Santa Margherita del Belice, il borgo siciliano da scoprire
Santa Margherita del Belice, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche
Santa Margherita del Belice, il borgo, tesoro d’arte, di storia e di tradizioni gastronomiche, da villaggio fortificato, a centro abitato, il gruppo delle abitazioni del popolo, contrapposto al castrum, dimora del signore, si sono sviluppati e negli ultimi anni, sono località indicate come mete alternative alle grandi città d’arte.
Si potevano anche indicare i sobborghi delle città sviluppatisi fuori delle mura, un abitato nato intorno a un castello o a una chiesa, senza che sia necessaria la presenza di mura o fortificazioni.
Il termine è usato anche come punto di sosta importante per strade percorse da pellegrini, commercianti, l'elemento che li caratterizza come borghi è la loro presenza nel territorio con carattere di continuità nei millenni, è per questo che hanno un loro fascino, camminare tra i vicoli di un borgo significa ripercorrere i passi di uomini e donne, che si sono succeduti nei secoli passati.
Santa Margherita di Bèlice comune del Libero consorzio Comunale di Agrigento, 400 m s.m., patrono Santa Rosalia 4 settembre e 4 ottobre,
Del vecchio abitato rimangono la chiesa madre, dedicata a Santa Rosalia, originaria del Seicento ma ricostruita nel secolo seguente, e il palazzo Filangieri, con annesso parco e teatro, di cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa diede una descrizione nel romanzo Il gattopardo.
Il Museo del Gattopardo nasce in onore del celebre scrittore Tomasi di Lampedusa, che trascorse a Santa Maria del Belice trascorse, tra i sei e i vent’anni, le proprie estati. Il museo è ospitato presso il Palazzo Filangeri Cutò, divenuto, nel capolavoro di Tomasi di Lampedusa "il Gattopardo", il palazzo di Donnafugata.
Si tratta di un museo costruito quindi interamente attorno al celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Il Museo della Memoria di Santa Margherita del Belice ha lo scopo di ricostruire, custodire e comunicare la memoria civile della Valle del Belice nel periodo del terremoto del 15 gennaio 1968. Il museo ha sede presso l'ex Chiesa Madre di Santa Margherita, distrutta dal terremoto del 1968 e ricostruita per ospitarne il museo
Ficodindia Fest a Santa Margherita di Belìce, ad ottobre. Sapori, gastronomia, tradizione, arte, cultura, folklore: una due giorni ricca di eventi, spettacoli, degustazioni, laboratori del gusto, mostre e visite guidate nei suggestivi luoghi che furono di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A Santa Margherita di Belìce, che nel famoso romanzo viene decritta sotto il nome di Donna Fugata, si possono visitare le ville e i giardini del Palazzo Filangeri di Cutò, dove all'interno è stato allestito il Museo del Gattopardo. Nell'antica piazza Matteotti ancora i segni e i ruderi del terremoto del 1968 che viene ricordato dalla vecchia facciata della chiesa madre trasformata in Museo della Memoria.
Negli stand allestiti in centro, si potranno gustare i ficodindia del Belìce preparati in svariati modi: marmellate, torte, gelati, liquori.
Spettacoli, concerti e folklore allieteranno le serate dove si potranno gustare ficodindia e bere del buon vino accompagnato dalle prelibatezze del luogo come il famoso formaggio vastedda della valle del Belìce. https://www.facebook.com/ficodindiafest
La Rete Naturale Museale Belicina, nasce con lo specifico obiettivo di raccontare la storia, dei luoghi dei paesi che costituiscono la Valle del Belìce intesa come comunità.
La storia le arti antiche, il paesaggio l’identità culturale delle comunità, il dramma del sisma, la ricostruzione che hanno determinato l'incontro con i grandi maestri dell’arte contemporanea che con le loro opere hanno riconfigurato il territorio siciliano vedi il Cretto” di Alberto Burri, a Gibellina, come le realtà urbane scomparse nella valle del Belìce quali le rovine di Poggioreale e quelle di Salaparuta. https://retemusealebelicina.it/
Il Distretto Turistico Selinuntino mira a valorizzare e far conoscere l'area Sud-Ovest della Sicilia ai fini turistici
Terre del vino sicane
La Strada del vino Terre Sicane è un itinerario-sistema per conoscere il territorio dei comuni di Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Sciacca.
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I cammini, il trekking in Sicilia, ciascun cammino attraversa le ex provincie, tra Paesi, borghi, si intersecano vie, trazzere e vie di transumanza, percorsi un tempo usati da viandanti, pellegrini, monaci e persone che a dorso di mulo viaggiavano per l’isola, oggi sono una riscoperta di questi collegamenti quasi dimenticati, che grazie ad alcuni progetti ed associazioni ritornano in vita i cammini ed il turismo religioso... >>>
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