Agrigento castello e torri, informazioni per una visita
Agrigento castello e torri, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Il Castello di Adrano, i luoghi da visitare, gli itinerari ed altre info utili per la vostra vacanza.
Da piccoli borghi a piccoli centri urbani, molti comuni hanno una torre un castello o le vestigia di una fortezza, che da fortezza a difesa del territorio con il tempo si è trasformato in una villa di villeggiatura, da luogo a difesa del castellano, le poche dame i cavalieri, tra duelli, amori e delitti, tra storie e leggende.
Molti di questi castelli nascono come torri di avvistamento e di difesa, non a caso sorgono sulla cima di una rocca o di una collina, dalla quale è possibile avere una ampia visione di tutta la vallata circostante.
Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, alcuni posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono abbandonati all'incuria del tempo.
Grotte
Potrebbe trattarsi della misteriosa Erbesso, la città sicula colonizzata dai Greci scomprasa totalmente dalla storia all’indomani della partenza dei Romani dopo aver risolto il problema con Agrigento nel III secolo a.C. Il paese torna - per così dire - a vivere in età bizantina quando, tra il VII e l’VIII secolo d.C., in questa zona si adibirono a posti di difesa le buche scavate nella Petra, una grande roccia in territorio di Comitini. E proprio per cercare riparo dalle incursioni nemiche, gli abitanti del luogo cercavano rifugio nelle tante grotte della zona, da cui il nome della nostra cittadina. Del suo periodo pre-normanno non resta molto perché saccheggiata ferocemente dagli Arabi diretti ad Enna nell’840 e, nell’868, da quelli diretti ad Agrigento. Delle tante battaglie che qui si sono combattute resta, oltre ai pochi ruderi della chiesetta di San Nicola, la cosiddetta Torre del Palo, la torre di guardia con tanto di merli in vetta a ricordo di quel fortilizio oggetto della concessione, datata 1471, con cui Giovanna d’Aragona autorizzava il Barone Montapero a costruire “... una turri seu fortiliziu cum soi barbacani, baglu et merguli per tutela et defentioni di li persuni coversanti in dictu fegu”.
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