Gela musei, arte sacra, opere d'arte, pinacoteca
Benvenuti nella meravigliosa Gela, dove i musei non sono solo luoghi da visitare, ma vere e proprie finestre sulla storia, l'arte e le tradizioni siciliane.
Qui potrai esplorare una ricca varietà di collezioni, dall'arte sacra che racconta la spiritualità della nostra terra, fino alle pinacoteche che ospitano opere di artisti locali e internazionali.
Ogni galleria è un viaggio, un’esplorazione delle radici contadine e delle evoluzioni moderne che hanno plasmato la nostra cultura.
Prepara la tua curiosità e lasciati ispirare da tutto ciò che Gela ha da offrire.
Gela musei, arte sacra, opere d'arte, nel Comune sono presenti i musei, spazi attraverso i quali rivivere i fasti del passato, scoprire le tradizioni, le usanze della comunità, un percorso a ritroso nel tempo, tra storia, cultura ed arte, il segno della loro presenza, che è rimasto alla collettività.
I musei in genere, ci permettono di notare che l'industrializzazione ha cancellato le diversità regionali e l'unico modo è quello di realizzare dei centri , che raccolgono frammenti di storia, per evitare che possano cadere nell'oblio.
Per chi vuole conoscere qualcosa del tempo che è stato, per chi desidera un locale pieno, persone che parlano a te, è il museo, quel luogo che quando chiedi un Bellini, non ti daranno un cocktail estivo da servire senza guarnizione, ma un indirizzo sul cosa vedere.
Spazio pubblicità
Bagni Greci
Bagni Greci
Via Europa
Gela
0933 912626
Bosco Littorio (Emporio Greco)
Bosco Littorio (Emporio Greco)
Località Bosco Littorio
Gela
0933 912626
Museo Archeologico Regionale di Gela
Museo Archeologico Regionale di Gela
Corso Vittorio Emanuele, 1
Gela
0933 912626
Il museo illustra attraverso reperti ceramici, bronzei e numismatici, la storia di Gela antica e del territorio ad essa connesso, dall'età preistorica all'età medievale.
Antiquarium Iconografico e Mura Timoleont
Antiquarium Iconografico e Mura Timoleont
C/da Scavone - Viale Indipendenza
Gela
0933 930975
Museo Archeologico Regionale di Gela Castelluccio
Museo Archeologico Regionale di Gela Castelluccio
C/da Cucinella Spataro. SS 117 Bis
Gela
0933 912626
Si tratta di un piccolo castello costruito nella seconda metà del XIII secolo, il Castelluccio è un piccolo castello in architettura Araba-Normanna, costruito nella sponda su uno spuntone roccioso a circa 7 Km a nord di Gela – Terranova.
La fortezza riutilizza, in particolare per la costruzione dei muri angolari e degli stipiti delle finestre blocchi prelevati dal muro greco di Caposoprano a pianta rettangolare con torri angolari, il Castello si avvale di geometrie semplici che esaltano lo sviluppo in altezza dell’edificio che, visibile da lontano domina la pianura e le vie di accesso alla città.
Il Castello Svevo, meglio conosciuto come “Castelluccio, ubicato nella contrada Spadaro è facilmente raggiungibile percorrendo la strada che da Gela porta a Catania e si trova a circa 10 km dalla città. Per quanto riguarda l’aspetto architettonico si può notare che la pianta è rettangolare con mura spesse e due possenti torri situate ai lati: la torre ad ovest presenta ancora i resti di una cisterna e di un sala ancora in parte visibile, nella la torre ad est, invece, si può ammirare una cappella scavata nella parete.
Oggi il Castelluccio ricade all’interno del Parco Archeologico e ambientale di Gela e dei Comuni limitrofi la cui Amministrazione ne garantisce la fruizione al pubblico.
Area Archeologica Acropoli Molino a Vento
Area Archeologica Acropoli Molino a Vento
Corso Vittorio Emanuele, 1
Gela
0933 912626
Gèla comune del libero consorzio comunale di Caltanissetta, 46 m s.m., patrono Maria Santissima dell'Alemanna 8 settembre,
Il Castello Svevo di Gela, noto anche come Castelluccio di Gela, si erge su una collina di gesso e domina la costa a difesa della città.
I primi documenti storici che attestano l'esistenza del castello rislagono al 1143
La chiesa madre di Gela o chiesa di Santa Maria Assunta, derivata dalla primitiva chiesa di Santa Maria de' Platea, è un esempio di neoclassico.
La chiesa di San Francesco d'Assisi è una chiesa di Gela consacrata a San Francesco d'Assisi, confinante con il civico Palazzo di Città, ad unica navata sorge sui resti di un'altra risalente al 1499, poi riedificata nel 1659 in stile tardo-barocco siciliano, un tempo annesso al convento dei frati minori conventuali.
Un aspetto caratteristico dell'assetto urbanistico ed architettonico della vecchia Gela fu l'ampia diffusione dello stile liberty o "floreale", protagonista nella progettazione dei più importanti palazzi signorili della città. A Gela viene ricordato l'architetto Giuseppe Di Bartolo Morselli, Alcuni palazzi sono: Palazzo Nocera, Palazzo Rosso, Palazzo Tedeschi – Russello, Palazzo Castiglia – Maida, Palazzo Mattina, Palazzo Ciaramella – De Maria, solo alcuni dei tanti palazzi da vedere
Caratteristiche, il 19 marzo, sono le cosiddette “Cene” di San Giuseppe: in molte case vengono imbandite delle mense con enormi quantità di pietanze, cui vengono invitate tre persone, per lo più bambini indigenti, che rappresentano la Sacra Famiglia. Durante la festa patronale si svolge una partecipata processione per le vie del paese.
Nei dintorni, sul monte Disueri, si trova la più importante necropoli sicula dopo quella di Pantalica, con circa duemila tombe rupestri scavate nella roccia,
Palio dell’Alemanna a Gela, la manifestazione si svolge nell’ambito dei festeggiamenti dedicati alla Patrona Maria Santissima d’Alemanna, che si svolge a settembre, Una parata di centinaia di figuranti per dare vita ad un itinerario medioevale in cui la storia rivivrà attraverso i costumi e gli strumenti del tempo. https://www.facebook.com/PalioAlemannaGela/
La leggenda del Castelluccio
La Leggenda del Castelluccio di Gela parla di una bellissima castellana dalla lunga chioma nera che attirava tutti i passanti e i contadini con i suoi canti melodiosi.
Durante le sue giornate si occupava della servitù e si prendeva cura dei cavalli.
Tanti uomini erano attratti dalla sua bellezza e dalla sua voce, ma chiunque tentava di avvicinarsi, poi scompariva nel nulla.
Chi doveva discutere di affari con lei, inviava i messaggi con i piccioni.
Alcuni raccontano di aver visto di notte un cavaliere con l’armatura, aggirarsi intorno alla fortezza, per poi scomparire nella oscurità.
La leggenda del Manfrino
Su una collina che sovrasta il Golfo di Gela, si trova l’antica Torre di Manfria in cui viveva un uomo chiamato il Gigante o Manfrino. Con lui viveva una sorella talmente bella e splendente che per riservatezza non usciva mai dalla sua terra e nessuno conosceva il suo nome e perciò la chiamavano la “bella Castellana”.
Un giorno il Manfrino galoppó con il suo cavallo per tutto il campo e si accorse in lontananza di una bellissima donna aggraziata e dalla folta chioma bionda e se ne innamoró perdutamente. Spronó il cavallo per raggiungerla ma quando stava per avvicinarsi sempre di piú, la donna svaní come per incanto.
Di quella disperata corsa ne restó come ricordo l’impronta dello zoccolo del suo cavallo, custodita fin quando fu costruita sopra una fontanella d’acqua (Marina di Manfria). Da quel giorno il Manfrino non ebbe piú pace e galoppó sui campi nella speranza di poterla rivedere, ma inutilmente.
La Castellana vedendo il fratello struggersi per amore, decise di dare una grande festa per far ritornare la bella fanciulla e poterla incontrare con il fratello.
Il Manfrino accortosi di lei uscì dalla Torre per inseguire e poter svelare il suo amore per la donna, cercò di raggiungerla. Intanto alcuni principi sprangarono la porta della Torre, uccisero gli invitati e la Castellana. Infine si recarono sulla spiaggia dove videro il Manfrino e lo uccisero.
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