Milazzo castelli, torri e fortificazioni nel comune - Borghi castelli e santuari in Sicilia

Borghi Castelli e Santuari in Sicilia

Scoprire la Sicilia è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. I borghi pittoreschi, i castelli ed i santuari che raccontano storie di un passato di culture e tradizioni. Passeggiando tra le stradine dei centri storici, ti sentirai immerso in un'atmosfera unica, dove ogni angolo svela un pezzo di patrimonio culturale da non perdere. Che tu sia un appassionato di architettura, un amante della natura, la Sicilia ti aspetta con il suo mix di bellezze da scoprire.
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Milazzo il castello, informazioni per una visita

Milazzo, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Il Castello, tutto ciò che vi serve lo trovate qui, dagli itinerari ai luoghi da visitare ed altre info utili per la vostra vacanza.
Da piccoli borghi durante il periodo medievale a fortezze, molti di questi castelli nascono come torri di avvistamento e di difesa, non a caso sorgono sulla cima di una rocca o di una collina, dalla quale è possibile avere una ampia visione di tutta la vallata circostante.
Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, altri posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono costruiti ex novo, altri nacquero dal riadattamento di strutture precedenti
Milazzo situata sul golfo di Milazzo, a 1 m s.m., patrono: santo Stefano prima domenica di settembre,
il poderoso castello medievale ristrutturato nel sec. XIII da Federico II di Svevia e poi dagli spagnoli, la cinquecentesca cinta murata, innalzata dagli spagnoli; il duomo vecchio.
Il Borgo ospita la cinquecentesca chiesa della Madonna del Rosario e il santuario di San Francesco di Paola, preceduto da una scenografica scalinata.
Nella città moderna spiccano il duomo nuovo, che custodisce pregevoli dipinti dei sec. XV e XVI

Verso Capo Milazzo troviamo, oltre alle Chiesa della SS. Trinità e alla Chiesa dell'Addolorata (1810-1813), il Santuario di Sant'Antonio da Padova, situato nella parte finale del promontorio, è un vero e proprio rifugio rupestre, dove il santo trovò riparo dopo essere naufragato sulle coste nel gennaio 1221; trasformato in luogo di culto (1232), successivamente al 1575 assunse l'aspetto giunto fino a noi.

Milazzo, è la porta d’ingresso alle isole Eolie. Tutti coloro che vogliono raggiungere lo splendido arcipelago siciliano devono passare da qui, per imbarcarsi alla volta di Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi o Salina.
Il borgo antico di Milazzo come lo conosciamo oggi risale al XV secolo. Interessanti il Palazzo dei Vicerè e dei Governatori, la Grotta di Polifemo e una serie di chiese storiche. Il castello di Milazzo, è uno dei simboli della città, e rappresenta la cittadella fortificata più grande della Sicilia. Si trova sulla parte meridionale di Capo Milazzo, proprio sopra il borgo antico, ed ha origini antichissime, in quanto sono stati ritrovati manufatti risalenti addirittura al 4000 a.C. , la piscina di Venere è una bella piscina naturale tra gli scogli sulla punta nord di Capo Milazzo.

Milazzo fa parte del circuito dei Borghi Marinari

Oggi lo scalo di Milazzo è il maggiore porto d'imbarco per le isole Eolie, ma non mancano i collegamenti via aliscafo e nave con Napoli.

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Sagra del Pesce sabato 5 agosto 2023 a Milazzo nel borgo marinaro di Vaccarella, Lungomare Garibaldi. La manifestazione La manifestazione, organizzata dal Circolo Sportivo e Culturale U.S. Giovanni Cambria con la collaborazione del comune di Milazzo, si svolge annualmente nel mese di agosto.

San Martino Fest, la tradizionale Sagra di San Martino a Milazzo sabato 11 e domenica 12 novembre 2023. Una manifestazione tra gusto e divertimento, con le immancabili degustazione di panini, castagne e vino novello, stand gastrononìmici e d'artigianato.  https://www.facebook.com/sanmartinofest/

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Castello di Milazzo

Denominazione: Castello di Milazzo; castrum Melacii
Ubicazione: "Borgo". Salita Castello
Proprietà attuale: pubblica (Comune)

Descrizione :
1) il mastio: la torre mastra, comunemente chiamata "torre saracena" , sorge al culmine del castello, ove si padroneggia anche la visuale dei versanti est ed ovest; è inserita circa a metà del lato occidentale della cinta e dovrebbe trattarsi dell'elemento più antico del complesso. Si configura come un massiccio blocco parallelepipedo la cui robustezza viene enfatizzata da Castello di Milazzo un probabile abbassamento dell'altezza originaria e dalla giustapposizione di una scarpa basamentale, modifiche dettate dall'affermazione delle armi da fuoco e presumibilmente attuate nel XVI secolo. Presenta due elevazioni realizzate in opus incertum, mentre i cantonali spiccano per la vigorosa e regolare tessitura di grossi conci squadrati in scuro materiale vulcanico, plausibilmente importato dalle vicine Eolie. Internamente si sovrappongono due ambienti, rispettivamente divisi in due campate da grandi arcate ogivali che fungono da sostegno intermedio per la tessitura dei soffitti.
2) La domus: nell'angolo sud-occidentale del recinto si trova un edificio con caratteristiche marcatamente residenziali. La sua collocazione a ridosso dell'antico mastio consentiva il collegamento con il punto di difesa estrema che, d'altra parte, era accessibile al secondo livello solo da questo fabbricato. La quota della domus si guadagna con un' ampia cordonata che, dalla corte, attraverso un portale ogivale, immette in un atrio; da qui si può risalire ai due livelli della torre e ai camminamenti di ronda o accedere alla sala principale che è scandita in tre campate da arcate-diaframma ogivali, realizzate in pietra lavica, a sostegno dell'impalcato della copertura.
Attiguo alla stessa sala, si sviluppa un altro ambiente suddiviso, a sua volta, da un'ulteriore arcata-diaframma; un grande camino, l'apertura panoramica che si apre verso la riviera di ponente ed il raffinato uso dei materiali esplicitano l'inequivocabile e prestigiosa destinazione residenziale del fabbricato
3) Le cortine murarie: la disposizione d'insieme del complesso segue la sommità triangolare della cresta rocciosa che si rastrema in modo più pronunciato verso nord.
Gli affioramenti rocciosi più eminenti sono stati perimetrati in periodo svevo da un recinto murario grosso modo rettangolare. Quattro torri quadrate difendono gli angoli di questo recinto; due si dispongono al centro dei lati corti, mentre altre due (di cui solo una superstite) si dislocavano sul lato lungo meridionale.
Tutte consentivano la difesa esterna sui tratti divergenti della cortina fortificata; le torri angolari hanno lati che misurano mediamente m. 6, mentre quelle mediane sono meno slanciate e di dimensioni più modeste.
Le murature, realizzate con pietrame informe legato con abbondante malta di calce idraulica, sono rinserrate da cantonali che si compongono di conci ben squadrati in materiale lavico.
La cinta muraria quattrocentesca si trova a poca distanza dalla prima (che racchiude) e raccorda i due versanti del dirupo roccioso; si trova ad una quota più bassa rispetto a quella delle mura duecentesche ed è caratterizzata da una scarpa che, senza soluzione di continuità, rinforza le parti basamentali delle murature terrapienate e dei bastioni semicircolari.
Tra due baluardi cilindrici si apre l'unico varco, segnato da un portale ogivale, sormontato dallo stemma aragonese e dai massicci mensoloni delle caditoie.
L'ultima cortina muraria, realizzata nel Cinquecento, si trova alla base del declivio e collega i versanti strapiombanti della sella rocciosa; un massiccio bastione rettilineo, lungo m. 123, concluso ai due lati dal "baluardo del forte" e da quello di Santa Maria, potenziato da un rivellino al centro del fronte e da uno sul dirupo, costituiva un'impressionante e severa barriera fortificata.
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