigianali che si intrecciano alle vicende bibliche dell’adorazione dei pastori, della nascita di Gesù, e dell’arrivo dei Re Magi.
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Pantano Secco C/da Pantano Secco Ispica
Villa Giannina
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Agriturismo Re Carrubo
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Casale dei Giardini
Strada Provinciale 50 km 1
97014 Ispica
+39 328 69 32 000
+39 333 15 18 594
casaledeigiardini@gmail.com
L'Agriturismo Il Tenimento
Contrada Scorsone - Ispica
Telefono: 0932.959639
Cellulare: 338.4630006
iltenimento@gmail.com
Agricampeggio Rio Favara
Tel: +39 333 2886858
info@oasifavara.it
Azienda Agrituristica Tenuta Cancaleo
C.da Cancaleo (85,28 km)
97014 Ispica
Cell 346 044 3104
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