Pollina, il borgo siciliano da scoprire
Pollina, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche
Pollina, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche, da villaggio fortificato, a centro abitato, il gruppo delle abitazioni del popolo, contrapposto al castrum, dimora del signore, si sono sviluppati e negli ultimi anni, sono località indicate come mete alternative alle grandi città d’arte.
Si potevano anche indicare i sobborghi delle città sviluppatisi fuori delle mura, un abitato nato intorno a un castello o a una chiesa, senza che sia necessaria la presenza di mura o fortificazioni.
Il termine è usato anche come punto di sosta importante per strade percorse da pellegrini, commercianti, l'elemento che li caratterizza come borghi è la loro presenza nel territorio con carattere di continuità nei millenni, è per questo che hanno un loro fascino, camminare tra i vicoli di un borgo significa ripercorrere i passi di uomini e donne, che si sono succeduti nei secoli passati.
Curiosità
Pòllina comune della Città Metropolitana di Palermo, 730 m s.m., patrono San Giuliano seconda domenica di luglio
La chiesa madre dedicata ai santi Giovanni e Paolo custodisce pregevoli sculture cinquecentesche tra cui una Madonna delle Grazie di Antonello Gagini.
Nella parte alta del paese è il moderno teatro di Pietrarosa, un teatro all’aperto interamente in pietra. La Torre quadrata e i resti del Castello Medievale, il Museo della Manna.
Fa parte del Parco delle Madonie,
Nel fiume Pollina troviamo le Gole di Tiberio, il masso al centro del percorso un tempo passaggio segreto dei briganti e ricercati che abitavano le numerose grotte e nascondigli della zona, i giochi di luce e una vegetazione incontaminata.
Valdemone Festival a Pollina innovativi spettacoli di teatro di strada, nuovo circo e musica. L’idea di realizzare nella Provincia di Palermo il festival nasce con lo scopo di valorizzare la figura dell’artista di strada http://www.valdemonefestival.com/
Sagra della "Manna" a settembre. Con il termine “manna” si indicano alcune sostanze che derivano dalla secrezione di diverse piante, che hanno in comune la manna dei frassini, contenente mannite, solo l’aspetto e la denominazione.
Festival della Pizza a Finale a settembre, il Comune di Pollina e la ditta Cassataro Giuliano Ingrosso sono lieti di annunciare il primo Festival della Pizza presso il Teatro Parco Urbano di Finale
Sagra dell’Ulivo a Finale di Pollina a novembre, organizzata dall’Associazione L’Approdo di Finale con il patrocinio del Comune di Pollina. Sfilata di gruppi folcloristici e degustazione di prodotti della gastronomia locale (pasta, pane e salsiccia, dolci). La manifestazione, che si svolge annualmente la seconda domenica di novembre https://www.facebook.com/ApprodoAssociazione
E' possibile visitarle in gommone nel periodo primaverile ed estivo grazie alle escursioni organizzate da Madonie Outdoor Asd www.madonieoutdoor.it;
Spazio pubblicità
Pollina il territorio, cosa vedere, consigli informazioni
Giunti a Pollina si è accolti da antiche case abbarbicate tra le rocce, da piccole chiese e da strade lastricate di pietra.La Chiesa Madre, intitolata ai Santi Giovanni e Paolo, custodisce opere di pregio tra le quali due capolavori di Antonello Gagini, una Natività del 1526 e un gruppo scultoreo raffigurante la Madonna con San Giuseppe e il Bambino Gesù e la statua della Madonna Calva di Francesco Laurana.
La Via S. Antonio conduce all’omonima chiesetta, preceduta da un arco, dal quale un tempo si accedeva al borgo. La Chiesa di San Giuliano, patrono di Pollina, è in stile romanico e si trova nella parte bassa del paese.
In cima al pizzo sorge il castello di cui oggi rimangono pochi ruderi, imponente la torre quadrata. dove il grande scienziato messinese Francesco Maurolico, la utilizzò come osservatorio astronomico.
A un architetto veneziano, Antonio Foscari, si deve il progetto realizzato nel 1978 del moderno anfiteatro di Pietrarosa, costruito ai piedi della torre medievale del castello dei Ventimiglia.
Su uno sperone roccioso slanciato sul mare s'innalza la torre del Marchese, costruita all'origine sia per la difesa dal mare e dai pirati sia per proteggere le cosiddette pietre del portizzolo (Scoglio Grande). La villa dei Ventimiglia, il Palazzo, rappresenta la scelta dei signori delle Madonie di trasferirsi dalla montagna al mare.
Dalla Chiesa di san Giuliano che conserva al suo interno la statua del Santo Patrono di Pollina. Il nucleo originario di questa chiesa risale al XVI secolo ma è stata ristrutturata nel XIX. Sull’altare si trova la statua del Santo, in legno policromo, ricoperta di gesso e oro zecchino, attribuita allo scultore Quattrocchi di Petralia Sottana.
Nell’itinerario per la città, va dato anche alla Chiesa di san Pietro.
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
Non sono presenti ancora recensioni.