Cefalà Diana musei, arte sacra, opere d'arte
Cefalà Diana musei, arte sacra, opere d'arte, nel Comune sono presenti i musei, spazi attraverso i quali rivivere i fasti del passato, scoprire le tradizioni, le usanze della comunità, un percorso a ritroso nel tempo, tra storia, cultura ed arte, il segno della loro presenza, che è rimasto alla collettività.I musei in genere, ci permettono di notare che l'industrializzazione ha cancellato le diversità regionali e l'unico modo è quello di realizzare dei centri , che raccolgono frammenti di storia, per evitare che possano cadere nell'oblio.
Per chi vuole conoscere qualcosa del tempo che è stato, per chi desidera un locale pieno, persone che parlano a te, è il museo, quel luogo che quando chiedi un Bellini, non ti daranno un cocktail estivo da servire senza guarnizione, ma un indirizzo sul cosa vedere.
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Antiquarium dei bagni - cefala Diana
Antiquarium dei bagni - cefala Diana
Strada Provinciale, 189
Cefala Diana
Tel.: 091 8201184
Cefalà Diana comune della Città Metropolitana di Palermo, 563 m s.m., patrono San Francesco di Paola 17-18 agosto.
Cefalà Diana il centro di Cefalà Diana edificato nel '700 su un declivio a ridosso del castello trecentesco di cui rimangono i muraglioni e l'alta torre quadrangolare merlata.
Dal Castello si gode un magnifico panorama che spazia su tutta la valle dell’Eleuterio, fin verso Vicari e il suo castello, incluso il baglio cinquecentesco che ospita i Bagni Termali di Cefalà Diana.
Una via secondaria scende dal Castello all'impianto termale arabo noto come Bagni di Cefalà.
Le due strutture insieme al sito di monte Chiarastella oggi sono parte della Riserva Naturale Orientata Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella.
I Bagni, raggiungibili in auto percorrendo la SS55-bis nel tratto che collega Cefalà a Bolognetta, a poco più di un chilometro dal paese, si trovano all'interno di un gruppo di edifici rurali a ridosso della strada.
L'edificio, a pianta rettangolare, è costituito da una grande sala, coperta da una volte a botte, nel cui pavimento si trovano tre vasche. Questa parte è separata dal fondo della sala, da una triplice arcata dietro cui si trova una vasca più piccola dove si raccoglievano le acque che sgorgavano dal terreno e venivano poi convogliate in vasche grandi.
unico nel suo genere in Sicilia. Il baglio che lo circonda, recentemente restaurato, è datato 1570. L’edificio delle terme ha pianta rettangolare ed è costituito da un ampio vano, sorretto da tre archi a sesto acuto, che ospita tre vasche. Il soffitto è a botta, ricco di sfiatatoi circolari usati per disperdere il calore. L’acqua sulfurea, ottima per dare sollievo dai dolori reumatici, sgorgava direttamente dal terreno e veniva raccolta in una vasca piccola e solo allora convogliata nelle vasche per le abluzioni.
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