Brolo musei, arte sacra, opere d'arte
Brolo musei, arte sacra, opere d'arte, nel Comune sono presenti i musei, spazi attraverso i quali rivivere i fasti del passato, scoprire le tradizioni, le usanze della comunità, un percorso a ritroso nel tempo, tra storia, cultura ed arte, il segno della loro presenza, che è rimasto alla collettività.I musei in genere, ci permettono di notare che l'industrializzazione ha cancellato le diversità regionali e l'unico modo è quello di realizzare dei centri , che raccolgono frammenti di storia, per evitare che possano cadere nell'oblio.
Per chi vuole conoscere qualcosa del tempo che è stato, per chi desidera un locale pieno, persone che parlano a te, è il museo, quel luogo che quando chiedi un Bellini, non ti daranno un cocktail estivo da servire senza guarnizione, ma un indirizzo sul cosa vedere.
Brolo comune della città metropolitana di Messina, 8 m s.m.,
patrono Maria Santissima Annunziata 23-35 marzo
situato sul litorale tirrenico
Il borgo sorse e si sviluppò, come porto intorno a un castello dei Primati di Sicilia, con il nome di Voab (“rocca marina”). Il castello medievale, restaurato, si erge su una rupe e sovrasta il paese; la torre feudale è del sec. XV. Nel borgo medievale, ben conservato, sussistono i camminamenti sulle mura e l'originario nucleo abitativo.
la chiesa madre (1786) e i palazzi ottocenteschi Baratta, Maniaci, Germanà e Gembillo.
L'Alice nel Paese delle Meraviglie è la sagra del pesce che si svolge a Brolo nel mese di ottobre.
In occasione della manifestazione viene allestito un percorso gastronomico dove scoprie le tradizioni culinarie di questo borgo
marinaro e degustare specialità a base di totani e alici.
Vengono inoltre organizzati visite guidate, convegni, degustazoni gratuite, mostre, show cooking, spettacoli musicali e di intrattenimento.
Spazio pubblicità
Museo storico della pena e della tortura - Brolo
via Vittorio Emanuele, 51
98061 Brolo
Tel./Fax 0941.562600
Cell. 392.9105471
info@medievalia.it
Residenza della principessa Bianca Lancia, moglie nel 1246 di Federico II e madre di Manfredi re di Sicilia nel 1258, il castello sorge su un incantevole promontorio roccioso, delimitato dalle antiche mura di cinta, che racchiudono un parco di alberi ad alto fusto. La sua fondazione risale al X sec., e di questa torre “Voab” si fa esplicita menzione in un privilegio del conte Ruggero d’Altavilla del 1094. Il Castello ospita tre prestigiosi musei, unici nel loro genere in tutta la Sicilia. Il Museo Storico della Pena e della Tortura è una cruda rappresentazione delle pratiche di tortura, in uso presso gli antichi regimi e dal tribunale dell’Inquisizione sino al XVIII secolo. Agli occhi dei visitatori prende forma una teatro degli orrori. Il Museo delle Armi propone, invece, un’ampia campionatura di armi bianche di difesa e di offesa, ma anche alcune usate principalmente nei combattimenti e negli assalti.
Una sezione dell’esposizione è dedicata all’araldica, dove sono stati raffi gurati, oltre agli emblemi della famiglia Sveva e dei Lancia, tutte le altri famiglie nobili a queste collegate. Il Museo delle Fortifi cazioni, con l’ausilio di pannelli didattici immagini fotografi che e rilievi grafi ci, offre al visitatore una visione d’insieme dei sistemi difensivi eretti nel corso dei secoli lungo le coste siciliane, a difesa del territorio, per fronteggiare i periodici assalti dal mare da parte dei barbareschi e degli invasori di turno.
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