Trabia il castello, informazioni per una visita
Trabia il castello, informazioni per una visita, storia architettura della struttura dalle origini ai giorni nostri.
Il Castello, tutto ciò che vi serve lo trovate qui, dagli itinerari ai luoghi da visitare ed altre info utili per la vostra vacanza.
Da piccoli borghi durante il periodo medievale a fortezze, molti di questi castelli nascono come torri di avvistamento e di difesa, non a caso sorgono sulla cima di una rocca o di una collina, dalla quale è possibile avere una ampia visione di tutta la vallata circostante.
Con il passare del tempo sono poi stati trasformati in dimore nobiliari, altri posti sulle rotte viarie che collegavano i paesi della Sicilia verso il mare, alcuni furono costruiti ex novo, altri nacquero dal riadattamento di strutture precedenti
Trabìa comune della Città Metropolitana di Palermo, 50 m s.m., patrono Santissimo Crocifisso 27-29 settembre
Il castello, di origine medievale, fu poi adattato dai Lanza a dimora signorile; nel recinto delle mura sono comprese due chiese una cinquecentesca, l'altra settecentesca
la nuova chiesa madre è del sec. XIX.
Chiesa di Santa Petronilla, è la più grande fra le altre chiese della comunità. Al suo interno è possibile ammirare un antico organo a canne ancora funzionante e una delle poche raffigurazioni esistenti al mondo della santa a cui la chiesa è intitolata.
Edificato nel sec. XV ma molto rimaneggiato è il castello in frazione San Nicola l'Arena, dove è pure la vecchia tonnara (trasformata in albergo). https://www.hoteltonnara.it/
Trabia in Sagra. Corteo storico rievocativo, a giugno, cultura, tradizioni e prodotti tpici locali. Nella cornice del borgo di Trabia, conosciuto anche per avere il primato assoluto per la produzione di pasta secca e per le colture di Nespola Rossa, avrà luogo la manifestazione denominata "Trabia in Sagra".
Scoglio di Santa Rosalia, posto appena sotto il paese in contrada Molara, è un particolarissimo monumento alla Santuzza, edificato ad inizio del secolo scorso da un privato, dove si erge una cappella votiva completamente fatta di ciottoli marini e stalattiti delle grotte costiere della cittadina da dove si può ammirare il tramonto in compagnia anche del famigerato Piscaturi, cioè la statua di un pescatore posta sulla scogliera che da anni guarda il mare.
Trabia il Castello
Si narra che dopo il tragico «caso di Carini» presso il Castello di Carini Don Cesare Lanza barone della Trabia, di Castania e Santa Marina, vinto dal rimorso per avere in quella fatale notte ucciso la propria figlia Laura La Grua, abbandonando il mondo e tutti gli onori che esso largamente gli donava si sia ritirato, per volontario esilio, in questa sua rocca.
Esilio che egli avrebbe interrotto per isolarsi ancor più nel solitario castello di Mussomeli. è stata recentemente restaurata, con appassionata cura, dal principe Raimondo Lanza di Trabia.
Durante la riconquista normanna della Sicilia, Roberto il Guiscardo donò il forte ed le sue pertinenze al capitano Corrado Lanza in riconoscimento del servizio prestato in battaglia.Questi fu il primo di una lunga serie di Lanza.
Nel corso dei secoli, al nucleo, al balio ed alla originaria torre araba andarono aggiungendosi vari corpi di fabbrica quali una torre normanna, i contrafforti, un mulino (sec. XIII), una tonnara e il cannameleto (entrambi sec. XV) nonché il ficus magnoloides più alto ed antico di Sicilia.
Oggi il castello è legato al ricordo di Raimondo Lanza di Trabia che dalle sue incantevoli terrazze contemplava il golfo di Termini Imerese. Il principe dell’eccesso tra queste mura accolse tanti personaggi famosi, tra cui Aristotele Onassis e Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
All’interno di esso ancora oggi si possono ammirare due splendidi portali in stile gotico-catalano oggi deteriorati a causa della salsedine alla quale sono perennemente esposti; un terzo portale in marmo di probabile scuola gaginiana risale al XVI secolo e rappresentava l’ingresso della Cappella di Santa Petronilla edificata all’interno del Castello nel 1571. Molti manufatti all’interno del Castello provengono da altri manieri siciliani (Petraperzia e Mussomeli) appartenenti a nobili famiglie imparentati ai Lanza di Trabia.
Oggi del Castello non più appartenente alla famiglia Lanza, rimangono le splendide terrazze da cui è visibile il Golfo di Termini Imerese e le mura di recinzione con le corone di torri che avevano una funzione di ornamento e di difesa. Nei pressi dell’ingresso principale è possibile notare i resti dell’antico ponte levatoio.
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