Caccamo il borgo siciliano da scoprire - Borghi di Sicilia, luoghi imperdibili

Borghi di Sicilia

Benvenuti su "Borghi di Sicilia, luoghi imperdibili", il sito dedicato al turismo in Sicilia. Qui troverete una guida completa ai borghi della regione, autentici tesori ricchi di storia, tradizioni, arte e
architettura. Scoprite il patrimonio culturale siciliano attraverso le nostre descrizioni dettagliate, foto suggestive e consigli utili per pianificare la vostra visita.
Vai ai contenuti

Caccamo il borgo siciliano da scoprire

Caccamo, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche

Caccamo è un vero gioiello siciliano che aspetta solo di essere scoperto.
Questo borgo incantevole, nascosto tra le colline, offre un mix perfetto di storia, arte e tradizioni che ti faranno innamorare. Passeggiando per le sue stradine, potrai ammirare il castello normanno e lasciarti conquistare dai profumi della cucina locale.
Non dimenticare di assaporare i piatti tipici e di immergerti nelle tradizioni che rendono Caccamo un luogo unico nel suo genere. Pronto a fuggire dalla routine e vivere un'esperienza autentica? Caccamo ti aspetta.

I Borghi della Sicilia offrono numerosi spunti di visita sia a livello storico-culturale che ambientale, non solo piacevoli camminate nei centri storici ma anche nelle immediate vicinanze dove si trovano chiesette, castelli, tutti collegati da strade, stradine.

Visitabile tutto l'anno, non mancheranno testimonianze storiche come fortezze, siti archeologici, luoghi di culto di pregio architettonico, con profumi e sapori della tradizioni gastronomica si mescolano egregiamente con la storia.

Grande importanza hanno gli eventi tradizionali organizzati dalle proloco dei borghi, ad iniziare dalle Feste Medievali e dalle Sagre, sfilate dei cortei in costume d’epoca accompagnate spesso da una gara per la conquista del palio, offrono il meglio della tradizione culturale del paese. Le sagre invece esaltano la cucina tradizionale e i prodotti tipici locali, mostrando al visitatore il meglio della tradizione enogastronomica del borgo.

Caccamo, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche, da villaggio fortificato, a centro abitato, il gruppo delle abitazioni del popolo, contrapposto al castrum, dimora del signore, si sono sviluppati e negli ultimi anni, sono località indicate come mete alternative alle grandi città d’arte.
Si potevano anche indicare i sobborghi delle città sviluppatisi fuori delle mura, un abitato nato intorno a un castello o a una chiesa, senza che sia necessaria la presenza di mura o fortificazioni.
Il termine è usato anche come punto di sosta importante per strade percorse da pellegrini, commercianti, l'elemento che li caratterizza come borghi è la loro presenza nel territorio con carattere di continuità nei millenni, è per questo che hanno un loro fascino, camminare tra i vicoli di un borgo significa ripercorrere i passi di uomini e donne, che si sono succeduti nei secoli passati.
Curiosità
Càccamo comune della Città Metropolitana di Palermo (50 km), patrono San Nicasio ultima domenica di agosto
Caccamo e la Sicilia Tirrenica, sorge maestosa su una collina a 520 metri sul livello del mare nel tratto inferiore della valle del fiume San Leonardo oggi Lago Rosamarina, situato alle falde sudoccidentali del monte San Calogero

Ricca di chiese, monumenti e di opere d’arte può degnamente essere considerata città d’arte e di cultura.
Il castello eretto su un alto basamento roccioso a dominare il paesaggio, luogo di guardia e di controllo, fortezza ma ugualmente maniero signorile che nell'ampio giro delle corti e nei saloni organizza la sua funzione di residenza e di rappresentanza.
Numerose le numerose chiese esistenti nel suo territorio, alcune delle quali si impongono all'attenzione per l'importanza architettonica e artistica.
L'itinerario non può che iniziare dal Duomo, dedicato a San Giorgio. Fondato dai Normanni nel 1090, ampliato nel 1614, custodisce preziose opere d'arte, il blocco marmoreo del fonte battesimale datato 1466, della scuola del Gagini, cosi come il ciborio della cappella del SS. Sacramento del XV secolo
Non lontano da Piazza Duomo, troviamo la chiesa dell'Annunziata. Fondata intorno al 1200, presenta agli esterni interessanti elementi barocchi. L'interno è suddiviso in tre navate ed impreziosito da opere d'arte.
Poco distante troviamo la chiesa di San Benedetto alla Badia. Fondata nel 1615 dalle suore benedettine, l'interno presenta un grande pavimento in maiolica di Nicola Sarzana, che raffigurano uccelli svolazzanti, grandi festoni cosparsi di fiori e di frutta, angeli. Nell'ampio riquadro centrale della navata è raffigurata la tempesta: una scena che farebbe pensare all'arca di Noè che, dopo il diluvio, naviga verso un mondo che si rigenera. La grande nave a vela, sbattuta dalle onde fra gli scogli, tiene le persone che guardano dalla riva in grande apprensione e sulla parte superiore del grande riquadro, viene riportata la seguente scritta: "ConCutitur non obruitur" cioè: verrà scossa ma non sarà sommersa. una splendida cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio, una grandissima quantità di stucchi attribuiti alla scuola del Serpotta
La chiesa di Santa Maria degli Angeli, con la Madonna col Bambino, capolavoro del Gagini, ed i resti mortali del Beato Giovanni Liccio, patrono e protettore della città di Caccamo e la chiesa con annesso convento dei Cappuccini, con il suo imponente altare maggiore ligneo di stile dorico e corinzio.

Domenica ad agosto l'elezione della Castellana di Caccamo e delle due Damigelle d’onore presso il maestoso Castello medievale. Manifestazione storico-culturale che si riallaccia al passato della città, quando il signore di Caccamo, accompagnato dalla sua nobile Consorte, veniva rilevato dai nobili di Caccamo e dei paesi vicini, dai vassalli del signore dominatore della città e che in corteo da fuori le porte della città veniva accompagnato sino al Castello, dove ne prendeva possesso unitamente alla sua Consorte.
La manifestazione è costituita da un lungo corteo che vede sfilare in costume d'epoca dame, cavalieri e sbandieratori.

Caccamo Natura Produttiva ad ottobre, iniziativa di promozione dei prodotti agroalimentari siciliani, promossa dal Comune di Caccamo. La manifestazione prevede l’esposizione di prodotti agroalimentari siciliani ed una serie di momenti seminariali e di narrazione e verranno proposte degustazioni guidate.

ad agosto elezione della Castellana di Caccamo e delle due Damigelle d’onore presso il maestoso Castello medievale. Manifestazione storico-culturale   https://www.facebook.com/visitcaccamo

Spazio pubblicità
Costruiamo uno spazio pubblicitario
Possiedi una attività commerciale-turistica, vorresti inserire inserire della pubblicità, questo spazio è disponibile, pubblicizza la tua attività
Lo spazio in blu è per la tua pubblicità
Proponi il tuo sito con una immagine, il tuo social network, come Instagram e Facebook, i propri canali YouTube,
le tue sezioni pubblicitarie tra i risultati di ricerca su Google, Yahoo e altri motori di ricerca
Amplia il tuo spazio pubblicitario
Non ho uno spazio pubblicitario?
Non sai come scegliere dove pubblicare gli annunci?
Non preoccuparti questo è uno spazio pubblicitario

Caccamo il territorio, cosa vedere, consigli informazioni

Certamente il castello è per Caccamo il palinsesto architettonico più emblematico – essendone l’espressione di secoli di storia – ma il centro abitato della cittadina del palermitano custodisce gelosamente altri tesori quali le chiese, i riti religiosi, le fiere e le sagre
Il Castello feudale, attorno al quale ruota tutta la sua storia, la sua posizione domina tutta la vallata del fiume San Leonardo.
Ci sono diverse leggende legate a questo castello che lo rendono ancora più affascinante e suggestivo. Tra quelle più note vi è quella che racconta la storia della figlia di un Signore del castello innamorata di un soldato. Quando i due furono scoperti, il padre fece giustiziare il ragazzo e rinchiudere la figlia in un convento dove morì di dolore. Si dice che, da allora, lo spirito della ragazza durante ogni luna piena vaghi per il castello con un melograno invitando, con una filastrocca, chi si imbatte nello spirito a mangiare tutti i chicchi, senza toccare il frutto con le mani e senza farli cadere a terra con l’auspicio di trovare come compenso un tesoro.

Il Duomo di Caccamo dedicato a San Giorgio martire sorge su un’antichissima struttura di epoca normanna, ristrutturato nel 1477 dalla famiglia Cabrera, fu ampliato nel 1615.

La chiesa parrocchiale della SS.Annunziata, monumento religioso con tre  ingressi contornati da eleganti portali barocchi in pietra, costruita tra la fine del ’300 e l’inizio del ’400 incastonata fra due torri campanarie mozze di cui, quella sinistra, un tempo baluardo del Castello. Moltissime le opere di notevole spessore artistico, tra cui la tela dell’Annunciazione di Maria del Borremans ed i pregevolissimi stucchi di scuola Serpottiana.

Chiesa di Santa Maria degli Angeli all’interno della quale si trova l’urna d’argento con le spoglie mortali del Beato Giovanni Liccio, veneratissimo Beato di Caccamo.ingressi contornati da eleganti portali barocchi in pietra, costruita tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400 incastonata fra due torri campanarie mozze di cui, quella sinistra, un tempo baluardo del Castello. Mo1tissime le opere di notevole spessore artistico, tra cui la tela dell’Annunciazione di Maria del Borremans ed i pregevolissimi stucchi di scuola Serpottiana, capolavoro d’arte rappresentato dalla Madonna col Bambino di Antonello Gagini

Chiesa di San Benedetto alla Badia considerata la più ammirata e più bella di Caccamo nonostante le contenute dimensioni : un autentico gioiello d’arte barocca. il pavimento maiolicato, gli stucchi di scuola Serpottiana, l’altare in legno rivestito in lamina dorata, la cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio, i marmi policromi, gli affreschi sulla volta e le tele seicentesche degli altari laterali.
Chiesa di San Benedetto alla Badia. Il suo aspetto esterno poco appariscente spinge spesso i visitatori frettolosi a passare oltre ma lascia a bocca aperta quelli più curiosi, che si spingono oltre il suo portone a scoprire questo gioiello di arte barocca. Nella zona sottostante la chiesa, vicino l’antico macella della città, potrete avere l’ebrezza di passare attraverso uno dei violi più stretti d’Italia di soli 63 centimetri.

Il ponte chiaramontano sul fiume San Leonardo


Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
Non sono presenti ancora recensioni.
0
0
0
0
0
Non è un agenzia turistica o una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, è un sito amatoriale, qualsiasi collaborazione è a titolo gratuito
Torna ai contenuti