Zafferana Etnea, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche
Zafferana Etnea, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche, da villaggio fortificato, a centro abitato, il gruppo delle abitazioni del popolo, contrapposto al castrum, dimora del signore, si sono sviluppati e negli ultimi anni, sono località indicate come mete alternative alle grandi città d’arte.
Si potevano anche indicare i sobborghi delle città sviluppatisi fuori delle mura, un abitato nato intorno a un castello o a una chiesa, senza che sia necessaria la presenza di mura o fortificazioni.
Il termine è usato anche come punto di sosta importante per strade percorse da pellegrini, commercianti, l'elemento che li caratterizza come borghi è la loro presenza nel territorio con carattere di continuità nei millenni, è per questo che hanno un loro fascino, camminare tra i vicoli di un borgo significa ripercorrere i passi di uomini e donne, che si sono succeduti nei secoli passati.
Zafferana Etnea, Fa parte del Parco dell'Etna, a 600 metri sul livello del mare, sulle pendici orientali dell'Etna,
la chiesa madre di Santa Maria della Provvidenza è il monumento più importante della città, è stata più volte danneggiata e resa inagibile da terremoti, l'ultima volta dal sisma del 1984, il suo prospetto, realizzato nel XX secolo, è in pietra bianca di Siracusa. La facciata, in pietra bianca di Siracusa, realizzata dal 1897 al 1928 su progetto dell'architetto Carmelo Sciuto Patti in stile eclettico,
presenta elementi che vanno dal barocco siciliano al liberty. Il prospetto è formato da un corpo centrale lievemente arretrato rispetto ai due campanili gemelli. La cupola, di forma ottagonale, è artisticamente rivestita da tessere in maiolica blu. Le porte presentano dei pannelli bronzei in rilievo in cui sono rappresentate la processione durante l'eruzione del 1792, una scena di vita monastica del Priorato di San Giacomo ed, in alto, le scene tratte dal Nuovo Testamento in cui è presente la Madonna. Le porte laterali, invece, sono arricchite da pannelli che raffigurano scene della vita di Cristo. Sul portale maggiore, a ridosso di una cornice curvilinea, si trova un grande Cristo Pantocratore che, con le braccia aperte che accoglie i fedeli. Sul livello superiore è posta una statua raffigurante Maria Santissima della Provvidenza e lo stemma mariano. L’ingresso laterale rivolto ad oriente, è in pietra lavica scolpita, e sulla sua soglia è incisa la data del 1730, l'anno in cui furono iniziati i lavori di costruzione della chiesa. L’interno a tre navate presenta una pianta a croce latina. L’aspetto elegante e sobrio nel suo insieme, è impreziosito dalla presenza di numerose opere d’arte.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Zafferana Etnea, nonostante sia una costruzione recente, è tra le più significative della città, essendo stata per lungo tempo il principale luogo di culto della città.
La chiesa fu edificata in seguito al terremoto del 1818 che rese inagibile la Chiesa Madre, la chiesa è stata costruita in stile Liberty. Presenta una facciata tripartita a un solo ordine con due torri laterali inglobate nella struttura, la prima con il campanile e la seconda con l’orologio. L’interno, ad una sola navata, è molto semplice e accompagnata da poche opere d’arte. La struttura del tetto è in legno, per richiamare alla prima storica edificazione dell’Ottocento.
Il Museo Sicilia in Miniatura è un Parco Tematico situato nel territorio di Zafferana Etnea, che espone tantissime miniature artigianali dei più importanti monumenti presenti sul territorio siciliano. Questo scenografico Parco Tematico si estende su un vasto territorio che supera i 20000 metri quadri ed particolarmente indicato a famiglie con bambini. All’interno del parco si trova: il museo Parco delle Miniature in cui sono esposti 70 monumenti siciliani. https://www.siciliainminiatura.net/
La Grotta di Polifemo si trova a pochi minuti dal centro di Zafferana Etnea, facilmente accessibile e ideale complemento allo spettacolo offerto al Parco dei Miti. Le stelle, le costellazioni e i racconti mitologici ad esse legati sono parte fondamentale della cultura siciliana. https://www.teatrodeimiti.it/
Il planetario di Zafferana Etnea, si tratta del più grande planetario della Sicilia (ben 10 metri di diametro) ed uno dei più grandi d’Italia, realizzato e gestito dall’associazione Amici della Terra
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Se volete visitare il vulcano Etna, Zafferana è una buona base. Da qui si può facilmente raggiungere l’Etna Nord e l’Etna Sud. Se volete andare sull’Etna Sud, prendete la SP92 in direzione del Rifugio Sapienza. Se volete andare sull’Etna Nord, allora percorrete la Strada Mareneve fino a Piano Provenzana.
Origine del nome
Non si sa come sia nato il nome Zafferana Etnea, ma ci sono diverse ipotesi. Uno di questi è che il nome del luogo deriva dalla parola araba ‘Zaufanah’ che significa ‘giallo’. Nella zona cresce molta erba rugginosa e ginestra di colore giallo.
Un’ipotesi più attendibile sull’origine del nome si riferisce alla coltivazione dello zafferano. Questa era una volta l’economia più importante del paese. Questa ipotesi è confermata dal dipinto “Madonna della Provvidenza” del 1838 di Giuseppe Rapisardi. Questo dipinto mostra un vaso con fiori di zafferano.
Chiesa Madre Santa Maria della Provvidenza, dopo il terremoto del 1881 che la distrusse è stata interamente ricostruita. Tipicità di questa chiesa è la facciata barocca e i 3 portali in ferro ornati da bassorilievi bronzei. All’interno, elegante e sobrio, si può ammirare la pala d’altare realizzata dal pittore G. Sciuti (personaggio illustre di Zafferana Etnea) e un quadro della Madonna di G. Rapisarda.
L'Ottobrata è suddivisa in quattro o cinque sagre che varia a seconda del numero delle domeniche nel mese di ottobre, appuntamento all’insegna di sapori unici, di musica e di arte.
Sagra dell'uva, Sagra del miele, Sagra delle mele dell'Etna, Sagra dei funghi, Sagra delle castagne
Indiscussi protagonisti di ciascuna domenica sono i prodotti tipici della terra e i loro derivati: l'uva, il vino, la mostarda, il miele, le mele e la frutta di stagione (fichi d'India, melograni, noci, nocciole, castagne, pistacchi ecc.), i funghi porcini dell'Etna e le altre varietà, l'olio, le olive e le conserve sott'olio. Un ampio spazio è dedicato ai prodotti artigianali e il visitatore può, lungo il percorso del centro storico, fermarsi ad osservare gli antichi mestieri ormai in via di estinzione (scultori del legno e della pietra lavica, pittori di sponde di carretti siciliani, ricamatrici, lavoratori del ferro battuto, pupari ecc.). La piazza Umberto I ospita numerosi stand in cui è possibile degustare i dolci tipici locali (gli sciatori, le zeppole, le paste di mandorla, le foglie da tè, ecc.), i liquori, i vini, il miele, i torroni e la frutta secca caramellata, i gelati al pistacchio e molte altre bontà. Nella Villa Comunale, sottostante la piazza, sono invece collocati gli stand che espongono e vendono salumi, formaggi tipici siciliani e conserve alimentari.
Altri eventi sono:
- Festa di San Martino “Castagne e Vino”, il secondo sabato e la seconda domenica di Novembre. In una frazione di Zafferana, chiamata Sarro, vengono allestiti degli stand enogastronomici in cui è possibile degustare prodotti tipici autunnali: vino locale, castagne.
- Festa della Madonna della Provvidenza, la seconda domenica di Agosto, in onore della Madonna.
- Calici di Stelle, si svolge all’interno della villa comunale il 10 Agosto, non è altro che un percorso che prevede degustazione di prodotti tipici locali, osservazione di pianeti e stelle, e la visita al museo degli antichi mestieri.
- Etna in scena, una rassegna di cinema, musica, danza e teatro che offre da giugno a settembre ai turisti e a tutti i visitatori le tradizioni culturali ed artistiche della nostra terra.
Sicilia in miniatura, nella Strada Provinciale, 92 – etna sud, un vero e proprio viaggio all’interno della Sicilia circondato dal verde del territorio etneo. Un modo diverso per scoprire e vivere le diverse
Casa museo dell’Apicoltore, in Via Tenente Scuderi 26, realizzata per ricreare alla perfezione l’abitazione di un apicoltore del 900. Attraverso cenni storici e reperti fa comprendere a tutti i turisti, attraverso strumenti ed oggetti d’uso quotidiano, lo stile di vita di un tempo.
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