Nel ventre dell’Etna, alla scoperta delle grotte o degli ingrottamenti lavici dei Fratelli Teri
I fratelli catanesi Dario e Paolo Teri, conosciuti come scopritori di grotte sul “pianeta Etna”
Stiamo parlando del Vulcano Etna, patrimonio mondiale dell’UNESCO, con i suoi 3300 m di altezza è il vulcano attivo più alto di Europa.
I fratelli Teri hanno portato alla luce il suo “gemello”, la Grotta Polare, nel 2021 e solo un anno più tardi anche una terza grotta piena di ghiaccio, la Grotta Tremila situata appunto a 3000 metri di altezza.
I fratelli catanesi Dario e Paolo Teri, conosciuti come scopritori di grotte sul “pianeta Etna”
Stiamo parlando del Vulcano Etna, patrimonio mondiale dell’UNESCO, con i suoi 3300 m di altezza è il vulcano attivo più alto di Europa.
I fratelli Teri hanno portato alla luce il suo “gemello”, la Grotta Polare, nel 2021 e solo un anno più tardi anche una terza grotta piena di ghiaccio, la Grotta Tremila situata appunto a 3000 metri di altezza.
I segreti dell’Etna, sotterranea tra ghiacciai, ghiacciaie, grotte e granite
L’Etna dà sempre spettacolo, una lunga eruzione di dieci anni ha dato vita a numerose grotte. Tra queste, la Grotta del Gelo, sita a Randazzo, anticamente la zona era percorsa dai mulattieri, che con le loro carovane sostavano nei pressi della grotta per dissetare gli animali
Nelle vicinanze sorgono molte altre cavità meno note, tra cui la grotta dei Lamponi, quella di Aci e quella dei Pecorai, dalla toponomastica non casuale. La prima infatti è contraddistinta da una folta vegetazione, la seconda è stata scoperta da un gruppo dell’acese, la terza invece era frequentata dai pastori durante la transumanza e sfruttata come riserva d’acqua.
Tutto questo per arrivare a parlarvi della conosciutissima granita.
L’Etna dà sempre spettacolo, una lunga eruzione di dieci anni ha dato vita a numerose grotte. Tra queste, la Grotta del Gelo, sita a Randazzo, anticamente la zona era percorsa dai mulattieri, che con le loro carovane sostavano nei pressi della grotta per dissetare gli animali
Nelle vicinanze sorgono molte altre cavità meno note, tra cui la grotta dei Lamponi, quella di Aci e quella dei Pecorai, dalla toponomastica non casuale. La prima infatti è contraddistinta da una folta vegetazione, la seconda è stata scoperta da un gruppo dell’acese, la terza invece era frequentata dai pastori durante la transumanza e sfruttata come riserva d’acqua.
Tutto questo per arrivare a parlarvi della conosciutissima granita.