Patrimonio Unesco Piazza Armerina e la villa romana del casale - I luoghi della cultura siciliana

I luoghi della cultura siciliana

Visitare un museo, un parco archeologico, un complesso monumentale è il modo migliore per conoscere, le storie, l'arte, la cultura, la tradizione, locale e non solo.
Benvenuti su i luoghi della cultura siciliana, il luogo ideale per esplorare il ricco patrimonio artistico e culturale dell'isola.
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Scopri la Villa Romana del Casale: Un Tesoro Unesco a Piazza Armerina

Se sei un appassionato di storia e cultura, non puoi perderti la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina.
Questo straordinario sito, patrimonio dell'UNESCO, ti trasporterà indietro nel tempo con i suoi mosaici mozzafiato e le testimonianze della vita romana.
Passeggiando tra le rovine, potrai ammirare l'arte antica e scoprire come vivevano i romani in Sicilia.
È un'esperienza unica che combina bellezza, storia e un pizzico di avventura, perfetta per una gita in famiglia o una giornata di esplorazione con gli amici
Senza dimenticare di visitare la Citta di Piazza Armerina, È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno.

Piazza Armerina e la villa romana del Casale - Sito Unesco

Sui Monti Erei, poco distante da Enna, si trova Piazza Armerina, dove importanti scavi attorno al 1950 portarono alla luce le meravigliosa struttura della .
Poco distante da Enna, Piazza Armerina si estende su tre colli, dominata dal Castello Aragonese, costruito da Martino I Re di Sicilia intorno alla fine del 1300, e dal Duomo dedicato alla Vergine Assunta che sorge sui resti di una chiesa più antica. All'interno del Duomo è custodita una Madonna che pare sia stata donata da Papa Niccolò II al gran Conte Ruggero, un crocifisso bifronte, interessante e unica opera di un non meglio identificato "maestro della Croce".
Era, con molta probabilità, la residenza di caccia dell’imperatore Massimiliano o di un importante patrizio romano. La villa è l’esempio supremo di villa di lusso romana tardo-imperiale, si sviluppa in 48 ambienti ricoperti da mosaici provenienti, quasi certamente, da maestranze nordafricane per via della autenticità con cui sono rappresentati i vari luoghi.
Piazza Armerina comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 697 m s.m., patrono Madonna delle Vittorie 15 agosto, è nota come la Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni.
È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno.
L'abitato è dominato dalla mole del castello aragonese (fine sec. XIV), a pianta quadrata e con massicci torrioni quadrati agli angoli.
Il duomo fu ricostruito, inglobando i resti della primitiva chiesa quattrocentesca, fra cui il campanile; tra le opere d'arte (sec. XVI-XVII) che vi sono custodite spiccano un Crocifisso su tavola, dipinto su entrambe le facce, del cosiddetto Maestro della Croce di Piazza Armerina (1485), una custodia d'argento sbalzato (1625) che contiene una Madonna delle Vittorie bizantineggiante e la tela dell'Assunta (1612) di Filippo Paladino.
La chiesa di San Pietro (sec. XVI), di stile tardorinascimentale, all'interno è impreziosita da un soffitto in legno settecentesco e da sculture gaginesche, la chiesa di Sant'Andrea (tardo sec. XI), a croce egizia, conserva affreschi dei sec. XII-XIII.
Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono è un importante palazzo nobiliare di Piazza Armerina. Fu progettato e realizzato dall'architetto Orazio Torriani nella metà del XIII secolo. Sorge sulla sommità del centro storico accanto alla Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie. Oggi è sede degli uffici del Parco Archeologico della Villa romana del Casale e accoglie il Museo della Città e del Territorio.
Nella Biblioteca Comunale è conservato il Libro dei privilegi concessi dai re di Sicilia dal Trecento fino alla metà del Settecento; annesso alla biblioteca è l'antiquarium, che ospita oggetti in bronzo e terracotta e una raccolta d'armi (fucili della prima guerra mondiale e spade).

Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

In occasione della festa patronale si svolge il Palio dei Normanni, rievocazione storica della conquista della città da parte del conte Ruggero I d'Altavilla nel 1062. Il Palio dei Normanni è una rappresentazione in costume di un fatto storico accaduto circa mille anni fa. Si svolge tutti gli anni a Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia, nei giorni 12, 13 e 14 agosto, dal 1952, quando venne realizzata la prima edizione sotto questo nome. Infatti la manifestazione che oggi conosciamo affonda le sue origini tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, quando le allora dodici confraternite della città organizzarono per la prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell'Assunta, oggi "Maria Santissima delle Vittorie", noto come la "Cavalcata", appellativo che ancora oggi è usato dagli abitanti per indicare il Palio. Il Palio dei Normanni di Piazza Armerina è la più importante ricostruzione di storia medievale del Sud Italia, con oltre 600 figuranti.

Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Minerario Floristella-Grottacalda, vasto complesso di archeologia industriale e le apparecchiature un tempo utilizzate per l'estrazione dello zolfo.

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Parco archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei Comuni limitrofi.
 Piazza Duomo, 20
 94015 Piazza Armerina
Enna, Italia
+39 0935 687667
+39 0935 687362 fax
  museo.villacasale@regione.sicilia.it
  

Villa Romana del casale

Contrada Casale – Piazza Armerina
+39 0935 680036 tel e fax
www.villaromanadelcasale.it
www.unesco.beniculturali.it

1-  Ingresso


2 - Cortile Poligonale Dall'ingesso si accede ad un cortile a ferro di cavallo è circondato da colonne in marmo con capitelli ionici, al centro sono i resti di una fontana quadrata.


3 - Grande Latrina A sinistra del cortile poligonale è presente la Grande Latrina. La zona dove trovavano posto i seggi a disposizione degli utilizzatori della latrina era coperta mentre la parte centrale era senza tetto al fine di areare il locale.


4 - Edicola di Venere Costituiva l'ingresso di servizio al complesso termale, l'ambiente quandrangolare presenta un mosaico sul pavimento fatto di quadrati e losanghe.


5 - Vestibolo delle Terme Dall'edicola di Venere (4) si accede al Vestibolo delle Terme, ambiente quadrato che permetteva di accedere alla Palestra (15). Il Vestibolo presenta un pavimento a mosaico geometrico.


6 - Praefurnia Il locale è costituito da tre forni che servivono a riscaldare l'aria e l'acqua delle terme.


7 - Calidarium Il calidarium era la parte delle terme destinata ai bagni in acqua calda e ai bagni di vapore. Il calidario della Vila romana del Casale era costituita da tre sale a ridosso dei forni (6): due con vasca per i bagni caldi, una senza vasca, probabilmente usata per i bagni di vapore (sauna).


8 - Tepidarium Il tepidarium era la parte delle terme destinata ai bagni in acqua tiepida. Dal Calidarium si arrivava al Tepidarium un ambiente tiepido che preparava gli ospiti al Frigidarium (10)  dove era possibile effettuare i bagni freddi o alla Sala delle Unzioni (9). Sotto il pavimento era uno spazio vuoto dove circolava l'aria calda immessa dai Praefurnia (6)


9 - Sala delle Unzioni Dopo i bagni caldi  o la sauna una bella sauna! Sala quadrangolare con pavimento a mosaico con scene di massagio.


10 - Frigidarium Il frigidarium (da frigídus = freddo) era la parte delle terme dove potevano essere presi bagni in acqua fredda. Il locale è costituito da una sala ottagonale con sei nicchie absidate sulle pareti, due delle quali utilizzate per gli ingressi. Il mosaico del vano centrale raffigura ancora una scena con soggetti marini: Nereidi, Tritoni e cavalli marini, la cui composizione si adegua alla forma ottagonale dell'ambiente. Nelle nicchie absidate, utilizzate forse come spogliatoi, sono raffigurati personaggi che si svestono o rivestono, aiutati da schiavi.


11 - Vestibolo dell'Adventus Il Vestibolo costituiva l'ingresso cerimoniale (adventus). Il pavimento presenta un mosaico a esagoni generanti triangoli e rettangoli. Al centro del pavimento i resti di una scena con figure che danno il saluto (salutatio).


12 - Tempietto dei lari Dal vestibolo si accede al peristilio rettangolare con 32 colonne marmoree sormontate da capitelli corinzi. I corridoi del Peristilio, presentano un pavimento ben conservato costituito da una serie di ghirlande d’alloro includenti teste di animali di molte specie diverse (felini, antilopi, tori, capri selvatici, cavalli, onagri, cervi, arieti, un elefante ed uno struzzo). L’orientamento delle teste cambia in due punti: in corrispondenza dell’ingresso dal vestibolo, e ai piedi della scala d’accesso al complesso della sala absidata sul lato orientale.

All'interno del Peristilio, di fronte all'ingresso, si trova un piccola aedicola absidata (tempietto), il "Sacello dei Lari", inquadrato da due colonne del peristilio e con pavimento a mosaico geometrico.

13 - Peristilio

14 - Piccola Latrina La piccola latrina  o latrina privata era a disposizione degli ospiti della Villa. Di forma trapezoidale presenta un pavimento raffigurantr animali. Lungo il muro erano presenti i seggi con foro centrale. I seggi attualmente visibili sono una ricostruzione in cemento degli originali in marmo.

15 - Salone del circo o Palestra Corridoio terminante in absidi alle due estremità e decorato con il mosaico del Circo. Vi è rappresentato il Circo Massimo di Roma, ricco di dettagli, con in corso una gara di quadrighe vinta dalla fazione Prasina o dei "verdi".  I romani amavano le gare delle quadrighe e facevano il «tifo» per gli aurighi, i quali vestivano i colori di quattro fazioni: rosso, verde, bianco e turchino. Nell’abside a destra dei templi di divinità: Giove Ercole e Dea Roma; subito dopo servetti nell’atto di porgere agli aurighi gli elmetti e le fruste.  Questo corridoio era probabilmente utilizzato per gli esercizi ginnici al coperto.

16 - Vestibolo della Domina Piccolo ambiente  trapezoidale con pavimento a mosaico che mostra 5 figure che vanno verse le terme. Si è voluto individuare nella scena la Domina della Villa accompagnata dai figli e da due ancelle. Da qui i proprietari accedevano alle Terme.

17 - Stanza del Forno Normanno Ambiente di servizio con pavimento a mosaico a disegni geometrici: ottagoni con all'interno fasce circolari, trecce a forma di croci e esagoni con fiori. La parte del pavimento tagliata ospitava in epoca normanna una fornace per la cottura dell'argilla usata per costruire vasi.

18 - Sala interna Ambiente di servizio per la cucina (19) con pavimento a mosaico a disegni geometrici: quadrati e esagoni al cui interno sono presenti stelle a sei punte racchiudenti  fiori a sei petali.

19 - Cucina Ambiente di rettangolare, non presenta pavimento a mosaico, presenta una vasca rettangolare e un bancone in muratura.

20 - Sala della Danza Ambiente rettangolare con pavimento a mosaico parzialmente conservato. Il mosaico raffigura sei coppie di personaggi, disposte su due registri. L’interpretazione è controversa: alcuni vi hanno visto episodi di ratto, forse il ratto delle Sabine, mentre altri, per la mancanza di atteggiamenti di violenza, ipotizzano piuttosto che si tratti di danze campestri.

21 - Sala Mosaico a stella Ambiente di servizio con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a stelle a due quadrati  e fiori.

22 - Sala Mosaico perduto Ambiente rettangolare probabilmente destinato agli ospiti. Il mosaico del pavimento risulta perduto.

23 - Sala delle Stagioni Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico geometrico -figurativo. La scena è costituida da grandi esagoni policromi contententi figure femminili e maschili che rappresentano le quattro stagioni, pesci e uccelli.

24 - Sala degli Amorini Pescatori La stanza presenta un mosaico pavimentale con Amorini (o Eroti) pescatori. Sono raffigurati dei putti a bordo di quattro barche,  intenti alla pesca mentre altri amorini giocano con i delfini, sullo sfondo la visione di una villa a mare.  I Putti rappresentano la figura infantile di Eros, il dio dell'amore e in questa forma sono conosciuti anche con il nome di Eroti o Amorini

25 - Diaeta della Piccola caccia La sala  è aperta sul lato settentrionale del peristilio da cui vi si accedeva, presenta il mosaico pavimentale della "Piccola caccia". Sono raffigurate dodici scene disposte su quattro registri;
nel primo registro dall'alto, un cacciatore e i suoi cani all’inseguimento di una volpe;
nel secondo registro, un sacrificio a Diana, tra due uomini che portano sulle spalle un cinghiale legato e un terzo che porta una lepre;
nel terzo registro, due uomini che spiano alcuni volatili sulle foglie di un albero, una vasta scena con il banchetto del proprietario con i suoi attendenti nel bosco, un cacciatore in atto di colpire una lepre col venabulum;
nel quarto registo la cattura di tre cervi con una rete e l'abbattimento di un cinghiale che assale un cacciatore ferito e le figure di due servi nascosti dietro la roccia: uno prova a colpire la bestia con un sasso, l’altro si tocca la fronte.

26 - Sala Mosaico a ottagoni Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a ottagoni con lati concavi generanti cerchi e fusi.

27 - Sala Mosaico a quadrati Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a quadri circosritti da trecce. All'interno dei quadrati quattro fusi che formano dei cerchi contenenti fiori.

28 - Corridoio della grande caccia Dal lato di fondo orientale del peristilio si accede al corridoio della "Grande Caccia" (65,93 m di lunghezza e 5 m di larghezza), con le estremità absidate. Il corridoio divide gli ambienti del peristilio da quelli adiacenti alla grande Basilica. Il corridoio era accessibile dal peristilio attraverso tre grandi scalinate.

Il mosaico del pavimento presenta 7 scene:

La prima scena raffigura catture di diversi animali: la pantera l’antilope e  il cinghiale;

La seconda scena raffigura una località portuale con un lussuoso edificio sullo sfondo – forse una villa marittima –, un cavaliere sorveglia il trasporto di un pesante carico. Quattro uomini trasportano sulle spalle alcune bestie chiuse all’interno di casse, un ufficiale frusta uno schiavo e altri servi trascinano su una nave struzzi e antilopi;

Nella terza scena, che si trova di fronte all’ingresso dell'aula absidata, viene raffigurato un tratto di terra situato fra i due mari. Al centro, un gruppo di tre personaggi osserva lo sbarco degli animali da due navi provenienti dai due lati.

La quarta scena rappresenta l’imbarco degli animali in un porto orientale, forse l’Egitto, come lascerebbero pensare la presenza di un elefante, di una tigre e di un dromedario. I cacciatori indossano calzoni di tipo orientale.

La quinta scena raffigura la cattura di rinoceronti, sono visibili dei fiori rossi e caratteristici edifici a pagoda.

Nella sesta scena so vedono nella parte superiore una lotta fra bestie selvatiche e un leone che attacca un uomo. Nella parte inferiore si nota un personaggio, affiancato da due soldati con scudo.

La settima scena raffigura la cattura di una tigre. Una sfera di cristallo viene lanciata verso la tigre, l’animale, vedendo la propria immagine riflessa nella sfera si  distrae, permettendo ai cacciatori, di catturarla. L’ultimo episodio, abbastanza singolare, mostra la cattura di un grifone con un’esca umana.

29 - Sala Mosaico a riquadri Ambiente quadrangolare con pavimento a mosaico a disegni geometrici con motivi a riquadri.

30 - Sala Ragazze in Bikini Ambiente rettngolare con pavimento a mosaico e pareti affrescate.  Il mosaico raffigura 10 ragazze in bikini intende a giochi atletici: lancio del disco, gioco ocn palla, esercizi con i pesi e corsa campestre. In basso a sinistra la scena dell'incoronazione delle vincitrici.

31 - Diaeta di Orfeo Ambiente rettangolare con abside sul fondo dove si trova una copia della statua di Apollo vincitore delle tenebere (Apollo Linceo). In centro sono visibili i resti di una fontana. Si trattava forse di una sala per musica o di una biblioteca. Qui, al centro del mosaico si trova il cantore intento a suonare la lira, circondato da più di cinquanta specie diverse di animali: la fenice, il grifone, il coccodrillo e una ricca schiera diuccelli.

32 - Cortiletto Cortile di passaggio, collegava la Grande Basilica (43), il corridoio della grande caccia (28)  e gli appartamenti patronali con il Triclinio (36)
33 - Peristilio Ovoidale Portico di forma elissoidale.  In fondo un abside con tre nicchie che probabilmente ostitavano delle statue di marmo. Al centro i resti di una fontana. Il pavimento del portico presenta un mosaico con busti di animali: tigri, leoni, lupi, cervi, cavalli, ecc.
Ai lati del portico si aprono 6 piccole sale : tre sul lato sud (P,R,Q) con scene di pesca e tre sul lato nord (M, N, O) con scene relative alla vendemia.
34 - Corridoio tra Peristilo e Portico Ovoidale Cortile di passaggio, collegava il peristilio (13) con il Triclinio (36)

35 - La cucina Ambiente identificato come cucina

36 - Triclinio Grande sala quadrata con tre absidi e ingresso colonnato. Tutta la sala si può suddividere in quattro parti. Il grande riquadro centrale con le 12 Fatiche di Ercole, l’abside di sinistra con la Apoteosi di Ercole, quella del centro con la Gigantomachia e quella di destra, infine, con l’episodio di Licurgo e Ambrosia. La sala era destinata a sala da pranzo (triclinio). Nelle tre absidi trovavano posto i lettini su cui i commensali si stendevano per consumare i pasti.

37 - Diaeta di Arione Ambiente absidato il cui mosaico pavimentale presenta la scena mitologica del mitico Arione, al centro, che incanta gli animali marini, tritoni, Nereidi e cavalli marini con la musica e la poesia. Nell’abside si trova una grande testa di Oceano circondata da varie specie di pesci. Le acconciature ad elmo delle Nereidi hanno fornito importanti dati cronologici sulla base dei ritratti numismatici delle imperatrici della dinastia costantiniana.

38 - Atrio porticato ad Emiciclo Atrio porticato il cui mosaico, che orna il pavimento, presenta amorini alati, sopra alcune barche, intenti alla pesca: sullo sfondo eleganti edifici e al centro una fontana.

39 - Cubicolo musici ed attori Ambiente rettangolare absidato, usata come stanza da letto (cubicolo). Nel pavimento musivo dell’abside due fanciulle, sedute su grandi cesti, sono intende ad intrecciare corone di rose; vicino a loro due corbelli pieni di fiori. Nel pavimento della sala antistante un mosaico diviso su tre registri: quattro suonatori, assistiti da un giudice di gara, nel primo registro; attori maschili e femminili che danno vita ad una rappresentazione comica, nel secondo; e tre personaggi, accanto ad alcuni strumenti, intendi ad altra rappresentazione nell’ultimo registro

40 - Vestibolo Piccolo Circo Ambiente rettangolare con pavimento a mosaico. La scena rappresenta dei gioci circensi in cui a gareggiare sono dei bambini. Nell’arena gareggiano quattro bighe, trainate da volatili e guidate da aurighi bambini; un fanciullo incaricato della premiazione reca in mano la palma per il vincitore

41 - Vestibolo di Eros e Pan Ambiente rettangolare con pavimento a mosaico. La scena rappresenta il combattimento di Eros e Pan, a cui assistono fanciulli e giovani donne. Gli oggetti sul tavolo di fondo sono delle corone, il premio per il vincitore.

42 - Cubicolo Fanciulli cacciatori  Ambiente con alcova rettangolare. Il mosaico del pavimento è di tipo figurato disposto su due registri con fanciulle che raccolgono rose e costruiscono ghirlande. Nell'alcova scena di fanciulli cacciatori.

43 - La grande Basilica Sul lato di fondo del corridoio della Grande Caccia, al centro, sopraelevata con quattro gradini, si apre un'ampia sala absidata, con un ingresso colonnato. La sala era destinata ad ambiente di rappresentanza e di fastosi ricevimenti, molto grande e rettangolare nella forma, conserva solo tracce della pavimentazione a intarsio marmoreo policromo. Nell’abside, lo stallo in muratura dove poggiava il trono.

44 - Vestibolo di Polifemo Ambiente con pavimento a mosaico rappresentante la scena di Ulisse con Polifemo: al centro Polifemo seduto su di un masso, a sinistra Ulisse, assieme a due compagni, nell’atto di porgere al Ciclope una coppa colma di vino; in basso pecorelle al pascolo o al riposo e sullo sfondo gli accampamenti e la verdeggiante campagna. Nelle pareti tracce figurate di affreschi

45 - Cubicolo della Frutta Ambiente quadrangolare con alcova ad esedra e pavimento a mosaico adibito probabilmente a stanza da letto (cubicolo). Il mosaico pavimentale dell’abside presenta un motivo a scaglie bianche che contengono dei fiori molto simili ai tulipani; quello della sala invece, entro medaglioni di alloro, una ricca varietà di frutta: uva, fichi, pere, mele, pesche, cedri, melograni, meloni ed angurie.

46 - Cubicolo Scena Erotica Ambiente quadrangolare con alcova rettangolare e pavimento a mosaico adibito probabilmente a stanza da letto (cubicolo). Il pavimento dell’alcova è prevalentemente geometrico; al centro di quello della sala campeggia invece un efebo incoronato nell’atto di abbracciare una graziosa fanciulla semisvestita; all’esterno figurazioni geometriche e degli esagoni, dai quali emergono i femminili busti delle stagioni.

47 - Acquedotto + Latrina privata L'acquedotto sopraelevato portava l'acqua direttamente al complesso termale. Nella vicinanza è posta una piccola latrinaprovata a forma ottagonale.



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