Le presunte streghe o majare in Sicilia e le donne di fora
Intanto erano quasi sempre di estrazione sociale popolare, andavano avvolte in stracci o in abbigliamento folcloristico e si presentavano ai committenti corredate di amuleti, pozioni, fantocci pieni di spilli, oggetti simbolo in cera, vetri e specchi, candele, ampolle di liquidi strani o olio, stracci annodati, talismani di vari materiali.
Intanto erano quasi sempre di estrazione sociale popolare, andavano avvolte in stracci o in abbigliamento folcloristico e si presentavano ai committenti corredate di amuleti, pozioni, fantocci pieni di spilli, oggetti simbolo in cera, vetri e specchi, candele, ampolle di liquidi strani o olio, stracci annodati, talismani di vari materiali.
Sagra dell'Agnello Pasquale a Favara
In una terra dove il cibo è uno dei principali protagonisti, la Pasqua non poteva che essere celebrata anche dal punto di vista gastronomico attraverso una serie di preparazioni rievocative della ricorrenza: a Favara, ad esempio, durante il periodo pasquale, si svolge la “Sagra dell’Agnello Pasquale”, dedicata al dolce tipico di pasta di mandola farcito di pistacchio, a forma di Agnello.
In una terra dove il cibo è uno dei principali protagonisti, la Pasqua non poteva che essere celebrata anche dal punto di vista gastronomico attraverso una serie di preparazioni rievocative della ricorrenza: a Favara, ad esempio, durante il periodo pasquale, si svolge la “Sagra dell’Agnello Pasquale”, dedicata al dolce tipico di pasta di mandola farcito di pistacchio, a forma di Agnello.
Se vi dicessi “mastino siciliano” cosa mi rispondereste?
quanti il cane di mannara, specie autoctona della Sicilia, è una delle razze più antiche.
Il cane di mannara, oggi detto anche mastino siciliano o pastore siciliano, è un'antichissima razza canina originaria della Sicilia, da sempre adibita alla guardia delle greggi e della masseria. Il suo nome deriva dal termine mànnara (mànnera, o mànnira), con il quale venivano indicati i tipici ricoveri in pietra entro i quali venivano fatti rientrare gli animali la notte.
quanti il cane di mannara, specie autoctona della Sicilia, è una delle razze più antiche.
Il cane di mannara, oggi detto anche mastino siciliano o pastore siciliano, è un'antichissima razza canina originaria della Sicilia, da sempre adibita alla guardia delle greggi e della masseria. Il suo nome deriva dal termine mànnara (mànnera, o mànnira), con il quale venivano indicati i tipici ricoveri in pietra entro i quali venivano fatti rientrare gli animali la notte.
Le dominazioni in Sicilia: dai Bizantini ai giorni nostri
La Sicilia Bizantina (535 d.C. – 963 d.C.) Nel 535 d.C. il generale Belisario, mandato da Giustiniano Imperatore d’Oriente, conquista l’isola che dal 555 d.C. passa definitivamente sotto il dominio Bizantino.
La Sicilia Bizantina (535 d.C. – 963 d.C.) Nel 535 d.C. il generale Belisario, mandato da Giustiniano Imperatore d’Oriente, conquista l’isola che dal 555 d.C. passa definitivamente sotto il dominio Bizantino.
I mille in Sicilia, l'obelisco di Gibilrossa, Misilmeri, la sagra del Kaki, il cammino dei mille
Nell’isola, nel 1860 si assiste allo sbarco dei Mille e a delle battaglie per cacciare l’esercito borbonico.
Nel territorio dell’isola ci sono monumenti che segnano i luoghi simbolo dell’epopea garibaldina, tra i quali l’obelisco-piramide realizzato da Giovan Battista Filippo Basile a Gibilrossa nel 1882, e l’Ossario per i caduti nella Battaglia di Calatafimi progettato e realizzato dal figlio Enresto Basile a partire dal 1885.
Nell’isola, nel 1860 si assiste allo sbarco dei Mille e a delle battaglie per cacciare l’esercito borbonico.
Nel territorio dell’isola ci sono monumenti che segnano i luoghi simbolo dell’epopea garibaldina, tra i quali l’obelisco-piramide realizzato da Giovan Battista Filippo Basile a Gibilrossa nel 1882, e l’Ossario per i caduti nella Battaglia di Calatafimi progettato e realizzato dal figlio Enresto Basile a partire dal 1885.
Fanali e fari siciliani,107 in tutto, ma dove potere dormire
E’ bene fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono, tra un fanale ed un faro.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa.
Rispondiamo alla domanda, si può dormire in un faro in Sicilia ?
Si può ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa, una distesa blu, dormire all’interno di un faro in Sicilia non è sicuramente solo un sogno. Purtroppo, però, le strutture attrezzate sull’Isola non sono molte
E’ bene fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono, tra un fanale ed un faro.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa.
Rispondiamo alla domanda, si può dormire in un faro in Sicilia ?
Si può ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa, una distesa blu, dormire all’interno di un faro in Sicilia non è sicuramente solo un sogno. Purtroppo, però, le strutture attrezzate sull’Isola non sono molte
Scopri la tradizione della Commemorazione dei Defunti in Sicilia attraverso la filastrocca siciliana dei Morti. Un viaggio tra riti, usanze e una buona dose di nostalgia che rende questa festa unica e speciale. Unisciti a noi per conoscere meglio questa tradizione affascinante.
La tutela del Patrimonio Culturale in Italia dalle origini alla Seconda Guerra Mondiale, l’impianto legislativo moderno ebbe avvio solamente nel XX secolo.
Nel 1902 vi fu la prima legge (l. 185/1902, o Legge Nasi) sulla tutela nazionale, in particolare sulla “Tutela del patrimonio monumentale”, alla quale seguì la l. 364/1909 (Legge Rosadi-Rava) “Per le antichità e le belle arti”.
Con quest’ultima in particolare veniva presentato il procedimento di notifica, ufficializzando i singoli beni da sottoporre ad attività di tutela. Queste rimasero in vigore fino a un anno importantissimo, il 1939, quando vennero promulgate ben due leggi sulla tutela, la n. 1089 che si occupava della tutela delle cose di interesse storico artistico e la n. 1497 che trattava invece delle bellezze naturali. Il fondamento di entrambe le leggi era, ribadendo quanto già presentato nella normativa precedente, la necessità preventiva di individuazione delle cose o dei luoghi di interesse culturale o estetico, al fine di proteggerlo e, dunque, conservarlo.
Nel 1939 venne inoltre fondato L’istituto Centrale per il Restauro (ICR), ribadendo ulteriormente l’importanza primaria
Nel 1902 vi fu la prima legge (l. 185/1902, o Legge Nasi) sulla tutela nazionale, in particolare sulla “Tutela del patrimonio monumentale”, alla quale seguì la l. 364/1909 (Legge Rosadi-Rava) “Per le antichità e le belle arti”.
Con quest’ultima in particolare veniva presentato il procedimento di notifica, ufficializzando i singoli beni da sottoporre ad attività di tutela. Queste rimasero in vigore fino a un anno importantissimo, il 1939, quando vennero promulgate ben due leggi sulla tutela, la n. 1089 che si occupava della tutela delle cose di interesse storico artistico e la n. 1497 che trattava invece delle bellezze naturali. Il fondamento di entrambe le leggi era, ribadendo quanto già presentato nella normativa precedente, la necessità preventiva di individuazione delle cose o dei luoghi di interesse culturale o estetico, al fine di proteggerlo e, dunque, conservarlo.
Nel 1939 venne inoltre fondato L’istituto Centrale per il Restauro (ICR), ribadendo ulteriormente l’importanza primaria
Quando l'Inghilterra tesse rapporti commerciali con la Sicilia, tra miniere di zolfo e vigneti, le relazioni commerciali crearono sviluppo e posti di lavoro
La Sicilia, una terra difficile, governata da una élite infida, ostile all'innovazione. Con baroni siciliani che sembrano appartenere ad un mondo troppo lontano e diverso, poco attento alle problematiche mediterranee, chiuso nella propria tematica.
Con una nuova classe sociale che scalpita, che mira ad eradicare quella vecchia con le loro vecchie idee, si insedia nella capitale e grazie all'appoggio dei nuovi governanti, scalza le più blasonate e antiche casate, un ceto medio miope, vede l'occasione per una crescita del proprio ruolo politico e sociale, con una vivacità carente se non nel potere del controllo, dove ratio studio e diritto, sembrano censurate se non nella nuova idea politica.
La Sicilia, una terra difficile, governata da una élite infida, ostile all'innovazione. Con baroni siciliani che sembrano appartenere ad un mondo troppo lontano e diverso, poco attento alle problematiche mediterranee, chiuso nella propria tematica.
Con una nuova classe sociale che scalpita, che mira ad eradicare quella vecchia con le loro vecchie idee, si insedia nella capitale e grazie all'appoggio dei nuovi governanti, scalza le più blasonate e antiche casate, un ceto medio miope, vede l'occasione per una crescita del proprio ruolo politico e sociale, con una vivacità carente se non nel potere del controllo, dove ratio studio e diritto, sembrano censurate se non nella nuova idea politica.
Pasqua in Sicilia ed i dolci tipici pasquali siciliani
La Pasqua, è una delle feste religiose più sentite in Sicilia, e questo ci rimanda ad una serie di usanze e tradizioni popolari, dalle processioni della settimana santa ai piatti della ricorrenza, ai dolci tipici pasquali.
La pasticceria siciliana è ricca di tanti buonissimi dolci, ed alcuni sono ormai disponibili quasi tutto l’anno.
Tra i dolci adatti per ogni festività ci sono i cannoli, la pasta di mandorla, l’iris, le genovesi, le cassatelle, i cartocci, il gelo di frutta, il biancomangiare, la brioche col tuppo, la frutta martorana.
Nel periodo pasquale è possibile degustare altri dolci tipici della tradizione che vengono preparati esclusivamente durante il periodo di Pasqua
La Pasqua, è una delle feste religiose più sentite in Sicilia, e questo ci rimanda ad una serie di usanze e tradizioni popolari, dalle processioni della settimana santa ai piatti della ricorrenza, ai dolci tipici pasquali.
La pasticceria siciliana è ricca di tanti buonissimi dolci, ed alcuni sono ormai disponibili quasi tutto l’anno.
Tra i dolci adatti per ogni festività ci sono i cannoli, la pasta di mandorla, l’iris, le genovesi, le cassatelle, i cartocci, il gelo di frutta, il biancomangiare, la brioche col tuppo, la frutta martorana.
Nel periodo pasquale è possibile degustare altri dolci tipici della tradizione che vengono preparati esclusivamente durante il periodo di Pasqua
Il viaggio e i luoghi di Carlo V in Sicilia
Carlo V il viaggio in Sicilia, nell’ agosto del 1535 l’imperatore, da inizio a un viaggio che attraverso la penisola italiana.
Trapani ed il viaggio di Carlo V
Trapani, prima tappa siciliana, Carlo V raggiunse Palermo, dove sostò un mese; si diresse quindi verso Messina, seguendo la strada delle montagne, che passava dall’entroterra toccando Polizzi, Nicosia, Troina, Randazzo e Taormina. Ai primi di novembre Carlo ripartì da Messina alla volta di Napoli, attraverso la Calabria proseguì per Roma
Carlo V il viaggio in Sicilia, nell’ agosto del 1535 l’imperatore, da inizio a un viaggio che attraverso la penisola italiana.
Trapani ed il viaggio di Carlo V
Trapani, prima tappa siciliana, Carlo V raggiunse Palermo, dove sostò un mese; si diresse quindi verso Messina, seguendo la strada delle montagne, che passava dall’entroterra toccando Polizzi, Nicosia, Troina, Randazzo e Taormina. Ai primi di novembre Carlo ripartì da Messina alla volta di Napoli, attraverso la Calabria proseguì per Roma
Antichi rituali magici di una Sicilia che fu, tra una prece ed un rito per trovare marito
Le ragazze, che dopo i diciotto anni rimanevano nubili, erano solite fare voti per trovare marito.
C’erano delle preghiere da recitare affinché si ricevesse la grazia di una proposta di matrimonio.
Le ragazze, che dopo i diciotto anni rimanevano nubili, erano solite fare voti per trovare marito.
C’erano delle preghiere da recitare affinché si ricevesse la grazia di una proposta di matrimonio.
L'antico orologio astronomico nel centro storico di Trapani
Forse non tutti lo sanno, ma per vedere da vicino uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa è sufficiente visitare la Sicilia.
Basta andare a Trapani e passare dalla Porta Oscura, sottostante la Torre dell’Orologio. Questa porta, costruita intorno al Trecento, segna il confine tra il nucleo originario della città fortificata e l’espansione a ovest del periodo aragonese.
Forse non tutti lo sanno, ma per vedere da vicino uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa è sufficiente visitare la Sicilia.
Basta andare a Trapani e passare dalla Porta Oscura, sottostante la Torre dell’Orologio. Questa porta, costruita intorno al Trecento, segna il confine tra il nucleo originario della città fortificata e l’espansione a ovest del periodo aragonese.
Palermo, i genovesi e la chiesa di San Giorgio
La città di Palermo è stata fondata da mercanti, quindi il periodo più interessante per la città riguarda i traffici commerciali, già a far data del XII secolo si registra la presenza nella città di Palermo, mercanti stranieri.
I Genovesi a partire dall' XII secolo si sparsero in diverse parti del Mediterraneo e ovviamente anche in Sicilia. Gli stessi, i Genovesi, abili navigatori possedevano flotte mercantili e da guerra ed intrattenevano rapporti commerciali nei porti del Mediterraneo e non solo, anche con gli inglesi.
La comunità genovese comprò la chiesa e i terreni circostanti, concordarono con la confraternita di San Luca una cappella ove seppellire i propri confrati, come controparte i genovesi avevano facoltà di demolire e ricostruire la chiesa dedicandola ad uno dei simboli storici della città di Genova San Giorgio, oltre ad uno Spedale pei genovesi. I Rettori di San Luca si riserbavano il diritto di avere nella nuova Chiesa una cappella dedicata al santo.
La città di Palermo è stata fondata da mercanti, quindi il periodo più interessante per la città riguarda i traffici commerciali, già a far data del XII secolo si registra la presenza nella città di Palermo, mercanti stranieri.
I Genovesi a partire dall' XII secolo si sparsero in diverse parti del Mediterraneo e ovviamente anche in Sicilia. Gli stessi, i Genovesi, abili navigatori possedevano flotte mercantili e da guerra ed intrattenevano rapporti commerciali nei porti del Mediterraneo e non solo, anche con gli inglesi.
La comunità genovese comprò la chiesa e i terreni circostanti, concordarono con la confraternita di San Luca una cappella ove seppellire i propri confrati, come controparte i genovesi avevano facoltà di demolire e ricostruire la chiesa dedicandola ad uno dei simboli storici della città di Genova San Giorgio, oltre ad uno Spedale pei genovesi. I Rettori di San Luca si riserbavano il diritto di avere nella nuova Chiesa una cappella dedicata al santo.
Real Cantina Borbonica a Partinico
Partinico, comune in Provincia di Palermo, la Real Cantina Borbonica, fu fatta costruire nel 1800 da Ferdinando III, Re di Sicilia divenuto dopo la Restaurazione Ferdinando I, Re delle due Sicilie rappresenta una delle più belle opere rimaste dal passaggio dei Borboni in Sicilia.
il territorio di partinico era vocato alla viticoltura, tra imperizia nel processo di vinificazione e conservazione avevano impedito, di produrre un vino degno di essere bevuto, commercializzato soprattutto esportato, tra latifondisti e camperi, il commercio del vino non eccelleva.
Partinico, comune in Provincia di Palermo, la Real Cantina Borbonica, fu fatta costruire nel 1800 da Ferdinando III, Re di Sicilia divenuto dopo la Restaurazione Ferdinando I, Re delle due Sicilie rappresenta una delle più belle opere rimaste dal passaggio dei Borboni in Sicilia.
il territorio di partinico era vocato alla viticoltura, tra imperizia nel processo di vinificazione e conservazione avevano impedito, di produrre un vino degno di essere bevuto, commercializzato soprattutto esportato, tra latifondisti e camperi, il commercio del vino non eccelleva.
L’inquisizione in Sicilia i luoghi dell'inquisizione e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, meglio nota come “La Gancia”
L’inquisizione in Sicilia fu formalmente introdotta prima del 1224 dall'imperatore Federico II. L'imperatore con la costituzione "Inconsutilem tunicam" emanata a Palermo, dispose inizialmente che tutti gli eretici, i Musulmani rimasti prima dell'espulsione e della deportazione e gli Ebrei dovessero pagare una tassa a suffragio degli inquisitori di fede preposti al loro controllo.
L’inquisizione in Sicilia fu formalmente introdotta prima del 1224 dall'imperatore Federico II. L'imperatore con la costituzione "Inconsutilem tunicam" emanata a Palermo, dispose inizialmente che tutti gli eretici, i Musulmani rimasti prima dell'espulsione e della deportazione e gli Ebrei dovessero pagare una tassa a suffragio degli inquisitori di fede preposti al loro controllo.
Il vino moscato del figlio del re di Francia, lo Zucco prodotto in Sicilia dal 1854
Lo Zucco è una località agricola situata fra i comuni di Montelepre, Giardinello, Terrasini e Partinico.
Era uno dei vini più famosi al mondo, prodotto da uno degli uomini più ricchi del mondo, il Duca D’Aumale.
Realizzò a Chantilly in Francia, la collezione di dipinti seconda dopo il Louvre. Diede lavoro a 4000 contadini di Montelepre in Sicilia, amò tanto il suo vino e la sua tenuta di Zucco fino a ritornarci per morirvi.
Lo Zucco è una località agricola situata fra i comuni di Montelepre, Giardinello, Terrasini e Partinico.
Era uno dei vini più famosi al mondo, prodotto da uno degli uomini più ricchi del mondo, il Duca D’Aumale.
Realizzò a Chantilly in Francia, la collezione di dipinti seconda dopo il Louvre. Diede lavoro a 4000 contadini di Montelepre in Sicilia, amò tanto il suo vino e la sua tenuta di Zucco fino a ritornarci per morirvi.
La Sicilia è terra di cammini, ce ne sono molti, vi invitiamo a guardare le pagine dedicate ad essi, ci sono molti borghi, stesso invito, parchi naturali, in questo andirivieni a piedi in bici a cavallo , in moto, nel nostro peregrinare incontriamo i pastori.
Già il pastore, nella sacra Bibbia e anche nel Corano, uno dei pastori è Abramo, in Giovanni (10,1 – 18) dove lo stesso Gesù dice: “Io sono il buon pastore.
Già il pastore, nella sacra Bibbia e anche nel Corano, uno dei pastori è Abramo, in Giovanni (10,1 – 18) dove lo stesso Gesù dice: “Io sono il buon pastore.
Il vino meriterebbe una migliore considerazione soprattutto quando si parla di profumati Passiti di Pantelleria e Malvasia delle Lipari, senza dimenticare il Moscato di Noto e di Siracusa
Il vino e la vite hanno accompagnato la storia della Sicilia dai suoi albori fino ai tempi recenti. Si ritiene che furono introdotte dai Fenici. Viti e viticoltura e gettarono le basi della futura ricchezza enologica della Sicilia, i Greci introdussero le loro tecniche.
Il vino e la vite hanno accompagnato la storia della Sicilia dai suoi albori fino ai tempi recenti. Si ritiene che furono introdotte dai Fenici. Viti e viticoltura e gettarono le basi della futura ricchezza enologica della Sicilia, i Greci introdussero le loro tecniche.
La tutela della salute nella storia e la fine del lino in Sicilia con la legge del 1888
Ma la fine della coltura e lavorazione del lino è vicinissima, con la legge 22 dicembre 1888 n. 5849 "Tutela dell'igiene e della sanità pubblica" legge Crispi-Pagliani , all’Art. 9. Il Consiglio provinciale di sanita':
porta la sua attenzione su tutti i fatti riguardanti l'igiene e la salute pubblica nei vari comuni della provincia;
propone al prefetto quei provvedimenti e quelle investigazioni che giudica opportuni;
da' parere su tutte le questioni che gli saranno deferite dal prefetto.
Ma la fine della coltura e lavorazione del lino è vicinissima, con la legge 22 dicembre 1888 n. 5849 "Tutela dell'igiene e della sanità pubblica" legge Crispi-Pagliani , all’Art. 9. Il Consiglio provinciale di sanita':
porta la sua attenzione su tutti i fatti riguardanti l'igiene e la salute pubblica nei vari comuni della provincia;
propone al prefetto quei provvedimenti e quelle investigazioni che giudica opportuni;
da' parere su tutte le questioni che gli saranno deferite dal prefetto.
I Genovesi, gli inglesi, la pignolata, la granita ed il campanile di Messina con il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo, furono i Genovesi ad aprire la strada alla prima colonia inglese che troviamo nella Sicilia occidentale già nel XIV secolo
La fuitina e la prima fuitina in Sicilia
Fino all’inizio degli anni Novanta, in tutto il Sud d’Italia prese piede il fenomeno della ‘fuitina, una fuga, che i giovani ragazzi innamorati, per sposarsi in fretta e furia, magari perché la famiglia non approvava l’unione, perché vi erano dei contrasti tra congiunti, o perché la ragazza si ritrovava incinta.
Fino all’inizio degli anni Novanta, in tutto il Sud d’Italia prese piede il fenomeno della ‘fuitina, una fuga, che i giovani ragazzi innamorati, per sposarsi in fretta e furia, magari perché la famiglia non approvava l’unione, perché vi erano dei contrasti tra congiunti, o perché la ragazza si ritrovava incinta.
Luz Long: l’ariano Motta Santa Anastasia - Cripta 2 “Caltanissetta”, piastra E
Un nome è inciso sulla lastra di ardesia è quanto resta di Carl Ludwig Long, detto Luz, uno dei 4.561 soldati tedeschi morti in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale e sepolti nel cimitero militare germanico di Motta Sant’Anastasia.
Dietro questo nome si cela la storia di uno degli atleti che più di ogni altro ha saputo incarnare lo spirito sportivo di eguaglianza promosso da Pierre de Frédy, barone di Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici
Un nome è inciso sulla lastra di ardesia è quanto resta di Carl Ludwig Long, detto Luz, uno dei 4.561 soldati tedeschi morti in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale e sepolti nel cimitero militare germanico di Motta Sant’Anastasia.
Dietro questo nome si cela la storia di uno degli atleti che più di ogni altro ha saputo incarnare lo spirito sportivo di eguaglianza promosso da Pierre de Frédy, barone di Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici
La Sicilia delle donne – Il Festival del genio femminile in Sicilia”, che si svolgerà nel mese di marzo 2022, la cui direzione artistica è curata da Marinella Fiume e Fulvia Toscano. Il Festival racconta delle numerose donne della nostra Isola che hanno dominato la scena in molteplici settori: dall’arte alla matematica, dall’astronomia alla letteratura, dalla filosofia al giornalismo.
Sul sito “SICILIA FILM” troverete raccolte le schede di tutti i film girati e ambientati in Sicilia, dal “Cinema muto” ai nostri giorni, registi ed attori siciliani, presentate in modo organico e facilmente consultabili