Villaggio di Carcaci, frazione di Centuripe
SS 121, siamo immersi nella nostra guida, attraversiamo il ponte Maccarrone e due obelischi, sembrano i custodi del ponte, ma a noi indicano una possibile deviazione verso la Statale 575
E’ quello che una volta era il villaggio di Carcaci, frazione di Centuripe, Centùripe comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 730 m s.m., patrono santa Rosalia e san Prospero da Centuripe, una tradizione locale lo descriva come un soldato romano.
Carcaci domina la vallata tra i fiumi Sotto Troina, Simeto, Salso. L’area si colloca a poca distanza dalla “Regia Trazzera” che da Catania via Regalbuto e Agira conduceva poi fino a Palermo, tracciato che coincide grosso modo con quello della odierna Statale 121, lo stesso è attraversato dalla diramazione che dalla “Regia Trazzera” punta su Troina il tracciato della odierna Statale 575
SS 121, siamo immersi nella nostra guida, attraversiamo il ponte Maccarrone e due obelischi, sembrano i custodi del ponte, ma a noi indicano una possibile deviazione verso la Statale 575
E’ quello che una volta era il villaggio di Carcaci, frazione di Centuripe, Centùripe comune del Libero Consorzio Comunale di Enna, 730 m s.m., patrono santa Rosalia e san Prospero da Centuripe, una tradizione locale lo descriva come un soldato romano.
Carcaci domina la vallata tra i fiumi Sotto Troina, Simeto, Salso. L’area si colloca a poca distanza dalla “Regia Trazzera” che da Catania via Regalbuto e Agira conduceva poi fino a Palermo, tracciato che coincide grosso modo con quello della odierna Statale 121, lo stesso è attraversato dalla diramazione che dalla “Regia Trazzera” punta su Troina il tracciato della odierna Statale 575
Ruderi del Palazzo Salamone, qui ebbe i natali Francesco Salamone.
Passeggiando per il borgo incontreremo una lapide, apposta nel 1903 commemora i 400 anni dalla celeberrima battaglia ricordando così ai passanti l'evento e la connessione con il monumento, Salamone fu uno dei tredici cavalieri scelti per la disfida di Barletta del 13 febbraio 1503, dopo la vittoria sui cavalieri francesi a Barletta tornò al suo paese natio, dove visse per qualche tempo, oltre che soldato di ventura, fu anche noto come gran seduttore e buontempone, lo ricordano una lapide nel tempio di S.Maria della Minerva di Roma ed una stele nella città natale
Passeggiando per il borgo incontreremo una lapide, apposta nel 1903 commemora i 400 anni dalla celeberrima battaglia ricordando così ai passanti l'evento e la connessione con il monumento, Salamone fu uno dei tredici cavalieri scelti per la disfida di Barletta del 13 febbraio 1503, dopo la vittoria sui cavalieri francesi a Barletta tornò al suo paese natio, dove visse per qualche tempo, oltre che soldato di ventura, fu anche noto come gran seduttore e buontempone, lo ricordano una lapide nel tempio di S.Maria della Minerva di Roma ed una stele nella città natale
La fontana dell'Abbondanza, presso il Monte di Pietà di Messina
La tutela e della valorizzazione delle fontane storiche e dei sistemi di conduzione idraulica dai quali esse erano alimentate, merita una attenzione nella salvaguardia del patrimonio storico-architettonico.
Le fontane rappresentano eccezionali testimonianze storiche e artistiche, ed a Messina sono molte e di gran pregio, le fontane storiche messinesi
La tutela e della valorizzazione delle fontane storiche e dei sistemi di conduzione idraulica dai quali esse erano alimentate, merita una attenzione nella salvaguardia del patrimonio storico-architettonico.
Le fontane rappresentano eccezionali testimonianze storiche e artistiche, ed a Messina sono molte e di gran pregio, le fontane storiche messinesi
Il Tempio di Ercole a San Marco D'Alunzio e l'ospitalità diffusa
Il Tempio greco di Ercole, risalente al IV secolo a.C., è sito su un gradone roccioso prospiciente l’abitato di San Marco d’Alunzio, il Tempio si mantiene in buono stato di conservazione: pianta rettangolare, oggi esiste la sola cella, zona sacra riservata ai sacerdoti, posizionata originariamente all’interno di una vasta area.
Il Tempio greco di Ercole, risalente al IV secolo a.C., è sito su un gradone roccioso prospiciente l’abitato di San Marco d’Alunzio, il Tempio si mantiene in buono stato di conservazione: pianta rettangolare, oggi esiste la sola cella, zona sacra riservata ai sacerdoti, posizionata originariamente all’interno di una vasta area.
Il Duomo di Agrigento o Cattedrale di San Gerlando e le leggende
Il Duomo di Agrigento o Cattedrale di San Gerlando è un bellissimo esempio di sovrapposizione di stili architettonici diversi. La costruzione dell’edificio risale al periodo tra il 1096 e 1102 per volere di Gerlando di Besançon che, in quegli anni, era il vescovo di Agrigento.
Il Duomo di Agrigento o Cattedrale di San Gerlando è un bellissimo esempio di sovrapposizione di stili architettonici diversi. La costruzione dell’edificio risale al periodo tra il 1096 e 1102 per volere di Gerlando di Besançon che, in quegli anni, era il vescovo di Agrigento.
Vi raccontiamo la storia di San Guglielmo e il miracolo del raviolo. Si dice che il santo abbia compiuto un vero e proprio miracolo, trasformando il raviolo in un dono divino. Scopriamo insieme questa curiosa leggenda della nostra amata Sicilia!
Con il titolo "Chiesa del Giudice Giusto", piccolo gioiello normanno, si ricorda, forse, l’antica chiesa preesistente intitolata a "S. Giorgio dei greci". D’origine bizantina era utilizzata come ospizio e Gancia dai monaci di Santo Stefano di Melia. Si deve a Manfredi Chiaramonte il suo primo restauro nel 1375. Nelle absidi resistono alcuni affreschi, mentre il “catino absidale” è stato trasferito nella chiesa della Madonna del Rosario.
Siamo nel Colle di San Vitale a Castronovo, posto a 680 mt s.l.m.
Siamo nel Colle di San Vitale a Castronovo, posto a 680 mt s.l.m.
Borgo o feudo TUDIA a Castellana Sicula
Tudia, dall'arabo tutia gelso, ha un'origine che si perde nei tempi lontani. Se ne ha notizia già dal 1200, quando insieme ai feudi di Chibbò, Manchi, Vicaretto ed altri otto feudi, costituiva l'immensa baronia di Castel Belìci. In tempi più recenti fu di proprietà dei Principi Filangeri di Couteaux (1800) per poi passare in seguito a un matrimonio tra le famiglie, ai Conti Tasca e quindi per compravendita alle famiglie Pucci e Di Salvo (1920). Oggi Tudia ospita un moderno agriturismo e commercia prodotti bio.
Il "Feudo Tudia" non è solo parco, piscina e ristorante; l'azienda agricola, estesa 250 ettari, con la sua viabilità interna è percorribile in tutta la sua estensione. Si possono fare escursioni a piedi o in mountain bike fornite dall'azienda o partecipare alle attività aziendali, a Tudia ne sono passati tanti di ragazzi li chiamano Woofers, sono volontari giramondo per le fattorie biologiche dei cinque continenti.
Tudia, dall'arabo tutia gelso, ha un'origine che si perde nei tempi lontani. Se ne ha notizia già dal 1200, quando insieme ai feudi di Chibbò, Manchi, Vicaretto ed altri otto feudi, costituiva l'immensa baronia di Castel Belìci. In tempi più recenti fu di proprietà dei Principi Filangeri di Couteaux (1800) per poi passare in seguito a un matrimonio tra le famiglie, ai Conti Tasca e quindi per compravendita alle famiglie Pucci e Di Salvo (1920). Oggi Tudia ospita un moderno agriturismo e commercia prodotti bio.
Il "Feudo Tudia" non è solo parco, piscina e ristorante; l'azienda agricola, estesa 250 ettari, con la sua viabilità interna è percorribile in tutta la sua estensione. Si possono fare escursioni a piedi o in mountain bike fornite dall'azienda o partecipare alle attività aziendali, a Tudia ne sono passati tanti di ragazzi li chiamano Woofers, sono volontari giramondo per le fattorie biologiche dei cinque continenti.
Le origini del mito di Dafni ed il lavatoio di Cefalù
Esiste una roccia sulle cime del monte Purace, che gli abitanti di Gratteri chiamavano “a tièsta”, perchè parecchio somigliante ad un gigantesco volto di pietra, che pochi conoscono, secondo la tradizione, da Gratteri ha vita il torrente dal luogo chiamato Cefalino, dove si erge imponente e malinconico un “volto” pietrificato.
Tutti conoscono invece, il medievale lavatoio di Cefalù, l’ingresso del suggestivo lavatoio di Cefalù, che rimanda il curioso visitatore ad un’antica leggenda siciliana.
Scolpito in un cartiglio, si legge: QUI SCORRE CEFALINO, PIÙ SALUBRE DI QUALUNQUE ALTRO FIUME, PIÙ PURO DELL’ARGENTO, PIÙ FREDDO DELLA NEVE.
Esiste una roccia sulle cime del monte Purace, che gli abitanti di Gratteri chiamavano “a tièsta”, perchè parecchio somigliante ad un gigantesco volto di pietra, che pochi conoscono, secondo la tradizione, da Gratteri ha vita il torrente dal luogo chiamato Cefalino, dove si erge imponente e malinconico un “volto” pietrificato.
Tutti conoscono invece, il medievale lavatoio di Cefalù, l’ingresso del suggestivo lavatoio di Cefalù, che rimanda il curioso visitatore ad un’antica leggenda siciliana.
Scolpito in un cartiglio, si legge: QUI SCORRE CEFALINO, PIÙ SALUBRE DI QUALUNQUE ALTRO FIUME, PIÙ PURO DELL’ARGENTO, PIÙ FREDDO DELLA NEVE.
La moglie “spirduta” dell’isola Ortigia, Palazzo Montalto e gli Ebrei a Siracusa
Siamo a sud della Sicilia a Siracusa, con Ortigia posta lungo la costa orientale della Sicilia, lì dove sorge la parte più antica di Siracusa. Separata dalla terraferma per volere, nel 1552, di Carlo V.
Ci rechiamo nel cuore della città antica, la bellissima isoletta di Ortigia tra arte greca ed arte barocca, con numerose architetture di tipo religioso, edifici storici un Duomo da lasciare a bocca aperta il visitatore perchè la particolarità è che dalla parete sporgono immense colonne greche, appartenute al Tempio di Athena, il castello Maniace, i musei, la Fonte Aretusa, Palazzo Borgia del Casale, i Bagni Ebraici, nel quartiere della Giudecca, il teatro greco, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, un bellissimo edificio Barocco e molto altro da visitare.
Vicino piazza Archimede si trova un piccolo quartiere chiamato “a spirduta” ma non nel senso “sperduta” bensì in siciliano da “spirdu” cioè fantasma!
Siamo a sud della Sicilia a Siracusa, con Ortigia posta lungo la costa orientale della Sicilia, lì dove sorge la parte più antica di Siracusa. Separata dalla terraferma per volere, nel 1552, di Carlo V.
Ci rechiamo nel cuore della città antica, la bellissima isoletta di Ortigia tra arte greca ed arte barocca, con numerose architetture di tipo religioso, edifici storici un Duomo da lasciare a bocca aperta il visitatore perchè la particolarità è che dalla parete sporgono immense colonne greche, appartenute al Tempio di Athena, il castello Maniace, i musei, la Fonte Aretusa, Palazzo Borgia del Casale, i Bagni Ebraici, nel quartiere della Giudecca, il teatro greco, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, un bellissimo edificio Barocco e molto altro da visitare.
Vicino piazza Archimede si trova un piccolo quartiere chiamato “a spirduta” ma non nel senso “sperduta” bensì in siciliano da “spirdu” cioè fantasma!
Salemi, un borgo tra vigne, un castello, leggende, un museo della mafia ed un museo rituale dei pani votivi
Salemi è un comune italiano del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia, situato nel cuore della Val di Mazara
Salemi è un comune italiano del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia, situato nel cuore della Val di Mazara
Il borgo di Naro nelle pagine di Simonetta Agnello Hornby
Quest’ultima racconta un’antica tradizione secondo cui i giusti, prima di andare in paradiso, “…fanno un giro dell’isola per dire addio a sette posti speciali della Sicilia: il castello di Naro, battuto dai venti giorno e notte; Caltabellotta, acciambellata intorno alla Rocca; Erice, il monte che guarda verso l’Africa; Ustica, l’isola dal mare verde; Stromboli, il vulcano che si rummulia in mezzo alle onde; Ortigia, l’antica isola greca”.
Quest’ultima racconta un’antica tradizione secondo cui i giusti, prima di andare in paradiso, “…fanno un giro dell’isola per dire addio a sette posti speciali della Sicilia: il castello di Naro, battuto dai venti giorno e notte; Caltabellotta, acciambellata intorno alla Rocca; Erice, il monte che guarda verso l’Africa; Ustica, l’isola dal mare verde; Stromboli, il vulcano che si rummulia in mezzo alle onde; Ortigia, l’antica isola greca”.
Geraci Siculo ed il Salto dei Ventimiglia
Il Salto dei Ventimiglia lo potete trovare a Geraci Siculo, poco oltre la chiesa di San Giuliano, in corrispondenza del vicolo Mendolilla. E’ una delle principali attrazione di questo borgo siciliano.
Inaugurato nel 2014, il Salto dei Ventimiglia rievoca un episodio importante della storia dei Ventimiglia di Geraci. Una delle famiglie nobili più potenti e influenti di Sicilia per almeno quattro secoli.
Il Salto dei Ventimiglia lo potete trovare a Geraci Siculo, poco oltre la chiesa di San Giuliano, in corrispondenza del vicolo Mendolilla. E’ una delle principali attrazione di questo borgo siciliano.
Inaugurato nel 2014, il Salto dei Ventimiglia rievoca un episodio importante della storia dei Ventimiglia di Geraci. Una delle famiglie nobili più potenti e influenti di Sicilia per almeno quattro secoli.
L'antico orologio astronomico nel centro storico di Trapani
Forse non tutti lo sanno, ma per vedere da vicino uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa è sufficiente visitare la Sicilia.
Basta andare a Trapani e passare dalla Porta Oscura, sottostante la Torre dell’Orologio. Questa porta, costruita intorno al Trecento, segna il confine tra il nucleo originario della città fortificata e l’espansione a ovest del periodo aragonese.
Forse non tutti lo sanno, ma per vedere da vicino uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa è sufficiente visitare la Sicilia.
Basta andare a Trapani e passare dalla Porta Oscura, sottostante la Torre dell’Orologio. Questa porta, costruita intorno al Trecento, segna il confine tra il nucleo originario della città fortificata e l’espansione a ovest del periodo aragonese.
Troina, la prina capitale normanna di Sicilia ed il Museo della Fotografia interamente dedicato a Robert Capa
A Troina, dall’1 ottobre 2021, sorge il Museo della Fotografia interamente dedicato a Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra.
Ha sede presso il Palazzo Pretura nel cuore del centro storico di questa città, dove, durante la Seconda guerra mondiale, si svolse una dura battaglia tra le forze italotedesche e le statunitensi impegnate nell’ Operazione Husky documentata dal Robert Capa.
A Troina, dall’1 ottobre 2021, sorge il Museo della Fotografia interamente dedicato a Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra.
Ha sede presso il Palazzo Pretura nel cuore del centro storico di questa città, dove, durante la Seconda guerra mondiale, si svolse una dura battaglia tra le forze italotedesche e le statunitensi impegnate nell’ Operazione Husky documentata dal Robert Capa.
Avete mai sentito parlare della pianta esagonale di Avola Sì? Bene, sapete che non è l'unica città in Sicilia ad averla? Scopriamo insieme altre città con questa caratteristica, anche Grammichele, è una città dalla pianta esagonale, meglio conosciuta per il vino pregiato Nero D’Avola e la famosa Mandorla Pizzuta, la città offre ai visitatori numerosi spunti turistici.
Si trova tra Siracusa e Noto, in una posizione strategica per un itinerario tra le città più belle della Sicilia Sud orientale.
Si trova tra Siracusa e Noto, in una posizione strategica per un itinerario tra le città più belle della Sicilia Sud orientale.
Milazzo è una piccola penisola che fa parte della provincia di Messina.
È l’imbarco per eccellenza delle Isole Eolie, si affacciata ad ovest sul Golfo di Patti (Mar di Ponente), ad est il Golfo di Milazzo (Mar di Levante), quello che balza all’occhio è il castello di Milazzo, non solo da un punto di vista architettonico ma è anche ricco di storie e di leggende.
Più di tutto, a spiccare per la sua imponenza e importanza storica è il Castello di Milazzo, il più grande della Sicilia e una delle fortificazioni più significative d’Europa. Ma sarebbe anche il teatro di misteriose e inquietanti apparizioni, con la sua figura sorveglia a 360 gradi il territorio circostante
È l’imbarco per eccellenza delle Isole Eolie, si affacciata ad ovest sul Golfo di Patti (Mar di Ponente), ad est il Golfo di Milazzo (Mar di Levante), quello che balza all’occhio è il castello di Milazzo, non solo da un punto di vista architettonico ma è anche ricco di storie e di leggende.
Più di tutto, a spiccare per la sua imponenza e importanza storica è il Castello di Milazzo, il più grande della Sicilia e una delle fortificazioni più significative d’Europa. Ma sarebbe anche il teatro di misteriose e inquietanti apparizioni, con la sua figura sorveglia a 360 gradi il territorio circostante
Come sono state costruite le città siciliane se non con il tufo, la pietra, lavica, il marmo e l'oro grigio
Ma cos’è che accomuna piazze chiese e monumenti, è visibile, è grigio ed ha un nome, Billiemi o oro grigio di Montagna, nasce nelle falde del monte Billiemi, nel palermitano, qualcuno lo chiama “marmo”, perché si offre ad essere lucidato, ma è in realtà una pietra calcarea. Ha però reso Palermo maestosa, il Grigio di Billiemi nella Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella. Quando gli Spagnoli guardarono Palermo e pensarono di renderla unicamente spettacolare, guardarono anche alle finanze del tesoro. Così nacque la domanda: come regalare maestosità alla città senza vuotare le casse. In risposta, partì la ricerca di nuovi materiali edili.
Ma cos’è che accomuna piazze chiese e monumenti, è visibile, è grigio ed ha un nome, Billiemi o oro grigio di Montagna, nasce nelle falde del monte Billiemi, nel palermitano, qualcuno lo chiama “marmo”, perché si offre ad essere lucidato, ma è in realtà una pietra calcarea. Ha però reso Palermo maestosa, il Grigio di Billiemi nella Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella. Quando gli Spagnoli guardarono Palermo e pensarono di renderla unicamente spettacolare, guardarono anche alle finanze del tesoro. Così nacque la domanda: come regalare maestosità alla città senza vuotare le casse. In risposta, partì la ricerca di nuovi materiali edili.
A Castelmola il Bar Turrisi è una delle mete imprescindibili per chi visita il borgo
La sua fama dovuta al suo particolarissimo arredamento. Ogni cosa al suo interno ha la forma o richiama un fallo. Per un’esperienza completa si consiglia gustare il vino alla mandorla, servito in bicchieri, neanche a dirlo a forma di fallo. Il Bar ha quattro diversi piani e da ognuno affaccia sulla piazza del Duomo di San Nicola.
Castelmola è un comune della città metropolitana di Messina, fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia, la cittadina è a vocazione turistica, perché molto vicina a Taormina.
La sua fama dovuta al suo particolarissimo arredamento. Ogni cosa al suo interno ha la forma o richiama un fallo. Per un’esperienza completa si consiglia gustare il vino alla mandorla, servito in bicchieri, neanche a dirlo a forma di fallo. Il Bar ha quattro diversi piani e da ognuno affaccia sulla piazza del Duomo di San Nicola.
Castelmola è un comune della città metropolitana di Messina, fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia, la cittadina è a vocazione turistica, perché molto vicina a Taormina.
L’orologio astronomico di Messina e la Cattedrale di Santa Maria Assunta o Duomo di Messina
L’orologio astronomico di Messina, parte della cattedrale della città, fu costruito dalla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933. È integrato nel campanile della chiesa (ricostruito all'inizio del secolo dopo il terremoto), di cui costituisce l'elemento più caratteristico; è il più grande orologio astronomico mai costruito
L’orologio astronomico di Messina, parte della cattedrale della città, fu costruito dalla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933. È integrato nel campanile della chiesa (ricostruito all'inizio del secolo dopo il terremoto), di cui costituisce l'elemento più caratteristico; è il più grande orologio astronomico mai costruito
Museo dell’Orologio a Bisacquino
Da qualche anno sorge a Bisacquino un “Museo dell’Orologio”, voluto fortemente dal suo proprietario, Paolo Scibetta, nato a Bisacquino il 6 settembre 1912 e deceduto l’1 giugno 2004, Bisacquinese considerato l’ultimo “artigiano del tempo”. Egli infatti diceva che i soldi non sono tutto nella vita, amore e dedizione con l’obiettivo di lasciare al Paese e alle generazioni future un ricordo che va oltre la vita, la tradizione di una generazione di orologiai, che con le loro opere segnano il tempo che scorre.
Da qualche anno sorge a Bisacquino un “Museo dell’Orologio”, voluto fortemente dal suo proprietario, Paolo Scibetta, nato a Bisacquino il 6 settembre 1912 e deceduto l’1 giugno 2004, Bisacquinese considerato l’ultimo “artigiano del tempo”. Egli infatti diceva che i soldi non sono tutto nella vita, amore e dedizione con l’obiettivo di lasciare al Paese e alle generazioni future un ricordo che va oltre la vita, la tradizione di una generazione di orologiai, che con le loro opere segnano il tempo che scorre.
Esiste una Palermo che non molti conoscono, lontana dai soliti giri turistici, molto importanti per prendere coscienza di una città dal passato glorioso, ma ci sono anche delle residenze private che sono dei capolavori da non perdere
Marsala e la fontana del vino, realizzata nel 1978 da Salvatore Fiume simboleggia, con la Baccante ed un asino scalciante che porta sulla groppa una botte, la generosità di una terra vocata all’agricoltura.
Marsala è anche vino, architetture barocche e mulini a vento e saline.
Sono gli inglesi che inventarono a fine Settecento il Marsala, il vino liquoroso che rese la cittadina siciliana famosa nel mondo per il suo vino liquoroso.
Marsala è anche vino, architetture barocche e mulini a vento e saline.
Sono gli inglesi che inventarono a fine Settecento il Marsala, il vino liquoroso che rese la cittadina siciliana famosa nel mondo per il suo vino liquoroso.
Corleone e subito si pensa al Padrino don Vito di Francis Ford Coppola, Placido Rizzotto sindacalista, ma pochi conocono Pippo Rizzo pittore futurista.
Corleóne comune della Città metropolitana di Palermo, nel 1862 Garibaldi radunò nel bosco della frazione Ficuzza i suoi volontari, dove ha sede la neoclassica palazzina di caccia di Ferdinando III di Borbone.
Corleóne comune della Città metropolitana di Palermo, nel 1862 Garibaldi radunò nel bosco della frazione Ficuzza i suoi volontari, dove ha sede la neoclassica palazzina di caccia di Ferdinando III di Borbone.
Quali sono i borghi di montagna i Comuni più alti della Sicilia?
Facciamo un tour dei paesi con quota maggiore, ideali per restare più freschi al calar del sole in estate o per abbinare una visita culturale, scopriamoli.
Facciamo un tour dei paesi con quota maggiore, ideali per restare più freschi al calar del sole in estate o per abbinare una visita culturale, scopriamoli.