Itinerario i borghi abbandonati in Sicilia, le origini - Borghi castelli e santuari in Sicilia

Borghi Castelli e Santuari in Sicilia

Scoprire la Sicilia è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. I borghi pittoreschi, i castelli ed i santuari che raccontano storie di un passato di culture e tradizioni. Passeggiando tra le stradine dei centri storici, ti sentirai immerso in un'atmosfera unica, dove ogni angolo svela un pezzo di patrimonio culturale da non perdere. Che tu sia un appassionato di architettura, un amante della natura, la Sicilia ti aspetta con il suo mix di bellezze da scoprire.
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I borghi abbandonati in Sicilia

Se sei un amante dell'avventura e della storia, l'itinerario nei borghi abbandonati di Sicilia è proprio ciò che fa per te.
Questi luoghi, un tempo vivaci e pieni di vita, raccontano storie di un passato affascinante e misterioso. Passeggiando tra le stradine silenziose e le antiche rovine, potrai respirare l'atmosfera di un'epoca ormai lontana e scoprire le origini di comunità che un tempo fiorivano.
Preparati a lasciarti incantare dalla bellezza e dal fascino di questi angoli dimenticati, dove ogni pietra ha una storia da raccontare!
I borghi abbandonati in Sicilia, nel corso del ventesimo secolo si è registrato un crescere interessa verso i problemi del mondo agricolo e  rurale in generale.
In questo periodo la riforma agraria e bonifica sono diventate delle vere priorità della politica agricola.

La riforma agraria è stata intesa come insieme  di interventi volti alla modificazione e trasformazione del sistema produttivo agricolo attraverso interventi legislativi del potere centrale e ridistribuzione della fattore terra.
La riforma agraria, fu gestita dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura e alle Foreste che si avvalse, nei primi anni  dell'Ente per la Colonizzazione del Latifondo Siciliano, che successivamente, nel 1950, assunse la denominazione di Ente per la Riforma Agraria in Sicilia (ERAS) e dei consorzi di bonifica già esistenti.
La legge fondamentale per la Riforma agraria in Sicilia è  Legge Regionale 27 dicembre 1950, n.104.
L' Ente di Sviluppo Agricolo venne istituito con Legge Regionale n° 21 del 10 agosto 1965, ereditando le funzioni istituzionali del soppresso Ente per la Riforma Agraria in Sicilia (E.R.A.S.), che a sua volta proseguiva l' operato dell' Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano (E.C.L.S.).

Che cosa sono i Borghi Rurali

Con legge 2 gennaio 1940, n. 1, intitolata "Colonizzazione del latifondo siciliano", veniva istituito l'Ente di colonizzazione del latifondo siciliano dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, posto alle dipendenze del Ministero dell'agricoltura e delle foreste, con il compito di assistere, tecnicamente e finanziariamente, i proprietari nell'opera di trasformazione del sistema agricolo produttivo e di procedere direttamente alla colonizzazione delle terre delle quali l'ente acquistasse la proprietà o il temporaneo possesso.

L'ente assorbiva, per espressa disposizione della legge istitutiva, l'Istituto per il bonificamento della Sicilia e gli succedeva nei diritti patrimoniali ed in ogni rapporto giuridico attivo e passivo

Nell'ambito del disegno di perseguimento della formazione di poderi autosufficienti, dotati di case coloniche, si inseriva anche quello della costruzione di borghi rurali che potessero attirare famiglie di contadini anche in aree che, sebbene fertili o rese tali dall'opera di bonifica, restassero tuttavia poco accettabili per la lontananza dai centri urbani o dalle aggregazioni di case già esistenti e, quindi, prive dei più elementari servizi.

Con La  legge regionale 27 dicembre 1950, n.104, intitolata Riforma Agraria in Sicilia ed atto di nascita dell'ERAS, si dispose di continuare il disegno di costruzione dei borghi rurali, delle case coloniche, degli acquedotti e bevai e degli invasi collinari, con ciò continuandosi l'opera dell'Ente di colonizzazione ed al fine di rendere, oltre che economicamente efficace, anche confortevole la vita degli agricoltori nelle campagne.

Con una legge successiva - la n. 9 del 5 aprile 1954 - la Regione Siciliana decise anche di affidare all'Eras (Ente per la Riforma Agraria) la costruzione di altri borghi rurali per raggiungere l'obiettivo della bonifica delle campagne. e di tenere i contadini il più vicino possibile alla terra, offrendo loro alloggi e servizi indispensabili. In base al successivo decreto assessoriale vennero classificate in dettaglio le caratteristiche che ciascun borgo doveva avere , suddividendoli il tipo A –B-C. In base a tale legge vennero completati alcuni borghi la cui costruzione era cominciata precedentemente e ne  vennero costruiti altri.

La Legge Regionale  10 agosto 1965, n. 21. trasformò l’ERAS in ESA e il nuovo Ente continuò nei compiti dell'ERAS, di riforma del latifondo e di costruzione di strade, trasformazione in rotabili delle trazzere, adduzione di acque, assistenza tecnica agli agricoltori, costruzione di bacini, dighe, condotte, impianti elettrici, ma non continuò l’impegno verso i borghi rurali, pur restando incaricata  L’ESA, in qualità di concessonario, della gestione di quelli esistenti (facenti parte del demanio regionale).

Il latifondo di regime

Sei pronto per un viaggio nel tempo? I borghi abbandonati di Sicilia raccontano storie affascinanti e misteriose, ricche di cultura e tradizioni che affondano le radici nei secoli passati.
In questo itinerario, ti porteremo a scoprire luoghi che una volta pulsavano di vita e che ora, con il loro fascino decadente, offrono un'esperienza unica. Dalle stradine silenziose alle architetture dimenticate, ogni angolo ha un racconto da svelare. Preparati a lasciarti incantare dalla bellezza di questi posti e a immergerti nelle loro origini.

Latifondo di regime, il progetto è stato realizzato fra il 2010-11 e riguarda lo studio, la ricerca e la documentazione dei borghi rurali realizzati in Sicilia con controversi risultati fra la fine degli anni 30 ed i primi anni 50: ovvero fra l'ultimo periodo del fascismo e la primissima repubblica. Dedicati ai nomi degli eroi del regime i centri erano distribuiti in tutte le provincie dell'isola e costituivano il fulcro della politica di rilancio delle campagne più disagiate.

I borghi vennero progettati dal littorio "Ente Colonizzazione del Latifondo Siciliano" (ELCS), passarono quindi alla regione Siciliana con l' "Ente per la Riforma Agraria in Sicilia"(prima ERAS e poi Ente di Sviluppo Agricolo - E.S.A.) e oggi abbandonate e cadenti fanno parte del patrimonio dei comuni.
Alcuni centri addirittura non furono mai abitati, altri furono abitati parzialmente e per alcuni decenni grazie agli aiuti governativi.
La documentazione dell'Archivio storico dell'Ente di Sviluppo Agricolo (E.S.A.) Palermo :
Il fondo è suddiviso nelle seguenti serie: "Borghi rurali" (1939-1979), "Bevai" (1940-1987), "Le acque in Sicilia" (1934-1991), "Case coloniche e scuole" (1939-1978),"Le strade di penetrazione agricola" (1932-1982).
Prevalentemente si tratta di documentazione relativa alla progettazione e costruzione dei borghi rurali, dei bevai, serbatoi, dighe e acquedotti (ovvero opere di bonifica connesse all'approvvigionamento idrico della Sicilia), case coloniche per contadini assegnatari in attuazione della riforma agraria, scuole rurali, asili e istituti professionali per l'agricoltura, e di strade che servivano da collegamento a borghi e comuni della Sicilia.
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