Piazza Armerina il castello, informazioni per una visita
Piazza Armerina, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Il Castello, tutto ciò che vi serve lo trovate qui, dagli itinerari ai luoghi da visitare ed altre info utili per la vostra vacanza.
Da piccoli borghi durante il periodo medievale a fortezze, molti di questi castelli nascono come torri di avvistamento e di difesa, non a caso sorgono sulla cima di una rocca o di una collina, dalla quale è possibile avere una ampia visione di tutta la vallata circostante.
Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, altri posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono costruiti ex novo, altri nacquero dal riadattamento di strutture precedenti
Piazza Armerina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 697 m s.m., patrono Madonna delle Vittorie 15 agosto, è nota come la Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni.
È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno.
L'abitato è dominato dalla mole del castello aragonese (fine sec. XIV), a pianta quadrata e con massicci torrioni quadrati agli angoli.
Il duomo fu ricostruito, inglobando i resti della primitiva chiesa quattrocentesca, fra cui il campanile; tra le opere d'arte (sec. XVI-XVII) che vi sono custodite spiccano un Crocifisso su tavola, dipinto su entrambe le facce, del cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina (1485), una custodia d'argento sbalzato (1625) che contiene una Madonna delle Vittorie bizantineggiante e la tela dell'Assunta (1612) di Filippo Paladino.
La chiesa di San Pietro (sec. XVI), di stile tardorinascimentale, all'interno è impreziosita da un soffitto in legno settecentesco e da sculture gaginesche, la chiesa di Sant'Andrea (tardo sec. XI), a croce egizia, conserva affreschi dei sec. XII-XIII.
Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono è un importante palazzo nobiliare di Piazza Armerina. Fu progettato e realizzato dall'architetto Orazio Torriani nella metà del XIII secolo. Sorge sulla sommità del centro storico accanto alla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie. Oggi è sede degli uffici del Parco Archeologico della Villa romana del Casale e accoglie il Museo della Città e del Territorio.
Nella Biblioteca Comunale è conservato il Libro dei privilegi concessi dai re di Sicilia dal Trecento fino alla metà del Settecento; annesso alla biblioteca è l'antiquarium, che ospita oggetti in bronzo e terracotta e una raccolta d'armi (fucili della prima guerra mondiale e spade).
Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
In occasione della festa patronale si svolge il Palio dei Normanni, rievocazione storica della conquista della città da parte del conte Ruggero I d'Altavilla nel 1062. Il Palio dei Normanni è una rappresentazione in costume di un fatto storico accaduto circa mille anni fa. Si svolge tutti gli anni a Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia, nei giorni 12, 13 e 14 agosto, dal 1952, quando venne realizzata la prima edizione sotto questo nome. Infatti la manifestazione che oggi conosciamo affonda le sue origini tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, quando le allora dodici confraternite della città organizzarono per la prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell'Assunta, oggi "Maria Santissima delle Vittorie", noto come la "Cavalcata", appellativo che ancora oggi è usato dagli abitanti per indicare il Palio. Il Palio dei Normanni di Piazza Armerina è la più importante ricostruzione di storia medievale del Sud Italia, con oltre 600 figuranti.
Il terzo giorno ed ultimo giorno, 14 agosto, si svolge il Palio o Quintana, un'avvincente giostra fra quattro squadre di cinque cavalieri in costume d'epoca, rappresentanti i I Quattro Quartieri dell'antica Plutia (Monte, Canali, Castellina e Casalotto), alla presenza del Conte Ruggero e dei dignitari cittadini, la tradizione vuole che il vessillo sia la Madonna delle Vittorie, oggi custodita nella Cattedrale.
Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.
Castello Aragonese del 1390 . La fortezza fu voluta dall'allora Re di Sicilia Martino I il Giovane da una parte per scopi prettamente difensivi, e quale sede per un suo preposto; essendo infatti un castello demaniale, la nomina del castellano era riservata al re. Dal 1438 in poi non si hanno più notizie storiche riguardo il castello fino al 1812, data in cui fu varata la legge di soppressione delle castellanie e la fine del sistema feudale. Dopo tale data il castello venne adibito a carcere. Da pochi decenni è passato in mano a privati. Dal punto di vista prettamente architettonico il castello Aragonese appare piuttosto tozzo e poco slanciato; questo perché mancante dell'ultimo piano. Della sua costruzione trecentesca rimangono solo alcune tracce delle fondazioni. La pianta è quadrangolare, ai cui angoli sono poste quattro torri anch'esse quadrangolari. L'unico portale è quello rivolto a sud, il fianco meridionale risulta l'unico lato spezzato nella sua continuità da finestre e merli, le restanti superfici murarie si presentano liscie e prive di aperture. Quando fu adibito a carcere il castello fu oggetto di modifiche soprattutto nella parte interna.
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