Perchè visitare un parco archeologico
I parchi archeologici sono luoghi affascinanti che ci permettono di fare un tuffo nel passato e scoprire le vestigia di antiche civiltà.
Perché visitarli?
Sono un viaggio nel tempo, cammina tra le rovine di un teatro greco, di un anfiteatro romano è come aprire una finestra sul passato, immagina la vita di coloro che ci hanno preceduto.
Non dimenticare la macchina fotografica: ogni angolo è un'opera d'arte da immortalare.
In questa sezione è possibile inserire le fotografie del proprio tour
Selinunte
Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un Parco che al suo interno racchiude diversi siti archeologici.
Primo fra tutti quello di Selinunte, una città fondata verso la metà del VII secolo a.C. dai coloni di Megara Hyblaea e distrutta nel 409 a.C. dai Cartaginesi.
I punti di maggiore interesse di questo sito, sono l'Acropoli e la Collina Orientale dove sono sparsi i famosi Templi di Selinunte, i santuari e le necropoli.
I tre nuclei maggiori riportati alla luce dagli scavi archeologici sono l'acropoli, la zona dei templi e il santuario di Demetra Malophoros. Sull'acropoli, oltre ai templi A, C e D, è emerso chiaro il reticolato regolare dell'impianto urbanistico. Nella zona orientale, oltre il corso del Cottone, sono i templi E, F, G. Il santuario di Demetra Malophoros è un complesso assai antico comprendente il tempio alla dea e due recinti, di Zeus Meilichios e di Ecate Propylaia. I templi selinuntini sono assai importanti sia per la storia dello sviluppo delle forme architettoniche doriche dalla metà del sec. VI al 480 a. C. ca.
A circa 13 km da Selinunte si trovano le Cave di Cusa. Si tratta di una lunga parete rocciosa di estrazione alta circa 8 metri. Proprio da qui veniva estratto il materiale per la costruzione della città. Il nome attuale delle cave fa riferimento al barone Cusa, vecchio proprietario dell’area, ma nel XVI secolo erano, invece, note con il nome arabo di Ramuxara.
Per finire qualche cenno su Pantelleria che, grazie alla posizione strategica tra la costa siciliana e quella nordafricana, è stata un punto di riferimento delle rotte fin dall’età preistorica. Qui sono presenti non a caso ben 4 aree archeologiche che testimoniano la vita delle antiche civiltà del Mediterraneo: il Villaggio di Mursìa, l'Acropoli di San Marco, il Santuario punico-romano del Lago Bagno dell'Acqua e l'insediamento di Scauri.
Selinunte, antica città della Magna Grecia le cui rovine si trovano nei pressi del litorale di Castelvetrano TP. Fondata nella seconda metà del sec. VII a. C. da un gruppo di coloni calcidesi di Megara Iblea, rappresentò l'avamposto dei Greci sulla costa meridionale della Sicilia. Nel corso del sec. V ebbe frequenti scontri con Segesta.
Castelvetrano
Castelvetrano comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani, 187 m s.m., patrono San Giovanni Battista 24 giugno,
La chiesa di San Domenico, eretta nella seconda metà del sec. XV, la facciata della chiesa madre dell'Assunta (sec. XVI) è ornata da un portale preziosamente intagliato; l'interno, con decorazioni a stucco di A. Ferraro e G. Serpotta, ha una notevole cappella della Maddalena di T. Ferraro.
La chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita alla fine del Settecento, conserva una statua in marmo di Antonello Gagini.
Nei pressi dell'abitato è la chiesa della Santissima Trinità di Delia, eretta in epoca normanna nel sec. XII; ha pianta a croce greca triabsidata con cupola centrale su quattro colonne.
Chiesa del purgatorio
Presso il litorale, vicino Marinella, sono i resti della città greca di Selinunte.
Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà Castelvetranese a Castelvetrano . Il sontuoso corteo storico racchiude nel suo seno le nuove coordinate della religiosità globale, e quelle della più profonda tradizione spagnola e aragonese con la Rievocazione storica dell’Investitura di Carlo d’Aragona e Tagliavia a primo principe della Città. https://www.facebook.com/corteosantaritacastelvetrano/
Sarduzza Fest settembre ed ottobre a Castelvetrano. L'evento gastronomico mira alla valorizzazione della Sarduzza di Selinunte una particolare e ottima varietà di pesce azzurro, https://sarduzzafest.it/
La festa del Cioccolato a Castelvetrano è una manifestazione dove è possibile prendere parte ad esperienze degustative uniche con tante varietà di cioccolato, provare delizie culinarie tipiche dello street food siciliano, assistere a spettacoli culinari con il cioccolato come protagonista. https://www.facebook.com/people/Associazione-Centro-storico-Castelvetrano/100066598821135/
La leggenda dei delitti dell’Aironera di Castelvetrano
Questa leggenda trae probabilmente origine dalla storia biografica della duchessa Zenobia Gonzaga, figlia di Vittoria Doria e di Ferrante II, duca di Guastalla, e del consorte Giovanni III d’Aragona, duca di Castelvetrano. Il luogo a cui è legata la leggenda un antico edificio di Castelvetrano chiamato “L’Aironera”, chiamatacosì perchè il duca di Castelvetrano, Don Diego D’Aragona, proprietario della tenuta, la utilizzava come base per la caccia all’airone. L’edificio è anche conosciuto come “Lariuni”.
Secondo la leggenda essendo il duca sempre molto occupato, la moglie, per non annoiarsi, si trasferì presso l’Aironeria e sempre per non annoiarsi, organizzava sempre grandi feste, dove partecipavano i nobili più in vista di Castelvetrano e dei paesi vicini. La duchessa era ancora giovane ed attraente e non di rado accettava la corte dei partecipanti alle feste, ebbe quindi molti amanti ma per non far sapere in giro che tradiva il marito dopo, passata la notte di passione, li faceva uccidere da un suo servo. Le misteriosi sparizioni, purtroppo, si ripetevano nel tempo e, la voce di tali omicidi iniziò a girare per il paese. Un giovane nobile, venuto a conoscenza di quanto si raccontava intorno alla duchessa e alle misteriose scomparse di tanti giovani del circondario, decise di sfidare la sorte; iniziò così a corteggiare la donna, entrò nelle sue grazie e riuscì ad avere un appuntamento galante; l’uomo sapeva già cosa gli sarebbe accaduto e nascose nel mantello un affilato pugnale.
Dopo una notte infuocata, quando il servo stava per attaccarlo alle spalle, il nobile gentiluomo reagì con prontezza e, colto di sorpresa il suo aggressore, lo uccise, quindi fuggì via.
La notizia dell’accaduto si sparse subito intorno al paese e nel circondario; il duca rientrò subito a palazzo, fece richiamare la moglie dalla palazzina dell’Aironera e la fece uccidere, ma il giovane era già lontano, al sicuro dalla vendetta del Duca.
Nei dintorni di Campobello di Mazara, troviamo le cave tufacee di Rocca di Cusa (dette anche “Cave di Campobello”), sfruttate nell'antichità per l'edificazione di Selinunte. Resti dell'antica attività di scavo (fusti di colonne, capitelli ecc.) sono visibili su una vastissima area. L'utilizzo delle cave venne improvvisamente interrotto dalla conquista cartaginese di Selinunte (409 a. C.) e mai più ripreso.
Campobello di Mazara
Campobèllo di Mazara comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 110 m s.m., patrono San Vito 15 giugno,
La chiesa madre della Madonna delle Grazie, di origine secentesca e poi ristrutturata nell'Ottocento, conserva un bel Crocifisso ligneo di fra' Umile da Petralia.
il Palazzo Ducale,
Da visitare il "Museo della vita e del lavoro contadino",
Il sito e il territorio annesso fanno parte del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria. https://fenici.net/
Ecomuseo del Mare e dei Pescatori promosso dalla Rotta dei Fenici.
Sagra dell’Olio e dell’Oliva Nocellara del Belìce DOP, degustazioni di prodotti tipici, street food, musica, visite guidate ai frantoi locali e cooking show.
Pantelleria
Pantellerìa comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, patrono san Fortunato 16 ottobre,
il castello in pietra lavica detto “Barbacane”, di origini normanne.
Sparsi per tutta l'isola, spesso raggruppati in piccoli nuclei, sono i cosiddetti “dammusi”, abitazioni costruite con spessi muri in pietra e coperte da tetti a cupola per favorire la raccolta dell'acqua piovana.
Famosa per la produzione dello Zibibbo, del Cappero e del Vino Moscato,
Pantelleria viene chiamata la Perla Nera del Mediterraneo, isola di origine vulcanica e quindi ricca di pietra lavica, il Lago di Venere, si trova nella zona centro-settentrionale di Pantelleria, viene alimentato dalle fonti termali e dall'acqua piovana. Si tratta di una beauty farm naturale,
Sataria che si trova lungo la perimetrale sud-ovest dell’isola. Si tratta di una caletta sul livello del mare con una grotta, che secondo la leggenda fu testimone degli amori tra Ulisse e la ninfa Calipso,
piatto tipico dell’isola è il cuscusu alla pantesca, che differisce da quello più diffuso a Trapani per l’uso delle verdure insieme al pesce.
JIBLI FESTIVAL a Pantelleria. Musica, arte, enogastronomia e benessere https://www.facebook.com/JibliFestival
Appunti di viaggio, l'accoglienza, dove mangiare, lasciate un suggerimento
Non sono presenti ancora recensioni.