Castelmola, guida al borgo più bello d'italia in Sicilia
Castelmola, guida al borgo più bello d'italia in Sicilia
I Borghi della Sicilia offrono numerosi spunti di visita sia a livello storico-culturale che ambientale, non solo piacevoli camminate nei centri storici ma anche nelle immediate vicinanze dove si trovano chiesette, castelli, tutti collegati da strade, stradine.
Visitabile tutto l'anno, non mancheranno testimonianze storiche come fortezze, siti archeologici, luoghi di culto di pregio architettonico, con profumi e sapori della tradizioni gastronomica si mescolano egregiamente con la storia.
Grande importanza hanno gli eventi tradizionali organizzati dalle proloco dei borghi, ad iniziare dalle Feste Medievali e dalle Sagre, sfilate dei cortei in costume d’epoca accompagnate spesso da una gara per la conquista del palio, offrono il meglio della tradizione culturale del paese. Le sagre invece esaltano la cucina tradizionale e i prodotti tipici locali, mostrando al visitatore il meglio della tradizione enogastronomica del borgo.
Castelmola, comune della città metropolitana di Messina, nella Sicilia Orientale, 529 m s.m.,
patrono San Giorgio 23 aprile
centro dei monti Peloritani, situato sulla cima di un grande promontorio roccioso che si spinge a SE nel mar Ionio, culminando con il capo Taormina
Natale nel borgo medievale di Castelmola, "La via dei Presepi", esposizioni di presepi nelle contrade e nelle vie del paese. Durante il periodo natalizio Fiera dell'Agricoltura, protagonisti gli "Antichi Sapori", https://www.facebook.com/people/Castelmola-Antichi-Sapori/100088273431470/
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Borgo siciliano di Castelmola
Borgo siciliano di Castelmola è il balcone naturale sopra Taormina, si può ammirare il maestoso Etna con i paesi alle sue pendici, la costa ionica, il golfo di Giardini-Naxos, il Capo di S. Alessio, lo stretto di Messina e le coste calabre.
L´ingresso del borgo, arroccato in cima ad infiniti tornanti, con le sue viuzze, rivela subito l´insediamento medievale.
L´antico Arco segna l´ingresso nel paese è rimasto isolato dopo la costruzione di piazza S. Agostino nel 1954; la gradinata in pietra calcarea su cui è posto ne esalta la bellezza.
La piazza, realizzata a mosaico in pietra bianca lavica, restituisce l´atmosfera siciliana nei marciapiedi alberati in cui sono collocati i sedili in pietra e i belvedere dai quali l´occhio spazia su Taormina.
Un tempo si entrava in paese attraverso una porta scavata nella roccia e adagiata su una monumentale scalinata anch´essa in pietra bianca, spostata all´ingresso del castello nel 1927, nel corso dei lavori per la costruzione della rotabile per Taormina.
La chiesa di S. Antonino, riadattata ad Auditorium comunale, è in realtà molto antica e si affaccia sulla piazza a seguire la Casa Sterrantino, dotata di uno splendido portale.
Sulla medesima piazza si affaccia anche lo storico Caffè S. Giorgio, fondato nel ´700 dai monaci e adibito a taverna. Un album raccoglie le firme dei personaggi illustri che dal 1907 sono passati per il borgo.
Del Castello-fortezza restano ormai solo le poderose mura normanne. Una lapide marmorea sistemata sulla facciata del duomo con incisioni greco-bizantine del X sec. ricorda: "Questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia".
Scendendo dalla rocca si arriva in via De Gasperi, la strada principale del paese, che collega piazza S. Antonino con la zona sud.
Il Bar Turrisi espone con nonchalance i suoi falli in legno, coccio o ceramica, in un ambiente che sembra il regno dei masculi, retaggio di credenze magno-greche che solo qui, forse, resistono.
Si arriva in Piazza Duomo per vedere la Chiesa Madre, che nel 1934 ha ricoperto di nuove forme i precedenti stili che vanno dal romanico al gotico. All´interno vi sono quattro altari marmorei posti uno di fronte all´altro, un bel pulpito, una statua lignea della Maddalena della scuola del Bagnasco. L´ingresso principale è laterale rispetto alla piazza e si affaccia su un belvedere dal quale si ammirano l´Etna e il golfo di Naxos.
Sulla scorciatoia che porta a Taormina s´incontra la piazzetta-belvedere con la piccola Chiesa di S. Biagio, semplice e umile, la prima sorta a Castelmola dopo l´arrivo di S. Pancrazio a Taormina per portarvi la religione cristiana. La volta a botte e i prospetti sono il frutto di un recente restauro. Dentro c´è un affresco settecentesco, fuori un bel panorama.
Da vedere anche le cisterne per l´acqua del 367 a.C. e l´antica Porta Saraceni sul lungo percorso pedonale chiamato Via dei Saraceni o Piano delle Ficare.
Il giro del paese termina con la Chiesa di S. Giorgio, costruita intorno al 1450 e ammirata in particolare per il suo campanile; notevole anche il cancello d´ingresso di ferro battuto.
In contrada Annunziata si trova la chiesetta dell´Annunziata, edificata nel 1100 ca. dal normanno Re Ruggiero per ringraziare la Madonna della vittoria su Saraceni.
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