Teatro greco di Tindari, Patti - Archeologia, teatri antichi, il patrimonio dell'Unesco in Sicilia

Archeologia, teatri antichi e patrimonio dell'Unesco in Sicilia

In oltre 3000 anni di storia, le dominazioni hanno lasciato in Sicilia i segni del loro passaggio.
Oggi quei segni che ci hanno lasciato sono diventati i Parchi Archeologici , teatri antichi o di pietra ed i beni dell'Unesco presenti in Sicilia.
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Teatro greco di Tindari, Patti

I teatri antichi della Sicilia sono architetture teatrali risalenti all’epoca greco-romana.
La Rete dei Teatri di Pietra organizza spettacoli dal vivo in siti archeologici e monumentali in tutta Italia, compresa la Sicilia.
Quest’estate, grazie a numerosi artisti e compagnie della danza, musica e teatro, sono allestiti degli spettacoli.
Tra le location siciliane, puoi trovare il Teatro Antico Morgantina ad Aidone, Cava Pietra Franco di Modica, l’area archeologica Vassallaggi di San Cataldo, il teatro antico Akrai di Palazzolo Acreide e la Necropoli Realmese di Calascibetta.
Visita i teatri antichi siciliani, assisti ad uno spettacolo ed unirai arte, cultura e patrimonio storico.

Tindari teatro antico o teatro di pietra

Tindari via del Teatro Greco
Stato conservazione: Esistente

Il teatro sorge nell'antica colonia di Tyndaris, fondata dai Siracusani nel 396 a. C. su un promontorio alto sul mare 230 m., per raccogliervi i mercenari locresi, messeni e peloponnesiaci fino ad allora di stanza a Messina.
L'edificio, periferico rispetto all'antica rete viaria, all’agorà ed alla acropoli che si trovano a sud-est, è addossato alla parte più alta del promontorio, in splendida posizione panoramica verso il mare.
L'edificio è sede di eventi culturali di risonanza nazionale ed internazionale, come Tindari Teatro Giovani e Teatro dei Due Mari.

Tindari, Patti, antica città greca della Sicilianordorientale, situata su un'alta rupe presso Capo Tindari, nel territorio comunale di Patti, il teatro, addossato alla collina e rivolto verso il mare, fu costruito con blocchi di pietra arenaria nei sec. III-II a. C. e venne modificato dai Romani per adattarlo a spettacoli da anfiteatro. Tra gli altri resti, notevoli sono quelli della basilica di età tardoimperiale, di due abitazioni del tipo a peristilio con tablinium e delle terme.

Sul punto più alto del promontorio è un santuario moderno che conserva la splendida statua lignea della Madonna nera, venerata fin dall'epoca bizantina,  a strapiombo sul mare, in corrispondenza dell'antica acropoli, dove una piccola chiesa era stata costruita sui resti della città abbandonata, la statua della Madonna Nera, scolpita in legno di cedro, è di epoca imprecisata, forse giunta qui dall'Egitto in seguito al fenomeno dell'iconoclastia, nell'VIII-IX secolo. La Madonna, una Theotókos Odigitria seduta nella posizione della Basilissa), regge in braccio il Bambino Gesù, ha una corona in testa, https://santuariotindari.it/
Patti comune del Libero Consorzio Comunale di Messina, 157 m s.m., patrono Santa Febronia ultima domenica di luglio
La cattedrale, eretta nel sec. XVIII su una chiesa normanna, custodisce il sarcofago rinascimentale della moglie di Ruggero I, Adelasia, e una tavola cinquecentesca di Antonello de Saliba (Madonna col Bambino).

Tindari e la Sicilia Tirrenica, il santuario dedicato alla Madonna Nera di Tindari che nel corso degli anni è stato ingrandito e modificato.
Tindari nasconde moltissimi tesori. Nella zona archeologica si trovano i resti della città antica.
Le origini di questa statua sono legati ad una leggenda secondo la quale la scultura fu trasportata per mare e una volta approdata a Tindari la nave non riuscì più a ripartire. La statua della Madonna Nera è scolpita in legno di cedro e arriva, molto probabilmente, da Oriente.
Una volta che i marinai ebbero depositato il carico, compresa la statua, la nave riuscì a riprendere il mare. La statua fu subito portata sul colle all’interno di una piccola chiesa che diventò sempre più grande al fine di accogliere i diversi pellegrini.
Tra i terreni di Tindari sono stati ritrovati mosaici, sculture e ceramiche che sono ora conservate in parte nel Museo Archeologico di Palermo e in parte nel Museo locale.

Bellissimo il teatro greco di Tindari, fu costruito dai greci anche se più avanti nei secoli i romani rimaneggiarono la struttura per trasformarla in anfiteatro per i giochi dei gladiatori.
Il teatro di Tindari venne costruito sfruttando la conformazione della collina ed era in grado di contenere 3 mila spettatori. Quando intervennero i romani costruirono un portico in laterizio e adattarono l’orchestra ad arena per i giochi. Delle antiche quinte restano solo un arco e parte del fondale, restaurati nel secolo scorso.
Dagli anni Cinquanta del Novecento si svolge un festival artistico, dal 2001 è il Festival dei due mari.  https://www.teatrodeiduemari.it/   https://www.tindarifestival.it/


Laguna di Tindari e Spiaggia di Marinello
Oltre questa bellissima chiesa un altro posto affascinante è la Laguna di Tindari che si raggiunge percorrendo la statale 113, lungo la costa tirrenica, la spiaggia di Marinello.
A questa spiaggia sono legate diverse leggende e una delle più note narra che la spiaggia si fosse formata in seguito alla caduta di una bimba dalla terrazza del Santuario sovrastante.

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