Mazzarino il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche
Mazzarino è uno di quei posti che ti catturano al primo sguardo. Immerso nel cuore della Sicilia, questo borgo è un vero tesoro da scoprire, lontano dalle classiche mete turistiche. Passeggiando tra le sue stradine acciottolate, potrai ammirare splendidi edifici storici e goderti l'atmosfera autentica di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Non perderti le delizie della cucina locale, con piatti che raccontano la tradizione siciliana e vini che fanno innamorare al primo sorso. Se cerchi un angolo di tranquillità e bellezza, Mazzarino è il posto perfetto per una pausa dalla routine.
Mazzarino il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche, da villaggio fortificato, a centro abitato, il gruppo delle abitazioni del popolo, contrapposto al castrum, dimora del signore, si sono sviluppati e negli ultimi anni, sono località indicate come mete alternative alle grandi città d’arte.
Si potevano anche indicare i sobborghi delle città sviluppatisi fuori delle mura, un abitato nato intorno a un castello o a una chiesa, senza che sia necessaria la presenza di mura o fortificazioni.
Il termine è usato anche come punto di sosta importante per strade percorse da pellegrini, commercianti, l'elemento che li caratterizza come borghi è la loro presenza nel territorio con carattere di continuità nei millenni, è per questo che hanno un loro fascino, camminare tra i vicoli di un borgo significa ripercorrere i passi di uomini e donne, che si sono succeduti nei secoli passati.
Curiosità
Mazzarino comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 553 m s.m., patrono Maria Santissima del Mazzaro terza domenica di settembre.
La chiesa madre, dedicata a Santa Maria della Neve (sec. XVIII) e preceduta da una scenografica scalinata, mentre solo una parte rimane del grandioso palazzo Branciforte (sec. XVI e più volte rimaneggiato), costruito di fronte.
Pregevoli dipinti di Filippo Paladino (sec. XVI) sono conservati nelle chiese barocche dell'Immacolata e di San Domenico.
La chiesa e il convento dei Carmelitani custodiscono le tombe (sec. XV-XVI) della famiglia Branciforte, mentre la quattrocentesca chiesa di Santa Maria del Gesù ospita il sepolcro marmoreo di Carlo Maria Carafa Branciforte.
la Chiesa di San Ignazio con annesso il Collegio dei Gesuiti la chiesa restaurata recentemente ha un bellissimo organo privo di canne collocato nella cantoria ultimata nel 1734, sede del museo dedicato a “Carlo Maria Carafa”.
Nella parte orientale dell'abitato sorge il santuario di Maria Santissima del Mazzaro che, edificato tra i sec. XVIII e XIX su un precedente luogo di culto, conserva la venerata icona della Madonna delle Grazie o del Mazzaro (sec. XII).
Il Castello di Mazzarino, noto come “u Cannuni”, con l’unica torre cilindrica, quasi “cannone”, che si erge verso il cielo, il Castello di Garsiliato posto su una montagna a 354 metri di altezza a 6 chilometri ad est di Mazzarino.
Nel mese di giugno si tiene una parata storica seicentesca, con costumi medievali “Il Seicento alla corte del Carafa”. Durante la parata viene simulato il matrimonio tra il principe Carlo Maria Carafa e Isabella d’Avalos, evento realmente accaduto. Per l’occasione vengono anche montati stands con prodotti tipici del luogo. https://www.facebook.com/groups/381850311919416/
Il Signore dell’Olmo "U SIGNURI DI MAIU". Festa del SS. Crocifisso dell'Olmo e degustazioni di prodotti tipici la seconda domenica di maggio a Mazzarino
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Mazzarino il territorio, cosa vedere, consigli informazioni
Mazzarino sorge su una collina, posta a 550 msl del mare, ad Est del fiume Salso, diventata un centro politico-culturale grazie al Carafa Branciforti principe di Butera, la città si arricchì, fra il XVII e il XVIII secolo, di monumenti di notevole qualità, fra i quali oltre venticinque chiese di quasi tutti gli ordini religiosi. Dominata dalla mole del Castello, Mazzarino è uno dei centri storici più interessanti della Sicilia, con un impianto urbanistico del ‘700, segnato da un lungo asse che si apre ritmicamente a formare piazze, dove troviamo le principali architetture barocche e palazzi.
È stato anche set del famosa serie televisiva La piovra.
Da vedere Palazzo Alberti uno degli edifici di maggiore valore architettonico, Il Convento dei Padri Carmelitani e la Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo che sorgono sulla piazza centrale della città. Altro sito di suggestiva bellezza è la Chiesa di San Ignazio con annesso il Collegio dei Gesuiti la chiesa restaurata recentemente ha un bellissimo organo privo di canne collocato nella cantoria ultimata nel 1734, si possono ammirare anche la chiesa di Santa Maria della Neve, la chiesa dei Padri Cappuccini, la chiesa della Madonna del Mazzaro patrona della città che si festeggia nel mese di settembre.
IL Castello di Mazzarino (U Cannuni)
U Cannuni è il castello di Mazzarino; un altro castello, sempre in territorio di Mazzarino ma la cui vista si può godere percorrendo la vecchia strada per Catania è il “Castello di Salamone” (nome reale Castello di Garsiliato). Il primo rappresenta il monumento maggiormente rappresentativo, il secondo meno famoso ai non mazzarinesi fu la dimora di antichi signori. Molte sono poi le chiese e gli edifici antichi interessanti da visitare, così come il percorso turistico denominato “La via dei Fasti e del Prestigio”. Il comune è altresì famoso per essere la culla dell’omonima famiglia nobile cui appartenne il cardinale Giulio Mazzarino.
La Chiesa Madre Santa Maria Della Neve
Tempio del Duomo o Madrice fu eretta verso la fine del XVI secolo sull’area dove prima sorgeva una chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve, su progetto dell’architetto Angelo Italia, modificato successivamente su disposizione testamentaria del Principe Carlo Maria Carafa. La facciata originaria è rimasta incompleta, infatti nella parte superiore sinistra c’è un bassorilievo scolpito in pietra, raffigurante la creazione di Adamo ed Eva, nel lato destro manca l’altro pezzo che doveva raffigurare Caino ed Abele; su tutta la facciata vi sono quattro cassettoni vuoti che dovevano essere ricoperti da bassorilievi, non più eseguiti, come pure mancano quattro statue che avrebbero dovuto ricoprire le nicchie vuote. L’interno è a tre navate, nell’altare maggiore vi è una grande tela della Madonna della Neve, gli stucchi della cappella della Madonna di Lourdes sono opera del Fantauzzi.
Basilica Maria SS. del Mazzaro
Eretta intorno al 1100 da Manfredi, distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita dal 1760. Il tempio a tre navate con pareti decorate in stile barocco siciliano su progetto di Bonaiuto da Siracusa. Al proprio interno si trova un quadro ligneo raffigurante la Madonna col Bambino sulle ginocchia ed accanto le vergini siciliane Sant’Agata e Santa Lucia, di stile greco-bizantino, ritrovato da un pastore intorno al 1125 mentre pascolava il suo gregge sulla cima boscosa della collina di Mazzarino; sepolto in seguito all’editto emanato da Leone Isaurico, dopo il ritrovamento, il popolo proclamò la Madonna del quadro Patrona di Mazzarino.
Chiesa del Signore Dell’Olmo
Risalente al V secolo dell’era cristiana; restaurata dai Normanni tra il X e XI secolo e dedicata alla Madonna dell’Itria; distrutta in seguito al terremoto del 1693 e ricostruita ad opera del marchese Filipoo Bivona. Sembra che fin da quel tempo esistesse il Crocifisso, chiamato il Crocifisso delle Grazie; oggi si venera il SS. Crocifisso montato sopra una pesantissima bara di ferro che viene portato a spalla da uomini scalzi e nudi indossanti soltanto il saio bianco della confraternita per alcune vie del Paese la Seconda Domenica del mese di Maggio. Il nome “Signore dell’Olmo” si deve ad una leggenda.
Parrocchia dei PP. Cappuccini
Con annesso convento; eretta intorno al 1120, vi si venerava la Madonna delle Grazie e poi fu dedicata a San Francesco d’Assisi. Nel 1574 il barone Pietro Rivalora finanziò e costruì il convento attiguamente alla chiesa.
Immacolata Concezione
Sorta nel XIV secolo, tra il 1560 ed il 1575 era dedicata alla Madonna della Catena, vi si conserva una tela del 1606 del Paladini raffigurante l’Immacolata Concezione adorata da San Francesco, ove il pittore si autoritrae vestito con saio francescano, sottoscrivendosi con le parole: “Philippus Paladini florentinus pingebat, anno 1606”.
Ex Convento dei PP. Carmelitani e la Chiesa del Carmine
Risalente ancor prima del 1471, questo convento oggi trasformato in Palazzo Comunale, tranne la chiesa fu voluto da Giuseppe Branciforti ma completato dal priore Carmelitano G. Marco Ferranti intorno al 1673, la chiesa è a croce latina con ornamenti un po’ barocchi; l’altare Maggiore è riccamente decorato da marmi policromi. Al suo interno si trova la cripta del Sarcofago del Principe Giovanni II Branciforti.
San Domenico
Prima conosciuta come Santa Maria del Soccorso. Eretta nel 1480 dal nobile Antonio Alegambe; e’ annessa all’ex convento dei Frati Domenicani; al suo interno ospita la statua di Maria SS. del Rosario la cui festa ricade nella prima domenica di ottobre. Presenta una sola navata.
Maria SS. delle Lacrime
Ebbe origine da un fatto accaduto alla vista di tutti nel 1638, quando nella casa di un certo Giuseppe Peloso, si vede lacrimare un quadro della Santa Vergine. La casa venne demolita e dalle sue ceneri, per volere del popolo e per carità del conte Giuseppe Branciforti, fu eretta la chiesa attuale avente forma circolare, a tre navate, del diametro della cupola di San Pietro a Roma. Vi si venera Santa Rita la cui festa ricorre nel mese di maggio.
Santa Maria del Gesù
Con annesso convento, si presenta con una sola navata. Eretta nel 1425 e dedicata a Sant’Ippolito, annesso alla chiesa, nel 1573, venne costruito il convento di Santa Maria del Gesù, da cui prese il nome tutto il complesso.
Figlie di Maria Ausiliatrice
Eretta nel 1965, è stata arricchita nel 1983 in poi da marmi policromi; di forma ellittica, ai due lati un quadro di Don Bosco e di San Domenico Savio ed un quadro di Madre Mazzarello e Laura Vicuna. Sulla cupola della chiesa vi è una statua in marmo di Maria Ausiliatrice. Nel 1961 in un angolo all’esterno della chiesa è stato inaugurato il monumento di Cristo Re.
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