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Benvenuti nel blog di clicksicilia, il posto perfetto per scoprire tutte le informazioni e le curiosità sulla meravigliosa Sicilia.
Troverete articoli interessanti su luoghi da visitare, tradizioni locali, piatti tipici e molto altro. Siamo appassionati di turismo e desideriamo condividere con voi le nostre esperienze e consigli per rendere il vostro viaggio in Sicilia indimenticabile.
Scoprite i tesori nascosti dell'isola, le sue spiagge incantevoli, le città d'arte e i borghi pittoreschi. Siamo qui per accompagnarvi in un viaggio alla scoperta delle meraviglie di questa terra affascinante.
Prendetevi un momento per sfogliare i nostri articoli e lasciatevi ispirare: l'avventura vi aspetta.
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Cui la voli cotta e cui la voli cruda
La cucina e la composizione sono due mondi ognuno con una propria dinamica progettuale, la difficoltà sta nell’accomunarle, l’impiattare è un’arte, quindi non solo semplicemente disporre il cibo sul piatto, piuttosto la si definisce una pratica meticolosa che inizia dalla scelta del piatto ed arriva alle pietanze.
La cultura della vite e del vino in Sicilia e nel Mediterraneo
Parliamo della cultura della vite e del vino in Sicilia e nel Mediterraneo, della storia della vite, pianta di civiltà, può vantare insieme al grano storie di lunga durata, sino agli attuali interessi di sviluppo turistico-culturale del territorio. La viticoltura è dunque da intendersi un patrimonio alimentare e culturale della vita tradizionale dell'Isola, possiamo considerarla espressione popolare e tradizionali legate al rito e alla festa.
La badessa del Teatro Massimo di Palermo
Il tartufo un misto di mistero magia cucine e turismo
Il Tartufenoturismo, non è un progetto, ma potrebbe diventarlo, con l’aiuto di molti, un progetto che potrebbe salvare il futuro del tartufo ed il turismo dei cavatori di tartufi, esso è un progetto rivolto ad un turismo, gentile, fatto di scoperta del territorio, dei borghi, delle cantine, dell’enogastronomia e della salvaguardia della natura.
I partner coinvolti, le associazioni di tartufai, il mondo della ristorazione, i sommelier, i produttori di vino e la natura, essi ringrazierebbero perché si svilupperebbe maggiore rispetto per essa.
Il corallo, il commercio, gli artigiani con i capituli, la Festa della Madonna del Soccorso a Sciacca e la sirena Lighea in Sicilia
Il corallo fu lavorato sin dall'antichità e l'assenza di maschere subacquee non consentiva una chiara visibilità e i pescatori, procedendo a casaccio, spesso scambiavano comuni anemoni marini per coralli; contribuendo a ingenerare la credenza che il esso fosse una pianta, molle In acqua e i solidificantesi a contatto con l'aria. Solo nel Settecento si scoprì che le ramificazioni coralline sono create da colonie di piccoli animali (polipi) secernenti una sostanza calcarea. E’ grazie ad Henry Lacaze-Duthiers, nel 1864, a stabilirne definitivamente la natura con la sua monumentale opera “L’histoire naturelle du corail”.
Aromi e spezie nella cucina siciliana, un percorso tra profumi ed aromi della Sicilia, tra erbe spezie e piante selvatiche, un racconto alla scoperta del sapere e sapori per un isola da un diverso punto di vista, grazie alle loro proprietà ogni ricetta ha quel tocco in più che la rende speciale.
Il vino moscato del figlio del re di Francia, lo Zucco prodotto in Sicilia dal 1854
Lo Zucco è una località agricola situata fra i comuni di Montelepre, Giardinello, Terrasini e Partinico.
Era uno dei vini più famosi al mondo, prodotto da uno degli uomini più ricchi del mondo, il Duca D’Aumale.
Realizzò a Chantilly in Francia, la collezione di dipinti seconda dopo il Louvre. Diede lavoro a 4000 contadini di Montelepre in Sicilia, amò tanto il suo vino e la sua tenuta di Zucco fino a ritornarci per morirvi.
L’uomo, il commercio, il benessere i carusi siciliani nelle zolfare, sono stati utilizzati non sempre razionalmente ma come detenzione del potere e tramite le risorse agricole e minerarie il processo di sfruttamento intensivo delle risorse della terra il fenomeno chiamato rivoluzione industriale ci ha portato i primi dell’Ottocento, a vite senza luce, alla tragedia dei “carusi” nelle zolfare siciliane, tra le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento, erano presenti la maggior parte delle cave di zolfo.
La Sicilia è terra di cammini, ce ne sono molti, vi invitiamo a guardare le pagine dedicate ad essi, ci sono molti borghi, stesso invito, parchi naturali, in questo andirivieni a piedi in bici a cavallo , in moto, nel nostro peregrinare incontriamo i pastori.
Già il pastore, nella sacra Bibbia e anche nel Corano, uno dei pastori è Abramo, in Giovanni (10,1 – 18) dove lo stesso Gesù dice: “Io sono il buon pastore.
La birra in Italia ha una storia antichissima: era già presente in Sicilia nel VII sec. a.C. presso i Fenici che la commerciavano e consumavano.
La birra, deriva dal latino bibere, cioè bere, ha conosciuto alterne vicende, infatti se per i Romani, che la chiamavano “cervisia” in onore della dea Cerere, protettrice dei raccolti, era roba da barbari e le preferivano il vino, gli Etruschi erano soliti pasteggiare con una bevanda chiamata pevakh, fatta inizialmente con segale e farro, poi con frumento e miele.
Il vino meriterebbe una migliore considerazione soprattutto quando si parla di profumati Passiti di Pantelleria e Malvasia delle Lipari, senza dimenticare il Moscato di Noto e di Siracusa
Il vino e la vite hanno accompagnato la storia della Sicilia dai suoi albori fino ai tempi recenti. Si ritiene che furono introdotte dai Fenici. Viti e viticoltura e gettarono le basi della futura ricchezza enologica della Sicilia, i Greci introdussero le loro tecniche.
La tutela della salute nella storia e la fine del lino in Sicilia con la legge del 1888
Ma la fine della coltura e lavorazione del lino è vicinissima, con la legge 22 dicembre 1888 n. 5849 "Tutela dell'igiene e della sanità pubblica" legge Crispi-Pagliani , all’Art. 9. Il Consiglio provinciale di sanita':
porta la sua attenzione su tutti i fatti riguardanti l'igiene e la salute pubblica nei vari comuni della provincia;
propone al prefetto quei provvedimenti e quelle investigazioni che giudica opportuni;
da' parere su tutte le questioni che gli saranno deferite dal prefetto.
Nei monasteri siciliani le monache di clausura hanno dato vita ai dolci
Le suore di clausura oltre che alla preghiera e alla meditazione, si potevano dedicare all’arte del cucito ed alla preparazione dei dolci che conoscevano perché gli chef del mosù preparavano nella loro vita precedente, li donavano alle poche persone con cui interagivano, come vescovi in visita, medici o contabili, per ricambiare i favori ricevuti
La canna da zucchero, Avola rum ed il dolce del principe la gelatina di rum
La canna da zucchero, pianta originaria dell’Indonesia, si è diffusa gradualmente fino al Medio Oriente.
La conoscenza di questo prodigioso vegetale in grado di “produrre un miele che non ha bisogno di api”, si diffuse tra i popoli arabi, che ne affinarono la ed è cosi che la canna da zucchero, o cannamela, fu introdotta in Sicilia.
I Genovesi, gli inglesi, la pignolata, la granita ed il campanile di Messina con il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo, furono i Genovesi ad aprire la strada alla prima colonia inglese che troviamo nella Sicilia occidentale già nel XIV secolo
Le casazze di Nicosia ed i dolci pasquali, rame di mandorla o i nucatoli di Nicosia
Per Pasqua, le Casazze sono processioni figurate, con personaggi in costume divisi in gruppi simboleggianti episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento
In Italia sono famose le casazze di Genova in Liguria e di Nicosia in Sicilia, sembrerebbe abbiano origine da tradizioni proprie di ambienti lombardo-padani, giunti in Sicilia grazie agli eserciti e alle popolazioni che seguirono.
Cattedrale di San Lorenzo a Trapani e le busiate al pesto trapanese, che ha origine in Sicilia occidentale, precisamente nei porti trapanesi, dove si fermavano le navi dei genovesi, con la loro presenza fecero conoscere il pesto ai siciliani.
La Cucina Aristocratica nel Regno delle Due Sicilie
Durante questo periodo nel Regno delle Due Sicilie, la cucina fece un passo no un balzo in avanti, divento più curata.
Nelle case nobiliari o aristocratiche hanno inizio i primi pranzi con il servizio alla russa al posto di quello alla francese, viene tralasciato quello all’italiana o al piatto.
Sicilia, dove il pistacchio è un'eccellenza, tra Bronte nel catanese e Raffadali nell’agrigentino
Pianta di origini persiane, il pistacchio, si trova citato persino nell’Antico Testamento e veniva coltivato già al tempo degli ebrei per il suo prezioso frutto.
Cassatella di sant'Agata, la festa e la Chiesa Badia di Sant’Agata a Catania
Le cassatelle di sant'Agata dolce tipico catanese, o minnuzzi 'i sant'Àjita o minnuzzi 'i Vìrgini
Dolce, ingredienti principali pan di spagna, imbevuto di rosolio, ricotta di pecora, cioccolato e canditi, è un dolce tradizionale catanese, che viene realizzato durante la festa di sant'Agata. Delle piccole “cassatine” di ricotta, ricoperte da una glassa candida e completate da una bella ciliegina candita.
L’arcano dell’arancino o arancina
In Sicilia chi non ne rivendica l'origine, anche se parliamo di un prodotto arabo.
Arancina nella Sicilia occidentale, arancino nella parte orientale, che differisce perché ha sempre una forma appuntita, l'altro è rotondo, che l'Etna c’entri qualcosa, forse.
Il pescestocco a Messina, tra storia e leggenda, il mito di Don Fanu e Caravaggio
Chi è nato a Messina senza dubbio conoscerà il proverbio: “Sciroccu, malanova e piscistoccu a Missina non mancanu mai”.
Una tradizione con radici storiche legate alla posizione geografica del porto di Messina, la città dello Stretto è il ponte ideale tra l’isola e il continente.
La Tuma Ammucciata è un formaggio siciliano, ha un metodo di preparazione del formaggio che è antichissimo e nasce perché durante la guerra era necessario nascondere il formaggio dai saccheggi
Siamo in Sicilia terra di contrasti ma dai mille gusti e della caponata
Vogliamo parlare della caponata, ma è un contorno ricco e saporito, tipico della cucina siciliana, lontana da quella preparata dallo chef del monsù.
La caponata contorno, a base di melanzane, pomodoro, cipolla, olive verdi, capperi, sedano, basilico; un mix di verdure fritte poi ripassate in padella con l’agrodolce.
«... un progetto straordinario, coraggioso e apparentemente impossibile: illustrare su centodieci blocchi di marmo, ciascuno con due facce spianate e un peso di parecchie tonnellate, tutta la Divina Commedia nell'ordine in cui l'ha scritta Dante Alighieri. ... davanti all'ultima grande pietra con il famoso distico... " e quindi uscimmo a riveder le stelle". ... con lo sfondo della campagna siciliana, fra campi di grano e macchie di fichi d'India...» Fabrizio Zampa)
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