La galleria L’A/telier di Modica inaugura le mostre del 2024
La galleria L’A/telier di Modica inaugura le mostre del 2024 ospitando quattro artiste/i “outsider” di tre paesi differenti :
Silvia Messerli, Berna – Svizzera
Angelo Modica, Modica – Italia
Malik Mané, Dakar – Senegal
Grazia Ferlanti, Modica Italia
La galleria L’A/telier di Modica inaugura le mostre del 2024 ospitando quattro artiste/i “outsider” di tre paesi differenti :
Silvia Messerli, Berna – Svizzera
Angelo Modica, Modica – Italia
Malik Mané, Dakar – Senegal
Grazia Ferlanti, Modica Italia
Palazzo Valle, gia dal cortile, la collezione permanente di Fondazione Puglisi Cosentino, coinvolge i visitatori con opere site specific di artisti di calibro internazionale, pilastri del '900: Carla Accardi, Jannis Kounellis e Giovanni Anselmo.
Negli spazi espositivi del terzo livello, la mostra Arte in Sicilia nel secondo Novecento, dalla collezione di Filippo e Anna Pia Pappalardo.
Negli spazi espositivi del terzo livello, la mostra Arte in Sicilia nel secondo Novecento, dalla collezione di Filippo e Anna Pia Pappalardo.
Villaggio di Carcaci, frazione di Centuripe
SS 121, siamo immersi nella nostra guida, attraversiamo il ponte Maccarrone e due obelischi, sembrano i custodi del ponte, ma a noi indicano una possibile deviazione verso la Statale 575
E’ quello che una volta era il villaggio di Carcaci, frazione di Centuripe, Centùripe comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 730 m s.m., patrono santa Rosalia e san Prospero da Centuripe, una tradizione locale lo descriva come un soldato romano.
Carcaci domina la vallata tra i fiumi Sotto Troina, Simeto, Salso. L’area si colloca a poca distanza dalla “Regia Trazzera” che da Catania via Regalbuto e Agira conduceva poi fino a Palermo, tracciato che coincide grosso modo con quello della odierna Statale 121, lo stesso è attraversato dalla diramazione che dalla “Regia Trazzera” punta su Troina il tracciato della odierna Statale 575
SS 121, siamo immersi nella nostra guida, attraversiamo il ponte Maccarrone e due obelischi, sembrano i custodi del ponte, ma a noi indicano una possibile deviazione verso la Statale 575
E’ quello che una volta era il villaggio di Carcaci, frazione di Centuripe, Centùripe comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 730 m s.m., patrono santa Rosalia e san Prospero da Centuripe, una tradizione locale lo descriva come un soldato romano.
Carcaci domina la vallata tra i fiumi Sotto Troina, Simeto, Salso. L’area si colloca a poca distanza dalla “Regia Trazzera” che da Catania via Regalbuto e Agira conduceva poi fino a Palermo, tracciato che coincide grosso modo con quello della odierna Statale 121, lo stesso è attraversato dalla diramazione che dalla “Regia Trazzera” punta su Troina il tracciato della odierna Statale 575
L'isola delle Correnti è una piccola isola tondeggiante della Sicilia, sulla costa ionica, situata nel territorio di Portopalo, comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, è collegata alla terraferma tramite un braccio artificiale, quando la bassa marea trasforma l'isola in una penisola, essa rappresenta l'estremo meridionale dell'isola siciliana, geograficamente più a sud di Tunisi.
Questo siamo nel punto più a Sud di tutta la Sicilia e deve il suo nome alle correnti generate dall’incontro del Mar Ionio e del Mar Mediterraneo che qui sembrano quasi baciarsi prima di unirsi in un irruente abbraccio.
Questo siamo nel punto più a Sud di tutta la Sicilia e deve il suo nome alle correnti generate dall’incontro del Mar Ionio e del Mar Mediterraneo che qui sembrano quasi baciarsi prima di unirsi in un irruente abbraccio.
Jean-Pierre Louis Laurent Houël (Rouen, 28 giugno 1735 – Parigi, 14 novembre 1813)
È nel 1770 che il pittore effettuerà il primo viaggio in Sicilia. Per eseguire il viaggio il pittore si documenta leggendo autori classici, il viaggio comincia a Marsiglia, dove s'imbarca per Napoli. Giunge a Palermo il 15 maggio 1776 su di un battello. Girerà l'isola per ben tre anni fino al giugno del 1779
È nel 1770 che il pittore effettuerà il primo viaggio in Sicilia. Per eseguire il viaggio il pittore si documenta leggendo autori classici, il viaggio comincia a Marsiglia, dove s'imbarca per Napoli. Giunge a Palermo il 15 maggio 1776 su di un battello. Girerà l'isola per ben tre anni fino al giugno del 1779
Villa Landolina ed il museo Paolo Orsi e la tomba del poeta August von Platen
Il museo Paolo Orsi è all'interno dell'antica Villa Landolina che risale alla fine del XIX secolo, ed era proprietà della famiglia Landolina di cui si ricorda Saverio Landolina. La villa oggi è sede della biblioteca ed è circondata dal parco che è stato dichiarato di interesse pubblico con la legge 1497/39.
Il parco ospita piante secolari e si ispira ai giardini arabi con reperti di epoca romana e greca esposti, alcuni accessi di alcuni ipogei pagani e cristiani, una necropoli di età greca arcaica e tratti di viabilità antica.
Il parco ospita anche un piccolo cimitero acattolico dove vi è la tomba del poeta August von Platen.
Il museo Paolo Orsi è all'interno dell'antica Villa Landolina che risale alla fine del XIX secolo, ed era proprietà della famiglia Landolina di cui si ricorda Saverio Landolina. La villa oggi è sede della biblioteca ed è circondata dal parco che è stato dichiarato di interesse pubblico con la legge 1497/39.
Il parco ospita piante secolari e si ispira ai giardini arabi con reperti di epoca romana e greca esposti, alcuni accessi di alcuni ipogei pagani e cristiani, una necropoli di età greca arcaica e tratti di viabilità antica.
Il parco ospita anche un piccolo cimitero acattolico dove vi è la tomba del poeta August von Platen.
Domenico Tempio noto anche con il nome Micio, nacque a Catania il 22 agosto del 1750, terzo di sette figli di un mercante di legna.
Il padre inizialmente pensava di destinarlo al sacerdozio infatti il giovane Domenico entrò in un noto seminario catanese, il giovane Domenico mostrò una personalissima posizione conflittuale nei confronti della sua formazione culturale classica, mettendo in evidenza una natura provocatoria ed irriverente.
Piccolo poema satirico "La monica dispirata"
Il padre inizialmente pensava di destinarlo al sacerdozio infatti il giovane Domenico entrò in un noto seminario catanese, il giovane Domenico mostrò una personalissima posizione conflittuale nei confronti della sua formazione culturale classica, mettendo in evidenza una natura provocatoria ed irriverente.
Piccolo poema satirico "La monica dispirata"
Domenico Tempio, chi era costui? Un poeta pornografo, risponderà chi ha ancora memoria di letteratura in Sicilia; il più benevolo lo correggerà: poeta erotico, non pornografo; chi vuol conquistare la platea, reciterà i suoi versi più noti (o meno ignoti), certamente esplosivi d’incontenibile sensualità de La futtuta all’inglisi: «Veni ccà figghia! Curcati! / Spinciti tanticchiedda; / li to labbruzza dùnami, / dammi nna vasatedda. / Nici, fa prestu; dùnami / sta duci to linguzza; / ntra la mia vucca tràsila, / facemu la sirpuzza / Sti cosci toi, sti natichi / sunnu nna vera tuma; / li minni su’ dui pròvuli, / chiù bianchi di la scuma».
Se vi dicessi “mastino siciliano” cosa mi rispondereste?
quanti il cane di mannara, specie autoctona della Sicilia, è una delle razze più antiche.
Il cane di mannara, oggi detto anche mastino siciliano o pastore siciliano, è un'antichissima razza canina originaria della Sicilia, da sempre adibita alla guardia delle greggi e della masseria. Il suo nome deriva dal termine mànnara (mànnera, o mànnira), con il quale venivano indicati i tipici ricoveri in pietra entro i quali venivano fatti rientrare gli animali la notte.
quanti il cane di mannara, specie autoctona della Sicilia, è una delle razze più antiche.
Il cane di mannara, oggi detto anche mastino siciliano o pastore siciliano, è un'antichissima razza canina originaria della Sicilia, da sempre adibita alla guardia delle greggi e della masseria. Il suo nome deriva dal termine mànnara (mànnera, o mànnira), con il quale venivano indicati i tipici ricoveri in pietra entro i quali venivano fatti rientrare gli animali la notte.
Ruderi del Palazzo Salamone, qui ebbe i natali Francesco Salamone.
Passeggiando per il borgo incontreremo una lapide, apposta nel 1903 commemora i 400 anni dalla celeberrima battaglia ricordando così ai passanti l'evento e la connessione con il monumento, Salamone fu uno dei tredici cavalieri scelti per la disfida di Barletta del 13 febbraio 1503, dopo la vittoria sui cavalieri francesi a Barletta tornò al suo paese natio, dove visse per qualche tempo, oltre che soldato di ventura, fu anche noto come gran seduttore e buontempone, lo ricordano una lapide nel tempio di S.Maria della Minerva di Roma ed una stele nella città natale
Passeggiando per il borgo incontreremo una lapide, apposta nel 1903 commemora i 400 anni dalla celeberrima battaglia ricordando così ai passanti l'evento e la connessione con il monumento, Salamone fu uno dei tredici cavalieri scelti per la disfida di Barletta del 13 febbraio 1503, dopo la vittoria sui cavalieri francesi a Barletta tornò al suo paese natio, dove visse per qualche tempo, oltre che soldato di ventura, fu anche noto come gran seduttore e buontempone, lo ricordano una lapide nel tempio di S.Maria della Minerva di Roma ed una stele nella città natale
Arte moderna e musei d'arte moderna in Sicilia
La Sicilia moderna, non è solo isole, barocco, templi e mare, sono tanti e importanti i maestri che hanno lasciato il segno sul territorio siciliano e le cui opere meritano una visita.
Quando pensiamo al patrimonio architettonico di una regione come la Sicilia i primi esempi che ci vengono in mente sono senza dubbio riferiti all’antichità ed al barocco: il Duomo di Siracusa e il Tempio di Selinunte, il Barocco in Val di Noto e l’arte Arabo-Normanno a Palermo.
La grandezza di questi esempi mette in secondo piano il periodo, moderno e contemporaneo, così per citare alcuni esempi di arte moderna, di musei moderni citiamo recuperi e nuove realizzazioni.
La Sicilia moderna, non è solo isole, barocco, templi e mare, sono tanti e importanti i maestri che hanno lasciato il segno sul territorio siciliano e le cui opere meritano una visita.
Quando pensiamo al patrimonio architettonico di una regione come la Sicilia i primi esempi che ci vengono in mente sono senza dubbio riferiti all’antichità ed al barocco: il Duomo di Siracusa e il Tempio di Selinunte, il Barocco in Val di Noto e l’arte Arabo-Normanno a Palermo.
La grandezza di questi esempi mette in secondo piano il periodo, moderno e contemporaneo, così per citare alcuni esempi di arte moderna, di musei moderni citiamo recuperi e nuove realizzazioni.
Le dominazioni in Sicilia: dai Bizantini ai giorni nostri
La Sicilia Bizantina (535 d.C. – 963 d.C.) Nel 535 d.C. il generale Belisario, mandato da Giustiniano Imperatore d’Oriente, conquista l’isola che dal 555 d.C. passa definitivamente sotto il dominio Bizantino.
La Sicilia Bizantina (535 d.C. – 963 d.C.) Nel 535 d.C. il generale Belisario, mandato da Giustiniano Imperatore d’Oriente, conquista l’isola che dal 555 d.C. passa definitivamente sotto il dominio Bizantino.
Le strutture termali in Sicilia
Tra una passeggiata ed un trekking in mezzo al bosco, seguire un cammino tra paesi, borghi alla scoperta del territorio, è il modo migliore per liberarsi del caos. La Sicilia gode di zone boschive che offrono una varietà di paesaggi incantevoli.
Sin dalla preistoria l'uomo ha fatto uso delle acque termali per le loro capacità e nel mondo antico l’acqua era considerata la più semplice e naturale medicina, e per questo un elemento sacro. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative.
Tra una passeggiata ed un trekking in mezzo al bosco, seguire un cammino tra paesi, borghi alla scoperta del territorio, è il modo migliore per liberarsi del caos. La Sicilia gode di zone boschive che offrono una varietà di paesaggi incantevoli.
Sin dalla preistoria l'uomo ha fatto uso delle acque termali per le loro capacità e nel mondo antico l’acqua era considerata la più semplice e naturale medicina, e per questo un elemento sacro. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative.
Il Regno di Sicilia ed il regalo delle terre ai feudatari, dalla concessione regia alla piena proprietà.
Il regno di Sicilia risale al sec. XII, costituitosi quando Ruggero II d'Altavilla, nel 1130, procedette alla fusione della Contea di Sicilia e del Ducato di Puglia e Calabria, dando inizio così alla fase di dominazione della sua dinastia, conclusasi nel 1194.
Il regno di Sicilia risale al sec. XII, costituitosi quando Ruggero II d'Altavilla, nel 1130, procedette alla fusione della Contea di Sicilia e del Ducato di Puglia e Calabria, dando inizio così alla fase di dominazione della sua dinastia, conclusasi nel 1194.
Il passavolante nella tradizione e cultura di Vicari, dolce alle mandorle
Il “Festival della mandorla e del passavolante” di Vicari si conferma come uno degli appuntamenti enogastronomici più interessanti.
Si tratta di una leccornia a base di mandorle, uovo e zucchero. Il “Festival della mandorla e del passovolante” ha l’obiettivo di promuovere questa tipicità, oltre a mantenere e tenere vive le tradizioni.
Il “Festival della mandorla e del passavolante” di Vicari si conferma come uno degli appuntamenti enogastronomici più interessanti.
Si tratta di una leccornia a base di mandorle, uovo e zucchero. Il “Festival della mandorla e del passovolante” ha l’obiettivo di promuovere questa tipicità, oltre a mantenere e tenere vive le tradizioni.
LA GRAVITÀ DELLE FORZE NASCOSTE
di Sasha Vinci
A cura di Serena Ribaudo
di Sasha Vinci
A cura di Serena Ribaudo
Le quarantore di Castel di Lucio
E’ una manifestazione che annuncia l’inizio del periodo pasquale, con 48 ore di preghiere ininterrotte che servono per scandire l’arrivo della festività: le preghiere, infatti, si interrompono il martedì grasso, quello prima delle ceneri. La particolarità di questo appuntamento è che si svolge nella chiesa del centro storico di Castel di Lucio, che viene addobbata con bellissime decorazioni di arance intrecciate, rigorosamente della zona. Al termine delle 48 ore di preghiere, poi, le arance vengono rimosse e distribuite a tutti i fedeli che hanno preso parte alle celebrazioni.
E’ una manifestazione che annuncia l’inizio del periodo pasquale, con 48 ore di preghiere ininterrotte che servono per scandire l’arrivo della festività: le preghiere, infatti, si interrompono il martedì grasso, quello prima delle ceneri. La particolarità di questo appuntamento è che si svolge nella chiesa del centro storico di Castel di Lucio, che viene addobbata con bellissime decorazioni di arance intrecciate, rigorosamente della zona. Al termine delle 48 ore di preghiere, poi, le arance vengono rimosse e distribuite a tutti i fedeli che hanno preso parte alle celebrazioni.
La Storia della cuccia, il dolce di Santa Lucia, il 13 dicembre cade la celebrazione di Santa Lucia, una festa che anticipa il Natale, in Sicilia.
I mille in Sicilia, l'obelisco di Gibilrossa, Misilmeri, la sagra del Kaki, il cammino dei mille
Nell’isola, nel 1860 si assiste allo sbarco dei Mille e a delle battaglie per cacciare l’esercito borbonico.
Nel territorio dell’isola ci sono monumenti che segnano i luoghi simbolo dell’epopea garibaldina, tra i quali l’obelisco-piramide realizzato da Giovan Battista Filippo Basile a Gibilrossa nel 1882, e l’Ossario per i caduti nella Battaglia di Calatafimi progettato e realizzato dal figlio Enresto Basile a partire dal 1885.
Nell’isola, nel 1860 si assiste allo sbarco dei Mille e a delle battaglie per cacciare l’esercito borbonico.
Nel territorio dell’isola ci sono monumenti che segnano i luoghi simbolo dell’epopea garibaldina, tra i quali l’obelisco-piramide realizzato da Giovan Battista Filippo Basile a Gibilrossa nel 1882, e l’Ossario per i caduti nella Battaglia di Calatafimi progettato e realizzato dal figlio Enresto Basile a partire dal 1885.
Gangi ed il minotauro raffigurato nello stemma del paese
Dedalo una volta giunto in Sicilia, stanco delle angherie del loro sovrano, decisero di restarvi. Si stabilirono quindi sul monte da cui sgorgava l’antico fiume Engio e fondarono la città di Engyon, dalla quale sarebbe sorto il borgo di Gangi, e a ricordo delle loro origini scelsero come simbolo della città un Minotauro che si ristora, pacifico e mite, presso una fonte. Quest'immagine è ancora oggi presente nello stemma della città.
Dedalo una volta giunto in Sicilia, stanco delle angherie del loro sovrano, decisero di restarvi. Si stabilirono quindi sul monte da cui sgorgava l’antico fiume Engio e fondarono la città di Engyon, dalla quale sarebbe sorto il borgo di Gangi, e a ricordo delle loro origini scelsero come simbolo della città un Minotauro che si ristora, pacifico e mite, presso una fonte. Quest'immagine è ancora oggi presente nello stemma della città.
Fanali e fari siciliani,107 in tutto, ma dove potere dormire
E’ bene fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono, tra un fanale ed un faro.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa.
Rispondiamo alla domanda, si può dormire in un faro in Sicilia ?
Si può ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa, una distesa blu, dormire all’interno di un faro in Sicilia non è sicuramente solo un sogno. Purtroppo, però, le strutture attrezzate sull’Isola non sono molte
E’ bene fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono, tra un fanale ed un faro.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa.
Rispondiamo alla domanda, si può dormire in un faro in Sicilia ?
Si può ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa, una distesa blu, dormire all’interno di un faro in Sicilia non è sicuramente solo un sogno. Purtroppo, però, le strutture attrezzate sull’Isola non sono molte
Francavilla di Sicilia, comune nel messinese, perchè si chiama così, tra storie e leggende
Le protagoniste sono una bella fanciulla e la sua ancella. Scopriamo uno di quei racconti: la leggenda della bella Angelina, il cui nome è legato al borgo di Francavilla di Sicilia, ci troviamo in un comune della città metropolitana di Messina. Il nome del comune, sarebbe un omaggio a una storia d’amore.
Le protagoniste sono una bella fanciulla e la sua ancella. Scopriamo uno di quei racconti: la leggenda della bella Angelina, il cui nome è legato al borgo di Francavilla di Sicilia, ci troviamo in un comune della città metropolitana di Messina. Il nome del comune, sarebbe un omaggio a una storia d’amore.
Mons Albus Helikon o Montalbano Elicona ed il corallo rosso di Trapani
Mons Albus Helikon o Montalbano Elicona, un sito, coincidente con l'altura su cui sorge il borgo medievale ed un torrente vicino il cui andamento tortuoso giustifica l'appellativo, ci troviamo a Montalbano Elicóna comune della Città Metropolitana di Messina, 920 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre. Centro situato sul versante settentrionale dei monti Nebrodi.
Mons Albus Helikon o Montalbano Elicona, un sito, coincidente con l'altura su cui sorge il borgo medievale ed un torrente vicino il cui andamento tortuoso giustifica l'appellativo, ci troviamo a Montalbano Elicóna comune della Città Metropolitana di Messina, 920 m s.m., patrono San Nicola di Bari 6 dicembre. Centro situato sul versante settentrionale dei monti Nebrodi.
L'Opuntia ficus meglio conosciuto come fico d’india
Una risorsa alimentare, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine in Sicilia la mostarda, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio. Una farina ottenuta dalle bucce dei frutti può essere come ingrediente per la produzione di biscotti.
Una risorsa alimentare, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine in Sicilia la mostarda, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio. Una farina ottenuta dalle bucce dei frutti può essere come ingrediente per la produzione di biscotti.
Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia comprende tra i suoi sottoscrittori aziende, organizzazioni di produttori e Consorzi di tutela che ricadono su tutto il territorio siciliano, con tutte le principali produzioni di qualità agrumicole isolane, ognuna con le sue peculiarità connesse al territorio di appartenenza.