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L'isola delle Correnti è una piccola isola tondeggiante della Sicilia, sulla costa ionica, situata nel territorio di Portopalo, comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, è collegata alla terraferma tramite un braccio artificiale, quando la bassa marea trasforma l'isola in una penisola, essa rappresenta l'estremo meridionale dell'isola siciliana, geograficamente più a sud di Tunisi.
Questo siamo nel punto più a Sud di tutta la Sicilia e deve il suo nome alle correnti generate dall’incontro del Mar Ionio e del Mar Mediterraneo che qui sembrano quasi baciarsi prima di unirsi in un irruente abbraccio.
Questo siamo nel punto più a Sud di tutta la Sicilia e deve il suo nome alle correnti generate dall’incontro del Mar Ionio e del Mar Mediterraneo che qui sembrano quasi baciarsi prima di unirsi in un irruente abbraccio.
Jean-Pierre Louis Laurent Houël (Rouen, 28 giugno 1735 – Parigi, 14 novembre 1813)
È nel 1770 che il pittore effettuerà il primo viaggio in Sicilia. Per eseguire il viaggio il pittore si documenta leggendo autori classici, il viaggio comincia a Marsiglia, dove s'imbarca per Napoli. Giunge a Palermo il 15 maggio 1776 su di un battello. Girerà l'isola per ben tre anni fino al giugno del 1779
È nel 1770 che il pittore effettuerà il primo viaggio in Sicilia. Per eseguire il viaggio il pittore si documenta leggendo autori classici, il viaggio comincia a Marsiglia, dove s'imbarca per Napoli. Giunge a Palermo il 15 maggio 1776 su di un battello. Girerà l'isola per ben tre anni fino al giugno del 1779
Arte moderna e musei d'arte moderna in Sicilia
La Sicilia moderna, non è solo isole, barocco, templi e mare, sono tanti e importanti i maestri che hanno lasciato il segno sul territorio siciliano e le cui opere meritano una visita.
Quando pensiamo al patrimonio architettonico di una regione come la Sicilia i primi esempi che ci vengono in mente sono senza dubbio riferiti all’antichità ed al barocco: il Duomo di Siracusa e il Tempio di Selinunte, il Barocco in Val di Noto e l’arte Arabo-Normanno a Palermo.
La grandezza di questi esempi mette in secondo piano il periodo, moderno e contemporaneo, così per citare alcuni esempi di arte moderna, di musei moderni citiamo recuperi e nuove realizzazioni.
La Sicilia moderna, non è solo isole, barocco, templi e mare, sono tanti e importanti i maestri che hanno lasciato il segno sul territorio siciliano e le cui opere meritano una visita.
Quando pensiamo al patrimonio architettonico di una regione come la Sicilia i primi esempi che ci vengono in mente sono senza dubbio riferiti all’antichità ed al barocco: il Duomo di Siracusa e il Tempio di Selinunte, il Barocco in Val di Noto e l’arte Arabo-Normanno a Palermo.
La grandezza di questi esempi mette in secondo piano il periodo, moderno e contemporaneo, così per citare alcuni esempi di arte moderna, di musei moderni citiamo recuperi e nuove realizzazioni.
Le dominazioni in Sicilia: dai Bizantini ai giorni nostri
La Sicilia Bizantina (535 d.C. – 963 d.C.) Nel 535 d.C. il generale Belisario, mandato da Giustiniano Imperatore d’Oriente, conquista l’isola che dal 555 d.C. passa definitivamente sotto il dominio Bizantino.
La Sicilia Bizantina (535 d.C. – 963 d.C.) Nel 535 d.C. il generale Belisario, mandato da Giustiniano Imperatore d’Oriente, conquista l’isola che dal 555 d.C. passa definitivamente sotto il dominio Bizantino.
Le strutture termali in Sicilia
Tra una passeggiata ed un trekking in mezzo al bosco, seguire un cammino tra paesi, borghi alla scoperta del territorio, è il modo migliore per liberarsi del caos. La Sicilia gode di zone boschive che offrono una varietà di paesaggi incantevoli.
Sin dalla preistoria l'uomo ha fatto uso delle acque termali per le loro capacità e nel mondo antico l’acqua era considerata la più semplice e naturale medicina, e per questo un elemento sacro. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative.
Tra una passeggiata ed un trekking in mezzo al bosco, seguire un cammino tra paesi, borghi alla scoperta del territorio, è il modo migliore per liberarsi del caos. La Sicilia gode di zone boschive che offrono una varietà di paesaggi incantevoli.
Sin dalla preistoria l'uomo ha fatto uso delle acque termali per le loro capacità e nel mondo antico l’acqua era considerata la più semplice e naturale medicina, e per questo un elemento sacro. Le prime terme nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative.
Il Regno di Sicilia ed il regalo delle terre ai feudatari, dalla concessione regia alla piena proprietà.
Il regno di Sicilia risale al sec. XII, costituitosi quando Ruggero II d'Altavilla, nel 1130, procedette alla fusione della Contea di Sicilia e del Ducato di Puglia e Calabria, dando inizio così alla fase di dominazione della sua dinastia, conclusasi nel 1194.
Il regno di Sicilia risale al sec. XII, costituitosi quando Ruggero II d'Altavilla, nel 1130, procedette alla fusione della Contea di Sicilia e del Ducato di Puglia e Calabria, dando inizio così alla fase di dominazione della sua dinastia, conclusasi nel 1194.
La Storia della cuccia, il dolce di Santa Lucia, il 13 dicembre cade la celebrazione di Santa Lucia, una festa che anticipa il Natale, in Sicilia.
I mille in Sicilia, l'obelisco di Gibilrossa, Misilmeri, la sagra del Kaki, il cammino dei mille
Nell’isola, nel 1860 si assiste allo sbarco dei Mille e a delle battaglie per cacciare l’esercito borbonico.
Nel territorio dell’isola ci sono monumenti che segnano i luoghi simbolo dell’epopea garibaldina, tra i quali l’obelisco-piramide realizzato da Giovan Battista Filippo Basile a Gibilrossa nel 1882, e l’Ossario per i caduti nella Battaglia di Calatafimi progettato e realizzato dal figlio Enresto Basile a partire dal 1885.
Nell’isola, nel 1860 si assiste allo sbarco dei Mille e a delle battaglie per cacciare l’esercito borbonico.
Nel territorio dell’isola ci sono monumenti che segnano i luoghi simbolo dell’epopea garibaldina, tra i quali l’obelisco-piramide realizzato da Giovan Battista Filippo Basile a Gibilrossa nel 1882, e l’Ossario per i caduti nella Battaglia di Calatafimi progettato e realizzato dal figlio Enresto Basile a partire dal 1885.
Gangi ed il minotauro raffigurato nello stemma del paese
Dedalo una volta giunto in Sicilia, stanco delle angherie del loro sovrano, decisero di restarvi. Si stabilirono quindi sul monte da cui sgorgava l’antico fiume Engio e fondarono la città di Engyon, dalla quale sarebbe sorto il borgo di Gangi, e a ricordo delle loro origini scelsero come simbolo della città un Minotauro che si ristora, pacifico e mite, presso una fonte. Quest'immagine è ancora oggi presente nello stemma della città.
Dedalo una volta giunto in Sicilia, stanco delle angherie del loro sovrano, decisero di restarvi. Si stabilirono quindi sul monte da cui sgorgava l’antico fiume Engio e fondarono la città di Engyon, dalla quale sarebbe sorto il borgo di Gangi, e a ricordo delle loro origini scelsero come simbolo della città un Minotauro che si ristora, pacifico e mite, presso una fonte. Quest'immagine è ancora oggi presente nello stemma della città.
Fanali e fari siciliani,107 in tutto, ma dove potere dormire
E’ bene fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono, tra un fanale ed un faro.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa.
Rispondiamo alla domanda, si può dormire in un faro in Sicilia ?
Si può ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa, una distesa blu, dormire all’interno di un faro in Sicilia non è sicuramente solo un sogno. Purtroppo, però, le strutture attrezzate sull’Isola non sono molte
E’ bene fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono, tra un fanale ed un faro.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa.
Rispondiamo alla domanda, si può dormire in un faro in Sicilia ?
Si può ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla costa, una distesa blu, dormire all’interno di un faro in Sicilia non è sicuramente solo un sogno. Purtroppo, però, le strutture attrezzate sull’Isola non sono molte
Francavilla di Sicilia, comune nel messinese, perchè si chiama così, tra storie e leggende
Le protagoniste sono una bella fanciulla e la sua ancella. Scopriamo uno di quei racconti: la leggenda della bella Angelina, il cui nome è legato al borgo di Francavilla di Sicilia, ci troviamo in un comune della città metropolitana di Messina. Il nome del comune, sarebbe un omaggio a una storia d’amore.
Le protagoniste sono una bella fanciulla e la sua ancella. Scopriamo uno di quei racconti: la leggenda della bella Angelina, il cui nome è legato al borgo di Francavilla di Sicilia, ci troviamo in un comune della città metropolitana di Messina. Il nome del comune, sarebbe un omaggio a una storia d’amore.
L'Opuntia ficus meglio conosciuto come fico d’india
Una risorsa alimentare, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine in Sicilia la mostarda, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio. Una farina ottenuta dalle bucce dei frutti può essere come ingrediente per la produzione di biscotti.
Una risorsa alimentare, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine in Sicilia la mostarda, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio. Una farina ottenuta dalle bucce dei frutti può essere come ingrediente per la produzione di biscotti.
Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia comprende tra i suoi sottoscrittori aziende, organizzazioni di produttori e Consorzi di tutela che ricadono su tutto il territorio siciliano, con tutte le principali produzioni di qualità agrumicole isolane, ognuna con le sue peculiarità connesse al territorio di appartenenza.
Il carrubo e le ricette in cucina
L’albero di carrubo viene anche chiamato “pianta della sopravvivenza”, per via della sua resistenza a periodi di lunga siccità. Originario della Siria, il carrubo si è poi diffuso in Europa, in Africa settentrionale, nel Medio Oriente ed in Asia Occidentale.
Oggi questa pianta trova ampia diffusione soprattutto in Spagna, in Portogallo, nei Paesi settentrionali dell’Africa e in alcuni Paesi del Medio Oriente. Per quanto riguarda l’Italia, le coltivazioni di carrubo è possibile trovarle non solo in Sicilia ma in generale in tutto il Sud del Paese.
L’albero di carrubo viene anche chiamato “pianta della sopravvivenza”, per via della sua resistenza a periodi di lunga siccità. Originario della Siria, il carrubo si è poi diffuso in Europa, in Africa settentrionale, nel Medio Oriente ed in Asia Occidentale.
Oggi questa pianta trova ampia diffusione soprattutto in Spagna, in Portogallo, nei Paesi settentrionali dell’Africa e in alcuni Paesi del Medio Oriente. Per quanto riguarda l’Italia, le coltivazioni di carrubo è possibile trovarle non solo in Sicilia ma in generale in tutto il Sud del Paese.
Girovagando sulla rete ho trovato questo Iron Lake Challenge avete trovato la sfida giusta!
Con l'Iron Lake Challenge vogliamo incoraggiarvi a trascorrere del tempo all'aria aperta e a conoscere i laghi più belli del mondo, qui parliamo di una mini lake challenge, che si svolge in Sicilia
Con l'Iron Lake Challenge vogliamo incoraggiarvi a trascorrere del tempo all'aria aperta e a conoscere i laghi più belli del mondo, qui parliamo di una mini lake challenge, che si svolge in Sicilia
La zecchinetta (o zecchinetto) è uno dei giochi d’azzardo più famosi nel regno delle due Sicilie
La zecchinetta (o zecchinetto) è uno dei giochi d’azzardo più famosi nel regno delle due Sicilie e, oggi, sopravvive ancora fra soprannomi di personaggi letterari, come nel caso di Sciascia, in Il giorno della civetta, dove "Zecchinetta" è il soprannome derivante dalla passione per l'omonimo gioco, un personaggio del libro, scritto nel 1960 e pubblicato nel 1961 da Einaudi.
La zecchinetta (o zecchinetto) è uno dei giochi d’azzardo più famosi nel regno delle due Sicilie e, oggi, sopravvive ancora fra soprannomi di personaggi letterari, come nel caso di Sciascia, in Il giorno della civetta, dove "Zecchinetta" è il soprannome derivante dalla passione per l'omonimo gioco, un personaggio del libro, scritto nel 1960 e pubblicato nel 1961 da Einaudi.
Il dialogo tra il fabbro e Maria
Maria passa per una strada nuova la porta di un fabbro è aperta “O caro maestro, che fate a quest’ora?”“Faccio una lancia e tre chiodi pungenti”“O caro maestro non lo fate adesso,vi pagherò bene la paga del lavoro.
Il fabbo ferraio ed i coltellinai siciliani
Maria passa per una strada nuova la porta di un fabbro è aperta “O caro maestro, che fate a quest’ora?”“Faccio una lancia e tre chiodi pungenti”“O caro maestro non lo fate adesso,vi pagherò bene la paga del lavoro.
Il fabbo ferraio ed i coltellinai siciliani
Il monte San Giuliano è una montagna della Sicilia centrale alta 727 m s.l.m., sul cui versante meridionale si sviluppa la città di Caltanissetta, qui troviamo il Monumento Creisto Redentore.
Sulla sommità del monte si trova il monumento al Redentore, eretto nel 1900 su progetto di Ernesto Basile, la statua è alta 5 metri. Si tratta di uno dei diciotto monumenti dedicati al Redentore costruiti in tutta Italia in occasione del Giubileo del 1900
Sulla sommità del monte si trova il monumento al Redentore, eretto nel 1900 su progetto di Ernesto Basile, la statua è alta 5 metri. Si tratta di uno dei diciotto monumenti dedicati al Redentore costruiti in tutta Italia in occasione del Giubileo del 1900
Suino nero dei Nebrodi
Presidio Slow Food Italia Sicilia, una specialità da provare, il suino nero dei Nebrodi
Spesso i boschi dei Nebrodi sono cintati da reti la ragione, è la presenza dei maiali neri. Infatti questi animali molto più simili a cinghiali non hanno nulla di mansueto e di domestico. La zona di maggior diffusione dei maialini neri siciliani è quella dei territori di Caronia, San Fratello e Cesarò, nel messinese. Da lì, la razza si è spinta e insediata all’interno del Parco regionale dei Nebrodi e sulle Madonie.
Presidio Slow Food Italia Sicilia, una specialità da provare, il suino nero dei Nebrodi
Spesso i boschi dei Nebrodi sono cintati da reti la ragione, è la presenza dei maiali neri. Infatti questi animali molto più simili a cinghiali non hanno nulla di mansueto e di domestico. La zona di maggior diffusione dei maialini neri siciliani è quella dei territori di Caronia, San Fratello e Cesarò, nel messinese. Da lì, la razza si è spinta e insediata all’interno del Parco regionale dei Nebrodi e sulle Madonie.
In Moto da Fiumefreddo a Novara di Sicilia
Scopri il nostro avventuroso viaggio in moto da Fiumefreddo a Novara di Sicilia, attraverso paesaggi mozzafiato e strade tortuose. Un'esperienza unica per gli amanti delle due ruote alla scoperta dei tesori nascosti della Sicilia.
Preparati a emozioni forti e a una guida spettacolare lungo la costa orientale dell'isola.
Scopri il nostro avventuroso viaggio in moto da Fiumefreddo a Novara di Sicilia, attraverso paesaggi mozzafiato e strade tortuose. Un'esperienza unica per gli amanti delle due ruote alla scoperta dei tesori nascosti della Sicilia.
Preparati a emozioni forti e a una guida spettacolare lungo la costa orientale dell'isola.
Natura senza Barriere: anche in Sicilia l’evento nazionale di escursionismo
Tanti i partecipanti all'evento che si è svolto lo scorso 26 giugno e che appartiene ad una iniziativa a carattere nazionale
Natura senza Barriere: anche in Sicilia l’evento nazionale di escursionismo Escursionismo e assoluto relax, totalmente immersi nella natura. Sono più di 60 i partecipanti all’evento nazionale Natura senza Barriere, che si è svolto lo scorso sabato anche in Sicilia, presso il Rifugio Salto del Cane.
Tanti i partecipanti all'evento che si è svolto lo scorso 26 giugno e che appartiene ad una iniziativa a carattere nazionale
Natura senza Barriere: anche in Sicilia l’evento nazionale di escursionismo Escursionismo e assoluto relax, totalmente immersi nella natura. Sono più di 60 i partecipanti all’evento nazionale Natura senza Barriere, che si è svolto lo scorso sabato anche in Sicilia, presso il Rifugio Salto del Cane.
Tra cavalieri, sbandieratori, musici e falconieri in Sicilia
Un tuffo nel passato, tra dame, cavalieri, sbandieratori, musici e falconieri. Echi medievali che andrebbero smarriti o persi, se non fosse per gli organizzatori, che durante le feste del santo Patrono, per lo più patrocinate dal Comune, permettono l'esibizione degli sbandieratori.
Si assiste al corteo medievale in costume in cui partecipano gruppi storici provenienti da vari paesi. Suggestive le danze, le musiche dell'epoca, le coreografie, eseguite tra vicoli delle piazze e le rievocazioni.
Una festa, una manifestazione organizzata con molte attrazioni per coloro che desiderano trascorrere una giornata all’insegna della tradizione.
Un tuffo nel passato, tra dame, cavalieri, sbandieratori, musici e falconieri. Echi medievali che andrebbero smarriti o persi, se non fosse per gli organizzatori, che durante le feste del santo Patrono, per lo più patrocinate dal Comune, permettono l'esibizione degli sbandieratori.
Si assiste al corteo medievale in costume in cui partecipano gruppi storici provenienti da vari paesi. Suggestive le danze, le musiche dell'epoca, le coreografie, eseguite tra vicoli delle piazze e le rievocazioni.
Una festa, una manifestazione organizzata con molte attrazioni per coloro che desiderano trascorrere una giornata all’insegna della tradizione.
Scopri la tradizione della Commemorazione dei Defunti in Sicilia attraverso la filastrocca siciliana dei Morti. Un viaggio tra riti, usanze e una buona dose di nostalgia che rende questa festa unica e speciale. Unisciti a noi per conoscere meglio questa tradizione affascinante.
Dalla comunità agricola a l'era industriale del 1950
Se non fosse mai esistito il concetto di “comunità agricola”, come avrebbe avuto vita il fenomeno dell’urbanesimo e con esso la concessione alla possibilità per le donne di uscire dal loro stato di inferiorità.
Lo spostamento così rapido di masse notevoli di persone nelle città, ha comportato questo fenomeno.
La “scoperta” del petrolio in Sicilia e l’indotto creatosi nella regione, con le aziende che nascono, ed uno sviluppo che cresce, che sviluppa nuove necessità, questo da la possibilità alle donne di avanzare le proprie richieste, si sono molto lontani gli echi delle rivolte extranazionali.
Nella scalata sociale, la donna prende piede, prende il largo.
Con lo sviluppo del centro urbano da agricolo-terziario a città industriale-terziaria.
Se non fosse mai esistito il concetto di “comunità agricola”, come avrebbe avuto vita il fenomeno dell’urbanesimo e con esso la concessione alla possibilità per le donne di uscire dal loro stato di inferiorità.
Lo spostamento così rapido di masse notevoli di persone nelle città, ha comportato questo fenomeno.
La “scoperta” del petrolio in Sicilia e l’indotto creatosi nella regione, con le aziende che nascono, ed uno sviluppo che cresce, che sviluppa nuove necessità, questo da la possibilità alle donne di avanzare le proprie richieste, si sono molto lontani gli echi delle rivolte extranazionali.
Nella scalata sociale, la donna prende piede, prende il largo.
Con lo sviluppo del centro urbano da agricolo-terziario a città industriale-terziaria.
Nel corso dei secoli, in Sicilia si sono succedute una moltitudine di civiltà, ognuna con una tipica manifestazione musicale. Risulta pertanto complicato rintracciare le origini della musica popolare siciliana. In generale, è possibile affermare che il canto popolare siciliano è nato dalla tradizione orale.
I canti venivano tramandati da villaggio a villaggio, da paese a paese e assumevano di volta in volta un aspetto differente, dando vita a numerose varianti. Gli strumenti più utilizzati sono il tamburello, il marranzano o scacciapensieri e lo zufulo simile a un flauto.
Alle figurazioni di danza tradizionale, che era formalizzata da un codice di gesti e movimenti radicati nell’esperienza di vita comunitaria, con valenze rituali, s’incominciano, a preferire i “balli d’arte”, espressioni di una emancipazione, illusoria, per uscire dalla condizione di marginalità.