Acate castello e torri, informazioni per una visita
Acate castello e torri, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Il Castello di Adrano, i luoghi da visitare, gli itinerari ed altre info utili per la vostra vacanza.
Da piccoli borghi a piccoli centri urbani, molti comuni hanno una torre un castello o le vestigia di una fortezza, che da fortezza a difesa del territorio con il tempo si è trasformato in una villa di villeggiatura, da luogo a difesa del castellano, le poche dame i cavalieri, tra duelli, amori e delitti, tra storie e leggende.
Molti di questi castelli nascono come torri di avvistamento e di difesa, non a caso sorgono sulla cima di una rocca o di una collina, dalla quale è possibile avere una ampia visione di tutta la vallata circostante.
Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, alcuni posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono abbandonati all'incuria del tempo.
Àcate comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, 199 m s.m., patrono San Vincenzo terza domenica dopo Pasqua,
Biscari, oggi Acate così denominata dal 1938, al limite dell'altopiano ibleo, il nucleo di Biscari era il Castello omonimo e l'annessa chiesa di San Vincenzo.
La chiesa di San Vincenzo, fondata nel 1643 e rimaneggiata dopo il 1693, custodisce in una preziosa urna di cristallo il corpo del santo,
Convento dei frati cappuccini, fu costruito nel 1737 dal principe Vincenzo Paternò, uomo molto religioso. L'opera fu molto apprezzata dai fedeli, ma durò appena cinquant'anni; a causa della soppressione degli enti religiosi il convento fu abbandonato e rimase disabitato fino al 1997, data in cui è stato restaurato e adibito a sede della biblioteca comunale. Al suo interno si trova la chiesa dei frati minori cappuccini.
la terza domenica dopo Pasqua viene solennemente ricordata la traslazione, da Roma ad Acate, del corpo di San Vincenzo, con il palio preceduto da un corteo storico
Il castello si presenta nella ricostruzione settecentesca successiva al terremoto.
Sagra del Pesce ad agosto 2023 Lungomare di Acate (Maccari), degustazione di piatti a base di pesce fresco. http://www.prolocoacate.it/
Sagra della Vendemmia ad Acate a settembre, https://www.facebook.com/people/Acate-Eventi-Cultura-Spettacolo/100093512917707/
Il nucleo di Biscari era il "Castello" omonimo e l'annessa chiesa di San Vincenzo. Alcuni secoli dopo, nel 1938 Biscari fu denominato Acate. E per entrambe il simbolo permanente era, ed è ancora oggi, il Castello dei Principi, che da sempre dalla sommità del colle su cui sorge la città, domina il piazzale e la valle coltivata di Acate.
Il Castello dei Principi di Biscari
Si è persa nel nulla la lapide che recava l'anno di fondazione e lo stemma della famiglia proprietaria di questo Castello. Ma è certo che il castello venne eretto alla fine del 1400, e che subì numerose modifiche. Nell'ala sud est vi sono le carceri, mentre nel lato nord vi sono le strutture del portale antico che è stato murato. Nella parte centrale il portale è affiancato da dodici finestre su entrambe le ali laterali.
La devozione nei confronti del simulacro di San Vincenzo deposto nella chiesa contigua al Castello, è legato a una storia che si nutre anche di una vena leggendaria. Nel 1700 il Papa Clemente XI concesse al Principe Vincenzo Paternò Castello le spoglie del martire San Vincenzo.
La storia-leggenda narra che il Principe si innamorò perdutamente di una bella popolana, che abitava vicino al castello e che accettò le avances del nobiluomo intrattenendo con lui una relazione. Ma la principessa Anna Scamacca Bonaiuto scoprì la tresca amorosa e fece rinchiudere la giovane amante del marito in una delle segrete del castello, cosparsa di miele affinchè il suo corpo divenisse cibo delle api. La principessa in seguito si pentì di aver compiuto il misfatto e il Papa le offrì il perdono in cambio della offerta di accoglienza del corpo di un martire seppellito nel Vaticano, all'interno del Castello.
La costruzione consiste in un corpo di fabbrica quadrangolare con vasta corte interna a cielo aperto.
Il castello è ubicato alla congiunzione fra il vecchio borgo di origine medievale, dislocato sul declivio che delimita l'antico invaso del fiume Acate (oggi Dirillo) e il nuovo centro abitato, è utilizzato per manifestazioni culturali, museo, visite turistiche.
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