La Rete Museale, Culturale e Ambientale del centro Sicilia
Se sei appassionato di storia e cultura, sei nel posto giusto.
La Rete museale centro Sicilia ti invita a scoprire il cuore pulsante della nostra isola, dove ogni museo racconta una storia unica. Dalla bellezza dei paesaggi naturali ai tesori storici che caratterizzano i nostri luoghi, ogni angolo di questo territorio ha qualcosa da svelare. Unisciti a noi in questo viaggio tra arte e memoria, e lasciati sorprendere dalle meraviglie che il centro Sicilia ha da offrire.
La Rete Museale, Culturale e Ambientale del centro Sicilia nasce con l'obiettivo di valorizzare e promuovere in modo nuovo, coerente e strutturato il centro Sicilia, un autentico cuore pulsante di storia, arte e tradizione.
Caltanissetta è una città ricca di cultura, testimoniata dai suoi numerosi musei, siti archeologici, chiese e monumenti di interesse storico – artistico. La città e la sua ricca offerta culturale aspettano solo di essere scoperte.
Museo Diocesano del Seminario Vescovile "G. Speciale", Caltanissetta
https://www.diocesicaltanissetta.it/
Museo Regionale Interdisciplinare di Caltanissetta
https://www.prolococaltanissetta.com/
Museo Mineralogico, Paleontologico e delle Zolfare "S. Mottura", Caltanissetta
Ist. Tec. Industriale, v.le della Regione, 71 Tel. 0934/591280
Galleria Civica d'Arte di Palazzo Moncada, Caltanissetta
Riserva Naturale Orientata del Monte Capodarso e Valle dell’Imera meridionale, Caltanissetta
Parco di Monte Ottavio e Museo della Zolfara, Montedoro
http://www.stargeo.it/stargeo/index.php/museo_zolfara
Casa Museo "Come eravamo", Montedoro
Casa Museo "Latifondo e lotte contadine", Montedoro
Casa Museo "La casa del contadino povero", Montedoro
Casa Museo “La settimana santa: crocefissione e lamentazioni”, Montedoro
Casa Museo "La novena e il presepe", Montedoro
Casa Museo "I mestieri scomparsi", Montedoro
Casa Museo Grotta di Beniaminu - Il brigantaggio post-unitario in Sicilia e a Montedoro
Montedòro comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 450 m s.m.,
patrono San Giuseppe prima domenica di agosto,
la chiesa madre, edificata nel periodo della fondazione del borgo, fu ampliata nel sec. XVIII e presenta una facciata in stile gotico-rinascimentale, dell'originaria costruzione restano quattro statue in cotto
Sommatino comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, 359 m s.m.,
patrono Santa Barbara 4 dicembre,
la chiesa madre, dedicata a Santa Margherita, risale al sec. XVIII,
il Palazzo Comunale è del sec. XIX, è visibile il tessuto urbano regolare sette-ottocentesco
Museo Comunale di Storia Naturale e di Arte Mineraria, Sommatino
Centro Sociale Polivalente
Viale Fontaine n. 6
93019 Sommatino
3332737210
https://sommatinomuseozolfo.wordpress.com/
I siti archeologici più importanti, come Sabucina, Gibil Gabib e Palmintelli, documentano la contaminazione avvenuta tra genti autoctone e Greci.
Un “museo diffuso” tutto da scoprire è costituito dalle numerose cripte rinvenute sotto le navate delle chiese cittadine (Santa Maria degli Angeli, San Sebastiano, San Domenico, Madonna della Grazia).
Tra il XVIII e il XIX secolo in città si sviluppò l’industria dell’estrazione dello zolfo, che permise a molti proprietari borghesi di arricchirsi e diventare la nuova classe dirigente e di realizzare i propri palazzi signorili. Nelle miniere di zolfo che circondano la città, quali Trabonella, Gessolungo, Giumentaro e Iuncio – Testasecca, lavoravano in condizioni misere e a volte disumane i minatori e anche ragazzini detti “carusi”, che spesso restavano vittime di terribili incidenti, di cui racconteremo la storia.
Nei primi del XX secolo fu innalzato sul monte San Giuliano il monumento al Redentore, progettato dal genio del Liberty siciliano Ernesto Basile, ancora oggi luogo di devozione e di svago per i nisseni che godono da qui di una vista mozzafiato sulla Sicilia centrale.
In età moderna la città Caltanissetta fu dominata dalla famiglia spagnola dei Moncada che fece realizzare numerose chiese, tra le quali primeggiano per bellezza la Cattedrale di Santa Maria la Nova, la chiesa di Sant’Agata al collegio, a croce greca, splendida per le tarsie marmoree degli altari e i finti marmi dipinti sulle volte, e la chiesa di San Domenico, dalla facciata barocca concava ai lati e convessa al centro, ma anche la chiesa di Santa Flavia, quella di Santa Croce, la chiesa della Madonna Assunta, annessa al convento dei Cappuccini, e la chiesa della Madonna della Grazia.
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